Per la prima volta dopo settembre 2018 la temperatura media globale è negativa!

Occorre tenere presente che da gennaio 2021 la media climatologica di riferimento è cambiata: da 1981-2010 è passata a 1991-2020. Dal report pubblicato dalla UNIVERSITY OF ALABAMA si evince che la media climatologica si è alzata di 0,14 °C, ciò non altera l'andamento della temperatura globale. È importante ricordare che le variazioni nei periodi di tempo, ad esempio un valore di tendenza o la differenza relativa tra un anno all'altro, non cambiano, tutto quello che è stato fatto è prendere l'intera serie di tempo e spostarla un po' verso il basso.

Passiamo ora all'analisi dei dati.

Prendiamo sempre come riferimento i dati i dati messi a disposizione dall'Università di Alabama (THE UNIVERSITY OF ALABAMA IN HUNTSVILLE).

Analisi dell'anno 2020

Nello scorso numero della rivista avevamo riscontrato che la temperatura globale aveva ripreso a salire, nel 2020 ha continuato a salire fino al mese di febbraio con un'anomalia di 0,59°C dalla media di riferimento (vedi grafico 1), da marzo, con alcuni sali-scendi, ha ripreso a scendere fino a raggiungere i 0,15°C.

Questo calo delle temperature è stato indotto dalla comparsa della Niña.

Dal rapporto di fine anno dell'Università di Alabama.

La media di riferimento per il 2020 è ancora: 1981-2010, i valori rappresentati sono lo scostamento da tale media.

Il 2020 si è chiuso come il secondo anno più caldo con +0,49°C di scostamento dalla media, appena dietro il 2016 con +0,53°C e poco prima del 1998 con +0,48°C. Considerando l'incertezza delle misurazioni questi tre anni potrebbero essere considerati come i tre anni più caldi dei 42 della serie delle misure.

I 10 anni più caldi a partire dal 1979.

Parte del riscaldamento del 2020 è venuto da un modesto El Niño durante la prima metà dell'anno e un Oceano Pacifico settentrionale  molto caldo per tutto l'anno. Inoltre, la Russia, e in misura minore l'Europa, hanno sperimentato temperature molto al di sopra della media.

La mappa delle tendenze delle temperature da dicembre 1978 a dicembre 2020 (vedi Figura 1) indica un ampio riscaldamento quasi ovunque a nord delle regioni polari meridionali.

Poiché il tasso medio di riscaldamento è di +0,14 °C/decennio, la linea etichettata con 0,15 (che separa il giallo dall'arancione) è un modo rapido per notare le aree che si sono riscaldate più velocemente o più lentamente del globo. Le aree che si sono riscaldate più rapidamente del globo sono presenti alle latitudini subtropicali meridionali, gran parte dell'Eurasia, del Pacifico settentrionale attraverso l'Artico e gran parte del Nord America.

Figura 1: Trend dei valori (°C/decade) dell'anomalia della temperatura nella bassa troposfera da dicembre 1978 a dicembre 2020.

Analisi dell'anno 2021 al mese di marzo

Con l'inizio del 2021 la temperatura globale ha continuato a diminuire, fino ad andare sotto la media climatologica (1991-2020) (vedi: Grafico 1), ciò non accadeva da settembre 2018. Lo si può notare visivamente dalla figura 2, le zone blu sono prevalenti rispetto a quelle arancioni.

Dal grafico 2 si può notare chiaramente come la curva di tendenza della temperatura globale abbia, al momento, invertito la tendenza. Le zone dove è più evidente sono: i tropici (Grafico 5) e gli oceani (Grafico 7), un po' meno evidente sui continenti (Grafico 6) che comunque si nota una leggera flessione della curva di tendenza.

L'unico punto della Terra dove ancora la curva di tendenza tende a salire è il Polo Sud (Grafico 9).

Dal rapporto dell'UNIVERSITY OF ALABAMA del mese di marzo 2021:

"Il raffreddamento indotto dalla Niña sta ancora facendo sentire la sua presenza poiché l'anomalia della temperatura media globale è scesa ulteriormente dal valore di febbraio, al di sotto della media per la prima volta da settembre 2018, ed è il marzo più freddo dal 2014. Questo periodo (febbraio - maggio) è solitamente il più fresco per il tipico episodio della Niña che abbassando la temperatura dell'Oceano Pacifico, favorisce il raffreddamento dell'atmosfera. Il NOAA riferisce che le temperature dell'acqua nel Pacifico tropicale sono ancora al di sotto della media, ma si stanno muovendo nella direzione del riscaldamento.

La media globale di -0,01 °C (-0,02 °F) rappresenta un raffreddamento da febbraio di 0,21 °C guidato dal calo della temperatura dell'atmosfera sugli oceani. Al contrario, la temperatura atmosferica NH sulla terraferma non ha visto alcun cambiamento rispetto al mese scorso, mentre l'aria sulla terraferma SH si è effettivamente riscaldata da febbraio. Ma, poiché l'oceano rappresenta il 70% della superficie della Terra l'influenza areale dell'oceano ha avuto il maggior impatto sulla media globale."

Ricordiamo come sono rilevati questi dati: come parte di un progetto congiunto in corso tra UAH, NOAA e NASA, il dottor John Christy e il dottor Roy Spencer, uno dei principali scienziati dell'ESSC, utilizzano i dati raccolti dalle unità di sondaggio a microonde installate sui satelliti NOAA, NASA ed europei, per ottenere letture accurate della temperatura per quasi tutte le regioni della Terra. Ciò comprende aree remote nel deserto, nell'oceano e nella foresta pluviale in cui non sono disponibili dati climatici affidabili.

Gli strumenti installati sui satelliti misurano la temperatura dell'atmosfera, dalla superficie fino ad un'altitudine di circa otto chilometri sopra il livello del mare. Una volta raccolti e processati i dati mensili della temperatura sono inseriti in un file in un server "pubblico" per l'accesso immediato da parte di scienziati climatologi e chiunque sia interessato.