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Genova        
Numero 35, anno X        
Febbraio 2010        

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di: Roberto Pedemonte

CONSUNTIVO 2009

In questo numero proponiamo la rubrica in due parti mantenendo come riferimento l’anno 2009: la prima parte raccoglie i dati climatologici del 2009 riferiti una alla Stazione Meteorologica dell’Università di Genova, DICAT - Dipartimento di Ingegneria delle Costruzioni, dell'Ambiente e del Territorio, situata a Valletta Cambiaso, nel quartiere di Albaro, confrontati con la media del periodo 1990-2008; la seconda analizza le temperature, le precipitazioni, la copertura nevosa e i ghiacci marini a livello globale (fonte NOAA).

In sintesi il 2009 per Genova è risultato essere:

  • L’anno più caldo dal 1990, anno di inizio delle registrazioni, nelle temperature medie massime (19.64 °C - record precedente 19.55 °C nel 2007) e in quelle mensili, sia nella forma classica Tm+TM/2 (16.31 °C - record precedente 16.23 °C nel 2007) che mediate su valori semiorari (16.07 °C) lo stesso valore medio misurato nel 2007.

  • L’anno con il maggior numero di ore di precipitazione (660.0 h – record precedente 643.0 h nel 1996).

  • L’anno con il più alto numero di Giorni con Rovesci (7 gg – record precedente 6 gg nel 2008).

  • L’anno con il più alto numero di Giorni con Pioviggine (37 gg – record precedente 36 gg nel 1997 e 2002).

  • L’anno con la più alta Radiazione Solare Media (14151.4 KJoule/m2 - record precedente 14081.5 KJoule/m2 nel 2007).

  • L’anno con il maggior Soleggiamento Assoluto (2469.5 h – record precedente 2397.2 h nel 1967) e Relativo (53.79 % - record precedente 53.08% nel 1973) e numero più alto di Ore di Sole medie giornaliere (6.76 h – record precedente 6.44 h nel 1967).

GENOVA DIAM - ANNO 2009

Rispetto al periodo 1990/2008

Temperatura Media 24 h

16,1

+0.6

Temperatura Media

16,3

+0.6

Temperatura Media Massima

19,6

+0.7

Temperatura Media Minima

13,0

+0.5

Temperatura Massima

36,2

 

Temperatura Massima più bassa

2,4

 

Temperatura Minima

-2,7

 

Temperatura Minima più alta

26,9

 

Wind Chill Estremo Minimo

-9,2

 

Escursione Termica Giornaliera Media

6,7

+0.3

Escursione Termica Giornaliera Massima

14,2

 

Escursione Termica Giornaliera Minima

1,0

 

Umidità Relativa Media

77,9

-1.6

Giorni con Umidità Relativa Massima 100%

214

 

Umidità Relativa Minima

7

 

Pressione Atmosferica Media hPa

1013,6

-1.3

Pressione Atmosferica Massima hPa

1031

 

Pressione Atmosferica Minima hPa

976

 

Precipitazioni Totale mm

1636,8

125%

Precipitazione Giornaliera Massima

99,2

 

Giorni con Precipitazione >= 0,1 mm

115

+4

Giorni con Precipitazione >= 1,0 mm

91

+12

Giorni con Neve

5

 

Giorni con Temporale

38

 

Giorni con Nebbia

0

 

Giorni con Grandine

0

 

Giorni con Gelate

7

 

Durata Precipitazioni ore

660,0

138%

Durata Gelo ore

65,0

 

Giorni con Temperatura Massima <10°

34

 

Giorni con Temperatura >= 25°

116

 

Giorni con Temperatura >= 30°

19

 

Giorni con Temperatura Minima >= 20°

67

 

Radiazione Giornaliera Media

14151,4

104%

Soleggiamento Assoluto ore

2469,5

113%

Soleggiamento Relativo %

53,8

 

Ore di sole giornaliere

6,8

+0.9

Copertura del Cielo %

37,8

90%

Vento Velocità Media km/h

16,8

+1.2

Vento Velocità Massima km/h

85,2

 

Mar Ligure Temperatura Media

18,7

+0.9

Mar Ligure Temperatura Massima

27,6

 

Mar Ligure Temperatura Minima

12,7

 

Altezza Neve Fresca cm

15

 

Durata Precipitazioni Nevose ore

36,5

 

Giorni con Tornado

1

 

Giorni di Burrasca

0

 

Tab. 1 – Genova Università DIAM. Anno 2009 e anomalie rispetto al periodo 1990-2008

STATO GLOBALE DEL CLIMA NEL 2009

1. TEMPERATURE

Gli anni dal 2001 al 2008 sono fra i dieci più caldi degli ultimi 130 anni e il 2009 non ha fatto eccezione. La temperatura globale combinata terra/superficie oceanica è stata 0.56 °C sopra del media del 20° secolo e, con il 2006, è il quinto più caldo dal 1880. La temperatura delle terre emerse è stata 0.77 °C sopra la media, risultando, con il 2003, come il settimo anno più caldo mai registrato. La temperatura oceanica è stata 0.48 °C sopra la media e, con il 2002 e il 2004, il quarto più caldo. Il decennio 2000-2009 è risultato il più caldo a livello globale, con una temperatura superficiale di 0.54 °C sopra la media a lungo termine (20° secolo), superando il record degli anni ’90 del secolo scorso di 0.36°C

Anno

Anomalia in °C

2005

0.62

1998

0.60

2003

0.58

2002

0.57

2009

0.56

2007

0.55

2004

0.54

2001

0.52

2008

0.48

1997

0.48

Tab. 2 – I dieci anni più caldi (gen-dic) - Anomalia della temperatura media annua combinata terra e oceani. Il periodo di riferimento è 1901-2000;

Periodo di riferimento 1901-2000:

  • La temperatura media annua combinata terra e oceani è 13.9 °C
  • La temperatura media annua terre emerse è 8.5 °C
  • La temperatura media annua oceani è 16.1 °C

Fig. 1 – Anomalia della temperatura decennale globale in °F - periodo base 1901-2000

Fig. 2 – Anomalia della temperatura annua globale in °C - periodo base 1901-2000

El Niño-Southern Oscillation (ENSO) si è presentata all’inizio del 2009 con una fase fredda (La Niña) ma, in aprile, ha avuto luogo un riscaldamento anomalo della temperatura superficiale del mare (SST) nell'Oceano Pacifico equatoriale. in tutte le regioni interessate da El Niño. Tali condizioni sono indicative di una transizione da una fase fredda di ENSO (La Niña) a condizioni neutre. Dal giugno 2009 la fase calda (El Niño) si è mantenuta nell’intero bacino del Pacifico equatoriale, persistendo fino alla fine dell'anno. In concomitanza con la fase calda di ENSO, le temperature mondiali degli oceani sono aumentate rispetto alla media a lungo termine durante la fine primavera. La presenza di El Niño nell'Oceano Pacifico tropicale ha contribuito a rendere più calde le temperature globali degli oceani nel periodo giugno-agosto. La SST è persistita sopra la media in tutte le regioni di El Niño alla fine di novembre e, in dicembre, El Niño si è fortificato, con valori dell’Indice degli ultimi cinque mesi dell'anno superiori alla soglia e tali da far classificare il 2009 come anno di El Niño. Secondo le previsioni di fine anno del Centro della Previsione del Clima della NOAA, si ritiene che El Niño continui nell'Emisfero Settentrionale fino alla primavera 2010.

Fig. 3 – Tendenza e anomalie della temperatura globale in °C in Superficie e Media Troposfera


Fig. 4 - Anomalie della temperatura nel 2009 in °C rispetto al periodo base 1961-1990


Fig. 5 - Anomalie della temperatura nel 2009 in °C rispetto al periodo base 1971-2000
 

2. PRECIPITAZIONI

Le precipitazioni globali nel 2009 (gennaio-dicembre) sono risultate vicine alla media del periodo 1961-1990, pur variabili da area ad area. Regionalmente, condizioni di siccità molto estese si sono avute nelle Isole hawaiane, in Alaska, Australia, nella parte meridionale dell’America del Sud in aree dell’Europa occidentale e dell'Asia meridionale. Il Brasile sudorientale, parti dell'Asia orientale e sudorientale, la maggior parte dell’Europa e la parte orientale degli Stati Uniti hanno avuto condizioni più umide rispetto la media.



Fig. 6 - Anomalie delle precipitazioni annue in

 


Fig. 7 - Anomalie delle precipitazioni annue in mm rispetto al periodo base 1961-1990

 

3. ESTENSIONE COPERTURA NEVE EMISFERO SETTENTRIONALE

Nell’Emisfero Settentrionale l’estensione della copertura della neve nell’inverno 2008-2009 è risultata leggermente sotto la media occupando la 20a posizione nel periodo 1967-2009 con 45.5 milioni di chilometri quadrati.
 


Fig. 8 - Anomalie della copertura nevosa in milioni di kmq in inverno

Durante la primavera 2009 l’estensione della copertura è risultata la sesta più bassa sui 43 anni di registrazioni con 30.8 milioni di chilometri quadrati.


Fig. 9 - Anomalie della copertura nevosa in milioni di kmq in primavera

4. ESTENSIONE DEL GHIACCIO MARINO

L’estensione di ghiaccio marino nell’Artide, misurata da strumenti a bordo dei satelliti della NOAA, si espande durante la stagione fredda con un massimo che normalmente si verifica in marzo, quindi si contrae durante la stagione calda fino al minimo in settembre. Nell’Emisfero Settentrionale a settembre 2009 l’estensione media di ghiaccio marino era 5.4 milioni di chilometri quadrati (23.8 percento o 1.7 milioni di chilometri quadrati sotto la media 1979-2000), il terzo anno con valori più bassi dal 1979, dietro al 2007 e al 2008. I cinque anni passati hanno fatto misurare le cinque minori estensioni di ghiaccio marino. Nel 2009 l’estensione nell’Artico in settembre era 1.1 milioni di chilometri quadrati maggiore del record minimo del 2007 e 690.000 chilometri quadrati più grande del settembre 2008, il secondo valore assoluto più basso, risultando il 13° settembre consecutivo con estensione di ghiaccio marino sotto media. Il settembre 1996 è stato l'ultimo anno che ha avuto un’estensione di ghiaccio marino sopra la media


Fig. 10 – Estensione ghiaccio marino nell’Artide - aree con almeno il 15% di ghiaccio nel mare

La fig. 10 illustra l’estensione di ghiaccio marino nell’Emisfero Settentrionale da luglio a ottobre, il periodo in cui si concentra il minimo annuale di ghiaccio nel Mare Artico. Si nota che negli ultimi mesi della stagione di fusione, il minimo annuale e la prima stagione di ripresa del 2009 si trovano al secondo o al terzo posto con meno estensione di ghiaccio, dietro al 2007 e, alternativamente, al 2005 e al 2008. La minima estensione annuale a settembre 2009 è risultata la terza inferiore nei 31 anni di misurazioni. A settembre la percentuale media di perdita di ghiaccio marino è dell’11.2 per cento per decennio.

Le condizioni di ghiaccio di mare nell’Artico sono variabili da anno ad anno, in relazione al vento, alla temperatura e ai movimenti oceanici. Sovente un anno di ghiaccio "basso" è seguito da una ripresa l’anno successivo. Ma l’aumento delle temperature superficiali alle alte latitudini ha contribuito progressivamente a una maggiore fusione in estate e minore crescita di ghiaccio nell'autunno e inverno. Mentre la naturale variabilità è responsabile delle variazioni di anno in anno nell’estensione di ghiaccio marino, tre anni di minimi estremi consecutivi nell’estensione, insieme alla maggiore sottigliezza del pack, suggeriscono che il sistema ghiaccio marino sta sperimentando cambiamenti che non possono essere riferiti solamente alla variabilità naturale.

Al contrario, l’Emisfero Meridionale nel 2009 ha avuto la terza massima estensione di ghiaccio marino da aprile ad agosto, dietro al 2008 e al 2000. E’ risultata anche la terza più grande estensione di ghiaccio di mare in settembre, dietro al 2006 e al 2007.