Cronaca meteo Liguria
Autunno 2003
a cura di Nicola Podestà
Dopo l’estate siccitosa e calda era stato
pronosticato, anche autorevolmente, un Autunno ricco di eventi
estremi, alluvionali; l’ennesima riprova di un clima sempre più
tropicalizzato. Al contrario, la stagione è trascorsa quanto mai
tranquilla, quasi scialba e priva di particolari spunti di cronaca.
La ripresa delle piogge dopo un periodo secco estremamente
prolungato è avvenuta in maniera regolare: si sono fatte vedere, in
verità assai poco, a settembre e sono proseguite più consistenti, ma
distribuite nel tempo in maniera equilibrata, nei due mesi
successivi. I rovesci di pioggia non hanno mai stati toccati gli
eccessi che si potevano paventare e, senza arrecare disagi di sorta
se non piccole frane o smottamenti fisiologici in un territorio come
quello ligure, hanno progressivamente rimpinguato le falde idriche
sino a porre rimedio , finalmente, ad un periodo siccitoso iniziato
già in primavera.
Anche sul fronte delle temperature non si individua nulla da
segfnalare. Mentre le medie delle massime e delle minime di
Settembre oscillano entro pochi decime di grado attorno alla norma,
Ottobre se ne è discostato sensibilmente facendo segnare valori medi
di circa 1-1,5°C gradi inferiore ai valori stagionali; Novembre,
invece, presenta un incremento sulle medie storiche di circa 1°C per
le massime e di 2°C sulle minime. Ne risulta che l’andamento termico
complessivo rientra nella normalità stagionale.
Ora descriviamo con maggior dettaglio il trimestre autunnale.
Settembre Il mese inizia in un scenario
tendenzialmente buono per il consolidarsi di un anticiclone in
spostamento dalle isole britanniche all’Europa continentale.
L’instabilità sulle nostre regioni è però ancora mantenuta viva da
un minimo sul Mar Ligure che richiama flussi freschi e secchi. Il
cielo è sereno. Il campo anticiclonico si estende e per diversi
giorni il settentrione italiano è immune dai flussi atlantici,
costretti a transitare più a sud. Consistenti corpi nuvolosi
interessano la Corsica e la Sardegna e solo marginalmente a Liguria
su cui si verificano deboli e sporadiche precipitazioni tra i giorni
6 e 7.
Da lunedì 8 la pressione cede decisamente e prelude ad un nuovo
deterioramento. Si forma un minimo barico sul golfo di Genova da cui
deriveranno rinforzo del vento e temporali, essenzialmente
concentrati sulla Riviera di Levante ed il Genovesato. In breve
l’ondata di maltempo si sposta sul meridione dove è resa più attiva
dalla presenza sullo Ionio di un vortice alimentato da aria fredda
balcanica.
Subentra sulla Liguria una settimana di tempo alterno, con
prevalenza di schiarite via via più ampie prodotte da correnti
secche in discesa da un’area anticiclonica sul nord Europa. Le
deboli piogge del giorno 14, associate al veloce transito di una
linea di instabilità, interrompono solo momentaneamente la tendenza
positiva. Il 15 il cielo torna sereno ed il bel tempo si protrarrà
per circa una settimana. Una residua instabilità insiste sul
meridione a causa di una depressione attiva sul golfo della Sirte.
Dal 22 il tempo si deteriora moderatamente per effetto di una
perturbazione atlantica che si invortica sull’Italia settentrionale
apportando sporadiche precipitazioni e temporali.
L’ultima settimana del mese inizia all’insegna di tempo debolmente
perturbato; la crescita di un nucleo di alta pressione sull’Europa
produce forti venti da NW e temperature fresche, ma il peggioramento
più sensibile si verifica tra sabato e domenica con piogge diffuse,
anche se non intense. Si giunge a fine mese con una serie di
giornate caratterizzate da una spiccata variabilità indotta da
correnti meridionali che continuano ad addensare lungo le coste
abbondanti corpi nuvolosi.
Ottobre I flussi umidi iniziati il mese precedente
non accennano a diminuire e apportano deboli piogge su levante
ligure e le regioni tirreniche, mentre l’Italia orientale comincia a
sentire l’influenza del campo anticiclonico in espansione
sull’Europa dell’est. In Liguria permane una spiccata variabilità e
il vento di libeccio determina alcuni giorni di mare agitato al
largo e mareggiate sulle coste di levante.
Dopo un nutrito avvicendarsi di fronti perturbati una decisa rimonta
anticiclonica stabilizza l’atmosfera tra i giorni 6 e 11. Il cielo
rimane però prevalente nuvoloso o molto nuvoloso a causa
dell’afflusso di aria calda e umida africana che localmente darà
luogo anche a dense foschie.
Solo da mercoledì 15 la rotazione dei venti da settentrione,
conseguente all’instaurarsi di un imponente anticiclone sulla
Scandinavia (1041 hPa), favorirà il dissolversi della nuvolosità e
causerà un sensibile calo termico specialmente sul settore
adriatico. Dal 17 il nucleo anticiclonico inizia a cedere riaprendo
il varco all’aria atlantica. Inizia così una fase grigia e piovosa,
che giungerà sino a fine mese, propiziata dall’approfondirsi di una
serie di minimi tra il golfo di Biscaglia e le Baleari che
favoriranno la risalita di aria umida e instabile.
Il mese si chiude sotto l’influenza di una profonda e persistente
circolazione ciclonica sull’Inghilterra i cui effetti sulle nostra
regione si concretizzano in piogge, in qualche caso anche intense,
venti forti occidentali e mare molto mosso o agitato.
Novembre Dal giorno 2 il maltempo inizia ad
attenuarsi per merito di una decisa rimonta anticiclonica che in
breve si dominerà sull’Europa producendo diversi giorni di bel
tempo. Solo l’Adriatico continua ad essere lambito dalla discesa di
correnti fredde. Nei giorni 6 e 7 cieli grigi e deboli piogge
intermittenti segnalano l’arrivo di flussi caldi in risalita dal
Mediterraneo meridionale. Nei giorni successivi, nonostante la
pressione al suolo resti su valori alti (1020 hPa il giorno 11), la
Penisola si trova in una situazione di leggera instabilità: correnti
settentrionali interessano le regioni alpine ed una circolazione
depressionaria resta attiva sul meridione.
La parte centrale del mese vede il transito di una serie di
perturbazioni atlantiche; i cieli sono in prevalenza nuvolosi e si
verificano deboli piogge sparse. Dal 17 la pressione aumenta,
dapprima sull’Europa occidentale per poi estendersi gradualmente
verso est, deviando così le perturbazioni atlantiche vengono deviate
a nord delle Alpi. Il nucleo anticiclonico si consolida e sino al 20
garantisce tempo stabile e discrete condizioni del cielo. Dal 21
l’alta pressione si sposta verso levante; ne consegue la risalita di
aria caldo-umida di matrice africana. Ciò, in concomitanza con
l’avvicinamento di sistema atlantico produce intensi addensamenti
nuvolosi e segna l’avvio di una fase perturbata in cui l’incessante
fluire di fronti atlantici apporterà dal giorno 24 a fine mese,
quasi quotidianamente, precipitazioni di debole o moderata
intensità. |