Rivista Ligure di Meteorologia

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Primo Piano - L'Osservatorio
   di Roberto Pedemonte
Pian Rosa

Quali sono i più importanti Osservatori al servizio della scienza meteorologica? Dove si trovano e quali sono le loro caratteristiche? Sparsi per il globo, gli Osservatori hanno contribuito all'evoluzione scientifica della meteorologia fin dai suoi primi passi, grazie all'impegno profuso da uomini, spesso rimasti sconosciuti, che quotidianamente prestavano la loro opera annotando le registrazioni degli strumenti e la situazione del tempo che loro si presentava, giorno dopo giorno, affrontando talvolta situazioni estreme che ne provavano il fisico, spinti unicamente dalla voglia di conoscenza, per sé e per gli altri, e dall'amore per la scienza. Certo i tempi sono cambiati. I pionieri della meteorologia strumentale sono stati spesso sostituiti dagli strumenti stessi: le stazioni automatiche, i radar, i satelliti. Molti Osservatori sono nati e molti, purtroppo, sono stati chiusi dagli enti proprietari. Le ragioni sono varie. Per la Meteorologia sicuramente queste chiusure rappresentano una perdita vitale. 

Ed è proprio con un osservatorio italiano di alta montagna la cui attività è stata sospesa da non molto tempo che si vuole dare avvio a questa rubrica: Pian Rosa, posto all'ombra del Cervino a quasi 3500 metri sul livello del mare. Esso ha rappresentato per decenni il più alto osservatorio italiano e uno dei più alti d'Europa. Ha rappresentato, dicevamo, perché gli ultimi dati sono stati raccolti nel marzo 2000 quando il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana, il Servizio Meteorologico Nazionale gestore della rete sinottica italiana, ha deciso di chiudere la stazione. Appena ricevuta la notizia, la Società Meteorologica Subalpina ora Società Meteorologica Italiana, ha protestato energicamente, creando i presupposti per una possibile prossima riapertura. Ciò potrebbe essere resa possibile sia con l'intervento di altri enti, anche locali, che con la ristrutturazione territoriale del Servizio Meteorologico che prevede la messa in funzione di almeno 40 stazioni meteo automatiche e semiautomatiche DCP (Data Collection Platform) che andrebbero a sostituire o affiancare quelle già esistenti. Pian Rosa potrebbe essere una di queste. Anche se ciò potesse avverarsi in breve termine, è tuttavia deprecabile il fatto che, attualmente, si vada perdendo una serie storica importante, anche in considerazione del fatto che l'Aeronautica ritiene i Teleposti Meteo "punti di riferimenti chiave ed irrinunciabili per le attività costituzionali che il Servizio Meteorologico è chiamato a svolgere". Vedremo.

L'osservatorio di Pian Rosa, così come viene denominato ufficialmente, stazione di vetta, è ubicato sul Plateau Rosà, a 3488 m di altitudine, 45° 56' N e 7° 42' E, nel comune di Valtournenche, in Valle d'Aosta. Il numero identificativo della stazione dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) è 16052 e l'indicatore internazionale di località è LIMH. L'Osservatorio, Teleposto isolato, è raggiungibile dal personale con rilevanti difficoltà, in particolar modo nella stagione invernale, tramite funivia da Breuil-Cervinia. Infatti gli operatori si trovavano spesso costretti a prolungare i turni di lavoro in attesa dei cambi a causa dell'impossibilità di accedere alla stazione per le proibitive condizioni meteorologiche. Nonostante ciò, la professionalità di questi uomini ha permesso di proseguire per quasi 50 anni il lavoro di acquisizione dati e parametri che oggi sono a disposizione della comunità scientifica. Oltre ai consueti dati meteo rilevati, a esclusione delle precipitazioni, l'Osservatorio ha svolto anche campagne di rilevamento relative al monitoraggio del CO2, dell'ozono, della radioattività e del particolato atmosferico. 
Aperto nel 1952, ha chiuso i battenti nell'aprile 2000. I dati raccolti permettono di inquadrare la climatologia di Pian Rosa, tipica delle stazioni di alta montagna delle regioni temperate. Considerando il periodo di riferimento 1961/1990 la temperatura media annua è di -5.7°C con un range compreso tra -11.3°C a febbraio e +1.0°C a luglio con una T media massima di +3.6°C in luglio e T media minima di -14.6°C in febbraio. Le temperature estreme registrate sono comprese tra -35°C e +14°C. L'umidità relativa media annua è del 70% con minimi nel semestre freddo (dicembre 61%) e massimi in quello "caldo" (maggio 78%). La media delle ore di soleggiamento è elevata, superando le 2100 annue; 8 ore di sole giornaliere a luglio e 3.9 a dicembre. I giorni di neve annui del periodo agosto/aprile sono 137. E' presente tuttavia un trend negativo: 161 giorni negli anni '60, 130 negli anni '70 e 104 negli anni '80.


Povero Plateau Rosà
   di Giancarlo Nardi

Il toponimo Pian Rosa è una follia, probabilmente dovuto all'ottusità burocratica di qualche compilatore di tabelle ministeriali, incapace di accettare un termine a lui ignoto e talmente arrogante da sbagliarne anche la traduzione!!!
Il toponimo corretto (e unico) è Plateau Rosà, la cui traduzione non è pian rosa, ma semmai pianoro ghiacciato.