L'estate in Sudamerica - emisfero
australe
(dicembre 2006, gennaio e febbraio 2007)
La presenza del fenomeno di El Niño, con
degli scarti positivi delle temperature su ampie aree e piogge
intense in Brasile, Bolivia e Perù, sono gli elementi climatici
più noti dell'estate 2006-2007 in Sudamerica.
Mappe delle anomalie delle
temperature
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Fonte: Iri (USA)
Anomalie delle temperature (°C)
Anomalie delle temperature:
rispetto al periodo 1961 - 1990
Mappe delle anomalie delle
precipitazioni
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Fonte: Iri (USA)
Anomalie precipitazioni (mm)
Anomalie delle precipitazioni:
rispetto al periodo 1979 - 1995
Bilancio climatico per dicembre 2006
Le temperature medie oltrepassano la media
climatica nel centro e centro est del continente. In alcune aree
del Paraguay e del Brasile superano il percentile 90.
Le precipitazioni sono abbondanti, tranne nel
centro/est del Brasile e nelle Guaiane. Dal punto di vista
statistico, in alcune zone della Bolivia, Perù e nord
dell'Argentina i valori misurati arrivano al percentile 90.
Bilancio climatico per gennaio 2007
Le temperature misurate superano la media,
specialmente sul centro/est del Brasile e dell'Equador. È sul
Brasile dove si avvicinano al percentile 90 della serie di dati.
Le precipitazioni registrano scarti positivi
sul nord del Cile e dell'Argentina, Bolivia (dove si scostano
dal percentile 90) , Paraguay e parte del sud del Brasile. Sul
Brasile, verso il nord, le precipitazioni sono invece scarse,
vicine al 10° percentile.
Bilancio climatico per febbraio 2007
Anche in questo mese sulla maggior parte del
continente le temperature hanno delle anomalie positive,
specialmente sul nordovest brasiliano. Qui, in Brasile, i valori
misurati si avvicinano al percentile 90 dei valori statistici.
In Patagonia si osservano delle piccole anomalie fredde.
Figura 1, indice delle
temperatura della superficie
del mare, zona Niño 3.4 (Fonte: IRI)
Ci sono degli scarti positivi delle
precipitazioni sul centro /est del Brasile, Bolivia e
centro dell'Argentina. Scarti negativi però si
registrano sulla Colombia, Venezuela e nordovest del
Brasile, in questo ultimo caso i valori misurati delle
piogge si discostano dal 20 percentile.
L'estate è caratterizzata dalla
presenza del fenomeno caldo sul Pacifico Equatoriale, El
Niño. Questo fenomeno dà luogo a degli eventi, come per
esempio, più precipitazioni su particolari zone del
continente. L'intensità del fenomeno non arriva però
agli eventi più forti degli anni 1983 e 1998 (vedere
figura 1).
Eventi più significativi e
situazioni tipiche dell'estate in Sudamerica
Dicembre 2006: temporali (Argentina e Uruguay)
Una serie di temporali colpiscono il centro-est
dell'Argentina e l'Uruguay. Tra il 17 e 18 dicembre cadono 97
millimetri di pioggia nella città di Buenos Aires, Argentina, ci
sono ingenti danni e 6 vittime. La tempesta colpisce anche il
Sud dell'Uruguay, con 2 vittime, i danni sono incalcolabili. A
Montevideo, Uruguay, i tagli di elettricità sono molto estesi.
Figura 2: il passaggio di sistemi frontali e
linee d'instabilità è molto frequente durante
l'estate. Entro il riquadro giallo si può osservare
una linea d'instabilità, del 23 dicembre 2007, che
si sposta dal sudovest verso il nordest.
Fonte: SMN, Argentina
Gennaio 2006: Brasile piogge intense
Sul sudest del Brasile precipitazioni di forte intensità
producono inondazioni e alluvioni, particolarmente sullo Stato
di Rio de Janeiro, dove le conseguenze sono peggiori, almeno 31
le vittime. Oltre 15.000 persone devono lasciare le loro case.
Per questa situazione climatica diversi comuni sono in stato di
calamità. C'è una richiesta d'aiuto dallo stato al governo
federale.
Figura 3: copertina di un giornale
brasiliano: richiesta d'aiuto al governo federale di
Lula per le inondazioni.
Fonte: Jornal do Brasil.
Gennaio/febbraio 2007: Perù e Bolivia, forti piogge
In Perù, fortissime precipitazioni dalla fine di dicembre in
poi cagionano inondazioni ai dipartimenti di San Martin e
Huanuco (nordest del paese), più di 30.000 persone sono colpite.
Il fenomeno causa anche considerevoli danni sul settore agricolo
(gennaio).
Durante il mese di gennaio, anche in Bolivia, forti
precipitazioni generano inondazioni. Molti fiumi straripano (ad
esempio il Grande, il Pilcomayo, il San Juan del Oro e il
Bermejo). Almeno 40.000 persone sono a rischio. A febbraio non
ci sono miglioramenti e le persone colpite in diversi modi
arrivano a circa 200.000. Per le colture, la superficie in stato
d'emergenza è di oltre le 70.000 ettari.
Figura 4: parcheggio nella capitale della
Bolivia, La Paz, inondato dalle acque delle piogge.
Fonte: La Razon, Bolivia.