In occasione di questo articolo sull'andamento
del global warming nel 2011, vorrei fare alcune considerazioni sulla
prima metà di febbraio, in cui gran parte dell'Europa e tutta
l'Italia, sono stati investiti da un'ondata di freddo.
In queste 10 giornate fredde le scorte di metano si sono avvicinate
pericolosamente all'esaurimento, molte città sono rimaste isolate
per più giorni, alcuni paesi addirittura per oltre una settimana,
tutto questo per soli 10 giorni di freddo e neve.
Dipinto di
un anonimo veneziano:
la Laguna Veneta ghiacciata nel gennaio 1709
Ritorniamo ora al nostro global warming,
e al famoso grafico (Fig.3) dove si può notare il costante e
continuo innalzamento della temperatura. Tutti gli sforzi a
livello internazionale sono mirati ad arrestare questa linea
di tendenza, e ci si auspica di invertirla e ritornare alle
temperature iniziali del grafico.
Ci rendiamo conto che questi 10 giorni di freddo
che abbiamo avuto a febbraio sarebbero normali temperature invernali
(tre mesi di queste temperature) e le punte estreme sarebbero ben
altre, vediamo in questo dipinto del 1709 come la gente camminava
sulla laguna ghiacciata, non come ora che si vedevano alcune
zollette di ghiaccio.
In queste condizioni la richiesta energetica
sarebbe tale che tutte le centrali elettriche sfruttate a pieno
regime sarebbero del tutto insufficienti.
Non avremmo più metano, non avremmo più energia
elettrica, tutte le aziende dovrebbero fermarsi e la produzione
industriale colerebbe a picco, licenziamenti, disoccupazione, prezzi
alle stelle, ecc.
Io non sono qui a giudicare se la teoria del
global warming e la CO2 siano corrette o meno, mi viene
solo un dubbio: siamo sicuri che sia una buona idea riportare la
temperatura della Terra come era nel 1700?
Massimo Riso
ANALISI 2011
I dati ufficiali forniti dalla NASA - GISS (Goddard
Institute for Space Studies) nel 2011 hanno subito una revisione, si
è passati da GHCN-M (Global Historical Climatology Network-Monthly)
v2 a GHCN-M v3.
Questo aggiornamento introduce una serie di
cambiamenti fra i quali: l'utilizzo dinuovi
approcci per lagaranzia della qualità ela rimozione di stazioni duplicate, questi dati duplicati
derivavano dal fatto che circa un terzo delle stazioni avevano due o
più insiemi di dati forniti da fonti diverse, queste serie di dati
erano simili ma non identiche. Le differenze erano dovute
damodi diversiincui la temperaturamediamensile può essere
calcolata. In questa nuova versione è stato fatto un lavoro di
omogeneizzazione dei dati ed è stata inserita soltanto una serie per
ogni stazione.
L'introduzione della nuova versione ha causato
delle differenze, alle volte anche vistose, su zone circoscritte o
singole stazioni, ma la temperatura globale è stata poco
influenzata.
Nella figura sottostante la comparazione fra la
versione 2 e la versione 3.
Passiamo ora ad analizzare il 2011. Si posiziona
al nono posto nella classifica degli anni più caldi.
E' da notare come 9 fra i 10 anni più caldi dal 1880 si sono
verificati dopo l'anno 2000. Questo fatto si può constatare
visivamente dall'animazione sottostante.
Animazione dell'anomalia della temperatura dal 1884 al
2011.
La media di riferimento è 1951-1980. I rossi indicano
temperature superiori alla media, i blu indicano
temperature inferiori.
Da notare come dal 1980 ad oggi i colori virano
rapidamente al rosso.
Fonte: NASA Goddard Space Flight Center Scientific Visualization
Studio
Download full HD 1920x1080 (38 MB mp4)
I dati provengono dalla NASA Goddard
Institute for Space Studies (GISS). Bisogna sempre tenere presente
che vengono effettuati calcoli di omogeneizzazione dei dati e questi
comportano vari arrotondamenti che sono di +-3 centesimi di grado.
I dati sottostanti comprendono anche la temperatura dei mari.
Anni caldi globale (GD)
°C/100
Anni
Glob
2010
63
2005
62
1998
58
2007
58
2009
57
2002
56
2003
56
2006
55
2011
52
2001
48
Tab. 1
Anni caldi emisfero N
°C/100
Anni
NHem
2010
84
2005
81
2007
78
2006
75
1998
71
2003
69
2002
67
2011
66
2009
65
2004
63
Tab. 2
Anni caldi emisfero S
°C/100
Anni
SHem
2009
49
2002
46
1998
45
2005
43
2010
42
2003
42
2007
39
2011
37
2001
36
2006
35
Tab. 3
Confrontando il 2011 con l'anno scorso (Fig. 1a e
1b) si nota già a colpo d'occhio che il rosso domina di meno, sono
comunque molto simili, troviamo ancora una
anomalia calda localizzata fra il nord del Canada e la
Groenlandia e anche tutta la fascia riguardante il circolo polare
artico è ancora in forte anomalia positiva. Si è ridotta
notevolmente l'anomalia positiva riguardante la fascia equatoriale.
L'anomalia negativa del
Pacifico è aumentata, e questo è merito di una niña molto
forte che persiste ormai da oltre un anno.
Fig. 1a - Anomalia della temperatura anno 2010. (Media di
riferimento 1951-1980)
Fig. 1B - Anomalia della temperatura anno 2011. (Media di
riferimento 1951-1980)
Fig. 2 - Anomalia della temperatura secondo la latitudine.
Interessante anche il grafico il Fig. 2 che rappresenta
l'anomalia della temperatura secondo la latitudine, da cui si vede
chiaramente
come la temperatura sale rapidamente oltre i 60° di latitudine nord.
Diamo ancora un'occhiata all'andamento della temperatura globale da
1880 al 2011. (Fig.3)
Si può notare come ormai da almeno un decennio la temperatura sembra
si sia arrestata nella sua salita. Sarà soltanto una sosta e
riprenderà a salire, oppure ha ormai raggiunto il massimo e
comincerà a scendere?
Soltanto aspettando i prossimi anni potremmo saperlo.
Fig 3 - Temperatura globale dal 1880 al 2011
Ma vediamo ora come è andato in Italia l'anno 2011 utilizzando i
dati distribuiti da IASC (Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del
Clima).
Il 2011 ha avuto una temperatira di +1.04°C rispetto al periodo di
riferimento è 1971-2000 ed è stato il terzo anno più caldo dal 1800
(Fig. 4). Ricordo che l'hanno più caldo fu il 2003 con
+1.22°C
Fig. 4 - Anomalia della temperatura in Italia nell'anno 2011.
In Fig. 5 l'andamento della temperatura dal 1800 al 2011 in Italia.
Anche in Italia l'andamento della temperatura sembra confermare
nell'ultimo decennio un arresto dell'incremento.
Fig. 5 - Anomalia della temperatura in Italia dal 1800 al 2011.(
Il periodo di riferimento è 1971-2000)