La primavera di quest'anno sarà ricordata come una primavera fra le
più fredde, con nevicate a bassa quota fino a fine maggio. Servizi
giornalistici che spiegano come la frutta ed il
mais stentano a maturare quasi fossimo alle porte di un'era
glaciale.
Nevicata tardiva del 26 maggio 2013. Si nota il contrasto con
il bosco già verde e la neve bianca. La neve si è posata fino a
circa quota 1000m
Pendici Monte Groppo Rosso 1594m, sullo sfondo il Monte Bue
1777m ed il Monte Maggiorasca 1800m in Val d'Aveto (Ge).
Foto: Massimo Riso
Ma la primavera del 2013 è stata davvero così fredda?
Guardando i dati ufficiali italiani emessi dall'ISAC
Istituto
di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (Fig. 1) che utilizza
ancora la media di riferimento 1971-2000, si legge che la primavera
di quest'anno si è conclusa con un'anomalia di +0.66°C e si piazza
al 26° posto nelle primavere più calde. La primavera più calda fu
quella del 2007 con +2,11°C oltre la media.
Quasi tutta l'Italia risulta più calda della media, solo l'Italia
nord occidentale ed in particolare la Valle d'Aosta ed il nord del
Piemonte risultano più fredde della media.
Ma allora perché tutti abbiamo avuto la sensazione che la primavera
appena trascorsa sia stata così fredda?
La risposta è semplice: negli ultimi 20 anni si è avuta una sequenza
di anni e di primavere sempre più calde, ci siamo dimenticati di
come è una normale primavera in Italia.
Ma se la primavera non è stata così fredda perché le colture cono
andate in crisi?.
In effetti in questi ultimi 20 anni, un po' perché le temperature
sono state effettivamente più alte, un po' sotto l'incalzare di una
propaganda sul riscaldamento globale, sono stati piantati alberi da
frutta e colture adatte a climi più caldi. E' bastata una primavera
normale per mandare in crisi molti agricoltori.
Che cosa succederebbe se venissero una serie di anni, non dico
freddi come nella piccola era glaciale, ma solamente come negli anni
'70?
Fig. 1 - Anomalia della temperatura media in Italia primavera 2013. (Il periodo di riferimento è 1971-2000)
Le precipitazioni invece sono state davvero molto abbondanti +20%,
in particolare il nord Italiacon zone che hanno raggiunto anche il +100% (Fig 2) rispetto alla
media di riferimento 1971-2000.
La primavera 2013 è stata la 51a più piovosa dal 1800.
Fig. 2 - Anomalia della precipitazione in Italia, primavera 2013. (Il periodo di riferimento è 1971-2000)