ATTUALITA' 
PERMAFROST IN TICINO (SVIZZERA)
SEZIONE FORESTALE CANTONALE

Sabato 23 marzo 2002, giornata mondiale della meteorologia dedicata agli eventi estremi: in piena sintonia con il tema una corrente a getto da nord-est sferza le Alpi. La strada per il passo del Lucomagno (1700 m, CH) è chiusa a causa della tormenta. Non è possibile raggiungere la località Acquacalda dove ha sede il Centro UomoNatura (oggi Centro Pro Natura) Lucomagno. La riunione sul permafrost avrà luogo a Lugano, presso la l'omonima Fondazione. L'immagine è ripresa il mattino seguente, dopo un miglioramento delle condizioni.
Bellinzona, 26 Mar 2002 - Il "Permafrost", i mutamenti climatici e le loro conseguenze sono stati i temi di un convegno che si è tenuto la scorsa fine di settimana al Centro UomoNatura (oggi Centro Pro Natura) Lucomagno ad Acquacalda, a quota 1700 m circa, presso il passo del Lucomagno.

Lo spunto per questo convegno è stato lo studio, commissionato dalla Sezione Forestale Cantonale, sulla presenza in Ticino di gelo permanente ("Permafrost") nel terreno la cui regressione, causata dal rialzo globale della temperatura, può portare alla destabilizzazione di versanti con conseguenze dirette sulle infrastrutture di montagna (per esempio ripari valanghivi, infrastrutture turistiche) o indirette su zone abitate (flussi di detrito come ad es. Pontresina)

I relatori sono stati: Felix Keller dell'Academia Engiadina di Samedan, uno dei massimi esperti internazionali di Permafrost, Luca Mercalli, climatologo e glaciologo di Torino, presidente della Società Meteorologica Italiana, Giorgio Valenti, geologo al Dipartimento del Territorio (Sezione Forestale), che si occupa di pericoli naturali in Ticino e Giovanni Kappenberger meteorologo e membro della Commissione Glaciologica Svizzera.
Dopo un'ampia parte teorica caratterizzata dallo scambio di esperienze, si sono effettuate osservazioni e misurazioni dirette sul terreno innevato nella zona del Pizzo Predelp.

Il Centro UomoNatura (oggi Centro Pro Natura) Lucomagno ha ospitato il seminario sul permafrost. Presieduto dall'Ing. Luigi Ferrari questo centro si prodiga per favorire l'incontro di studiosi e la circolazione di idee nei confronti delle energie alternative e dello sviluppo sostenibile, in una splendida cornice ambientale tra i cembri del Lucomagno. E' aperto anche a soggiorni per il pubblico. Per informazioni: www.pronatura-lucomagno.ch
Le conoscenze sul Permafrost nelle Alpi, a differenza di quelle sui ghiacciai che sono misurati da più di 150 anni, possono basarsi solo su un periodo di osservazione di una decina di anni e sono quindi in rapida evoluzione. Mentre in Vallese e nei Grigioni (in particolare in Engadina) sono numerose le ricerche, il fenomeno è poco o per niente descritto in Ticino e nella Svizzera Centrale.

Lo scopo dello studio, affidato appunto al Dr. Keller, è quello di allestire una carta 1: 50 000, che riporti le zone con gelo permanente nel nostro Cantone. A una prima stesura basata unicamente sull'esposizione, sulla pendenza e sulla quota, seguirà nell'inverno prossimo una serie di misurazioni sul terreno con metodo BTS (bottom - o basal - temperature of snowpack) che permetterà di correggere e tarare il modello in modo da ottenere una carta definitiva.

Domenica 24 marzo: dopo una moderata tormenta nella notte, con deposizione di circa 2-4 cm di neve fresca, le condizioni migliorano e permettono l'escursione del gruppo di studio sul permafrost verso il Pizzo Predelp. 

Felix Keller (a sinistra) e Giovanni Kappenberger durante i test con lo strumento di misura BTS (Bottom Temperature of Snowpack) . Il metodo consiste nel misurare la temperatura alla base del manto nevoso con spessori di almeno 70-80 cm: temperature prossime allo zero sono indice di terreno privo di permafrost, mentre temperature basali negative indicano con forte probabilità la presenza di permafrost. 

                      





Torna indietro

Guida al   sito    |    Contattaci    |    Segnala il sito    |   Credits    |   Copyrights