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 di: Roberto Pedemonte


IL TEMPO NEL MEDITERRANEO



Presentazione

Inizia con questo numero la traduzione del prezioso “Manuale del Tempo nel Mediterraneo”, pubblicato oltre 80 anni fa dal Met Office britannico ad uso riservato principalmente degli Ufficiali di Marina Meteorologi in navigazione sulle navi militari di Sua Maestà nel Mar Mediterraneo, pur con la speranza che potesse essere di aiuto a tutti i meteorologi e in particolare a coloro che avevano interesse nella navigazione aerea. 

La cura del volume era stata affidata a W. A. Harwood, studioso con grande esperienza al Met Office di Malta e al suo staff.

Lo studio climatologico è affrontato primariamente a livello dell’intero bacino, quindi sono trattate le peculiarità locali ed infine indagati i mutamenti giornalieri a livello sinottico, basandosi sui dati delle stazioni meteorologiche costiere.

Lo studio è composto da numerosi volumi, ciascuno dei quali illustra un settore del Mar Mediterraneo. In questa sede ci occuperemo oltre che del primo volume sulle informazioni di carattere generale, del quarto volume, che si occupa del Golfo di Genova e del Mar Ligure, e del terzo, che illustra il Golfo del Leone e la Riviera Francese, quest’ultimo anche per noi di particolare interesse sia per la vicinanza che per le complesse peculiarità climatiche di quell’area marittima.

Oltre alle caratteristiche dei vari elementi del clima, viene dato grande spazio alle situazioni sinottiche, ai movimenti dei sistemi di alta e bassa pressione e ai venti, andando incontro a coloro a cui è principalmente indirizzato il lavoro. Non manca un accenno alle previsioni.

In ogni numero della Rivista sarà trattato il medesimo argomento svolto in ciascuno dei tre volumi considerati e saranno riportate le tavole originali a corredo del testo.

Ci pare un interessante confronto tra questo che, presumibilmente, è uno dei primi studi comprensivi di tutta l’area mediterranea, con quelle che sono le caratteristiche del clima di questo bacino al giorni nostri.


Ministero dell’Aria

Ufficio Meteorologico

Londra, 1937


IL TEMPO NEL MEDITERRANEO


      

CAPITOLO I
CARATTERE DEL TEMPO NEL MEDITERRANEO - CONDIZIONI GENERALI



Le principali caratteristiche del clima nel Mediterraneo sono rappresentate da inverni miti, moderatamente umidi ed estati calde e molto secche. Queste peculiarità si manifestano anno dopo anno ed è entrato nell’uso comune il termine "tipo di clima mediterraneo" per descrivere questo genere di clima, ovunque esso si trovi. In particolare si può distinguere sulle coste occidentali dei continenti alle latitudini subtropicali, come nella Provincia del Capo in Africa e nell'Australia sudoccidentale.

Le singolari caratteristiche stagionali del Mediterraneo, sono direttamente legate in inverno all'estensione verso sud di una zona di depressione barometrica e di venti occidentali che soffiano dall'Atlantico sull’Europa, mentre nella stagione estiva alla formazione di una grande depressione continentale centrata sull'Asia sudoccidentale.

Nel corso dell'anno, l'anticiclone subtropicale permanente sull'Atlantico a sud della zona delle depressioni e conosciuto generalmente come "Anticiclone delle Azzorre", cambia considerevolmente la sua posizione e la sua forma. Mediamente durante l'inverno si trova nella parte meridionale della sua escursione annuale ed in estate nella parte settentrionale. In inverno si estende come una lunga e stretta cintura dall'Egitto al Nord America mentre una stretta fascia di alte pressioni sull'Europa occidentale delimita una pressione relativamente bassa nella regione mediterranea. Durante l'estate l'anticiclone è limitato all'Atlantico e il Mediterraneo occidentale, dove insiste una regione con gradiente di pressione relativamente piccolo, è circoscritto tra i suoi bordi orientali e quelli occidentali della depressione asiatica, mentre nell'interno del Nord Africa troviamo una regione di bassa pressione, sussidiaria a quella dell'Asia sudoccidentale. In accordo a queste due distribuzioni stagionali della pressione, i venti occidentali prevalenti della zona temperata (che generalmente si alternano tra sud-ovest e nord-ovest) in inverno si estendono in latitudine fin quasi a sud di Gibilterra, e da ovest a est lungo tutto il Mediterraneo, mentre gli alisei settentrionali dell'Atlantico orientale sono limitati alle latitudini a sud di Gibilterra (si vedano le Figg. 1 e 2). In estate i venti occidentali si estendono a sud non oltre il nord della Spagna e il Mediterraneo occidentale è raramente sotto l'influenza dei venti occidentali e talvolta associato agli alisei atlantici, mentre la sua parte più meridionale è principalmente interessato dalla depressione nordafricana. Il Mediterraneo centrale, come quello orientale, è di solito governato dalla depressione asiatica.

In inverno, l'aria fredda proveniente da nord-ovest penetra nel Mediterraneo frequentemente e con forza. Qui incontra aria calda e umida, che genera le condizioni per lo sviluppo di depressioni vigorose e per precipitazioni considerevoli. In estate, l'aria che entra nella regione mediterranea da nord è già stata riscaldata e resa più secca nel suo passaggio sul continente e, specialmente nell'est, si modella una circolazione costante anziché un movimento alternato meridionale e settentrionale associato alle depressioni. I venti continentali caldi e asciutti soffiano sulla superficie marina che ha una temperatura più bassa, portando quasi ininterrottamente cieli sereni.

Non esiste ancora un metodo di previsione stagionale nel Mediterraneo sufficientemente affidabile per poter essere utilizzato concretamente. Al momento tutto ciò che si può fare è annotare le condizioni medie della stagione e fare un’indagine generica sulle eventuali deviazioni dalla media dei valori misurati in precedenza. Il presente capitolo tratta brevemente le caratteristiche stagionali dei vari elementi del clima mediterraneo e fornisce le informazioni necessarie per stimare approssimativamente il probabile carattere di una determinata stagione.

GOLFO DI GENOVA E MAR LIGURE

Questa regione comprende quattro settori con caratteristiche leggermente diverse: la Riviera di Ponente tra Nizza e Genova, la Riviera di Levante tra Genova e La Spezia, la costa toscana dalla Spezia alla zona dell'Elba e l‘area attorno alla Corsica settentrionale. Tra Nizza e Genova il maltempo è raro anche in inverno. Da Genova alla Spezia la costa diventa sempre meno riparata con l'aumentare della distanza da Genova. Dalla Spezia all'Elba troviamo una zona di transizione tra le condizioni della Riviera e quelle dell'Italia occidentale e del Mar Tirreno. L'area intorno alla Corsica settentrionale è simile a quella tra la Spezia e l'Elba piuttosto che a quella degli altri due settori.

Nel Golfo del Leone marzo è un mese con maestrale particolarmente forte ed è quindi naturale includerlo nella stagione invernale per gli scopi di questo lavoro. Ad est del Golfo del Leone, invece, il mese di marzo può essere compreso ordinariamente come periodo di transizione primaverile. Le stagioni considerate nella presente sintesi sono quindi quelle normali, cioè:

- Inverno, dicembre-febbraio.
- Primavera, marzo-maggio
- Estate, giugno-agosto.
- Autunno, settembre-novembre.

  

 

GOLFO DEL LEONE E RIVIERA FRANCESE

Il Golfo del Leone si estende da Cap Creus alle Iles D'Hyères. È noto per il cattivo tempo e gli improvvisi cambi delle condizioni meteorologiche ed è caratterizzato anche da grandi differenze nello stesso momento tra località limitrofe. 

L'anno può essere diviso in quattro stagioni, il cui carattere è generalmente il seguente:

Inverno: da dicembre a marzo compresi. Nella maggior parte dei luoghi del Mediterraneo l'inverno include il periodo da dicembre a febbraio, ma in questa regione le condizioni invernali di solito si estendono fino a marzo. Il tempo è variabile, essendo governato dal frequente passaggio di depressioni.

Transizione primaverile: aprile e maggio. In questo periodo le depressioni diminuiscono di numero, ma sono ancora piuttosto frequenti nel nord del Mediterraneo.

Estate: da giugno ad agosto compresi. Generalmente le condizioni meteorologiche sono stabili.

Transizione autunnale: da settembre a novembre compresi. Le depressioni sull'Europa aumentano di frequenza e si estendono ulteriormente verso sud. Settembre è in parte un mese estivo e in parte un mese di transizione, novembre è in parte un mese di transizione e in parte un mese invernale.