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L'OSSERVATORIO
METEO-SISMICO DI IMPERIA
COMPIE 150 ANNI
1° dicembre 2025
(testo di Daniele Cat Berro - SMI,
tratto dalla
rubrica La Stampa "Il Respiro delle Alpi")
A Imperia, dove Alpi e Mediterraneo si incontrano, c'è un importante
osservatorio meteorologico che oggi compie centocinquant'anni di
attività. Venne istituito il 1° dicembre 1875 da Natale Felice
Vassallo sulla torre dell'ex monastero francescano della Santissima
Annunziata a Porto Maurizio, sede del Regio Istituto Nautico in
cui egli insegnava (oggi
Istituto Tecnico Trasporti e Logistica “Doria”), e da allora - a
parte una temporanea interruzione a seguito dei gravi danni subiti
durante la Seconda Guerra Mondiale - non ha smesso di fungere da vedetta
del tempo e del clima della Riviera di Ponente.

La torre dell'osservatorio di Imperia, che
sovrasta l'edificio dell'ex-monastero della
SS. Annunziata a Porto Maurizio (dalla scheda della specola sul sito
ROSMI -
Rete Osservatori Storici Meteorologici Italiani).

Panoramica della terrazza sommitale
dell'osservatorio, sotto il cielo del 4 ottobre 2025
(f. D. Cat Berro; clicca sull'immagine per ingrandirla).
Presto si aggiunsero anche le registrazioni sismiche, sull'onda
del rovinoso terremoto che devastò la zona nel 1887. Negli anni tra le
due guerre l'osservatorio costituì anche un vivace cenacolo culturale e
scientifico, e tra le note più curiose della sua storia rientra la
frequentazione più o meno assidua di tre persone che in seguito
raggiungeranno la fama internazionale: Salvatore Quasimodo,
Giulio Natta e Renato Dulbecco, rispettivamente Nobel per la
letteratura, la chimica e la medicina nel 1959, 1963 e 1975.
La specola, attualmente gestita dal
Comune
in convenzione con l'associazione
“Amici dell’Osservatorio”, è intitolata a Carlo Gentile,
che ne fu secondo direttore dal 1896 al 1950. Sull'aerea terrazza
svettante a quota 72 metri, in pieno centro urbano ma con
splendida vista mare, oggi convivono sia moderni strumenti automatici in
telemisura (anche di
Arpa Liguria),
sia apparecchi meteorologici tradizionali, manuali e meccanici, che –
caso ormai più unico che raro – come un secolo e mezzo fa vengono
ancora letti quotidianamente dagli attivissimi volontari
dell'associazione, presieduta da Nicola Podestà (autore, nel 2003,
del volume “Clima e variazioni climatiche nella Riviera dei Fiori”).
Ogni mattina dunque si controllano i termometri di precisione a massima
e a minima, il recipiente di scarico del pluviografo per la verifica
della quantità di pioggia, il barometro a mercurio, e si cambia la
cartina graduata dell'affascinante eliofanografo Campbell-Stokes, su cui
i raggi solari, concentrati da una sfera di vetro, tracciano una
bruciatura lineare che permette di conteggiare le ore di sole. Proprio
lo straordinario soleggiamento (circa 2600 ore all'anno) è
l'elemento climatico distintivo di questo tratto di Riviera, oltre alla
mitezza inusuale per una località lungo il parallelo 44° Nord.


Le due capannine meteorologiche
tradizionali (schermo di Stevenson): all'interno di quella orientale
convivono termometri a massima e a minima, a lettura diretta,
e sensori elettronici (4 ottobre 2025).

L'eliofanografo di Campbell-Stokes, storico
apparecchio per la registrazione della durata del soleggiamento (ancora
operativo, una rarità...).
Le statistiche climatiche del trentennio di riferimento standard
1991-2020 indicano una temperatura media annua di 16,5 °C, con
medie mensili comprese tra 10,1 °C in gennaio e febbraio e 24,5 °C in
agosto, e 746 mm di pioggia, con luglio (16 mm) e novembre (141
mm) rispettivamente mesi di norma più secco e bagnato dell'anno. Piogge
intense e nubifragi sono molto più rari che nel Levante, ma spiccano pur
sempre i 215 mm d'acqua piovuti il 30 settembre 1998, primato secolare e
causa di un'alluvione.
Anche qui il riscaldamento atmosferico si fa sentire, anche se in modo
un po' più attenuato che sulle Alpi, e il decennio 2015-2024 è risultato
1,5 °C più caldo dell'ultimo quarto dell'Ottocento. La neve
è ovviamente rara, anche se nel tempo non sono mancati episodi
ragguardevoli come nei gelidi mesi di febbraio 1929 (25 cm in due
episodi) e 1956 (ben 44 cm totali caduti in sette giorni nevosi);
l'ultima sottile spruzzata si è vista nella notte tra il 28 febbraio e
il 1° marzo 2018.
La costanza e la qualità delle misure ha ricevuto il migliore
riconoscimento nel 2023, quando l'Organizzazione
Meteorologica Mondiale ha conferito all'osservatorio di Imperia la
qualifica di “stazione centenaria” nell'ambito del
programma internazionale “Centennial Observing Stations”,
indetto proprio per promuovere e sottolineare l'importanza degli antichi
osservatori meteorologici insieme al loro patrimonio storico
rappresentato da collezioni di strumenti e registri originali delle
osservazioni (le stazioni nominate centenarie sono 21 in Italia e 475
nel mondo).

Un angolo dell'allestimento museale degli
strumenti meteorologici che hanno funzionato in passato all'osservatorio
di Imperia.

Targa commemorativa della nomina
dell'osservatorio di Imperia a "stazione centenaria" da parte
dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale.
A questo proposito, di tutto rispetto è la ricca raccolta di
apparecchi meteorologici, d'epoca e recenti, valorizzati e
musealizzati all'ingresso dell'edificio.
Sabato
4 ottobre 2025 è stata ufficialmente inaugurata nella sede di Piazza
Roma la targa commemorativa del prestigioso riconoscimento
internazionale, in occasione di un evento che ha visto peraltro la
formalizzazione della
nascita di ROSMI, Rete Osservatori Meteorologici Storici Italiani,
di cui anche Imperia fa parte.
Per la prima volta in tempi moderni, oltre trenta osservatori
meteorologici del nostro Paese (tra cui quelli di Moncalieri, Piacenza e
Pontremoli, gestiti dalla SMI), afferenti alle realtà più diverse
(Università e altri enti di ricerca, associazioni, privati...),
dialogano, scambiano dati e si confrontano su questioni comuni per
valorizzare il loro patrimonio storico e promuovere la continuità (non
scontata) di esperienze scientifiche sorte talora oltre un secolo fa,
oggi preziose per analizzare i cambiamenti climatici a lungo termine.
I dati meteorologici di Imperia e la webcam in tempo reale si
trovano sul sito dell'associazione “Amici dell'osservatorio”.
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