L'autunno in Sud America - emisfero
australe
(marzo, aprile e maggio 2006)
La Niña finisce ad aprile. Maggio è un mese
con una considerevole mancanza di precipitazioni. In diverse
aree si osservano gli estremi secchi delle statistiche
climatiche. Comunque durante il trimestre autunnale ci sono
degli eventi con piogge intense che danneggiano varie
popolazioni.
Mappe delle anomalie delle
temperature
Marzo 2005
Aprile 2006
Maggio 2006
Fonte: Iri (USA)
Anomalie delle temperature (°C)
Anomalie delle temperature:
rispetto al periodo 1961 - 1990
Mappe delle anomalie delle
precipitazioni
Marzo 2005
Aprile 2006
Maggio 2006
Fonte: Iri (USA)
Anomalie precipitazioni (mm)
Anomalie delle precipitazioni:
rispetto al periodo 1979 - 1995
Bilancio climatico per marzo 2006
Le condizione sul centro – est dell’Oceano
Pacifico Equatoriale indicano che La Niña persiste, attendendosi
che prosegua così per aprile e maggio.
Tranne sulla regione del Rio de la Plata
(vicinanze tra Argentina e Uruguay), in genere le temperature
sono lievemente superiori alla media climatica. Facendo centro
sul Paraguay le anomalie positive delle temperature sono più
grandi. Sul Brasile, localmente, superano il percentile 90.
Le precipitazioni e gli scarti rispetto alla
media sono variabili, positivi e negativi. Sulla zona in cui le
temperature registrano anomalie positive forti – come detto
prima - , ci sono anche degli scarti positivi delle
precipitazioni. Comunque, dal punto di vista statistico, le
piogge misurate non si discostano dal 10° al 90° percentile.
Bilancio climatico per aprile 2006
Al contrario di quello che si aspettava, ad
aprile, sul centro – est dell’Oceano Pacifico Equatoriale le
condizione (le temperature della superficie del mare) tornano ad
essere neutrali, finendo allora il fenomeno La Niña.
Sul continente le temperature “calde” si
consolidano sulla parte sud: est di Bolivia, Paraguay e
l’Argentina. Su punti dell’Argentina i valori misurati superano
il 90° percentile.
Per quanto riguarda la precipitazione tra i
valori più notevoli si trovano degli scarti positivi sul centro
– est del Brasile e degli scarti negativi sul est di Paraguay e
Argentina, sudest di Brasile e Uruguay. Comunque non si
allontano dal 10° al 90° percentile. Cioè non si arriva agli
estremi climatici del mese.
Bilancio climatico per maggio 2006
Temperatura: c’è un cambiamento nei confronti
dei due mesi di prima. Si registrano dei valori più bassi, con
degli scarti di –1 e –2 C., senza però arrivare a valori stremi
minori al 10° percentile.
Le piogge mancano su una ampia zona del
Sudamerica. Su Colombia e Perù per una parte le anomalie
arrivano tra –50 a –100 mm. Sul Paraguay, sud del Brasile,
nordest dell’Argentina e l’Uruguay anche le piogge mancano. Le
anomalie raggiungono anche tra –50 a –100 mm. In questo ultimo
caso, specie sul centro – est dell’Argentina, le scarse
precipitazioni arrivano agli estremi, con dei valori minori o
uguali al 10° percentile dell’analisi statistica. Le analisi dei
livelli medi e superiori dell’atmosfera indicherebbero, su
queste aree con delle precipitazioni quasi assenti, degli
importanti moti di discesa a lunga scala.
Eventi più significativi e
situazioni tipiche dell'autunno in Sudamerica
- Inondazioni in Colombia (marzo)
Una nazione con molte montagne dove non
mancano le inondazioni e le frane. Quest'anno, a marzo, secondo la
Croce Rossa, sono 8000 le famiglie colpite che hanno subito degli
importanti disagi. Le zone: sul largo del Pacifico e la regione
centrale del paese. Ciò coincide con le anomalie positive delle
precipitazioni presentate sopra (mappa marzo 2006).
Un'altro esempio, sulla mappa sottostante, l’accumulo giornaliero delle precipitazione per il 6
aprile 2006, con oltre 60 mm su piccoli punti.
- Piogge sul nord dell'Argentina (marzo - aprile 2006)
Sulla porzione nord dell’Argentina - le anomalie delle
precipitazioni mensili sono positive- si producono inondazioni,
con fuoriuscite delle acque dei fiumi. E ciò cagiona l’erosione
delle sponde e la rottura degli argini. Inondazioni che arrivano
a colpire una superficie intorno ai 250,00 chilometri quadrati.
1500 persone costrette a lasciare le loro case. Sono parecchi i
ponti distrutti.
Foto: Ponte sul fiume Seco - Tartagal. Ponte
distrutto: le macchine e camion rischiano e attraversano
il fiume come possono. 19.03.06.
Fonte: Salta al dia
- Intense precipitazioni nel centro est del Brasile (marzo,
aprile)
Delle precipitazioni anomale si producono sullo stato brasiliano
di Para e zone vicine. Questo produce delle inondazioni intorno
ai fiumi Tocantins, Xingu e Tapajos; 116,000 le persone colpite.
E se nell’arco dell’anno 2005 si presentavano piogge tra il
normale oppure un po’ scarse, da aprile 2006 in poi, comunque,
le piogge ritornano, producendo delle anomalie positive. Sulla
grafica (sotto) si mostra l’evoluzione delle precipitazione
durante 365 giorni, da luglio 2005 fino i primi giorni di giugno
2006. Si può osservare quanto appena detto. Ricordare che verso
la fine dell’anno 2005 si era verificata una forte siccità sul
Brasile, pure se era piuttosto sul nordovest.
- Piogge sul Suriman (maggio 2006)
Delle località sul largo dei fiumi Suriname, Tapanhoni, Lawa e
Marowijne hanno delle forte piogge che cagionano delle
inondazioni, con degli innalzamenti dei livelli idrici. Sono
delle precipitazione probabilmente forti che però non arrivano a
produrre delle anomalie positive importanti (vedere sopra sulle
mappe delle precipitazioni di maggio 2006). Tra 20,000 e 25,000
persone sono costrette ad abbandonare le loro case. Si dice però
che la popolazione ha delle straordinarie capacità per far
fronte a queste situazioni critiche in questo fenomeno che
capita spesso.
Foto: Le acque arrivano fino a coprire quasi
tutta la porta e i fianchi della casa.
Fonte: Reuter
Cliccare sull'immagine per ingrandirla
Immagine del satellite Landsat 7. Oltre le nuvole, di tipo
cumuliformi, si mostrano le zone potenzialmente colpite per le
inondazioni, linee punteggiate gialle e arancio secondo diverse
fonti di dati. Sull’angolo superiore destro c’è una mappa della
posizione relativa al Suriman nel Sudamerica. Fonte: Disaster
Charter.org
- Low-level jet (LLJ), corrente a getto a livelli bassi
Una delle definizioni del getto a basso livello dice che è
semplicemente il massimo dei venti sul profilo dei venti
orizzontali. In Sudamerica c’è un getto a basso livello che
promuove lo scambio di vapore acqueo atmosferico dalle basse
latitudini verso le latitudini medie. Modula gli eventi di
pioggia sul bacino del Rio de la Plata. Qua si presenta un
esempio, osservato tra i giorni 19 e 21 aprile 2006.
Sul circolo in rosso, figura 1, si vede l’ingresso d’aria più
calda verso il sud. L'ingresso d’aria calda è abbinata con
umidità generando cieli coperti, figura 2. Le precipitazioni
massime si registrano sull’Uruguay, figura 3, il giorno 21
aprile con dei massimi territoriali entro i 35 e 40 mm. Le
velocità massime del getto a basso livello (950 e 800 hPa) ,
secondo i radiosondaggi, si trovano tra i 40 e 50 nodi, figura
4.
Figura 1
Analisi di 850 hPa del modello americano GFS. Data:
20.04.2006, 00 Z. A colori: le temperature, vettore
vento, in bianco altezza del livello 850. Fonte: GFS/Unisys
Figura 2
Immagine da satellite, visibile. Data: 20.04.2006 18 Z.
Fonte: Cptec
Figura 3
Precipitazioni registrate il giorno 21.04.2006
Figura 4
Radiosondaggio del giorno 20.04.2006, 12 Z (9 ore locali).
Località: Ezeiza, vicina dalla capitale Buenos Aires, Argentina
Fonti:
Iri, Ncep e e altre citate nei grafici e mappe.