L'Europa è nel pieno di una notevole invasione di aria calda
nord-africana che da svariati giorni sta portando temperature vicine o
talora superiori ai massimi storici per il mese di giugno, fino ai
46,6 °C registrati sabato 28 a Mora (Portogallo), valore in
corso di validazione che secondo l'Instituto
Português do Mar e da Atmosfera (IPMA) potrebbe rappresentare un
record nazionale per questo mese. Notevolissimi anche i 46,0
°C sempre di sabato 28 a El Granado (Andalusia), già confermati
dall'agenzia
meteorologica Aemet come primato nazionale per giugno in
Spagna (supera i 45,2 °C del 27 giugno 1965 a Siviglia).

Le anomalie termiche previste in
Europa nel periodo 27 giugno-4 luglio 2025 evidenziano la vasta
estensione di territorio soggetta all'ondata di caldo in atto, con
deviazioni settimanali dalla media tra +4 °C e +8 °C su gran parte del
settore centro-sud del continente (NOAA-CFS, via
TropicalTidbits).
In Italia ampi territori dal Nord, al versante
tirrenico, alle isole hanno registrato massime tra 35 °C e 38 °C
nel weekend, localmente oltre (40,9 °C ieri, domenica 29, a
Orbetello-San Donato, rete
Centro
Funzionale Regione Toscana).
Per quanto ne sappiamo ora, non risultano record di temperatura
massima giornaliera per giugno a bassa quota, né tanto meno assoluti,
ma in alcuni casi ci si è andati vicini, come alle stazioni di:
- Milano-Malpensa (36,0 °C sabato 28; record del mese 36,5 °C il
28/6/2019; rete ENAV);
- Piacenza-osservatorio Alberoni (37,5 °C sabato 28; cfr 38,1 °C il
28/6/2019; rete SMI-Opera Pia Alberoni);
- Pisa San Giusto (37,2 °C domenica 29; cfr 37,6 °C il 23/6/2002; rete
AM).
In ogni caso, straordinario è il connubio tra intensità e
persistenza della calura che, sommandosi alle altre precoci fasi
calde delle settimane scorse, manderà in archivio questo mese come un
giugno tra i più caldi in due secoli in Italia, probabilmente a
un soffio dal giugno 2003 (ne riparleremo tra qualche giorno).
E nemmeno le ore notturne portano sollievo, con notti "tropicali"
(Tmin >= 20 °C) non solo in pianura e sulle coste (Tmin 25,6 °C
stanotte all'osservatorio di SMI di Moncalieri, seconda più alta in
giugno dal 1865 dopo i 26,2 °C del 29/6/2019), ma perfino a quote
di 1000 m e oltre su Alpi e Appennini (sempre stanotte, Tmin 22,7
°C alla Sacra di San Michele, a 938 m in bassa Val Susa; rete SMI).
Tuttavia di questo evento canicolare ricorderemo soprattutto la
quota dell'isoterma 0 °C, che - come previsto - tra sabato 28 e
domenica 29 giugno ha oltrepassato i 5000 m in libera atmosfera sui
cieli di tutta Italia, situazione senza precedenti noti per livello ed
estensione in questo periodo dell'anno. Ma talora sono stati
superati dei massimi storici per qualunque mese, come al di sopra di
San Pietro Capofiume, presso Bologna: 5280 m secondo il
radiosondaggio eseguito alle h 00 UTC di domenica 29, la quota dello
zero termico più alta in una serie di dati iniziata nel 1989
(precedente: 5224 m il 10 agosto 2019; ringraziamo il meteorologo
Pierluigi Randi per l'informazione).
Tra i numerosi primati di quota dell'isoterma 0 °C per
giugno, citiamo:
- 5547 m al radiosondaggio eseguito dall'Aeronautica
Militare alle h 12 UTC di domenica 29 a Pratica di Mare, presso
Roma, peraltro un nuovo record italiano per il primo mese
dell'estate meteorologica;
- 5104 m secondo il radiosondaggio effettuato da
Arpa Piemonte
alle h 12 UTC di domenica 29 a Cuneo-Levaldigi (supera seppur
di poco i 5096 m dell'11 giugno 2017; serie dal 1999);
- 5125 m alle h 12 UTC di sabato 28 secondo il
radiosondaggio
MeteoSvizzera di Payerne (supera i 4912 m del 18 giugno
2017; serie dal 1954).
Eventi di zero termico "over 5000" sulle Alpi erano
pressoché sconosciuti fino a pochi anni fa, poi sono divenuti
sempre più frequenti con la recente accelerazione del riscaldamento
atmosferico, soprattutto nel periodo luglio-settembre e dal 2022.

Elenco dei giorni con livello dello
zero termico più elevato in giugno, in base ai radiosondaggi eseguiti
dal 1954 alla stazione aerologica di Payerne, presso il Lago di
Neuchâtel (fonte:
post sulla pagina X di MétéoSuisse).
La stazione meteorologica
ARPA Valle d'Aosta
al Colle Major (4750 m), appena sotto la sommità del Monte Bianco,
ha registrato eccezionalmente temperature sopra 0 °C per circa 36
ore consecutive, e nella notte tra sabato e domenica sul tetto
d'Europa si veleggiava intorno ai 2 °C.

Il versante italiano del Monte
Bianco ripreso alle 8 di sabato mattina, 28 giugno 2025, da una
mongolfiera in volo sopra Aosta a quota 2800 m circa (f. Daniele Cat
Berro). A partire dall'alba la temperatura presso la vetta è salita
sopra 0 °C, e lo rimarrà per circa 36 ore fino al tardo pomeriggio di
domenica 29 (massima 7,7 °C). L'andamento delle temperature ogni 10
minuti è rappresentato nel grafico sotto, tratto dalla
pagina dati della stazione meteorologica di superficie più alta
d'Europa (4750 m), sul sito di
Arpa Valle d'Aosta
(modif. SMI).

Anche il mare è eccezionalmente caldo. Dopo
queste precoci e intense ondate di calore, secondo i dati rilevati dal
sistema di
monitoraggio satellitare Copernicus ed elaborati dall'istituto
di ricerca marina delle Baleari (SOCIB), il Mediterraneo ha già
una temperatura media in superficie di 25,9 °C (dato del 29 giugno
2025), raggiunta con un mese e mezzo di anticipo rispetto alla
norma del periodo 1982-2015 (dovrebbe essere così caldo solo per pochi
giorni intorno a metà agosto), corrispondente a un eccesso di +2,9
°C.
Ma nel settore nord-occidentale, nel Golfo del Leone, la
situazione è ancora più straordinaria, con temperatura media
superficiale di 26,1 °C e anomalia di +4,9 °C (in questo
momento tra le più elevate anomalie di SST/Sea Surface Temperature al
mondo insieme a pochi altri settori di Oceano Pacifico al largo del
Giappone).
L'ondata di calore marino in corso nel Mediterraneo non
è un episodio isolato, ma – parallelamente a quanto succede nell'aria
- fa parte di un'escalation di riscaldamento particolarmente
marcata nell'ultimo triennio, quando i primati di temperatura
media annua dell'acqua sono stati battuti un anno dopo l'altro (20,7
°C nel 2022, 21,0 °C nel 2023, 21,1 °C nel 2024, per ora l'anno più
caldo), portando a quasi 2 °C l'aumento termico marino rispetto
all'inizio degli Anni Ottanta (vedi grafico più avanti).
Temperature del mare troppo elevate sono deleterie per l'ambiente
fisico, l'ossigenazione delle acque e i delicati equilibri degli
ecosistemi marini (dall'invasione di specie ittiche aliene, alla
riduzione del pescato, alla moria delle barriere coralline dei mari
tropicali), e forniscono energia e vapore acqueo supplementari per
alimentare fenomeni meteorologici estremi.

Anomalie di temperatura superficiale
del Mediterraneo il 29 giugno 2025, rispetto alla media 1982-2015. Si
noti il massimo scarto termico tra Golfo del Leone, Corsica e Mar
Ligure (fonte:
SOCIB).

Anomalie di temperatura superficiale
dei mari globali il 26 giugno 2025, rispetto alla norma 1991-2020: in
questo periodo il Mediterraneo occidentale, insieme a parte del
Pacifico settentrionale, risulta il mare con la maggiore deviazione
termica positiva rispetto alla media al mondo (fonte:
Copernicus - Climate Pulse).

Andamento delle temperature medie
annue della superficie del Mediterraneo dal 1982 al 2024: media
dell'intero bacino (linea nera), settori occidentale (linea rossa) e
orientale (linea verde). In 43 anni di telerilevamento satellitare il
riscaldamento marino complessivo è stato rispettivamente di 1,9 °C,
1,7 °C e 2,1 °C
(fonte:
SOCIB, su dati Copernicus).
Devolvi il 5 per mille alla SMI!
Sosterrai
le ricerche su scienze dell'atmosfera, clima e ghiacciai,
e la salvaguardia degli osservatori meteorologici storici

|