In preparazione ad un'attività
sportiva impegnativa all'aperto, sia dal punto di
vista ambientale sia fisico, quale potrebbero essere
un'ascensione alpinistica o un'uscita in mare, molti
si informano sui bollettini meteo, ma una pura consultazione
potrebbe non essere sufficiente. Più impegnativa
è l'attività che intendiamo intraprendere, maggiore
il livello di ingaggio che accettiamo, e più dobbiamo
essere consapevoli delle condizioni meteo. Questo
richiede un vero e proprio studio preliminare. Molti,
troppi, sono tutt'oggi i morti in montagna, o in
mare, a causa di una sottovalutazione delle condizioni
meteo.
La Rivista Ligure di Meteorologia e il Gruppo meteo
sezionale del CAI Ligure hanno messo in linea il
MeteoPercorso, un aiuto liberamente utilizzabile
per favorire una corretta preparazione meteorologica
di un'attività all'aperto impegnativa. Il riferimento
diretto è alla montagna, ma inteso sempre in senso
lato perché le regole base per la preparazione meteo
sono sostanzialmente simili in tutti gli ambienti.
Non esiste nessuna previsione meteorologica precisa
al 100%, vi è sempre una percentuale di errore in
funzione di molti parametri, e noi dobbiamo saper
valutare e interpretare quest’area di incertezza.
Inoltre il bollettino meteo, per dettagliato che
sia, è riferito ad aree di una certa estensione
e non potrà mai descrivere il tempo sulla specifica
montagna che abbiamo deciso di scalare. Perciò dobbiamo
saper interpretare il bollettino nella zona prescelta,
ragionando criticamente su tutte le informazioni
disponibili. Dobbiamo anche tenere ben presente
che i bollettini sono stilati per chi vive nelle
basse quote, città e campagne che siano, e non per
le altre quote; inoltre, mentre esiste il bollettino
del mare, non c’è quello della montagna, salvo rarissime
zone. Sta a noi, in definitiva, cercare di comprendere
come potrebbe essere il tempo in quota sulla montagna
che abbiamo preso in considerazione.
Come funziona
La pianificazione meteo può essere fatta solo dal
diretto interessato. Il MeteoPercorso non dà le
soluzioni, ma propone un metodo e facilita l’accesso
alle informazioni. Si basa su una selezione mirata
di pagine web significative di alcuni Centri meteo
di riferimento, raggiungibili attraverso link diretti.
È un percorso temporale con progressivi affinamenti,
da una decina di giorni prima fino all’immediatezza
della gita. Definita la data dell’uscita, la pianificazione
meteo dovrà iniziare almeno cinque giorni prima
con la raccolta, giorno per giorno, delle analisi
e delle previsioni. Via via che si procede la situazione
si chiarisce, le tendenze si delineano, e alla vigilia
della partenza si può avere un’idea sufficientemente
corretta della situazione. E solo a questo punto,
in base a queste risultanze, si decide dove e come
andare, confermando le idee iniziali se vi sono
le condizioni adatte, o cambiando meta se non vi
sono.
Il MeteoPercorso parte con le carte meteo a medio
termine e ai modelli previsionali locali (-5 gg),
poi si passa ai bollettini regionali (- 3 gg), fino
ad arrivare al tempo attuale con i satelliti, i
radar e le webcam. È possibile anche anticipare
ulteriormente l’analisi fino a –15 gg con le carte
meteo a lungo termine e i modelli globali, ma questa
è una fase piuttosto impegnativa che richiede conoscenze
specifiche; è comunque consigliabile seguirla per
cominciare a capire la complessità dei fenomeni
meteorologici e della loro previsione. Poi, sulle
montagne, il confronto con la realtà segue altre
regole. Per prima cosa dovremo verificare criticamente
se quanto avevamo supposto corrisponde con quanto
in atto; poi, in cammino, utilizzeremo i nostri
sensi e il nostro buon senso per decidere, passo
dopo passo, se vi sono le condizioni per continuare
o se è necessario tornare indietro.
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