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GHIACCIAI
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EMERGENZA AL GHIACCIAIO DEL BELVEDERE (MACUGNAGA,
VB)
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prima parte
Luca Mercalli, Daniele Cat Berro (SMI redazione Nimbus),
4 luglio 2002
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Veduta complessiva del lago epiglaciale dalla sponda nord (foto L.
Mercalli, 03.07.2002).
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Acqua, ghiaccio e roccia si combinano in un ambiente severo a soli
2100 m di quota (foto L. Mercalli, 03.07.2002). |

Le acque del lago invadono profonde insenature
tra i ghiacci, avvicinandosi alla morena laterale sinistra,
uno dei punti più deboli della sponda lacustre. (foto L. Mercalli, 03.07.2002). |
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L'ecoscandaglio corredato da antenna GPS per il
posizionamento satellitare in tempo reale. Questa operazione
condotta da Enel
Hydro, CNR IRPI e SMI si è giovata dell'esperienza unica
maturata nell'estate 2001 sul lago glaciale del Rocciamelone.
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Un momento delle operazioni
di misura della profondità. L’ecoscandaglio e il GPS, resi
disponibili da Enel
Hydro, sono stati
trasportati attraverso il lago da un’imbarcazione del Nucleo
Sommozzatori dei Vigili del Fuoco, che si è prodigato in
ogni maniera per agevolare l'attività di sondaggio in un
ambiente fuori dal comune e ostile, in particolare per il
rischio di caduta di pietre e ghiaccio dalla parete del Monte
Rosa visibile sullo sfondo.
La profondità massima rilevata al centro del lago supera i 50
metri, come un palazzo di 15 piani. (foto L. Mercalli,
03.07.2002).
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Il Lago Effimero (a sinistra) visto dalla Punta
Zumstein la mattina del 7 luglio 2002. Sulla destra si vede il
Lago delle Locce
(Foto G. Lenti)
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