di Roberto Pedemonte

 

NASCITA DI UNA RIVISTA

Alcuni anni fa, persone provenienti da campi e discipline di lavoro diverse ma unite da una comune vocazione, iniziarono a incontrarsi periodicamente per scambiarsi le proprie idee e confrontarsi su quello che era il loro interesse: la meteorologia. 
Tutti amanti di questa meravigliosa scienza e, cosa da non sottovalutare, dilettanti. 
Dilettanti nel senso più genuino del termine: interessati alla meteorologia per diletto. Ovvero per il piacere di occuparsene con la semplice finalità di conoscere quello che accade sopra le nostre teste, di cercare di spiegarlo, analizzarlo e, se compreso, divulgarlo agli altri. Tutto ciò affrontato sempre per diletto e in modo serio e onesto. 

Tutti membri della Società Meteorologica Subalpina (ora Società Meteorologica Italiana), proprio grazie a questa associazione, hanno avuto l'opportunità di incontrarsi e, a seguito di una costante frequentazione, che ha prodotto anche alcune iniziative locali in ambito Club Alpino Italiano e un rapporto più o meno intenso con enti della meteorologia ufficiale (tra gli altri il Centro Meteo-Idrologico della Regione Liguria, l'Istituto di Idraulica dell'Università di Genova, l'Ufficio Idrografico di Genova), nasce l'idea di costruire qualcosa che rappresenti un fine, uno scopo a questi incontri periodici. 
E così, in chi scrive e negli altri componenti di questo drappello di meteoamatori, prende campo questa idea: Internet aiuta a divulgare le conoscenze, le opinioni; perché non utilizzarlo per i nostri propositi? Questa è l'evoluzione degli avvenimenti che hanno portato alla nascita di questa rivista amatoriale on-line, senza scopo di lucro. Un sito la cui ideazione e costruzione hanno tenuto ciascuno di noi duramente impegnato durante il proprio tempo libero, ognuno per le proprie incombenze; impegno mantenuto comunque sempre con immenso piacere.

Innanzi tutto va detto che il nome, Rivista Ligure di Meteorologia, non va inteso in senso limitativo: "ligure" è aggettivo di rivista, non di meteorologia; ligure in quanto costruita a Genova, in Liguria. Questo significa che il campo di azione, anche se in prevalenza avrà come tema la nostra regione, non sarà esclusivamente ligure, ma dovrà essere ricercato a 360°, nel limite delle nostre conoscenze, senza limitazioni territoriali di sorta. D'altronde i fenomeni meteorologici non hanno necessità di carte d'identità, passaporti o visti consolari per attraversare i confini imposti dagli uomini. 

Le finalità della rivista sono quindi di informare sulle esperienze e le ricerche che i redattori hanno compiuto nel campo della meteorologia e della climatologia, rivolgendosi a tutti coloro che hanno un sincero interesse nei confronti dell'argomento. Gli scritti pubblicati su questo sito (alcuni articoli saranno completati in più numeri) non avranno la presunzione di scoprire alcunché di rivoluzionario o di fornire rivelazioni straordinarie. Cercheranno di portare solo un modesto contributo alla divulgazione di questa scienza, a fare sì che quanto scritto, sebbene come già detto in modo serio e retto, sia fruibile dal maggior numero possibile di lettori. 
L'Italia è ben lontana, se non per casi sporadici, dalla migliore tradizione anglosassone in materia. Basti pensare alle attività rivolte ai giovani, agli studenti della scuola primaria o ai semplici appassionati che svolge la più importante società meteorologica europea, la Royal Meteorological Society, accanto alle ricerche e studi scientifici di prim'ordine. Quello che vogliamo dire è che argomenti trattati e scritti con rigore e serietà da studiosi, non dovrebbero essere forzatamente comprensibili esclusivamente alla cerchia degli studiosi stessi. Al contrario è nostra convinzione che, se si desidera ampliare l'areale della disciplina, la semplicità di esposizione permetterebbe a chi ne è già interessato di approfondirne l'apprendimento e a chi volesse interessarsene di avvicinarsi gradualmente. 

La presenza, tra le altre, di alcune rubriche inserite nella rivista intende offrire una panoramica sulle salienti manifestazioni del tempo atmosferico che avvengono nel mondo e informare i lettori su eventi di cronaca meteorologica locale. Inoltre la presentazione di riviste, pubblicazioni e siti Internet fornisce ai lettori una panoramica di quanto offre il mondo dell'informazione, specializzata e non, sui temi della meteorologia e climatologia.

Prima di chiudere questo primo intervento ci sembra doveroso ringraziare Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana, che ha contribuito, molti anni fa, a far conoscere fra loro i componenti di quel gruppo di meteoamatori di cui si è parlato e quindi, indirettamente, alla nascita di questa rivista.


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