Rivista Ligure di Meteorologia

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Meteo Quiz
  a cura di Massimo Riso

I fronti

I fronti si dividono in fronti caldi, fronti freddi, fronti occlusi, e fronti stazionari
Una massa d'aria che spostandosi dal proprio luogo di origine viene a transitare sopra regioni più fredde prende il nome di fronte caldo, viceversa se viene a transitare sopra regioni più calde prende il nome di fronte freddo.
Le masse d'aria hanno ciascuna caratteristiche diverse e inoltre velocità di spostamento diverse. Esse però tendono a non mescolarsi cioè a rimanere separate tra loro.
Se due masse d'aria con caratteristiche diverse vengono a contatto tra loro rimangono divise da una superficie di discontinuità, la traccia al suolo di questa superficie viene chiamata fronte. Taluni invece indicano la zona di separazione delle due masse d'aria non come una superficie di discontinuità ma come una zona più o meno stretta di passaggio tra la massa d'aria calda e quella fredda o viceversa, ciò intrinsecamente è vero, perché anche se la zona fosse ipoteticamente di pochi centimetri non sarebbe mai una superficie ma una zona di transizione, ma questa zona è talmente piccola rispetto alle dimensioni delle masse d'aria coinvolte che si può ritenere una superficie, per cui dove questa superficie tocca il suolo lì è localizzato il fronte.
Prendiamo ad esempio una massa di aria calda che raggiunge una regione fredda, abbiamo un fronte caldo. L'aria calda é più leggera di quella fredda perciò tenderà a sormontarla, a scivolargli sopra. In questo caso l'aria calda tenderà a salire gradualmente in quota condensando l'umidità che contiene e dando luogo a nubi stratificate, la zona delle precipitazioni è molto estesa, 300 - 400 Km, la temperatura aumenta e la pressione diminuisce.
Se una massa d'aria fredda raggiunge una regione calda avremo un fronte freddo.
L'aria fredda è più pesante di quella calda e non si solleva, viaggia al suolo, spostando e alzando violentemente l'aria calda che incontra al suo passaggio. Il sollevamento energico dell'aria calda, origina, lungo tutto il fronte una fascia di nubi cumuliformi che costituiscono una specie di barriera di temporali e nubi turbolente. Le precipitazioni sono di regola violente, ma meno estese che nel fronte caldo, circa 100 Km. La temperatura dopo il passaggio del fronte é in forte diminuzione, la pressione, prima é in diminuzione, dopo in brusco e marcato aumento.
Talvolta succede che un fronte freddo raggiunge uno caldo, in questo caso i due fronti si fondono assieme, abbiamo un fronte occluso, esso può avere sia le caratteristiche di un fronte caldo che di uno freddo, dipende dalle masse d'aria che incontra al suo passaggio.
Quando un qualsiasi fronte dei tre tipi sopra citati, per varie ragioni si ferma, prende il nome di fronte stazionario, il suo nome perciò non dipende dalle caratteristiche ma dalla velocità di spostamento, essendo la velocità del fronte quasi nulla le due masse d'aria non vengono in contrasto fra di loro, ma scivolano una a fianco all'altra, generando fenomeni di norma non violenti ma che perdurano del tempo.


 

A sinistra un fronte caldo, a destra un fronte freddo, nel punto in cui la superficie di discontinuità raggiunge il suolo viene tracciato il fronte.