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RIVISTA DI METEOROLOGIA, CLIMA E GHIACCIAI
  

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IL FLOP DELLE PREVISIONI PASQUALI:
ALBERGATORI CONTRO METEOROLOGI?

COSA NE PENSANO I NOSTRI LETTORI

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Martedì 13 aprile 2004
A mio parere le previsioni come tali non possono e non vogliono essere certezze, quindi i signori albergatori (sempre pronti a piangere) han ben poco da lamentarsi. Come d'altronde non si lamenterebbero se le previsioni venissero sbagliate in modo opposto (a discapito dei clienti). E' chiaro che se le previsioni le potessero fare loro sarebbero più contenti :-) Quest'anno tra l'altro è stata una stagione fenomenale per gli impianti sciistici con un prolungamento inaspettato dell'innevamento, eppure nessuno restituirà il denaro che han ricevuto per lo stato di calamità naturale richiesto in quegli anni passati di poca neve ... A fare gli imprenditori così son capaci tutti.

Scusate lo sfogo ma questo sensazionalismo giornalistico per ogni cosa, compreso il meteo, ha veramente rotto ...

Gianpiero A.

Martedì 13 aprile 2004
Non siete gli unici a sbagliare, in ogni caso avevate segnalato il livello di attendibilità delle previsioni: medio; e basso per lunedì. Però quello che mi stupisce sempre - per mia ignoranza - è come la meteorologia sembra essersi avvantaggiata poco (nella percezione del non addetto) di tutti i moltissimi nuovi strumenti a disposizione, dai sistemi di calcolo per migliaia di variabili e l'utilizzo di modelli complessi alle rilevazioni satellitari.
Elena R.

Martedì 13 aprile 2004
Non prendetevela troppo per le ingiuste accuse che Vi hanno fatto gli operatori turistici & c. Tanto ormai, da anni conosciamo gli ELEMENTI che sono...

Voglio ringraziarVi per il prezioso lavoro che svolgete e solidarizzare con tutti i
Meteorologi che in mille difficoltà svolgono il proprio compito con scrupolo e non
si fanno condizionare da nessuno (cosa molto importante, ed indice di serietà)....
Luciano P.

Martedì 13 aprile 2004
Sicuramente non avete vita facile con il tempo, comunque se tanta gente si affida a voi e perchè la vostra professionalità è indiscussa.
Continuate così, tanto la Pasquetta nei prati si fa anche sotto l'acqua.
Davide B.

Martedì 13 aprile 2004
Ho trovato alquanto ridicole le affermazioni di alcuni operatori turistici riguardo alle previsioni del tempo cosiddette esagerate o errate che avrebbero,a loro dire, ridotto la presenze nelle varie località turistiche... In realtà, il calo turistico è dovuto al ...portafoglio sempre più leggero degli italiani!!!!!! E' più comodo dare la colpa alle previsioni del tempo che a una politica economica che impoverisce sempre più il nostro paese.
Da parte mia, vi ringrazio per quanto fate e lo fate bene, con serietà.
Maria Teresa

Martedì 13 aprile 2004
Per la prima volta, nei giorni scorsi ho pensato di consultare le previsioni del "portale più autorevole nelle previsioni del tempo"...
Partendo dalla provincia di Torino era nostra intenzione trascorrere il week-end pasquale nell'alta Versilia, in provincia di Lucca; con noi una coppia con un bimbo di pochi mesi.
Il portale è di facile consultazione... trovo subito le previsioni per la Toscana settentrionale; la situazione è catastrofica: piogge, forti temporali, tempo da lupi da sabato a lunedì.
Decidiamo di rinunciare; infatti il tempo è stato questo: sabato sereno - domenica di pasqua sereno - lunedì quasi sereno.
Le Vostre previsioni erano completamente errate !!!!!
Capisco che gli operatori turistici siano intenzionati a fare causa ai meteorologi: per fare previsioni così non sarebbe forse meglio dedicarsi all'astrologia?
Con tanta rabbia.
Riccardo

Mercoledì 14 aprile 2004
Sono dalla vostra parte......queste persone che alimentano queste polemiche per avere previsioni esatte, la prossima volta dovrebbero rivolgersi direttamente al Creatore.
Grazie per il servizio che offrite a noi sci-alpinisti; grazie alle vostre previsioni sono riuscito a fare una gita stupenda su 80 cm di neve fresca e farinosa!!!!!
Luca C.

Mercoledì 14 aprile 2004
Il vostro lavoro è uno strumento molto utile, per noi agricoltori specialmente.
Peccato che la gente ( diventata schifosamente intollerante per qualsiasi sbaglio degli altri, ma molto molto condiscendente verso i propri) non tenga conto di quando invece prevedete con altissima precisione gli eventi (come la settimana scorsa l'arrivo del foehn). Spero che gli intolleranti non demotivino il vostro preziosissimo lavoro. Continuate così.
Cascina B.
Mercoledì 14 aprile 2004
Mi rifaccio all'intervista di G. Bianco del TG3 Piemonte al dr. Mercalli di martedì 13 aprile, riguardo lo sbaglio di previsioni per Pasqua.
Non c'è stato nessun sbaglio! Infatti sul sito era previsto un tempo molto variabile per Pasqua in miglioramento...

Se la gente leggesse assiduamente le previsioni e non scordasse i propri "secoli di civiltà contadina" avrebbe affinato una certa sensibilità della lettura delle previsioni riuscendo così ad adattare ai propri luoghi specifici le previsioni che sono in ogni caso generiche anche se già riferite al Piemonte e Valle d'Aosta.
Sta di fatto che interpretando "cum grano salis" le sue previsioni e, conoscendo bene il posto in cui intendevo recarmi a Pasqua (Champoluc, Val d'Ayas) sono partito fiducioso certo di non trovare pioggia o tempo invivibile. Certamente la giornata spettacolare che si è verificata è stata una sorpresa! Per di più, gestendo uno sci club siamo riusciti con lo stesso metodo ad azzeccare tutte le gite anche se a Torino c'erano i classici "cats and dogs".

Morale: non si faccia influenzare da quattro albergatori che per lucrare qualche Euro in più sono disposti a calpestare tutto, vedasi lo stato della Val di Susa...e la figuraccia ai mondiali di sci. I loro problemi sono ben altri !
Mercoledì 14 aprile 2004
Trovo assurda la richiesta di danni da parte degli albergatori. Le previsioni, anche se fatte con il computer, possono sempre variare per fenomeni imponderabili.
Gli albergatori farebbero meglio a guardare in casa loro e verificare il rapporto qualità/prezzo che è piuttosto scadente e sta allontanando molti turisti stranieri, soprattutto tedeschi, dalla nostra bella Italia.
Continuate a lavorare con serenità.
Rino N.
Mercoledì 14 aprile 2004
per quello che siete pagati " dagli albergatori " ne fate fin troppo,
continuate cosi,
errare umanun est
Angelo M.
Mercoledì 14 aprile 2004
Le vostre previsioni sono sempre attendibili ed utili più delle notizie propagate normalmente dai telegiornali a cui si rifà gran parte del pubblico.
La polemica sulle previsioni di Pasqua mi pare un altro indice della regressione culturale in corso; non siamo in grado di accettare i fenomeni naturali in quanto tali.
Continuate nel vostro prezioso lavoro.
Roberto B.
Mercoledì 14 aprile 2004
Come escursionista e assiduo frequentatore di Valli di Lanzo e Susa mi ricordo i tempi in cui le previsioni del tempo non riuscivano ad avere questo margine di errore (parlo soltanto di 15 anni fa) e la presenza di punti meteo non era capillare come ora. Sulla vicenda albergatori porrei un triste velo. Ricordiamoci che in paese civile tutti possono dire la loro, anche chi parla per ignoranza o malafede.
Vi auguro di continuare il Vostro lavoro con immutata serenità.
Enrico V.
Mercoledì 14 aprile 2004
Mi avete dato la possibilità di trascorrere bellissime giornate in montagna grazie alle vostre indicazioni. E' vero che quando ho aperto le persiane il giorno di Pasqua mi sono piacevolmente stupito. E' stata una giornata stupenda. Ma in fin dei conti un mondo dove non esiste l'incertezza, dove qualsiasi evento è prevedibile al 100% è un non mondo. E' un ideale mentale da cui non riusciamo a liberarci. W l'imperfezione. W la natura che fa quello che vuole, quando vuole e che se ne frega di chi ha gli sci pronti o meno sul portapacchi dell'automobile. Senza dimenticarci che della natura facciamo parte anche noi.
Giuseppe L.
Mercoledì 14 aprile 2004
Grazie per il vostro lavoro ,che risulta molto utile sia professionalmente che privatamente. Se i vostri presunti utenti leggessero anche le previsioni dei giorni non festivi saprebbero che l’attendibilità è sempre buona.
Purtroppo in Italia i mass media devono amplificare le polemiche e creare del sensazionalismo anche su notizie “marginali”,non affliggetevi!
Ricordo ai signori albergatori di documentarsi su Meteo France se proprio vogliono
un'alternativa. Le previsioni , secondo me saranno le stesse,con loro buona pace.
Beppe G.
Mercoledì 14 aprile 2004
Comunico tutta la mia solidarietà a chi con estrema correttezza e professionalità lavora in un settore tanto difficile e complimenti per l'analisi che avete effettuato delle previsioni di questi giorni (dovrebbe essere testo di studio in ogni ordine di scuola).
...e poi dovreste ringraziare gli albergatori: hanno pubblicamente dichiarato che grandi masse seguono e si fidano del Vs lavoro (ed è vero!).
Bruno B.
Mercoledì 14 aprile 2004
Sorrido all'idea che vi siate sentiti in obbligo di scusarvi perché le previsioni da voi annunciate per lo scorso week-end non si sono poi esattamente verificate. Sorrido all'idea che ci sia stato qualcuno che si sia sentito in dovere di scrivervi per rimarcarlo. Possibile che queste persone non sappiano che la meteorologia non è una scienza esatta e come tale, come anche in tutte le altre situazioni della vita, è sempre consigliabile non affidarsi solo a quanto ci viene detto, ma anche usare la propria testa? Forse è un po' più impegnativo, ma a volte dà grosse soddisfazioni!
Complimenti per il Vostro sito! Buon lavoro!
Un'utente soddisfatta.
Valentina S.
Mercoledì 14 aprile 2004
Le critiche, seppur parzialmente motivate dal momento particolare, sono profondamente ingiuste e denotano scarsa riconoscenza nei confronti di una disciplina e dei suoi esperti che faticosamente e, spesso a titolo volontario, cercano di fornire un servizio utile alla comunità.
Giuseppe R.
Mercoledì 14 aprile 2004
Credo che sia proprio ora di finirla, di dover dare la colpa a qualcuno per qualsiasi cosa che avvenga. Mi ricordo di un famoso aneddoto che parlava di un sindacalista-rivoluzionario che, attorno al 1800, in un comizio davanti a della povera gente riunita, dando uno sguardo al cielo disse "piove, governo ladro!!". E' quando qualcuno gli fece notare che non stesse affatto piovendo lui senza alcuna remore ribatté " E vabbè avrà smesso, ma io governo ladro lo dico lo stesso". Evidentemente, gli operatori che hanno denunciato le inesattezze delle previsioni metereologiche per il giorno di pasqua, hanno dimenticato gli enormi vantaggi che loro stessi hanno avuto nella maggior parte dei casi delle previsioni da voi elaborate, che si sono sempre rivelate molto attendibili. Comunque so che questo fatto non potrà di sicuro scalfire la volontà di gente come voi che con enormi studi e spirito di sacrificio, riesce a dare un grande aiuto a tutti indistintamente (trasporti, agricoltura, turismo ecc). E non solo agli operatori, ma anche a chi come me è affascinato da questa scienza così complicata e meravigliosa.
Gino P.
Mercoledì 14 aprile 2004
L'impreparazione culturale, specie scientifica, dell'utenza "generica" è largamente responsabile degli effetti soggettivamente negativi, se non proprio devastanti, di un bollettino non azzeccato, ma statisticamente in linea, insieme a tutti gli altri, con la percentuale di attendibilità ammissibile grazie ai metodi ed agli strumenti attualmente disponibili.

Il fatto è semplice: che durante la settimana lavorativa piova o ci sia il sole, per l'utenza generica che lavora "al chiuso" non cambia nulla (almeno apparentemente); ma se c'è il sole a Pasqua quando molti, me compreso, adeguandosi a previsioni concordi di tutti gli enti preposti, s'aspettavano il maltempo, e gli albergatori ci rimettono, allora partono le cacce alle streghe.

A quegli stessi albergatori risponderei che solo grazie al servizio meteo (non a caso sviluppato inizialmente dai norvegesi quale ausilio alla navigazione marittima e poi esteso a quella aerea) molti turisti riescono a giungere in orario ai loro alberghi durante tutto l'anno, su rotte sicure e su strade tempestivamente sgomberate.

Per trovare delle certezze, che farebbero tanto comodo anche a me (una bella giocata al superenalotto, da due colonne ma vincente, una cinquantina di milioni al costo di un Euro), ho provato a chiedere ad una vetreria di Murano la fornitura di una bella sfera di cristallo; m'hanno risposto con ul gran sorriso che "i nostri nonni ne azzeccavano una su 20.000, di quelle boccie di vetro, e la fondevano con forni a carbonella; ora c'è il metano, addio sfere da veggenti!!!".
Franco C.
Mercoledì 14 aprile 2004
Grazie per quello che fate. In famiglia siamo vostri assidui lettori e ci piace il modo serio e appassionato con cui diffondete insieme previsioni del tempo e cultura meteorologica. Non fatevi intimidire da un manipolo di albergatori in malafede che vorrebbero previsioni su misura per ponti e weekend!
Alfonso B.
 
Mercoledì 14 aprile 2004
Da tanti anni vi seguo e sono molto soddisfatta del lavoro che fate. Se qualche volta la previsione non è perfetta al 100 per 100 va bene ugualmente. Quando ero piccola io (adesso ho 58 anni) si facevano le Pasquette nei prati con la pioggia, con il sole o con la neve, non eravamo aiutati da nessuna previsione, eppure siamo ancora qui in buona salute. Adesso si pretendono i miracoli e se si prende un pò di pioggia diventa una tragedia; poi la neve in montagna è comunque caduta per la gioia di sciatori ed albergatori. Dite a questi ultimi di dimuire i prezzi e vedranno che la gente, anche con il portafoglio più sottile (non dovuto ad un restringimento da pioggia!!!)si muoverà ugualmente indipendentemente dalle previsioni. Continuate a fare tranquillamente il vostro lavoro, come avete sempre fatto, va benissimo!!!!!!
Gabriella C.
Mercoledì 14 aprile 2004
Concordo con la maggioranza degli utenti di Nimbus: non bisogna dare retta a quei piagnoni degli albergatori. Avete dimostrato molta serietà e professionalità evidenziando in ogni bollettino e successivi aggiornamenti la possibilità più elevata del solito di errori di previsione a causa dell'instabilità atmosferica. Nonostante la probabilità di errore più elevata l'informazione è stata utilissima per me: dovendo scegliere dove andare a fare la gita in montagna a Pasquetta (quando lunedì mattina ad Asti pioveva!) ho "scommesso" sulla Valle d'Aosta invece che sul cuneese e... ho vinto! Grazie al bollettino aggiornato di domenica.
Complimenti per l'ottimo lavoro svolto.
Renzo C. - Asti
Mercoledì 14 aprile 2004
Oggi la notizia fa notizia solo se è disdicevole dell'operato e del comportamento di qualcuno: i giornalisti che qualcuno in tempi antichi amava definire "giornalai" non mancano occasione di evidenziare ( io direi spesso ingigantire ) o comunque mettere in cattiva luce , per il gusto della notizia , che non è tale se non fa scandalo .Io invece mi permetterei di sollevare qualche dubbio sulle capacità di tanti imprenditori turistici o alberghieri , che vedono compromessa la loro attività dalle previsioni meteorologiche fatte nelle 24 - 48 ore prima di una festività; probabilmente tali imprenditori , totalmente privi di prenotazioni che di solito si fanno mesi prima,e si disfano negli ultimi giorni pagando saporite penali, hanno avuto l'opportunità di addebitare il vuoto o il mancato riempimento a tali simpatiche deduzioni emotive dei loro Clienti. Forse bisognerebbe riflettere su come migliorare la qualità del servizio e sforzarsi di non considerare il cliente come la solita "vacca da mungere", offrendo all'interno delle proprie strutture svago e intrattenimento , al di fuori della solita camera da letto . Diversamente anche la grande opportunità olimpica lascerà sul terreno solo macerie e feriti. Grazie per il Vs prezioso contributo che ,tranne per sette giorni all'anno , è foriero di notizie vere e affidabili. Con simpatia e stima Diego B.
Diego B.
Mercoledì 14 aprile 2004
Dubitare di tutto o credere a tutto sono due soluzioni ugualmente comode che ci dispensano, l'una come l'altra, dal riflettere.
Jules-Henri Poincaré
L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori. Niels Bohr

La cosa più straordinaria di questi giorni è stato scoprire che il motivo per cui gli Italiani hanno fatto un po' meno giorni di vacanza rispetto al passato è perché i Meteorologi hanno "sbagliato" le previsioni.Previsioni, appunto, mica divinazioni.

La cosa che mi conforta di più, al termine di tre giorni di polemiche, è che, per fortuna, nell'imprevisto cielo terso della mattina di Pasqua c'era tutta la dimostrazione che esiste ancora la possibilità di "sbagliare" qualcosa, in un mondo in cui, a quanto pare, tutto deve sempre, per forza, essere secondo quanto desideriamo (vogliamo?).
Fabrizio G.
Mercoledì 14 aprile 2004
Non ho niente da aggiungere in particolare a quanto già affermato da voi e da altri lettori, voglio solo segnalarvi la mia solidarietà e comprensione.
Paolo J.
Mercoledì 14 aprile 2004
Dai commenti che ho letto in riferimento alle previsioni di Pasqua 2004 una cosa mi è saltata all'occhio. Nessun commento da parte degli "SCONTENTI" Non sarà che nessuno di questi signori conosce il vostro portale? Forse sarebbe opportuno fare opera di proselitismo o, perlomeno, dare più informazione in modo che, anche gli "INCOMPETENTI" in materia capiscano, magari sfogliando il Bignami, che cosa significa la parola PREVISIONE! . Un grazie di cuore per il lavoro arduo, e a volte, misconosciuto ma LODEVOLE che svolgete. Da parte mia i complimenti e l'incoraggiamento più sincero a proseguire sulla strada dell'informazione.
Lucio
Mercoledì 14 aprile 2004
Le associazioni degli albergatori dovrebbero vergognarsi ad attribuire i cali delle presenze durante il periodo pasquale ai meteorologi.
Dovrebbero piuttosto usare la loro lobby per fare le dovute pressioni al governo per ridare agli italiani il recupero del potere di acquisto perso in questi anni e cosi rivedrebbero tornare gli italiani in vacanza.
Sono finiti i soldi!!!!!!!
Un grazie a voi per il servizio che fornite.
Dario M.
Mercoledì 14 aprile 2004
Penso che quell' X% di Italiani che non sono andati in villeggiatura nel ponte Pasquale per "colpa delle previsioni poco certe", in realtà non si sono mossi per colpa dei prezzi troppo cari del turismo Italiano. Ma siccome dal vecchio detto "piove governo ladro", su qualcuno doveva pur ricadere la colpa, giornalisti e addetti al turismo hanno pensato bene di proiettare le colpe e le furie su "chi fa le previsioni", come se, chi redige le previsioni meteorologiche, fosse l'aristotelico Motore Immobile, la causa prima del tutto, il creatore di situazioni meteorologiche.
Meno male che al mondo ci sono i fessi, così possiamo distinguere i furbi!!!
Daniele C.
Mercoledì 14 aprile 2004
Mi pare che il problema non sia nelle previsioni pessimistiche parzialmente errate, ma nel modo in cui, ormai da mesi, forse a partire dalle alluvioni del 2000, i mezzi di informazione trattano l'argomento.
Le previsioni meteo non sono trattate come informazioni o notizie giornalistiche ma come "media products", e questo va a discapito della scientificità della meteorologia, oltre a limitare lo spirito critico dei telespettatori.
Lavoro in alta montagna per 9 mesi all'anno, consulto i vostri bollettini praticamente ogni giorno, e posso solo ringraziarvi.
Massimiliano O.
Mercoledì 14 aprile 2004
Ho seguito le diatribe, poco giustificate, relative all'oggetto: mi trovavo in Riviera il giorno di Pasqua (precisamente a Varazze) e posso testimoniare che vi era un notevole affollamento; idem per il giorno successivo, tant'è vero che ho accuratamente evitato la passeggiata a mare, troppo affollata. Del resto l'e-mail che avevo ricevuto prima della partenza indicava chiaramente ampie schiarite su Piemonte e Liguria, regolarmente verificatesi. Il tutto è confermato da una telefonata che stamani ha fatto un radioascoltatore alla trasmissione "Prima pagina" di Radio tre da Alassio: osservava che l'affollamento era notevole, ma che non troppo frequentati erano i locali pubblici, attribuendo ai prezzi troppo cari il mancato pienone nei bar e ristoranti. Condivido l'analisi e ritengo molto strumentali le lamentele e le denunce di questi giorni.
Colgo l'occasione per esprimere un vivo apprezzamento per la serietà delle osservazioni e degli studi condotti da codesto Istituto.
Piera R.
Mercoledì 14 aprile 2004
In merito alle critiche per le “errate” previsioni: come ha detto il dott. Mercalli alla tv “…infatti si chiamano Previsioni”.
Complimenti per il vostro lavoro, e se a pasquetta c’è stato il sole tanto meglio, la grigliata l’avremmo fatto lo stesso.
Roberto G.
Mercoledì 14 aprile 2004
L'articolo di commento sulle previsioni pasquali è davvero molto circostanziato e interessante.
Mi fa imbufalire invece il basso livello dei commenti nei media che non sanno distinguere un errore statisticamente limitato (e comunque misurabile, misurato e ammesso) da altre previsioni assolutamente inattendibili di maghi, astrologi, sedicenti esperti e ciarlatani vari che mai si sottopongono alla verifica delle proprie affermazioni.
Donato A. - Valle d'Aosta
Mercoledì 14 aprile 2004
Non sono tanto d'accordo sulla vostra "gestione" come comunicazione agli utenti dell'aspetto probabilistico in termini di "normalità" del fatto che per alcuni giorni all'anno le previsioni possano essere completamente sballate. Penso che ormai anche un eventuale "imprevedibilità" del tempo dovrebbe essere perfettamente .. prevedibile! Innanzitutto l'attendibilità di ogni singola previsione dipende dalle condizioni di instabilità del tempo al momento in cui viene fatta. Poiché i modelli in base ai quali viene prevista l'evoluzione del tempo dovrebbero essere del tipo ad apprendimento (ricordare cioè tutti i passati scostamenti tra previsione ed evoluzione
reale) gli stessi modelli dovrebbero essere in grado di stimare anche il grado di attendibilità di una previsione a 1,2,3,.... giorni a partire da una data situazione. Non per nulla era stato dato ad inizio settimana un chiaro avviso sulla estrema variabilità (e quindi scarsa prevedibilità) delle condizioni atmosferiche in questa congiuntura stagionale, avviso che purtroppo non è stato ribadito nell'ultima previsione di venerdì.

 Il mio punto di vista è quindi che la previsione a 2 giorni di venerdì non avrebbe dovuto essere fornita con una "probabilità media" del 90% ma piuttosto del 70 o magari solo del 50% (dubito che l'evoluzione del tempo tra sabato mattina e domenica sera non abbia mai avuto precedenti statistici in questa stagione). Io la giornata di Pasqua sono andato e tornato in macchina da Torino a Milano ed il sereno andava ad est ben oltre l'Adamello! Quindi a seconda del livello di prevedibilità che si verifica al momento in cui una previsione viene "congelata" sarebbe opportuno limitarsi eventualmente a dire che "a fronte dell'attuale situazione isolati rovesci sono certamente possibili ma che non si può escludere una evoluzione opposta verso schiarite estese e prolungate". Ciò non vuol dire che le vostre previsioni normalmente così specifiche e dettagliate (e probabilmente azzeccate ben oltre i valori medi di
attendibilità) non siano di grande aiuto a tutti noi "utenti". Perché non cercare allora la quasi perfezione fornendo anche una stima del "livello di confidenza" (anche solo Alto/Medio/Basso)?
Maurizio T.
Mercoledì 14 aprile 2004
Qualcuno per caso si ricorda il recente episodio dell'intasamento stradale sull'autostrada dei fiori, tutti sotto la nevicata costi quel che costi?
Per me i due episodi sono significativi nel primo caso l'allerta c'era ma nessuno ne ha tenuto conto società autostrade in testa e le previsioni erano giustissime, in questi giorni se di errore si può parlare tutti addosso ai meteorologi, io oserei dire che parlerei più di ORRORE mass-mediatico le persone sembrano come impazzite, nel primo caso una sottovalutazione del problema nel secondo una sopravvalutazione, più che di qualche mancato rovescio c'e da aver paura di come la manipolazione degli usi e costumi delle persone sia cosi efficace anche nel caso di una previsione meteo sbagliata.
LeggeteVi Marschan Mc-Luan aveva previsto tutto nel Villaggio Globale.
Roberto M.
Mercoledì 14 aprile 2004
Programmavo una gita in montagna la domenica e pensavo di rimandarla, poi guardo l'animazione dell'evoluzione nuvolosa sull'Europa [sito della regione Piemonte] e vedo una sacca di sereno intorno al torinese [come molti sanno le montagne ci proteggono qui], esco sul balcone e vedo affiorare le stelle dallo smog cittadino. 2 + 2: avendo un po’ di esperienza sulle dinamiche del clima locale capisco che in nottata la nuvolosità si sarebbe del tutto ritirata ed il giorno dopo me ne parto sereno. Gli albergatori finiscano di lamentarsi e cementificare quel poco di incontaminato che ci rimane!
Vil  C.  - Torino
Mercoledì 14 aprile 2004
Sono un vs/ assiduo lettore e voglio esprimerVi tutta la mia gratitudine x le ottime previsioni del Piemonte e Valle d'Aosta in genere ; se Vi sbagliate qualche volta in buona fede , non sara' mica la fine del mondo? ( sono previsioni , mica il Vangelo!!! ) . Continuate cosi'!!!
Giulio G.
Mercoledì 14 aprile 2004
Salve a tutti voi, e complimenti per il vostro lavoro.
I signori che tanto sbraitano per le previsioni, a loro dire sbagliate, che hanno dirottato il flusso turistico, come mai non fanno tanto clamore quando le previsioni economiche promettono faville, ed invece amaramente affossano ogni velleità di vacanza, con i prezzi che i signori di cui sopra, sono gli unici a gioire, e gli unici imperterriti a piangere sui loro lauti introiti.
Scusate lo sfogo, ma questi messaggi, dovrebbero essere girati a chi caparbiamente dice di non preoccuparsi, che tutta va bene........
Adriano A.
Mercoledì 14 aprile 2004
In riferimento alle polemiche sull’inesattezza delle previsioni pasquali, volevo esprimerVi la mia solidarietà per quanto accaduto, in quanto “soltanto chi non fa nulla non fa errori”…

Inoltre, anche se ammetto di dare un notevole peso ai Vostri responsi nella programmazione delle mie vacanze, considero attentamente anche l’attendibilità che dichiarate per essi e, dal momento che so benissimo che la meteorologia non è una scienza esatta, non Vi addebiterò mai la responsabilità di un acquazzone imprevisto oppure mancato. Il Vostro è un servizio prezioso e, oltretutto, gratuito: come potrei criticarlo? Penso che siano in molti a pensarla come me e, anche a nome loro, Vi invio il mio ringraziamento per il Vostro operato ed un incoraggiamento affinché le sterili polemiche che sono emerse non diminuiscano il Vostro entusiasmo nello studio della fabbrica delle meraviglie.
Giorgio P.
Giovedì 15 aprile 2004
Le previsioni meteo si basano su un modello matematico che cerca di descrivere nel miglior modo attualmente possibile, ma in continua evoluzione, il complesso sistema della circolazione delle masse d'aria. In quanto modello matematico, esso non possiede la presunzione di essere la realtà, né di prevederla come fa il mago con la sfera di cristallo. Se l'Uomo avesse raggiunto la capacità di governare e quindi conoscere in anticipo tutti i fenomeni che cerca di spiegare -semplificandoli- con quel meraviglioso frutto del suo ingegno che si suole chiamare Fisica, allora questa non avrebbe più senso di esistere, perché significherebbe che l'Uomo si è fatto Dio, e avrebbe in sé il segreto della vita e della morte, del bene e del male.
L'uomo invece, per sfortuna o fortuna, è ancora soltanto Uomo.

Purtroppo non tutti hanno ben chiaro cosa sia e a cosa serva la Scienza, e a torto la ritengono, in una visione ancora illuminista, capace di ogni cosa: questo in realtà non è, e anche la Scienza, in quanto umano prodotto, è pur'essa vittima di quelli che sono i nostri limiti mortali.

Grazie anche a Voi di Nimbus che continuamente, nella vostra splendida divulgazione scientifica, lo ricordate a tutta la nostra presuntuosa, ipocrita generazione.
I miei più sentiti complimenti a tutta la Redazione per quello che personalmente ritengo il miglio sito meteorologico italiano.
Luca F.
Giovedì 15 aprile 2004
Desidero ringraziare il dottor Mercalli e i suoi collaboratori di Nimbus per la loro attività. Finalmente qualcuno che umilmente fa il suo lavoro, spiega come lo fa, illustra chiaramente i limiti e le possibilità di errore e si scusa pure quando sbaglia!
Le accuse degli albergatori sono meschine e vergognose.
Gian Michele A.
Asti
Giovedì 15 aprile 2004
Credo che l'unico problema sia stato il potere d'acquisto dell'euro. I potenziali clienti vogliono dei prezzi più bassi e quindi in quel caso accettano di spendere anche quando fa brutto tempo.... gli albergatori si facciano un esame di coscienza prima di criticare chi sempre aiuta loro!!!!!!!
Continuate così, ho sempre trovate un valido aiuto quando ho consultato i vostri bollettini meteo. grazie
Piero S.
Giovedì 15 aprile 2004
Non fateci caso, il vostro lavoro è stupendo e siete dei validissimi professionisti, un errore può capitare.
Paolo A.
Giovedì 15 aprile 2004
Complimenti per il vostro servizio, sempre così curato. Complimenti anche per la dettagliatissima pagina con cui spiegate le previsioni errate di Pasqua, la trovo veramente ben fatta. Agli albergatori non diamo retta per favore, proprio in Valle d'Aosta e Piemonte ci sono begli esempi di alberghi tenuti male, con servizio mediocre e a prezzi esagerati.
S.D.
Giovedì 15 aprile 2004
Ai colleghi albergatori& c.:
Sono anche io titolare di esercizio pubblico in provincia di Cuneo,per favore:questa ve la potevate risparmiare.(sempre che le cose non siano state ingigantite come al solito dai TG) I problemi del settore sono altri,lo sappiamo benissimo. Benvengano le previsioni di Nimbus/S.M.I, pure gratis oltretutto. A tutti quanti lavorano in NIMBUS: Un grazie sincero!! Vorrei che l'articolo in risposta alle errate previsioni venisse pubblicato sui quotidiani a maggior diffusione locale. Per fortuna non ci sono solo notizie sensazionalistiche dei TG o da"prima pagina" ma anche articoli scritti da persone sagge,pacate,intelligenti che dimostrano di conoscere il loro lavoro e sono certo continueranno a farlo su basi scientifiche nonostante tutto.
Beppe58
Giovedì 15 aprile 2004
Desidero ringraziavi per aver inserito delle scuse sulle "previsioni errate" dello scorso fine settimana: questo mi fa capire la serietà del vostro servizio.
Mi chiedo, però, di cosa dovete scusarvi: e da quando voi meteorologi siete infallibili profeti ispirati da Dio?
Abbiamo problemi nazionali ben più gravi che richiederebbero delle pubbliche ammende, per cui fare un problema nazionale se le previsioni non si realizzano, mi pare davvero esagerato.
Ho una mia idea sulle motivazioni di tanto clamore, ma questo non è il mezzo idoneo ad esporla.
Vi ringrazio per diffondere via e-mail e gratuitamente gli aggiornamenti sui cambiamenti climatici (li trovo molto utili, visto che mi muovo in bicicletta e mi è molto utile sapere, anche solo a grandi linee, cosa portarmi appresso) .
Giovedì 15 aprile 2004
Sono completamente dalla vostra parte,io sono andata al mare,e il tempo e' stato variabile, come di solito e' in primavera. In ogni caso le vostre previsioni in linea di massima sono molto precise,le nevicate di questo inverno addirittura a volte erano precise quasi all'ora. Complimenti da chi vi segue sempre.
Mariangela T.
Giovedì 15 aprile 2004
Coraggio, non prendetevela.
Purtroppo a certa gente fare un "servizio" vuol dire essere costretti all'infallibilità.
Se si chiamano "previsioni del tempo" un motivo ci sarà pure, ma non tutti sono in grado di capirlo ...
Guido
Giovedì 15 aprile 2004
L'assessore al Turismo della Regione Autonoma Valle d'Aosta ha dichiarato in una nota di protesta, del 14.4.04, riguardo al cosiddetto flop delle previsioni del tempo: "nel corso dei mesi di gennaio, febbraio e marzo, l'informazione stampa e televisiva a livello nazionale é stata caratterizzata da una insistente campagna di allarmismo in merito alle condizioni meteorologiche che ha penalizzato in modo determinante l'afflusso di turisti in Valle d'Aosta"; mentre lo stesso giorno, in un'intervista al TG3 locale, il responsabile dell'associazione impianti a fune ha dichiarato che, dal punto di vista delle presenze, la stagione invernale ha fatto registrare un buon aumento delle presenze nelle medie stazioni e un lieve aumento nelle grandi stazioni. Allora i casi sono due: o gli sciatori non si sono fatti influenzare da "previsioni allarmistiche" o quanto affermato dall'assessore non è vero.
Forse l'Assessore dovrebbe informarsi meglio prima di fare certe dichiarazioni!!!
Desidero infine inviare un apprezzamento all'ottimo lavoro svolto da Nimbus.
Loris S.
Giovedì 15 aprile 2004
Tutto ciò dimostra la scarsa attendibilità che da sempre contraddistingue i servizi meteo italiani a confronto con quelli di altri paesi, quali per esempio Francia e Stati Uniti. Non sto certamente parlando del vostro servizio sempre puntuale e chiaro, nonché quasi sempre preciso nella previsione.... e quando non lo è il lettore può trovare indicata la bassa attendibilità della previsione....
Ma se ci si basa su previsioni televisive, ormai ridotte in alcuni casi ad una scenetta da carosello, non si può certo lamentarsi poi se le previsioni non corrispondono alla realtà.
Massimiliano C.
Giovedì 15 aprile 2004
Nulla da dire per quanto riguarda le previsioni di nimbus. L'etimologia della parola previsione contiene già di per se la risposta alla polemica innescata dai mass media albergatori e quant'altri. Il predire quanto succede è sempre stato un sogno antico degli uomini da quando si analizzavano le interiora degli animali agli oroscopi come dice TG4 o altri. La meteorologia è una scienza e come tutte le cose di scienza, che giustamente devono essere divulgate, si scontra purtroppo con qualcuno o qualcosa che ne può fare un uso distorto per i propri interessi. Altro e lungo discorso sarebbe da fare nei confronti della comunicazione televisiva e del gusto di predire sciagure per poi dire ..... l'avevo detto. Sorvoliamo anche sui discorsi legati alla Protezione Civile finalizzata all'unico scopo di pararsi le spalle o qualcosa di altro (il s.......e) se a causa del maltempo previsto o imprevisto che sia, è necessario attivare procedure di emergenza........ Continuate a fare il vostro lavoro come lo state facendo, complimenti.

Paolo P.
Giovedì 15 aprile 2004
Credo che si debba prendere in considerazione il diverso impatto mediatico delle varie proposte di previsione meteorologica: gli utenti di un sito web come Nimbus sono mediamente più informati ed interessati, anche se sono un po' "viziati" (o se preferite "abituati troppo bene") e possono dimenticarsi del normale margine di incertezza, per poi ritrovarsi improvvisamente delusi e traditi nelle loro abitudini mentali. Altro discorso vale per quanti si fidano (e sono la maggioranza) delle previsioni televisive, sovente grossolane e molto poco specifiche per settori critici come le vallate alpine. Se poi l'unica informazione è quella mediata dal sensazionalismo dei giornalisti dei tg, addio serietà !
Maurizio B.
Giovedì 15 aprile 2004
Tranquilli... andate avanti così siete i migliori!
Willis
Giovedì 15 aprile 2004
Il giorno che, grazie ai modelli matematici e all'esperienza ed il lavoro dei previsori, avremo la certezza (e non previsione) del tempo che farà il giorno dopo, avremo di fronte un mondo molto più efficiente, ma... terribilmente noioso!
Grazie al cielo (è il caso di dirlo!) il tempo ci riserva sempre delle sorprese! Con questo non voglio negare gli indiscussi successi e progressi che la meteorologia sta riscontrando in questi ultimi anni (leggasi, a tal proposito, l'articolo "Introduzione ai modelli numerici di previsione meteorologica (NWP)" Nimbus 29/30 pag.9-32 ed in particolare il grafico a pag.20). http://www.nimbus.it/nimbus/nimbus2930/2706mod.pdf
Complimenti per la rivista di Nimbus e per l'importante lavoro di divulgazione della meteorologia.
Salvatore Q.
Giovedì 15 aprile 2004
Sono a dir poco sconcertato dal bailamme "meteo" venuto fuori dopo l'ultimo weekend pasquale. A prescindere dal fatto che, personalmente, ho trascorso due giornate a Bologna, il giorno di Pasquetta e quello successivo, in cui ha piovuto per tutto il tempo, trovo risibile il fatto che l'associazione albergatori motivi un flusso turistico inferiore alle attese come dovuto alle errate previsioni meteo (a Torino c'è stato il 60% di turisti in più: forse costoro non hanno letto le previsioni meteo?) e non ad altri fattori molto più importanti, quali ad esempio lo scellerato aumento dei prezzi di tutti i servizi turistici nell'era post-euro (alberghi, ristoranti, bar, musei, ...) o, in alcune città (tra cui Torino e Bologna), l'altrettanto scellerata "serranda selvaggia" che ha fatto trovare ai turisti gran parte di bar e ristoranti chiusi (quanti di questi turisti torneranno in tali città dopo essere stati costretti a pranzare da McDonald's?).
Inoltre, le motivazioni addotte dall'associazione albergatori sono altrettanto sconcertanti. Ho avuto la sensazione che la maggioranza della popolazione sia considerata da loro un branco di ignoranti. In realtà, ritengo che ormai tutti sappiano che le previsioni meteo (anche quelle mostrate dalle signorine di Rete4) sono probabilistiche e delineano l'evoluzione più probabile prevista da modelli fisico-numerici. Tali modelli girano quotidianamente (senza interruzioni per giorni festivi!) su supercalcolatori, e sono il risultato di 1013 operazioni computazionali sull'intero globo terrestre. Sono guidati da osservazioni meteo sul globo terrestre che, sulla superficie, consistono in dati provenienti da oltre 16000 centraline meteo (gestite da operatore ed attive TUTTI I GIORNI, 24 ore al giorno). Nonostante questa enorme potenza di calcolo, Lorenz ci insegna che le previsioni "perfette" sono impossibili, poiché l'atmosfera è un sistema intrinsecamente caotico.
Quando ero bambino, l'affidabilità delle previsioni meteo sulle 24 ore era dell'ordine del 70% o inferiore, quasi paragonabile al risultato del metodo della persistenza (domani farà il tempo che ha fatto oggi). Eppure, nonostante questo, già allora tutti guardavano le previsioni meteo e consideravano il mitico Colonnello Bernacca un personaggio scientificamente valido. Oggi siamo al 98% di affidabilità. Vorrei avere questa percentuale di positività nella diagnosi clinica quando vado dal medico... o quando vado in banca...
Insomma, quello che mi sembra è che questo sia un chiaro esempio di una tendenza tipica dei nostri tempi, quella della cultura del capro espiatorio. Tutto ciò che di negativo accade deve avere un responsabile, che deve essere punito per questo, anche quando il responsabile, nella realtà, non c'è. E' così per le alluvioni, per i terremoti, e per tutto ciò che produce danni. E se una previsione meteo si è dimostrata non precisa, meglio mandare "al rogo" il meteorologo, piuttosto che, magari, pensare ad incentivare la ricerca nel campo meteo destinando più fondi alla ricerca in tale campo. Nessuno è in grado di accettare che l'essere umano non può costringere qualsiasi cosa a comportarsi nel modo in cui lui vorrebbe. E, in sottofondo, c'è anche una sorta di odio latente per la figura dello scienziato, di qualunque estrazione esso sia, visto spesso negativamente e con sospetto. Del resto, da una società che ha recentemente cancellato dai programmi delle scuole la teoria di Darwin, forse non ci si potrebbe aspettare di più.
Claudio C.
Giovedì 15 aprile 2004
Anche le previsioni svizzere sono state non proprio esatte. Evidentemente la situazione meteorologica era complessa ed in rapida evoluzione. E comunque la polemica degli operatori turistici è a dir poco penosa. Si sono lamentati gli operatore liguri , ma non certo quelli montani , ove le ultime nevicate hanno prolungato una stagione sicuramente eccezionale per lo sci .
Quindi nessuna attenzione né preoccupazione per chi intasca (e molto) quando va bene , e chiede aiuti statali quando va male.
Ma il RISCHIO imprenditoriale dove è finito ? Questi operatori che accusano le previsioni è gente che vorrebbero massima libertà e libero mercato quando tutto va bene , tutele e aiuti statali (i loro soldi non li vogliono rischiare) quando il buon vento gira.
Adriano N.
Giovedì 15 aprile 2004
Chi fa falla.
Una volta si diceva "piove, governo ladro", oggi è colpa vostra.
La dittatura avanza e l'Argentina è vicina.
Grazie per quello che fate.
Francesco 58
Giovedì 15 aprile 2004
Escursionista e appassionato di montagna, mi sono sempre affidato a Nimbus con grande soddisfazione. Apprezzo passione e stile. Concordo con l'articolo e quanto ribadito dagli altri lettori. Gli albergatori facciano il loro mestiere e trattino bene i clienti; magari si lamentino anche un poco del fatto che i soldi delle loro e nostre tasse finiscono così poco nella ricerca di un settore che sta assumendo sempre più importanza per la vita di noi tutti, non solo per un week-end al mare o in montagna ma per la sopravvivenza di intere popolazioni.
David P.
Giovedì 15 aprile 2004
Speravo proprio di trovare un articolo del genere da qualche parte... e non mi avete deluso!
Ho salvato e stampato l'articolo e ne parlerò a scuola, cerco sempre di trasmettere ai miei allievi non solo "conoscenze" ma anche (forse soprattutto) spirito critico. Credo che uno dei più grossi rischi per le nuove generazioni sia proprio quello di non essere in grado di "pesare" le informazioni che vengono diffuse in modo indiscriminato e spesso poco professionale.
Vi ringrazio per il lavoro costante e per l'occasione di fare una lezione un po' insolita.
Maria Grazia C.
Giovedì 15 aprile 2004
Condivido pienamente la Vs.posizione , la previsione rimane tale e come tale non sarà mai certezza.E se fosse successo il contrario ? previsione di bello,in realtà brutto ? Chi si si sarebbe lamentato?Sarebbero stati i clienti degli albergatori .......
Sarebbe meglio imparare ad apprezzare la natura in tutte le sue manifestazioni.
Cordialità.
Tony G.
Giovedì 15 aprile 2004
Non riuscendo a trovare argomentazioni "originali" rispetto a quanto già indicato dai precedenti commenti sono costretto a proporre una possibile chiave di lettura degli eventi in oggetto. Risulta evidente come in tutta la vicenda sia da considerare un nuovo elemento sorto alcune settimane fa: la necessità di ridurre le festività al fine di contribuire all'aumento del Prodotto Interno Lordo e al contenimento del debito pubblico!! E' evidente che se il popolo italiano è disposto a rinunciare così facilmente al desiderato riposo festivo... Un vivo ringraziamento allo staff SMI per la qualità del servizio offerto e per la passione che trasuda dalle pagine (web) di Nimbus.
Umberto MdC
Giovedì 15 aprile 2004
Penso che come tante altre cose in Italia si corra dietro ad un falso problema.
Per non vedere quali sono le vere cause di questo flop economico da parte degli albergatori,non penso che delle previsioni date pochi giorni prima abbiano potuto fermare delle prenotazioni che nel periodo di punta come questo si dovrebbero fare con ben più giorni di anticipo, quindi la mancanza di un profitto economico non sia solo da cercare nelle errate previsioni ma in qualche altro problema che sta colpendo sempre una più grande maggioranza di persone che è la minor possibilità di economica e il maggior costo delle offerte alberghiere, specialmente nel nord-ovest dove i costi non sempre sono corrisposti servizi adeguati.
Un augurio a tutto lo staff di NIMBUS e a tutti gli operatori nel campo della meteorologia.
Enrico C.
Giovedì 15 aprile 2004
Penso che una previsione errata, in quanto previsione, non sia un delitto.
Vorrei rimandare tutti i critici che sputano su un servizio, comunque prezioso, per la sua capacità di indirizzo,ai tempi del pioniere colonnello Bernacca che, con tutto il rispetto per un pioniere, non aveva molti strumenti in più oltre che guardare fuori dalla finestra.
Mi sembra che da allora passi in avanti se ne siano fatti tanti ma siamo comunque davanti a una scienza non esatta come tante altre ( basta pensare alla medicina).
Perseverate e : ...non ti curar di lor ma guarda e passa....
G.G.
Giovedì 15 aprile 2004
...alla faccia degli albergatori io dico :per fortuna il tempo è ancora una variabile sulla quale l'uomo non è in grado di agire. Se fosse possibile qualcuno avrebbe già pensato di far piovere dal Lunedì al Venerdì e sole nei giorni festivi !!
Mi complimento per l'eccellente articolo di chiarimento e per il prezioso servizio che ci date giornalmente.
Continuate così !!
Sergio A.
Giovedì 15 aprile 2004
Le vostre previsioni sono sempre molto accurate e precise. Avete la dote di trovare le parole giuste per far capire che cosa è molto probabile che avverrà. Siete molto molto affidabili, e questo è dovuto alla vostra bravura e chiarezza, di tecnici ma anche di scrittori-descrittori.
La polemica sollevata dagli albergatori e dagli assessori valdostani è insulsa.
Va bene, le previsioni contano, ma eccezionalmente uno sguardo al cielo può ancora contare qualcosa: da Torino a Cervinia c'è un'ora di viaggio, e chi avesse sollevato lo sguardo al cielo alle 8 di domenica, se avesse voluto, alle 10 poteva essere sulle piste da sci, e alle 14 con le mani dentro al portafoglio per far passare un po' di denaro
dalle sue tasche a quelle dell'oste della mala ora; e visto che il cielo era ancora eccezionalmente sereno, perché non rivolgere un pensierino anche verso il cortese albergatore e decidere di passare la notte lì, perché, sta' a vedere, magari c'è il sole anche domani che è Pasquetta!
Che cos'è questa storia che gli albergatori se la prendono con la meteorologia, che è una appassionata, matematica, umanistica e nobile Scienza, invece di minacciar di far causa ai loro potenziali clienti, che li hanno traditi, se li hanno poi traditi, per carenza di fondamentali virtù umane quanto naturali: il gusto per il rapido cambiamento e il piacere per un po' di improvvisazione e per un pochino di rischio?
Valeriano G.

Giovedì 15 aprile 2004
Secondo me gli albergatori dovrebbero denunciare le tv e in generale i mezzi di comunicazione di massa che si divertono sadicamente a trattare del tempo come se ad ogni momento fosse in procinto di scatenarsi una calamità naturale. Un comportamento figlio dell'incultura scientifica e più semplicemente della scarsa capacità di analisi e di riflessione. Si gioca perennemente sui bassi istinti,per diventare protagonisti nelle chiacchiere al bar o alla fermata del metro. In particolare le televisioni si distinguono per bollettini superficiali dove tra l'altro alcuni di coloro che espongono le previsioni non hanno nemmeno ben presente come sia fatta morfologicamente e geograficamente l'Italia. Si buttano in giro disegnini e commenti,specie di previsioni che hanno a che fare più con la spanna che con la scienza. Inspiegabile poi come si voglia a volte prestar fede alla scienza,una scienza peraltro giovane,quando spesso giornali e tv sono colmi di sciocchezze indegne per l'epoca che viviamo.
Pur tuttavia non si può non notare una marcata imprecisione delle previsioni nell'ultimo mese e mezzo. Spesso non ci si è trovati con tempi e modi degli eventi meteorologici.Vorrei sapere a cosa è dovuta questa imprecisione che mi pare abbastanza marcata e non in linea con le precedenti previsioni di Nimbus.<In particolare mi piacerebbe sapere se stiamo attraversando un periodo particolare a livello meteorologico oppure se vi è qualche problema nella elaborazione dei dati.
Andrea C.
Venerdì 16 aprile 2004
Vorrei aggiungere solo un commento alle osservazioni fatte ieri da Massimiliano C. in merito all'affermata"scarsa attendibilità che da sempre contraddistingue i servizi meteo italiani a confronto con quelli di altri paesi, quali per esempio Francia e Stati Uniti..": la Francia (come del resto l'Irlanda, la Gran Bretagna e gli altri paesi dell'Europa centro-occidentale che si affacciano direttamente sull'Atlantico) a parte la zona tra il Massiccio Centrale e le Alpi ha un territorio prevalentemente piatto e scarsamente interessato da quanto avviene nel bacino del Mediterraneo dove invece si mescolano a seconda delle stagioni, "disturbati" dalla presenza delle montagne dell'Atlante, dei Pirenei, del Massiccio Centrale, delle Alpi, degli Appennini e dei Balcani, i flussi d'aria di origine atlantica, polare, siberiana e nordafricana. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, ad Est della catena delle Montagne Rocciose, il Nord America è in pratica (almeno dal punto di vista meteorologico) un'immensa pianura dove le perturbazioni possono scivolare via indisturbate; prevedere invece cosa avviene nel Golfo del Messico è già un po' più complicato! Ad esempio io ricordo di essere rimasto esterrefatto nel 1967 (!!) per la precisione della previsione settimanale fatta il sabato (e relativa ad un'area equivalente alla provincia di Asti) che annunciava la prima nevicata di novembre per il primo pomeriggio del mercoledì successivo: "ovviamente" i primi fiocchi di neve arrivarono con precisione ...svizzera appena passate le 2 pomeridiane! In Italia siamo invece nel mezzo del "calderone" mediterraneo dove valgono più le teorie delle turbolenze e del caos che non quelle dei flussi laminari. Forse è per questo che noi italiani siamo più meteoropatici di altri popoli, tanto è vero che qualsiasi discussione finisce sempre col diventare un ...Vespa-io! Come ho già suggerito, i meteorologi italiani dovrebbero quindi adeguarsi un po' alla nostra meteoropaticità e perfezionare la loro professionalità fornendo sempre anche un'informazione sul grado variabile di attendibilità necessariamente attribuibile di volta in volta alle singole previsioni e lasciarci così ogni tanto il gusto dell'incertezza su che tempo farà dopodomani!
Maurizio T.
Venerdì 16 aprile 2004
Viviamo veramente tempi assurdi, dove bisogna avere l’avvocato a disposizione anche se si dice “buongiorno” al vicino di casa (potrebbe chiamarti in causa perché non hai usato il tono giusto). Come socio della SMI da tanti anni non posso che esprimere solidarietà a tutti voi per il lavoro svolto, anche se ci sono quei 7 o pochi di più di giorni all’anno di previsioni errate. Oltretutto, pur ammettendo che la Val D’Aosta e la Liguria sono regioni molto belle, non si può altrettanto dire che i loro abitanti siano il massimo della simpatia…
Continuate per la vostra strada, rivolgendo più la vostra attenzione al cielo e meno alle stupidaggini che si dicono in terra.
Massimo B.
Venerdì 16 aprile 2004
Purtroppo è solo uno dei tanti esempi di come sono trattati i temi scientifici dai media: quando poi si inseriscono interessi di bottega... Per restare all'episodio, l'impressione che si ricava dall'informazione televisiva è che l'intervista al passante, l'oracolo dell'astrologo, la dichiarazione degli albergatori e le previsioni del tempo abbiano la stessa rilevanza. Speriamo che il flop pasquale abbia contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica su un approccio più scientifico al tema, visto il diritto di replica che, in parte, è stato concesso ai metereologi.
Giuseppe A.
Domenica 18 aprile 2004
Sono una "curiosa" del cielo e della meteorologia. Mi complimento con Voi per la chiarezza e la meticolosità delle Vostre previsioni. Ritengo che le polemiche legate al "meteo-flop" pasquale siano soltanto un pretesto per nascondere i reali motivi del malcontento che si avverte nel nostro Paese.
Serena P.
Venerdì 23 aprile 2004
La gente programma il week end di Pasqua con qualche giorno di anticipo e quindi i giornalisti vogliono fornire le previsioni in anteprima. Tutti i previsori sapevano che l'incertezza era alta e nessuno avrebbe scommesso un cent sulla previsione di domenica. Perché tale incertezza non è arrivata all'utente? Secondo me le previsioni sono state fatte correttamente e l'errore, peraltro modesto, entra nella norma mentre la colpa va cercata a valle della formulazione delle previsioni in quel delicato ma importantissimo campo che è quello della comunicazione dell'informazione.

Partendo dall'assunto che il giornalista è un bull dog e sarà soddisfatto solo quando sarà riuscito ad estorcere la previsione per Pasqua una settimana prima, bisogna tenere presente che lui, il giornalista, non rischia nulla. Infatti nessuno se l'è presa con i giornalisti che hanno diffuso e pompato previsioni notoriamente incerte una settimana prima ma, giustamente, con i meteorologi che le hanno fornite. Estorta la previsione, il giornalista parte con il suo vero lavoro: elaborare "il sembra che pioverà ma oggi non si può prevedere in modo affidabile mi telefoni nei prossimi giorni" in qualcosa di accattivante per il pubblico: i risultati sono due: o sarà bellissimo o bruttissimo. Una previsione di Pasqua incerta non fa notizia. Quest'anno quindi: Pasqua bruttissimo. Passano i giorni ed il giornalista contatta nuovamente il meteorologo sperando di sentirsi dire che nevicherà a Roma o accadrà un'alluvione ma accade il contrario: la Pasqua sarà meglio del previsto: non fa notizia. Meglio glissare e riconfermare le previsioni di giorni fa (e nessuno si è arrabbiato con i giornalisti per non aver dato il risalto adeguato alle previsioni aggiornate meno pessimistiche). Non mi risulta che nessuno al venerdì o al sabato si sia sgolato a dire che la Pasqua sarà meglio di quanto previsto giovedì. La colpa è in parte dei previsori che dovrebbero resistere di più e forse il simbolo del punto interrogativo che alcuni siti usano non sarebbe una cattiva idea. Ma la colpa maggiore è dei giornalisti e di quei previsori che per varie ragioni soddisfano le richieste dei media fornendo previsioni estreme anche con anticipi inadeguati consapevoli del fatto che poi la gente dimentica ed è pronta a sentirsi prevedere un'estate torrida ed un autunno alluvionale.... relativamente alle previsioni stagionali i bull dog sono già partiti e sono stati già soddisfatti dai soliti noti. Poco importa che le previsioni climatiche siano ancora argomento di ricerca e molto meno affidabili delle previsioni per Pasqua fatte la settimana prima! In fondo l'autunno scorso non si sono visti gli uragani (anche se il Mediterraneo era caldo) .... In inverno è nevicato abbondantemente anche se da anni si prevede che nevicherà sempre meno..... ma nessuno si arrabbia...

L'ultimo concetto è che le previsioni sono in parte sbagliate e, sul nostro territorio sono mediamente più pessimistiche della realtà. Hanno ragione gli albergatori a dire che i previsori sono mediamente pessimisti ma questo dipende dal fatto che i giorni di brutto tempo sono inferiori a quelli di bel tempo. Quindi se uno sbaglia il 10%: su 70 giorni di bello e 30 di brutto risulta che prevederà brutto ed è bello 7 giorni e solo 3 giorni prevederà bello ed è brutto. Un maggiore ottimismo nelle previsioni farebbe aumentare la qualità delle previsioni stesse. I previsori dovrebbero tenere in maggior conto l'andamento climatico medio e fare una previsione pesata anche con la climatologia senza basarsi unicamente sui modelli specie per le previsioni oltre le 48 ore. La critica degli albergatori è corretta e i previsori dovrebbero tenerne conto.

Concludendo: è un danno per la meteorologia prevedere il tempo in condizioni di incertezza con largo anticipo e chi lo fa contribuisce, alla lunga, a far ricadere la previsione del tempo al livello dell'oroscopo... La differenza tra lo scienzato ed il cialtrone è riuscire a dire non so.

In soldoni: prevede bene chi prevede ultimo specie gli eventi rari.

Andrea P. - Meteotrentino


Lunedì 26 aprile 2004
Ho letto alcuni commenti e "rimostranze" sulle ormai famose previsioni di Pasqua e confermo il mio giudizio sulla mentalità di certe persone che purtroppo stanno diventando la maggioranza.

Vogliamo tutto e subito ! Qualcuno si stupisce che con tutti gli enormi e potenti calcolatori a disposizione non si riesca ancora a prevedere con esattezza il tempo! E allora? La lotta ai tumori e le malattie infettive e tutto il resto non l'abbiamo ancora risolto, la gente continua a morire ,ma nessuno grida allo scandalo.

Ho letto che qualcuno si è lamentato perché ha dovuto passare la domenica a casa per aver dato troppo credito alle previsioni. E allora ? Visto che c'era il sole avrà avuto modo di passarla comunque in maniera piacevole, spero.

Dal mio punto di vista ero un po' dispiaciuto del bel tempo, ma per motivi diametralmente opposti. Ho notato che spesso quando si parla di "bel tempo" cioè sole ecc ecc. la maggior parte dei meteorologi storcono un po' il naso , o quantomeno ne parlano con sufficienza, mentre quando si tratta di commentare un'alluvione o una forte nevicata o un bellissimo temporale gli occhi dei meteorologi si illuminano di entusiasmo ! Sbaglio ? Forse sarà perché anch'io sono così. Se penso a quelle tristissime e caldissime giornate dell'estate scorsa tutte uguali, con quei bellissimi altocumuli che non versavano neanche una gocciolina di pioggia , mi deprimo. Per tirarmi un po' su penso invece a una nevicata dell' 87 e ad alcuni temporali di qualche anno dopo.

Tutta questa gente che parla di bel tempo solo perché col sole si può abbronzare forse dimentica che della pioggia abbiamo ancora bisogno anche se apriamo il rubinetto e vediamo scorrere l'acqua ! Forse questi pensano che l'acqua venga prodotta chimicamente negli acquedotti ?
Roberto P. - Torino
Martedì 27 aprile 2004
Anche se tardivo esprimo sommessamente un commento... a parte il qualunquismo deiatico di cui ormai siamo vittime, ma i signori albergatori se la prendono altrettanto con i rispettivi (se ne hanno) sedicenti consulenti finanziari o, più in generale, con i sempre sedicenti guru della finanza, scienza notoriamente quanto meno empirica, per non dire altro....cominciare a riflettere sulla qualità del servizio reso (la cosiddetta mission che va tanto di moda) no eh?...un saluto e continuate così
Gianfranco G.

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