Giornata Meteorologica
Mondiale
Il tema della Giornata Meteorologica Mondiale, che si celebra il 23 marzo,
per il 2002, è “Riduzione della vulnerabilità agli episodi meteorologici e
climatici estremi”.
Dati ancora provvisori indicano che, a livello globale, l’anno 2001 è
risultato il secondo più caldo negli ultimi 140 anni, con una temperatura
superiore di 0.42°C rispetto la normale del periodo 1961-1990. L’anno in
assoluto più caldo è stato il 1998 con una differenza di 0.57°C rispetto
la stessa normale.
Presentiamo una tabella nella quale vengono indicati gli estremi termici,
raggiunti per l’anno 2001 nei vari continenti. La fonte dei dati grezzi è
Noaa http://www.ncdc.noaa.gov con elaborazioni tratte dalla pagina web
http://digilander.iol.it/weathermet/world.htm
Estremi termici -
ANNO 2001 |
Continente |
Temperatura massima |
Temperatura minima |
°C |
Località |
°C |
località |
EUROPA |
42.2
(16/7) |
Sigonella
Sicilia (Italia) |
-45.0
(2/2) |
Senkursk (Federazione Russa) |
ASIA |
51.6
(4/8) |
Ahwaz
(Iran) |
-61.4
(29/1) |
Ojmjakon (Federazione Russa) |
AFRICA |
49.2
(21/7) |
In Salah (Algeria) |
-12.5
(3/9) |
Bouvet Island |
NORD AMERICA |
49.0
(4/7) |
Yuma Arizona (Stati Uniti) |
-51.0
(11/2) |
Eureka
(Canada) |
SUD AMERICA |
44.6
(9/2) |
San Juan (Argentina) |
-23.0
(25/7) |
Maquinchao (Argentina) |
ANTARTIDE |
16.1
(25/4) |
Young Island (Stati Uniti) |
-79.7
(9/7) |
Vostok (Federazione Russa) |
OCEANIA |
47.8
(13/1) |
Ceduta (Australia) |
-9.9
(10/8) |
Glenn Innes
(Australia) |
In Groenlandia il termometro ha raggiunto –60.2°C nella stazione Summit
ubicata sulla calotta a una quota di 3207 m s.l.m.
America
Texas settentrionale: 250 mm di pioggia in 24 0re
Nel Texas settentrionale, il giorno 16 dicembre, si
sono abbattute forti piogge che, in alcune località, hanno superato i 250
mm in 24 ore.
La città di Buffalo, nello stato di New York, è stata
colpita da una tempesta di neve nel giorno di Natale; nelle 24 ore il
manto ha raggiunto un’altezza di 64 cm. Questa è la terza nevicata più
intensa in 24 ore registrata all’aeroporto della città. La precipitazione
nevosa è continuata nei giorni 26 e 27, per un totale di 140 cm di
altezza. In cinque giorni ravvicinati nei quali si è avuta precipitazione
nevosa, la neve cumulata, ha superato i due metri. La temperatura al di
sopra della norma delle acque dei Grandi Laghi provoca un forte contrasto
con la più fredda aria sovrastante, innescando fenomeni di convezione,
condensazione e quindi forti precipitazioni le quali, sebbene nevose,
spesso sono accompagnate da tuoni e fulmini. Prima di questa nevicata,
dall’inizio della stagione invernale, si erano registrati solo 4 cm di
neve cumulata.
Il 9 febbraio una tempesta di neve ha bloccato il
traffico veicolare su numerose strade delle grandi pianure (Wyoming,
Colorado, Nebraska, South Dakota, Minnesota e Iowa). La coltre nevosa ha
superato i 60.
Europa
Dolomiti -22°C, Romania -26,3°C,
Federazione Russa: Europa: -42,9°C - Asia -64,5°C
Italia
primi giorni del 2002 hanno portato temperature
rigide sul nord Italia, sia sull’arco alpino (estremi di –22°C sulle
Dolomiti e di –17.0°C a Dobbiaco) che in pianura (-13.0° il giorno 2
all’aeroporto milanese della Malpensa). In Liguria il freddo ha provocato
notevoli danni alle colture, in particolare nella piana di Albenga (-6.0°C
il 2) e nel Sarzanese (-7.2°C il a capodanno).
Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica, come
indicato nel numero 2/2001 della Rivista di Meteorologia Aeronautica, sta
ultimando il programma di installazione sul territorio italiano di 110
stazioni sinottiche automatiche che andranno a integrare quelle
attualmente operanti, gestite da proprio personale. Il programma, iniziato
con una prima fase alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, porterà a
coprire l’intera rete nazionale con un totale di circa 200 stazioni entro
l’anno in corso. Notiamo purtroppo che tra queste stazioni non vi è
traccia di Plateau Rosa: possiamo sperare in un refuso? Per quanto
riguarda la Liguria, alle stazioni della rete aeronautica attualmente in
funzione, Capo Mele, Albenga, Genova Sestri, Passo dei Giovi e Sarzana
Luni, andranno ad aggiungersi o ad affiancarsi quelle automatiche di Monte
Settepani, Genova, Passo dei Giovi, Chiavari, Palmaria e Sarzana Luni.
Germania
Il 28 gennaio una violenta tempesta si è abbattuta sul nord della
Germania e sulle regioni costiere del Baltico e del mare del Nord. Il
vento (che in alcuni casi ha raggiunto il 150 chilometri orari) e la
pioggia hanno investito per ore il paese provocando la morte di due
persone e qualche decina di feriti. La tempesta ha colpito anche Berlino e
la ragione circostante. Solo nella capitale in poche ore i vigili del
fuoco sono dovuti intervenire 240 volte, per incidenti che in alcuni casi
hanno provocato danni e feriti.
(Notizia tratta da: la Repubblica.it)
In Germania a Meiervik, nel land di Schleswig-Holstein,
vicino al confine danese il 28 gennaio il vento ha raggiunto i 128 km/h.
In francia a Dunkerque, sulla Manica, vento a 111 km/h il 28/1
Isole Britanniche
La violenta tempesta che si è abbattuta il 1° di febbraio sulle Isole
Britanniche, e sull’Irlanda in particolare, ha provocato la morte di
almeno 7 persone. Forti venti e piogge torrenziali hanno colpito in
maniera più marcata le contee meridionali dell’isola di smeraldo e la
parte sud occidentale dell’Inghilterra. I venti più impetuosi sono stati
tuttavia rilevati nelle isole settentrionali della Gran Bretagna. Nelle
Isole Shetland a Muckle Holm, già il 28/1 la massima raffica è stata di
180 km/h e nella piccola isola di Foula di 178 km/h il 2/2. A Stornoway,
nelle Ebridi Esterne il 1° febbraio l’anemometro ha segnato 143 km/h.
Romania
Anche la Romania è stata colpita da un’ondata di freddo particolarmente
intensa durante i primi giorni dell’anno. A Lugoj, cittadina situata una
cinquantina di km a est di Timisoara, la temperatura minima del giorno 4
gennaio è stata di –25.4°C. Sulla vetta del Monte Omu, a 2509 m di
altitudine, il giorno successivo, sono stati registrati –26.3°C. La neve
caduta in abbondanza ha raggiunto, in alcune zone della Transilvania e
della Dubruja, l’altezza di 150 cm provocando l’interruzione delle
comunicazioni stradali.
Federazione Russa
A Mosca, nella prima decade di dicembre, la temperatura non ha mai
superato i 12°C sottozero, provocando la morte di oltre 170 persone per
assideramento; anche se ciò potrebbe essere dovuto non solo agli estremi
termici registrati, ma anche ai problemi sociali che ancora opprimono quel
paese. La temperatura media sul lungo periodo a Mosca nel mese di dicembre
è di –6.1°C con una minima media di –10.0°C e un’estrema, sul lungo
periodo, di –27.0°C. A Pinega, nell’entroterra di Arcangelo, nella valle
della Dvina, il 22 dicembre la temperatura ha toccato –39.6°C.
Anche gennaio ha riservato alla città di Mosca, come d’altra parte al
resto del paese, temperature estremamente basse (-25.1° il giorno 3). Il
giorno 8 a Sura, località della Russia europea circa 500 km a est della
capitale, il termometro è sceso a –42.9°C.
In Siberia invece il periodo più freddo dell’inverno si è verificato circa
tre settimane dopo: gennaio ha fatto registrare un’estrema di –60.6°C a
Verhojansk e –62.7°C a Ojmjakon, entrambe il giorno 31, mentre il 1° di
febbraio, quest’ultima località, ha avuto una temperatura minima di
–64.5°C. Anche le sponde del Mar Nero, sulle pendici meridionali del
Caucaso, hanno sofferto per le nevicate che si sono verificate nei giorni
2, 3 e 4 gennaio. A Sotchi, dove la neve è stata tolta da palme, eucalipti
e cipressi, la temperatura massima è scesa da 14.0°C del primo giorno
dell’anno a 1.9° del giorno 3, con -2.7° di minima il giorno successivo.
Europa meridionale e orientale
Le forti nevicate, verificatesi nei giorni centrali del mese di dicembre
nell’area settentrionale della penisola iberica, hanno messo in seria
difficoltà automobilisti e cittadini. Nelle regioni di Castilla e Leon e
de La Rioja la temperatura ha raggiunto punte estremamente basse (-10° C a
Logrono). Anche nel nord dell’Italia, in Francia e sui monti della Corsica
si sono registrate precipitazioni nevose e temperature rigide; a Milano
Malpensa il giorno di Natale la minima è stata di –12.0°C, a
Luxeuil-les-Bains, nell’Alta Saona, il giorno 24 dicembre il termometro ha
segnato –18.3°C, mentre a Figari, nel sud della Corsica, a Natale il
termometro ha raggiunto di –4.9°C. In Grecia e in Turchia tempeste di neve
hanno bloccato i trasporti; a Larissa il giorno 20 dicembre la temperatura
minima ha raggiunto il valore di –20.4°C (nel periodo 1961-1990 l’estrema
minima si era verificata in gennaio con –21.6°C). Lo stesso giorno e
Edirne, in Turchia, il termometro ha segnato –10.4°C. Anche la Polonia ha
subito la morsa del freddo che ha ucciso 117 persone; a Lublino, vicino al
confine con la Bielorussia il termometro ha fatto registrare –22.2°C il
giorno il 17 dicembre.
Asia
Mongolia: superato il record mondiale di alta
pressione, raggiunti i 1085,6 hPa a Tosontsengel.
Mongolia
La più alta pressione atmosferica (ridotta) registrata sulla Terra, come
risulta in letteratura, è quella che il 31 dicembre 1968 gli strumenti
hanno rilevato nella città di Agata, in Siberia, con un valore di 1083.8
hPa. Da fonti NOAA si apprende che questo valore sarebbe stato superato
nella cittadina di Tosontsengel, in Mongolia, circa 680 km a ovest della
capitale Ulan Bator, posta a 1720 m di altitudine. Qui, all’ora locale
0200 del 19 dicembre 2001, la pressione ha raggiunto il valore di
1085.6 hPa. Al momento della lettura il termometro segnava –40.5°C e
uno strato di 4 cm di neve asciutta ricopriva completamente il terreno.
Gli estremi termici di quel giorno sono stati –44.1°C e –23.8°C, al di
sotto della temperatura media normale che, in dicembre, è di –28.2°C, con
–33.0°C di minima e –21.8°C di massima (i valori estremi sul lungo periodo
sono, per dicembre, rispettivamente di –51.6°C e 4.7°C)
I valori medi climatologici della pressione atmosferica di Tosontsengel
sono di 1054.5 hPa per il mese di dicembre e 1031.9 per l’anno. Tuttavia è
gennaio che detiene la pressione media più alta con 1058.0 hPa; il mese
con il valore più basso è luglio con 1008.7 hPa.
Indonesia
Il 7 febbraio un’onda di marea di oltre di 9 metri di altezza, provocata
da un tifone, si è abbattuta sull’isola di Bali costringendo
all’evacuazione di centinaia di abitazioni e causando l’inondazione di
numerose coltivazioni. Afganistan
Il 7 febbraio una valanga ha bloccato il tunnel più alto al mondo,
costruito dai russi durante l’occupazione del paese, a 3363 metri s.l.m.
Era stato riaperto appena un mese prima dopo che nel 1990 fu chiuso a
causa del materiale bellico e di risulta abbandonato e accatastato
all’interno. Sul posto durante la notte, mentre era in atto una tempesta
di neve , la temperatura è scesa a –30°C.
Oceania
Acqua e fuoco
Australia
Nell’ultima decade di dicembre l’Australia orientale è stata sconvolta da
impetuosi incendi che hanno distrutto abitazioni e vegetazione. Le
temperature molto elevate (con una punta di 45.6°C il giorno 25 a
Cloncurry, piccola cittadina del Queensland, ai piedi della catena dei
monti Selwyn) e la bassa umidità, hanno favorito lo svilupparsi e
l’estendersi delle fiamme.
Il 5 febbraio un ciclone tropicale, il Chris, ha colpito, per la prima
volta in questa stagione, le aree costiere settentrionali dell’Australia;
la zona a sud ovest di Port Hedland, città mineraria di 14.000 abitanti, è
stata investita da venti con raffiche superiori a 200 km/h. Il giorno 7,
il ciclone, inoltrandosi nell’interno del continente, si è indebolito e ha
esaurito la propria energia distruttiva. |