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Genova        
Numero 43, anno XII        
Febbraio 2012        

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di: Massimo Riso

In occasione di questo articolo sull'andamento del global warming nel 2011, vorrei fare alcune considerazioni sulla prima metà di febbraio, in cui gran parte dell'Europa e tutta l'Italia, sono stati investiti da un'ondata di freddo.
In queste 10 giornate fredde le scorte di metano si sono avvicinate pericolosamente all'esaurimento, molte città sono rimaste isolate per più giorni, alcuni paesi addirittura per oltre una settimana, tutto questo per soli 10 giorni di freddo e neve.


Dipinto di un anonimo veneziano:
la Laguna Veneta ghiacciata nel gennaio 1709

Ritorniamo ora al nostro global warming, e al famoso grafico (Fig.3) dove si può notare il costante e continuo innalzamento della temperatura. Tutti gli sforzi a livello internazionale sono mirati ad arrestare questa linea di tendenza, e ci si auspica di invertirla e ritornare alle temperature iniziali del grafico.

Ci rendiamo conto che questi 10 giorni di freddo che abbiamo avuto a febbraio sarebbero normali temperature invernali (tre mesi di queste temperature) e le punte estreme sarebbero ben altre, vediamo in questo dipinto del 1709 come la gente camminava sulla laguna ghiacciata, non come ora che si vedevano alcune zollette di ghiaccio.

In queste condizioni la richiesta energetica sarebbe tale che tutte le centrali elettriche sfruttate a pieno regime sarebbero del tutto insufficienti.

Non avremmo più metano, non avremmo più energia elettrica, tutte le aziende dovrebbero fermarsi e la produzione industriale colerebbe a picco, licenziamenti, disoccupazione, prezzi alle stelle, ecc.

Io non sono qui a giudicare se la teoria del global warming e la CO2 siano corrette o meno, mi viene solo un dubbio: siamo sicuri che sia una buona idea riportare la temperatura della Terra come era nel 1700?

Massimo Riso


ANALISI 2011

I dati ufficiali forniti dalla NASA - GISS (Goddard Institute for Space Studies) nel 2011 hanno subito una revisione, si è passati da GHCN-M (Global Historical Climatology Network-Monthly) v2 a GHCN-M v3.

Questo aggiornamento introduce una serie di cambiamenti  fra i quali: l'utilizzo di nuovi approcci per la garanzia della qualità e la rimozione di stazioni duplicate, questi dati duplicati derivavano dal fatto che circa un terzo delle stazioni avevano due o più insiemi di dati forniti da fonti diverse, queste serie di dati erano simili ma non identiche. Le differenze erano dovute da modi diversi in cui la temperatura media mensile può essere calcolata. In questa nuova versione è stato fatto un lavoro di omogeneizzazione dei dati ed è stata inserita soltanto una serie per ogni stazione.

L'introduzione della nuova versione ha causato delle differenze, alle volte anche vistose, su zone circoscritte o singole stazioni, ma la temperatura globale è stata poco influenzata.

Nella figura sottostante la comparazione fra la versione 2 e la versione 3.

Passiamo ora ad analizzare il 2011. Si posiziona al nono posto nella classifica degli anni più caldi.
E' da notare come 9 fra i 10 anni più caldi dal 1880 si sono verificati dopo l'anno 2000. Questo fatto si può constatare visivamente dall'animazione sottostante.

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Animazione dell'anomalia della temperatura dal 1884 al 2011.
La media di riferimento è 1951-1980. I rossi indicano temperature superiori alla media, i blu indicano temperature inferiori.
Da notare come dal 1980 ad oggi i colori virano rapidamente al rosso.
Fonte: NASA Goddard Space Flight Center Scientific Visualization Studio
Download full HD 1920x1080 (38 MB mp4)

 

I dati provengono dalla  NASA Goddard Institute for Space Studies (GISS). Bisogna sempre tenere presente che vengono effettuati calcoli di omogeneizzazione dei dati e questi comportano vari arrotondamenti che sono di +-3 centesimi di grado.
I dati sottostanti comprendono anche la temperatura dei mari.

Anni caldi globale (GD) °C/100

Anni Glob
2010 63
2005 62
1998 58
2007 58
2009 57
2002 56
2003 56
2006 55
2011 52
2001 48
Tab. 1

Anni caldi emisfero N
°C/100

Anni NHem
2010 84
2005 81
2007 78
2006 75
1998 71
2003 69
2002 67
2011 66
2009 65
2004 63
Tab. 2

Anni caldi emisfero S
°C/100

Anni SHem
2009 49
2002 46
1998 45
2005 43
2010 42
2003 42
2007 39
2011 37
2001 36
2006 35
Tab. 3

Confrontando il 2011 con l'anno scorso (Fig. 1a e 1b) si nota già a colpo d'occhio che il rosso domina di meno, sono comunque molto simili, troviamo ancora una anomalia calda localizzata fra il nord del Canada e la Groenlandia e anche tutta la fascia riguardante il circolo polare artico è ancora in forte anomalia positiva. Si è ridotta notevolmente l'anomalia positiva riguardante la fascia equatoriale.  L'anomalia negativa del Pacifico è aumentata, e questo è merito di una niña molto forte che persiste ormai da oltre un anno.


Fig. 1a - Anomalia della temperatura anno 2010. (Media di riferimento 1951-1980)

Fig. 1B - Anomalia della temperatura anno 2011. (Media di riferimento 1951-1980)

Fig. 2 - Anomalia della temperatura secondo la latitudine.

Interessante anche il grafico il Fig. 2 che rappresenta l'anomalia della temperatura secondo la latitudine, da cui si vede chiaramente come la temperatura sale rapidamente oltre i 60° di latitudine nord.

Diamo ancora un'occhiata all'andamento della temperatura globale da 1880 al 2011. (Fig.3)
Si può notare come ormai da almeno un decennio la temperatura sembra si sia arrestata nella sua salita. Sarà soltanto una sosta e riprenderà a salire, oppure ha ormai raggiunto il massimo e comincerà a scendere?

Soltanto aspettando i prossimi anni potremmo saperlo.


Fig 3 - Temperatura globale dal 1880 al 2011

Ma vediamo ora come è andato in Italia l'anno 2011 utilizzando i dati distribuiti da IASC (Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima).

Il 2011 ha avuto una temperatira di +1.04°C rispetto al periodo di riferimento è 1971-2000 ed è stato il terzo anno più caldo dal 1800 (Fig. 4). Ricordo che l'hanno più caldo fu il 2003 con +1.22°C


Fig. 4 - Anomalia della temperatura in Italia nell'anno 2011.

In Fig. 5 l'andamento della temperatura dal 1800 al 2011 in Italia. Anche in Italia l'andamento della temperatura sembra confermare  nell'ultimo decennio un arresto dell'incremento.


Fig. 5 - Anomalia della temperatura in Italia dal 1800 al 2011.( Il periodo di riferimento è 1971-2000)