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Genova        
Numero 36, anno X        
maggio 2010        

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di Roberto Pedemonte

INTRODUZIONE

Alle quote di pianura delle nostre latitudini gli episodi nevosi hanno, in generale, marcati caratteri di episodicità e possono presentare differenze anche grandi tra una stagione e quella successiva. I valori medi quindi non sempre fotografano appieno l’immagine, così irregolare, del fenomeno neve. Tuttavia l’estremo interesse per gli eventi nevosi nelle aree più popolate, stimola professionisti e meteorofili ad affrontare l’argomento.

Genova - Piazza della Vittoria

La copiosa nevicata del 27-01-2006

Foto: Roberto Pedemonte

La climatologia della neve, specie se esaminata su aree estese, può presentare non semplici ostacoli, quali il difficile reperimento e accessibilità delle misure e la disomogeneità nella metodologia adottata per la raccolta dei dati. Ove non siano già disponibili serie di misure, è necessario eseguire ricerche nei vari osservatori o stazioni meteorologiche, recandosi personalmente negli archivi. Ciò comporta compiere spostamenti e dedicare lunghi periodi di tempo alla consultazione di resoconti, bollettini, sommari meteorologici o schede giornaliere.

Le differenti procedure utilizzate nell’acquisizione dei dati nivologici e, quindi, nella misurazione della meteora, dalle svariate reti di stazioni meteorologiche o dai singoli osservatori presenti in Italia, pone problematiche relative, in particolare, alla determinazione del giorno di neve o della misura dell’altezza della neve fresca.

Tutto ciò senza contare i possibili errori nella trascrizione dei dati numerici e nella rilevazione degli eventi. Tanto per fare un esempio, gli indispensabili Annali Idrologici pubblicati dal Servizio Idrografico Italiano, massima fonte nazionale per mole di dati, disponibile ora anche sul web (sic!), a cui tanto è dovuto per la conoscenza della climatologia in Italia, non sono scevri da errori, anche palesemente enormi. Accanto a serie di dati affidabili e storicamente di grande valenza, coesistono numeri che lasciano interdetti. Uno per tutti, per quanto concerne l’argomento oggetto di queste note, è la nullità del numero dei giorni di neve presso l’Osservatorio di Genova Università nel mese di gennaio 1985, riportata sui detti Annali. Quel gennaio, al di là di ogni dubbio, fu abbondantemente nevoso, con valori di spessore di neve fresca cumulata di molto superiori alla media climatologica. Dunque, zero giorni indicati sugli Annali mentre alla stazione meteorologica dell’aeroporto furono contati otto giorni con precipitazione nevosa! E si verificarono davvero, ne eravamo testimoni diretti! E questo non è un caso isolato. Inoltre, sui predetti Annali, è mutato nel tempo la presentazione della misura dell’altezza della neve, per cui non è agevole giungere a una omogenea organizzazione del dato, senza consultare le annotazioni giornaliere dell’osservatore, di non facile reperibilità.

Se il numero dei giorni nevosi è un elemento di più agevole rintracciabilità, non così è per la misura dell’altezza della neve fresca. Secondo le raccomandazioni dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (pubblicazioni 1992a e 1994) l’altezza della neve deve essere misurata in centimetri; al di sotto di 0.2 cm si indica semplicemente la misura con “tracce”. L’altezza della neve fresca rappresenta lo spessore raggiunto dalla neve su una determinata superficie orizzontale in un determinato periodo, normalmente di 24 ore, espresso in centimetri interi, non includendo il deposito dovuto a scaccianeve, fenomeno dovuto al trasporto orizzontale dei fiocchi di neve innescato dal forte vento.

METODOLOGIA

Ci proponiamo in questa sede di esporre un metodo per stimare l’altezza della neve fresca caduta su un determinato sito utilizzando, a tale scopo, i messaggi METAR, acronimo di METeorological Aerodrome Report, avvisi di periodica osservazione meteorologica per l’aviazione, compilati secondo quanto stabilito dall’OMM (WMO – No. 306, Manuale e Codici), e facilmente disponibili in rete. Il testo di un messaggio METAR è trasmesso ogni 30 o 60 minuti da ogni aeroporto o stazione meteorologica di supporto al volo ed è riferito allo stato del tempo dei dieci minuti precedenti l’ora in cui è trasmesso il messaggio stesso. Esso contiene, oltre al codice ICAO (International Civil Aviation Organization) identificativo di ogni stazione, le informazioni relative al giorno e ora a cui si riferisce, alla velocità e direzione del vento, alla visibilità, ai vari fenomeni (pioggia, neve, grandine, nebbia, ecc.) se presenti, alla copertura del cielo, alle temperature dell’aria e di rugiada, alla pressione atmosferica, oltre che ai parametri attinenti al nowcasting e ad altre informazioni che interessano più direttamente gli addetti al volo degli aeromobili.

 

Questo esempio di messaggio METAR è quello trasmesso dall’aeroporto di Genova Sestri il 30 dicembre 1996:

 Codice ICAO             Direz. Vel. Vento                      Fenomeno                      Temperature      Note Navig. Aerea

METAR LIMJ 301550Z 05017G29KT 1500 R29/1900N SN BKN005 OVC015 M03/M06 //// Q1003 SNOCLO

                  Giorno Ora                        Visibilità Minima      Copertura e Alt. Nubi                Pressione Atm.

dove:

Codice ICAO: LIMJ = Genova Sestri

Giorno ora: 301550Z = ore 15 e 50 del giorno 30

Direz. Vel. Vento: 05017G29KT = Vento da 50°, velocità media 17 nodi con raffiche 29 nodi

Visibilità minima: 1500 R29/1900N = 1500 m stimati dall’osservatore, 1900 m sulla pista 29 misurati con strumentazione

Fenomeno: SN = Neve

Copertura e Alt. Nubi: BKN005 OVC015 = copertura tra 5/8 e 7/8 all’’altezza di 150 m e 8/8 all’altezza di 450 m

Temperature: M03/M06 = assoluta -3 °C, di rugiada -6 °C

Pressione Atm.: Q1003 = 1003 hPa riportata al livello medio del mare

Note Navig. Aerea: SNOCLO = Aeroporto chiuso per neve

Questi messaggi, stilati da un esperto previsore con adeguata preparazione, sono trasmessi da oltre diecimila stazioni meteorologiche disseminate sulla superficie terrestre e hanno un alto grado di affidabilità, in quanto indirizzati alla sicurezza del volo civile e militare, benché naturalmente non siano, potenzialmente, privi di inesattezze di trascrizione, per cui è necessario verificare singolarmente la possibile presenza di errori grossolani.

E’ interessante notare che, per quanto riguarda la precipitazione nevosa, esistono dieci codici relativi ad altrettante tipologie di nevicata, a seconda del tipo e dell’intensità in cui si manifesta il fenomeno. Di questi dieci codici, sette sono quelli riscontrati durante il presente lavoro. A ogni codice di precipitazione riportato in ciascun messaggio METAR nel quale è stato segnalato il fenomeno nevoso, è stato assegnato un valore di altezza di neve cumulata in centimetri per ora di precipitazione, secondo la seguente Tabella 1:

Codice METAR

Definizione Internazionale

Definizione Italiana

Neve Fresca cm/h

-SG

Light Snow Grains

Fiocchi di Neve

0,0

-SN

Light Snow

Nevischio

0,5

DRSN

Low Drifting Snow

Scaccianeve

0,0

BLSN

Blowing Snow

Raffiche di Neve

0,5

SN

Snow

Neve

1,0

SHSN

Snow Showers

Rovescio di Neve

2,5

+SN

Heavy Snow

Neve Fitta

3,0

Tab. 1 – Codici METAR e valori altezza di neve fresca corrispondenti

Inoltre, quando la neve è accompagnata da pioggia, il messaggio METAR riporta anche il codice RA (Rain) abbinato al codice di nevicata. In questo caso, indipendentemente dal valore dell’altezza che spetterebbe alla tipologia di neve indicata nel messaggio, viene assegnato 0,0 cm l’accumulo di neve al suolo. La somma dei valori estrapolati dai singoli messaggi METAR, succedutisi durante l’evento, fornisce la stima dell’accumulo totale di neve caduta per ogni giorno. Se l’evento si verifica senza pause in due giorni consecutivi, con l’ultimo messaggio del giorno si interrompe la somma, ripartendo da zero il giorno successivo.

RISULTATI

I due siti utilizzati per il presente lavoro:

A - La stazione meteorologica dall’aeroporto “Cristoforo Colombo” di Genova Sestri.

B - Piazza della Vittoria, Punto di rilevamento dell'altezza della neve.

I due siti utilizzati per il presente lavoro sono ubicati nella città di Genova, a brevissima distanza dalla costa (distano fra loro circa 7 km) e, in considerazione della morfologia del territorio, della loro esposizione geografica e dell’esperienza diretta sul territorio è ragionevole considerare una congruente uniformità di risposte nel caso di eventi precipitativi a carattere nevoso. Benché, come è noto, in stazioni fra loro vicine si possano riscontrare differenze anche non lievi nella quantità di precipitazione che cade in un singolo episodio, in particolar modo in territori morfologicamente complessi come quello ligure, le medie pluriennali presentano, per le medesime località, valori climatologici più stretti.

Genova - Piazza della Vittoria

Veduta dall'alto

Per verificare l’attendibilità del nostro metodo abbiamo preso in considerazione i 18 episodi nevosi avvenuti a Genova nelle ultime sei stagioni invernali, per i quali sono state eseguite da chi scrive misure dirette dell’altezza giornaliera raggiunta dalla neve fresca. Tali misurazioni sono state effettuate in Piazza della Vittoria, nel centro della città, in un’area aperta e libera da ostacoli nelle immediate vicinanze. Per confronto, sono stati utilizzati i messaggi METAR trasmessi dall’aeroporto “Cristoforo Colombo” di Genova Sestri durante ogni fenomeno nevoso, secondo le modalità indicate nella Tab. 1.

Si sono quindi ottenuti i risultati riportati in Tabella 2:

Giorno

Altezza

Misurata (a)

Altezza Stimata

dai METAR (b)

Differenza (b-a)

07/02/2005

0,0

0,0

0,0

08/02/2005

2,0

2,0

0,0

20/02/2005

0,0

0,5

+ 0,5

22/02/2005

0,0

0,0

0,0

03/03/2005

25,0

16,0

- 9,0

28/12/2005

0,0

1,0

+ 1,0

26/01/2006

11,0

8,0

- 3,0

27/01/2006

17,0

14,0

- 3,0

03/01/2008

1,0

7,5

+ 6,5

04/01/2008

2,0

0,0

- 2,0

06/01/2009

1,0

4,0

+ 3,0

07/01/2009

8,0

12,0

+ 4,0

18/12/2009

4,0

7,0

+ 3,0

19/12/2009

1,0

0,0

- 1,0

04/01/2010

1,0

2,5

+ 1,5

05/01/2010

1,0

0,0

- 1,0

09/03/2010

0,0

0,0

0,0

10/03/2010

0,0

1,5

+ 0,5

Totale periodo

74,0

76,0

+ 2,0

Media evento

4,1

4,2

+ 0,1

Tab. 2 – Misura delle altezze della neve fresca cumulata a Genova nei singoli giorni con precipitazione nevosa.

Dalla lettura della Tabella 2 si evince che esistono differenze marcate in meno della metà dei giorni con nevicata, mentre circa la metà ha scarti entro 1 cm. Il divario è proporzionale all’aumentare dell’altezza giornaliera raggiunta, ora a favore di uno ora dell’altro sito. Otto giorni vedono l’altezza stimata dai messaggi METAR superiore a quella misurata, sei giorni, viceversa, vedono lo spessore misurato con valori maggiori rispetto quello dei valori stimati e quattro giorni presentano uguali misure, tre dei quali, però, senza accumulo. Premesso ciò, non può che essere sottolineato l’alto grado di analogia della misura della neve fresca cumulata totalmente nelle sei stagioni invernali, ovvero 74 cm l’altezza misurata e 76 cm quella stimata, con una media per singolo giorno con precipitazione nevosa pressoché uguale: 4.1 e 4.2 cm rispettivamente. Inoltre, sommando i giorni di neve nei quali la precipitazione abbia raggiunto uno spessore di almeno 1 cm di neve fresca, si ottiene lo stesso valore di 12 giorni.

Le Tabelle 3 e 4 e le Figure 1 e 2 mostrano l’altezza di neve fresca cumulata in ciascuna delle sei stagioni invernali considerate, nel caso in questione nel periodo cha va da dicembre a marzo, e il valore medio per singolo mese:

Stagione

Altezza

Misurata (a)

Altezza Stimata

dai METAR (b)

Differenza (b-a)

2004/2005

27,0

18,5

- 8,5

2005/2006

28,0

23,0

- 5,0

2006/2007

0,0

0,0

0,0

2007/2008

3,0

7,5

+ 4,5

2008/2009

9,0

16,0

+ 7,0

2009/2010

7,0

11,0

+ 5,0

Media stagionale

12,3

12,7

+ 0,4


Tab. 3 e Fig. 1 – Misura delle altezze della neve fresca cumulata a Genova nelle singole stagioni.

 

Mese

Altezza

Misurata (a)

Media Mensile

Altezza Stimata

dai METAR (b)

Media Mensile

Differenza (b-a) Media Mensile

Dicembre

5,0

0,8

8,0

1,3

+ 0,5

Gennaio

42,0

7,0

48,0

8,0

+ 1,0

Febbraio

2,0

0,3

2,5

0,4

+ 0,1

Marzo

25,0

4,2

17,5

2,9

- 1,3


Tab. 4 e Fig. 2 – Altezze medie mensili della neve fresca cumulata a Genova (periodo 2004/05-2009/10).

Appare evidente il buon grado la similitudine dei valori medi ottenuti. La differenza tra di loro è appena di mezzo centimetro per quelli stagionali, benché i valori stimati tendano a sottostimare l’altezza delle stagioni più nevose e a sovrastimare quella delle stagioni meno nevose e mostrano una buona analogia di quelli medi mensili.

CONCLUSIONE

I dati raccolti ci riconducono alle osservazioni fatte in precedenza, circa la maggiore variabilità spaziale e temporale del fenomeno precipitativo preso nei singoli eventi e una più uniforme rappresentazione di esso nei valori medi. Nei limiti di quanto ci siamo riproposti in questo lavoro, riteniamo che tale metodologia possa avere una sua applicabilità riguardo alla stima dei valori medi di neve fresca cumulata, sia mensile che stagionale. I risultati ottenuti per Genova, denotano che il metodo presentato, quando non siano disponibili misure dirette dell’altezza della neve fresca, potrebbe avere una propria valenza per intraprendere analisi di carattere climatologico, anche su vaste aree, in funzione sia della grande capillarità distributiva dei siti soggetti all’emissione dei messaggi METAR sia dell’uniformità nelle metodologie adottate per la descrizione del fenomeno.