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Genova        
Numero 43, anno XII        
febbraio 2012        

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 A cura di Massimo Riso

Sul nubifragio che ha colpito le 5 Terre ed in particolare le zone tra Levanto e Vernazza, oltre a tutta la zona del fiume Magra e dei suoi affluenti, vi invito a leggere l'ottimo rapporto redatto dall'ARPAL (www.meteoliguria.it), un'analisi veramente puntuale e dettagliata,  in questa pagina ne riporto l'abstract e le conclusioni, lo potete aprire cliccando sul link sottostante:

RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 25/10/2011
(redatto da B. Turato, A. Cavallo, G. Galvani, F. Giannoni, P. Gollo)

Inoltre ho raccolto alcuni dei filmati più significativi tratti da www.youreport.it e www.youtube.com che potete vederequi sotto.

Dal: RAPPORTO DI EVENTO METEOIDROLOGICO DEL 25/10/2011
(redatto da B. Turato, A. Cavallo, G. Galvani, F. Giannoni, P. Gollo)

Abstract

Nella giornata del 25 ottobre si è verificato sul Levante ligure un evento alluvionale di rilevante entità, determinato dalla formazione di un violento sistema temporalesco che ha investito l’area compresa tra il Tigullio, le Cinque Terre ed il bacino del Magra.
Il quadro meteorologico complessivo in cui si è inserito tale evento è stato quello del transito di un vasto sistema frontale che sul resto della regione non ha comportato fenomeni di rilievo, con piogge persistenti e anche abbondanti ma di intensità tra debole e moderata sul Ponente e piogge deboli ed intermittenti sul settore centrale della Liguria.
Nella mattinata del 25 ottobre, dopo una prima fase di precipitazioni generalmente deboli, in intensificazione sul Ponente e con cumulate dell’ordine dei 30-40 mm sul Levante, in un breve intervallo di tempo in prossimità delle Cinque Terre si è innescato un violento sistema temporalesco autorigenerante con struttura a “V” che dalle 9 UTC alla 15 UTC ha riversato ingenti quantità di precipitazione dapprima sulle Cinque Terre e la Val di Vara (dove si sono registrati accumuli superiori ai 400 mm in 6 ore) e successivamente sulla Lunigiana (dove gli accumuli sono stati prossimi ai 300 mm sullo stesso intervallo temporale).
La struttura temporalesca, persistente e fortemente organizzata, ha prodotto precipitazioni di intensità molto forte (153 mm/h a Brugnato, 129 mm/h a Calice al Cornoviglio, 111mm/h a Levanto) con cumulate, per la durata complessiva dell’evento, molto elevate (539 mm/24h a Brugnato, 454 mm/24h a Calice al Cornoviglio, 382 mm/24h a Monterosso).
Nelle zone maggiormente esposte, precipitazioni di tale intensità hanno prodotto l’esondazione di rii e torrenti del versante tirrenico tra Levanto e Vernazza, del fiume Magra e dei suoi affluenti in diversi punti, a cui è purtroppo seguita la perdita di ben 13 vite umane. Gli effetti devastanti delle piene, delle frane e degli smottamenti, sviluppatisi diffusamente sul Levante ligure, hanno determinato importanti danni alle infrastrutture (crollo di ponti, interruzione della viabilità provinciale e comunale, nonché di alcuni tratti autostradali e ferroviari, con temporanea sospensione di servizi essenziali quali acqua, gas e telefonia).

Conclusioni

L’evento meteorologico che ha interessato la regione il 25 ottobre 2011, associato al transito di un vasto sistema frontale ed alla formazione di un intenso e persistente sistema temporalesco organizzato a “V” sul levante ligure, ha fatto registrare piogge di intensità molto forte con quantitativi molto elevati sulla zona di allertamento C, ove si sono verificati importanti fenomeni alluvionali accompagnati da frane e smottamenti diffusi.
Le precipitazioni più copiose si sono avute sull’intero bacino del Magra con cumulate medie areali di circa 190 mm nelle 24 ore e massimi puntuali tra 300 e quasi 500 mm in 6 ore.
I livelli idrometrici registrati hanno mostrato decisi innalzamenti coerentemente con le precipitazioni osservate. Si sono verificate portate consistenti che hanno condotto all’esondazione del fiume Magra in diversi punti e di alcuni piccoli rivi della fascia costiera della provincia della Spezia, nei comuni di Bonassola, Levanto, Monterosso e Vernazza con diffusi e ingenti danni sul territorio.
L’evento è stato caratterizzato da una ventilazione piuttosto sostenuta e rafficata con due regimi nettamente distinti tra il settore centro-occidentale della regione, sferzato da forti venti settentrionali, ed il settore orientale, interessato invece da un forte flusso prevalentemente sciroccale.



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Borghetto di Vara PRIMA E DOPO

 

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Cinque Terre - Vernazza