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FINE GIUGNO 2025: GRANDE EPISODIO CALDO,
ZERO TERMICO SOPRA I 5000 METRI IN TUTTA ITALIA

Daniele Cat Berro, SMI / Redazione Nimbus
30 giugno 2025
 


L'Europa è nel pieno di una notevole invasione di aria calda nord-africana che da svariati giorni sta portando temperature vicine o talora superiori ai massimi storici per il mese di giugno, fino ai 46,6 °C registrati sabato 28 a Mora (Portogallo), valore in corso di validazione che secondo l'Instituto Português do Mar e da Atmosfera (IPMA) potrebbe rappresentare un record nazionale per questo mese. Notevolissimi anche i 46,0 °C sempre di sabato 28 a El Granado (Andalusia), già confermati dall'agenzia meteorologica Aemet come primato nazionale per giugno in Spagna (supera i 45,2 °C del 27 giugno 1965 a Siviglia).
 

 

Le anomalie termiche previste in Europa nel periodo 27 giugno-4 luglio 2025 evidenziano la vasta estensione di territorio soggetta all'ondata di caldo in atto, con deviazioni settimanali dalla media tra +4 °C e +8 °C su gran parte del settore centro-sud del continente (NOAA-CFS, via TropicalTidbits).

 

In Italia ampi territori dal Nord, al versante tirrenico, alle isole hanno registrato massime tra 35 °C e 38 °C nel weekend, localmente oltre (40,9 °C ieri, domenica 29, a Orbetello-San Donato, rete Centro Funzionale Regione Toscana).

Per quanto ne sappiamo ora, non risultano record di temperatura massima giornaliera per giugno a bassa quota, né tanto meno assoluti, ma in alcuni casi ci si è andati vicini, come alle stazioni di:
- Milano-Malpensa (36,0 °C sabato 28; record del mese 36,5 °C il 28/6/2019; rete ENAV);
- Piacenza-osservatorio Alberoni (37,5 °C sabato 28; cfr 38,1 °C il 28/6/2019; rete SMI-Opera Pia Alberoni);
- Pisa San Giusto (37,2 °C domenica 29; cfr 37,6 °C il 23/6/2002; rete AM).

In ogni caso, straordinario è il connubio tra intensità e persistenza della calura che, sommandosi alle altre precoci fasi calde delle settimane scorse, manderà in archivio questo mese come un giugno tra i più caldi in due secoli in Italia, probabilmente a un soffio dal giugno 2003 (ne riparleremo tra qualche giorno).

E nemmeno le ore notturne portano sollievo, con notti "tropicali" (Tmin >= 20 °C) non solo in pianura e sulle coste (Tmin 25,6 °C stanotte all'osservatorio di SMI di Moncalieri, seconda più alta in giugno dal 1865 dopo i 26,2 °C del 29/6/2019), ma perfino a quote di 1000 m e oltre su Alpi e Appennini (sempre stanotte, Tmin 22,7 °C alla Sacra di San Michele, a 938 m in bassa Val Susa; rete SMI).

Tuttavia di questo evento canicolare ricorderemo soprattutto la quota dell'isoterma 0 °C, che - come previsto - tra sabato 28 e domenica 29 giugno ha oltrepassato i 5000 m in libera atmosfera sui cieli di tutta Italia, situazione senza precedenti noti per livello ed estensione in questo periodo dell'anno. Ma talora sono stati superati dei massimi storici per qualunque mese, come al di sopra di San Pietro Capofiume, presso Bologna: 5280 m secondo il radiosondaggio eseguito alle h 00 UTC di domenica 29, la quota dello zero termico più alta in una serie di dati iniziata nel 1989 (precedente: 5224 m il 10 agosto 2019; ringraziamo il meteorologo Pierluigi Randi per l'informazione).

Tra i numerosi primati di quota dell'isoterma 0 °C per giugno, citiamo:

- 5547 m al radiosondaggio eseguito dall'Aeronautica Militare alle h 12 UTC di domenica 29 a Pratica di Mare, presso Roma, peraltro un nuovo record italiano per il primo mese dell'estate meteorologica;

- 5104 m secondo il radiosondaggio effettuato da Arpa Piemonte alle h 12 UTC di domenica 29 a Cuneo-Levaldigi (supera seppur di poco i 5096 m dell'11 giugno 2017; serie dal 1999);

- 5125 m alle h 12 UTC di sabato 28 secondo il radiosondaggio MeteoSvizzera di Payerne (supera i 4912 m del 18 giugno 2017; serie dal 1954).

Eventi di zero termico "over 5000" sulle Alpi erano pressoché sconosciuti fino a pochi anni fa, poi sono divenuti sempre più frequenti con la recente accelerazione del riscaldamento atmosferico, soprattutto nel periodo luglio-settembre e dal 2022.

Elenco dei giorni con livello dello zero termico più elevato in giugno, in base ai radiosondaggi eseguiti dal 1954 alla stazione aerologica di Payerne, presso il Lago di Neuchâtel (fonte: post sulla pagina X di MétéoSuisse).
 

La stazione meteorologica ARPA Valle d'Aosta al Colle Major (4750 m), appena sotto la sommità del Monte Bianco, ha registrato eccezionalmente temperature sopra 0 °C per circa 36 ore consecutive, e nella notte tra sabato e domenica sul tetto d'Europa si veleggiava intorno ai 2 °C.


Il versante italiano del Monte Bianco ripreso alle 8 di sabato mattina, 28 giugno 2025, da una mongolfiera in volo sopra Aosta a quota 2800 m circa (f. Daniele Cat Berro). A partire dall'alba la temperatura presso la vetta è salita sopra 0 °C, e lo rimarrà per circa 36 ore fino al tardo pomeriggio di domenica 29 (massima 7,7 °C). L'andamento delle temperature ogni 10 minuti è rappresentato nel grafico sotto, tratto dalla pagina dati della stazione meteorologica di superficie più alta d'Europa (4750 m), sul sito di Arpa Valle d'Aosta (modif. SMI).


Anche il mare è eccezionalmente caldo. Dopo queste precoci e intense ondate di calore, secondo i dati rilevati dal sistema di monitoraggio satellitare Copernicus ed elaborati dall'istituto di ricerca marina delle Baleari (SOCIB), il Mediterraneo ha già una temperatura media in superficie di 25,9 °C (dato del 29 giugno 2025), raggiunta con un mese e mezzo di anticipo rispetto alla norma del periodo 1982-2015 (dovrebbe essere così caldo solo per pochi giorni intorno a metà agosto), corrispondente a un eccesso di +2,9 °C.
Ma nel settore nord-occidentale, nel Golfo del Leone, la situazione è ancora più straordinaria, con temperatura media superficiale di 26,1 °C e anomalia di +4,9 °C (in questo momento tra le più elevate anomalie di SST/Sea Surface Temperature al mondo insieme a pochi altri settori di Oceano Pacifico al largo del Giappone).

L'ondata di calore marino in corso nel Mediterraneo non è un episodio isolato, ma – parallelamente a quanto succede nell'aria - fa parte di un'escalation di riscaldamento particolarmente marcata nell'ultimo triennio, quando i primati di temperatura media annua dell'acqua sono stati battuti un anno dopo l'altro (20,7 °C nel 2022, 21,0 °C nel 2023, 21,1 °C nel 2024, per ora l'anno più caldo), portando a quasi 2 °C l'aumento termico marino rispetto all'inizio degli Anni Ottanta (vedi grafico più avanti).

Temperature del mare troppo elevate sono deleterie per l'ambiente fisico, l'ossigenazione delle acque e i delicati equilibri degli ecosistemi marini (dall'invasione di specie ittiche aliene, alla riduzione del pescato, alla moria delle barriere coralline dei mari tropicali), e forniscono energia e vapore acqueo supplementari per alimentare fenomeni meteorologici estremi.

Anomalie di temperatura superficiale del Mediterraneo il 29 giugno 2025, rispetto alla media 1982-2015. Si noti il massimo scarto termico tra Golfo del Leone, Corsica e Mar Ligure (fonte: SOCIB).

Anomalie di temperatura superficiale dei mari globali il 26 giugno 2025, rispetto alla norma 1991-2020: in questo periodo il Mediterraneo occidentale, insieme a parte del Pacifico settentrionale, risulta il mare con la maggiore deviazione termica positiva rispetto alla media al mondo (fonte: Copernicus - Climate Pulse).

 

Andamento delle temperature medie annue della superficie del Mediterraneo dal 1982 al 2024: media dell'intero bacino (linea nera), settori occidentale (linea rossa) e orientale (linea verde). In 43 anni di telerilevamento satellitare il riscaldamento marino complessivo è stato rispettivamente di 1,9 °C, 1,7 °C e 2,1 °C
(fonte: SOCIB, su dati Copernicus).

 


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