di Diego Rosa

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   (Terza parte)

Fascino della neve. Alfred Sisley :
Neve a Louvenciennes, 1874.
Phillips Collection, Washington, DC

Fascino della neve. Alfred Sisley :
Neve a Louvenciennes, 1874.
Musée d’Orsay, Paris

 

Entità delle precipitazioni nevose

America settentrionale

Gli Stati uniti ed il Canada presentano in media, tenuto conto della latitudine, una notevolissima nevosità. Al di sopra del 40° parallelo le precipitazioni nevose superano generalmente i 50 cm annui cosa che raramente si verifica nelle pianure eurasiatiche al di sotto del 50° parallelo .

Nelle montagne del West degli Stati Uniti e del Canada che si affacciano sul Pacifico si registrano i massimi accumuli a livello mondiale. In Canada la stazione di Glacier (Columbia Britannica) a solo 1150 s.l.m. si hanno circa 10 m di neve all’anno. Più a sud, nella catena delle Cascate e nella Sierra Nevada si raggiungono record ancora più impressionanti: 2896 cm alla stazione di Mount Baker Ski Area (WA) ad appena 1300 m s.l.m, nella stagione luglio 1998.

Fig. 1 Caduta media di neve negli USA, in mm. (U.S. Environmental Data Service)

Giugno 1999, record mondiale stagionale; 3109 cm tra il 19 febbraio 1971 ed il 18 febbraio 1972 alla stazione di Paradise, nel monte Rainer (WA), a 1650 m s.l.m., record mondiale su 12 mesi. Tale stazione presenta ancora una incredibile caduta media annua di 1754 cm per il periodo 1954 – 2004, ancora un record mondiale.

Straordinarie sono pure le precipitazioni nella Sierra Nevada californiana: 480 cm di neve durante una singola precipitazione nevosa alla stazione di Mount Shasta Ski Bowl, 13-19 febbraio 1959 a 2300 m s.l.m. (record USA), 991 cm in un mese a Tamarack nel gennaio 1911, a 2100 m s.l.m. (ancora record USA).

Tale ipernevosità è dovuta, sopratutto, all’effetto stau che subiscono le umide e costanti correnti invernali provenienti dal Pacifico incontrando le maggiori elevazioni delle catene costiere, poste pressoché perpendicolarmente a tale flusso zonale. Appena ad est la nevosità diminuisce: a Banff circa 2 m l’anno a 1377 m s.l.m.; ancora più a oriente si può scendere a meno di 50 cm.Tuttavia in Colorado, alla stazione di Silver Lake dal 14 al 15 aprile 1921 si è registrato quello che è ancora ufficialmente ritenuto(1) il record mondiale di caduta di neve in 24 h, 76 inches (193 cm).

Fig. 2. Il cono vulcanico del monte Baker (WA), 3285m .
Record mondiale di caduta di neve in una stagione: 29 m. ai 1300 s.l.m. della stazione di Mount Baker Ski Area, anni 1998-1999

Fig.3. Il vulcano Rainier (WA), 4392 m.
Record mondiale di caduta di neve in 12 mesi: 31 m, anni 1971-1972 e record mondiale di caduta media annua: 17,5 m nel periodo 1954 – 2004, alla stazione di Paradise (1650 m s.l.m.)


(1) Si veda la parte 4 a proposito di possibili record italiani

 

Fig. 4.
6 m di neve al suolo a Paradise (monte Rainier)

Notevolissima è pure la nevosità del Canada orientale e del nord est degli USA, anche al piano.Ciò è dovuto a ragioni climatiche ( le precipitazioni invernali sono abbondanti, la temperatura è sufficientemente bassa).
Attorno ai grandi laghi essa aumenta ulteriormente, rispetto ai valori medi regionali, per le forti nevicate che si verificano a tardo autunno ed all’inizio dell’inverno provocate dal fenomeno che i meteorologi americani hanno chiamato “lake effect”(fig. 6). Esso è dovuto dell’apporto di umidità delle grandi superfici lacustri non ancora gelate ai gelidi venti del Canada portati da depressioni che scorrono da est ad ovest.

 

Fig. 5 Schematizzazione dell’ "effetto lago"

Le nevicate, che possono comportare, nelle zone meglio esposte, accumuli di 50, addirittura più di 100 cm in un solo giorno, si presentano spesso come tempeste (blizzard) o violenti temporali nevosi. I valori medi annui complessivi possono superare i 3 m, come si vede in fig. 6.

Fig.3. Fig. 6 Accumuli medi annui di neve attorno ai grandi laghi americani

 

Tutta la zona del S. Lorenzo, le penisole di Gaspé e di Labrador e Terranova presentano totali impressionanti: da 3 a più di 5 m (5,5 m alla stazione di Carwright, al livello del mare, 3,15 m a Quebec, ancora 2,3 m a Montreal) complice l’aumento della latitudine e delle precipitazioni. Più ad ovest le nevicate si mantengono ancora sovrabbondanti nello “scudo” canadese per l’allungamento dell’inverno che compensa la riduzione delle precipitazioni. Ma andando verso i piedi delle Rocciose tanto in Canada che negli USA e verso l’artico, esse si riducono notevolmente per la crescente “aridità” invernale: meno di 1 m negli States , meno di 2 m in Canada, con un minimo che pare situarsi attorno a Calgary (comunque sempre superiore al metro, vedi tabella 1). Calano ancora (nel piano) sul versante pacifico dell’Oregon e di Washington e nella zona di Vancouver (sono trascurabili nella California costiera) per la mitezza degli inverni. Più a nord invece aumentano per l’aumento delle precipitazione ed il diminuire delle temperature.

Russia europea e Siberia

La Russia europea, la Siberia e le repubbliche dell’Asia centrale non godono di precipitazioni nevose molto abbondanti.

A sud del 50 parallelo (nel piano) esse rimangono inferiori a 50 cm. Ma aumentano significativamente nel nord della Russia europea (120 cm a Mosca, 280 a S. Pietroburgo), nel bacino inferiore dell’Ob e dello Jenissej, nell’estremo nord-est in particolare nella penisola della Kamtchatka (ove sembrano superare abbondantemente il metro), e nelle Sahalin . Nella vicina isola giapponese di Hokkaido assumono valori elevatissimi ( Sapporo 5 m, Tab. 1). In Siberia si si registrano 60 cm a Krasnojarsk, nell’alto bacino dello Jenissej, solo 35 cm di neve ad Irkutsk, sulle rive del Baikal. Ma la persistenza del manto nevoso al suolo, complice la rigidezza e la durata degli inverni è molto lunga; si aggira attorno ai 140 giorni l’anno a sud per raggiungere i 220 giorni attorno al 60° parallelo, e superare gli 8-9 mesi nelle zone artiche.

Tabella 1. Altezza della caduta di neve in alcune grandi città

Grandi città nevose Caduta media annua di neve (m)
(valori indicativi)
Sapporo, Giappone 5
Mosca, Russia 1,2
S. Pietroburgo, Russia 2,8
Harbin, Cina 2,5
Montreal, Canada 2,3
Ottawa, Canada 2,3
Helsinki, Finlandia 1,8
Calgary, Canada 1,5
Toronto, Canada 1,3
Syracuse, NY, USA 2,9
Buffalo, NY, USA 2,3
New York, NY, USA 0,7
Denver, CO, USA 1,6
Per confronto:  
Parigi 0,2 - 0,3
Milano 0,38 (1921-1955)

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