
UNA STAZIONE METEOROLOGICA ALLA BASILICA
DI SUPERGA, VEDETTA DI TORINO E DELLE ALPI
SMI / Redazione Nimbus
14 aprile 2025
Sabato 12 aprile 2025, in occasione della XXV Assemblea Generale della
Società Meteorologica Italiana, è stata presentata e inaugurata una
nuova stazione meteorologica alla
Basilica di
Superga, sulla sommità dell'omonimo colle alto 672 m che
sovrasta a Nord-Est la città di Torino, affacciandosi su una vasta
porzione del Piemonte e sull'arco delle Alpi occidentali dal Monviso al
Monte Rosa e oltre.
L'installazione
costituisce il felice esito di una collaborazione tra la SMI e il
Sermig - Arsenale
della Pace, cui dal 2021 sono affidate la gestione e la cura
della Basilica.

Veduta aerea del complesso della Basilica di Superga, costruita per
volere del re Vittorio Amedeo II tra il 1717 e il 1731, su progetto
dell'architetto di Casa Savoia Filippo Juvarra (fonte immagine:
Sermig - Arsenale della
Pace).

L'eccezionale veduta che, durante l'installazione dell'anemometro sulla
sommità della cupola della Basilica di Superga, si apriva verso
Sud-Ovest, sulla città di Torino e sulle Alpi tra il Monviso e la Valle
di Susa
(16 dicembre 2024, cortesia
Sermig - Arsenale della
Pace).
Si tratta di una stazione
Davis
Instruments (modello Vantage Pro 2), il cui gruppo sensori
principale (termo-igrometro, pluviometro) è stato collocato il 25
ottobre 2024 a 2 m dal suolo al margine di un cortile-giardino in
prossimità del complesso settecentesco, mentre l'anemometro, la
banderuola e il radiometro (per la misura di velocità e
direzione del vento, e radiazione solare globale) sono operativi dal 23
dicembre 2024 in posizione estremamente aerea ed esposta a circa 75 m da
terra, in cima alla cupola della Basilica.
La stazione permette il
monitoraggio meteorologico di una località di grande interesse sotto
il profilo sia atmosferico, per la sua posizione di collina
rappresentativa del Piemonte centrale, spesso al di sopra delle
inversioni termiche ed esposta al vento da ogni direzione, sia
storico-culturale, rappresentando uno dei luoghi-simbolo di Torino e
dintorni, visibile da lontano da ampie zone del Piemonte.
La disponibilità in tempo reale dei dati di velocità del vento permette
inoltre una migliore gestione della sicurezza dei visitatori
durante l'accesso al panoramico camminamento alla base della cupola
della Basilica.

Il
gruppo sensori principale (termo-igrometro, pluviometro) installato il
25 ottobre 2024 a 2 m dal suolo al margine di un cortile-giardino
sul lato Est del complesso della Basilica.

L'unità distaccata con anemometro, banderuola e radiometro, in posizione
particolarmente aerea sulla sommità della cupola della Basilica, a circa
75 m dal suolo. Il luogo è ben esposto sia ai venti di foehn in uscita
dalle valli alpine, sia alle brezze locali ad andamento giornaliero e ad
altri venti a scala regionale associati alle diverse configurazioni
meteorologiche (per quanto l'estremità occidentale del catino padano,
protetto da Alpi e Appennini, sia uno dei luoghi meno ventosi non solo
d'Italia, ma anche d'Europa). Immagine ripresa il 16 dicembre 2024
durante le acrobatiche fasi di installazione dello strumento, a cura di
alpinisti collaboratori del
Sermig - Arsenale della
Pace.
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Dalla sommità della cupola della Basilica, verso Est-Nord-Est la vista
si apre sul sottostante convento e chiostro, e sulle colline del Po in
direzione di Casale Monferrato (16 dicembre 2024, cortesia
Sermig - Arsenale della
Pace).

La
Basilica al termine della sottile nevicata del 5 gennaio 2024
(f. Daniele Ballarin,
Sermig).

Vista dall'ingresso della Basilica verso Torino e le Alpi Cozie il 22
gennaio 2024, in una situazione di inversione termica e foschia nei
bassi strati, e venti da Nord-Ovest in quota con foehn caldo nelle valli
alpine
(f. Daniele Ballarin,
Sermig).
Nei primi mesi di funzionamento la stazione meteorologica ha già
permesso di raccogliere dati interessanti, soprattutto sul fenomeno
dell'inversione termica. Ecco le temperature medie mensili
(in parentesi la differenza rispetto ai valori di Torino-Consolata/Arpa
Piemonte):
Novembre 2024: 9,3 °C
(-0,3 °C)
Dicembre 2024: 7,1 °C (+0,8 °C)
Gennaio 2025: 4,5 °C (-1,3 °C)
Febbraio 2025: 5,4 °C (-1,9 °C)
Marzo 2025: 9,1 °C (-2,1 °C)
Ma se si considerano le
temperature medie della stazione di Verolengo (Arpa
Piemonte), in posizione di pianura extraurbana sensibilmente più
fredda rispetto al centro di Torino, il confronto con la cima della
collina si fa ancora più interessante: tutti i mesi tra il tardo autunno
2024 e la metà dell'inverno 2025 a Superga hanno mostrato temperatura
media nettamente superiore (di 2,1 °C in novembre, 3,4 °C in dicembre e
0,8 °C in gennaio), e solo tra febbraio e marzo 2025 - con
l'attenuazione delle inversioni termiche sia per l'avvicinarsi della
primavera, sia per la maggiore frequenza della nuvolosità - la
differenza si è pressoché annullata, peraltro con Superga solo appena
più fredda di Verolengo (di 0,3 °C) nonostante la quota più elevata di
circa 400 m.

Andamento delle temperature minime e massime giornaliere a Superga
dall'installazione della stazione fino al 10 aprile 2025: in tutta la
stagione invernale si sono contati appena 16 giorni con gelo (Tmin <= 0
°C).
.

Confronto tra le temperature minime di Superga e quelle della stazione
Arpa Piemonte di Verolengo, località di pianura a Est di Chivasso dalle
notti particolarmente fredde per inversione termica (80 giorni con
temperatura minima <= 0 °C, rispetto ai 16 giorni di Superga,
nell'inverno 2024-25).
Nei primi quattro mesi e mezzo di funzionamento della stazione sulla
sommità della collina i valori minimi giornalieri sono stati in media
3,6 °C più miti rispetto alla sottostante pianura, ma durante il lungo
periodo anticiclonico e di inversione termica tra Natale e Capodanno
2024 si sono contati sei giorni con temperature minime oltre 10 °C più
calde a Superga rispetto a Verolengo: in particolare il 28 dicembre 2024
l'inversione termica notturna ha raggiunto ben 12,9 °C, tra i -5,4 °C di
Verolengo e i 7,5 °C di Superga.

Il periodo tra inverno e inizio primavera 2025 è stato poco ventoso, con
velocità media di 7,2 km/h e solo 7 giorni con velocità massima > 50
km/h (66 km/h il 23 dicembre 2024), nonostante la posizione collinare e
aperta della località e la collocazione estremamente aerea
dell'anemometro in cima alla cupola della Basilica.


Due vedute di Superga e dintorni all'alba del 22 novembre 2024, dopo la
sottile nevicata della sera precedente (2-3 cm), l'unica che sia
riuscita a raggiungere i quartieri centro-nord di Torino in tutta la
stagione fredda 2024-25
(f. Daniele Ballarin, Sermig).
Stazioni meteorologiche del passato a Superga
Data la posizione di grande interesse,
non stupisce che già in passato il colle di Superga sia stato luogo di
misure meteorologiche - in parte già per iniziativa della Società
Meteorologica Italiana - purtroppo discontinue. Riportiamo di
seguito un paragrafo tratto dal
libro "Il clima di Torino" di Gennaro Di Napoli e Luca Mercalli
(2008, ed. SMS):
"Presso la basilica di Superga, già
sede dal 1886 di una stazione meteorologica della SMI. poi acquisita
dall'Ufficio Idrografico del Po, fu stabilito nel 1939 un secondo
osservatorio, afferente all'Aeronautica Militare. La postazione rimase
operativa fino al 31 marzo 1954; dal giorno successivo fu avvicendata
dall'Osservatorio tuttora esistente sulla vetta del Bric della Croce, a
breve distanza da Superga. Negli elenchi degli osservatori pubblicati
dall'Aeronautica nel 1939, «Torino-Superga» è qualificata «stazione di
seconda classe», ovvero funzionante dalle h 05 alle h 19; i principali
parametri osservati erano pressione atmosferica, temperatura, umidità,
quantità e tipo di nubi, direzione e velocità del vento, visibilità,
precipitazioni, fenomeni, stato del suolo. Le 6 osservazioni giornaliere
sinottiche erano stabilite nel 1939 alle ore 05 (solo da ottobre a
marzo), 08, 11, 14, 17 e 19; nell'immediato dopoguerra gli orari
mutarono in 04, 07, 10, 13, 16 e 19. Inoltre osservazioni di visibilità,
vento e fenomeni atmosferici erano condotte con frequenza oraria tra le
h 04 e le h 19. Le schede giornaliere con le osservazioni di Superga
archiviate all'UCEA decorrono dall'11 gennaio 1952 fino alla chiusura
della stazione.
Notizie specifiche inerenti storia e assetto dell'Osservatorio non sono
state reperite; la postazione ai 672 m della vetta isolata di Superga
rispondeva d'altronde a chiare esigenze militari e incluse il periodo
della seconda guerra mondiale."
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e le ricerche su clima e ghiacciai

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