Cronaca meteo Liguria
Inverno 2004
a cura di Nicola Podestà
L’inverno del 2004 ha richiamato più volte
l’attenzione della cronaca per le ripetute
ondate di freddo e le nevicate che hanno
proposto scenari inconsueti in gran parte
dell’Italia. La situazione barica su scala
continentale è stata complessivamente
contrassegnata da conformazioni favorevoli
all’ingresso nel Mediterraneo di correnti fredde
attraverso la porta della bora; queste, poi,
dall’alto Adriatico hanno puntato decisamente a
sud tagliando in diagonale l’Italia. Di
conseguenza i fenomeni più vistosi si sono
concentrati essenzialmente sui settori
orientali, sul centro e sul meridione della
Penisola. In Liguria gli avvenimenti hanno preso
una piega sensibilmente diversa: il più delle
volte si è rimasti al margine dei flussi
perturbati e sebbene non sia stato possibile
sottrarsi agli effetti della generale
instabilità, questa si è presentata in modo
abbastanza attenuato, in particolare
sull’estremo ponente.
Il consuntivo di fine stagione presenta in
Liguria temperature medie allineate con i valori
climatologici; nei valori giornalieri si segnala
qualche episodio di freddo severo, ma non
eccezionale, sul centro ed sul levante della
regione. Le coste del ponente sono state più
favorite: anche negli episodi più freddi le
minime estreme sono ovunque rimaste almeno due
gradi al di sopra dello zero.
In tema di precipitazioni oltre alla comparsa
della neve nell’entroterra in quantitativi da
molto tempo inusuali, si segnala il ritorno del
totale stagionale di piogge oltre le medie
storiche (anche questo non accadeva da anni) per
merito esclusivo di dicembre, piovoso al tal
punto da compensare da solo i forti deficit
pluviometrici di gennaio e febbraio.
Dicembre
E’ iniziato all’insegna del maltempo a causa di
una profonda saccatura estesa dalla Scandinavia
alle coste del nord-ovest africano. La
contemporanea presenza di una massiccia area di
alta pressione sull’est europeo ha determinato
una situazione di blocco meteorologico che vista
a priori attraverso le indicazioni dei modelli
matematici aveva allarmato non poco i servizi di
Protezione Civile, inducendoli a proclamare uno
stato di allerta meteo. In realtà gli effetti
del maltempo si sono limitati ad una serie di
giornate grigie con piogge diffuse generalmente
deboli, che hanno provvidenzialmente rifornito
le falde idriche senza causare particolari
traumi al territorio. I flussi aerei provenivano
da sud ovest e le temperature sono restate,
ovviamente, superiori alle medie stagionali.
Dopo la prima settimana il motivo dominante sino
a fine mese è stato l’alterno presentarsi di
onde perturbate, in genere piuttosto veloci, e
di rimonte anticicloniche. I massimi di
pressione hanno toccato anche i 1040 hPa ed
hanno prediletto le alte latitudini. Di
conseguenza si sono prodotti flussi freddi in
discesa da NE, che quasi sempre hanno solamente
lambito la Liguria per andare a coinvolgere
direttamente in episodi di tempo estremamente
perturbato le regioni meridionali, che a più
riprese hanno sperimentato il freddo intenso.
Dopo Natale il tempo si deteriora sensibilmente
sulla nostra regione ed il mese finisce con una
sequenza di giornate piovose, così come era
iniziato, ma questa volta con quantitativi
piuttosto rilevanti concentrati in particolare
nel giorno 28 (a Imperia, ad esempio, si
registrarono in quella data 89 mm d’acqua).
Gennaio.
Lo schema generale seguito dalla circolazione
atmosferica non ha differisce molto da quello di
dicembre: continuano a dominare i flussi freddi
in discesa al Mediterraneo dal bordo orientale
di anticicloni con massimi posizionati molto a
nord dell’arco alpino. Il giorno 2,
l’approfondirsi di un minimo ad ovest della
Corsica crea le condizioni per un peggioramento
da cui scaturiranno deboli precipitazioni, a
carattere nevoso anche a quote molto prossime
alla costa. Il pronto aumento della pressione
sull’Atlantico e sulle regioni baltiche ha poi
isolato le regioni settentrionali italiane dai
flussi perturbati riportando nuova stabilità e
temperature rigide. Il giorno dell’Epifania
segna l’inizio del ritiro dello scudo di alta
pressione; si apre così la strada all’ingresso
di flussi occidentali collegati ad un esteso
vortice depressionario molto attivo sul nord
Atlantico. L’influenza sul clima della Liguria è
stata piuttosto marginale: ha portato
all’instaurarsi di una spiccata variabilità, ma
senza fenomeni degni di nota. La variabilità ha
contrassegnato tutta la parte centrale del mese
ed al grande movimento di corpi nuvolosi
trasportati dai flussi atlantici, sono state
sporadicamente associate deboli piogge
specialmente sul levante. Effetti molto più
vistosi, e non pochi problemi, si ebbero al
centro ed al sud come conseguenza
dell’instaurarsi sul basso Tirreno di una vivace
area depressionaria. Il giorno 22 un’ondata aria
artica ha investito le regioni di nord-est e dal
23 si avvia anche in Liguria una fase
moderatamente perturbata che giunge sino a fine
mese, evidenziata da nevicate nell’immediato
entroterra e da piogge generalmente deboli sul
ponente, anche moderate sul levante.
Febbraio.
L’inizio di Febbraio vede una situazione di
blocco anticiclonico sul Mediterraneo centrale
che propone, insieme alla stabilità atmosferica,
una sequenza di giornate opache a causa di
deboli flussi sciroccali che addensano spessi
corpi nuvolosi e foschie lungo la costa. Lo
stato del cielo migliora sola dal giorno 7 per
merito di correnti secche e fredde associate ad
un sistema frontale in discesa verso sud.
Successivamente un solido campo anticiclonico
sulla Francia riporta stabilità e garantisce
alcuni giorni soleggiati, prima che il ristagno
atmosferico riproponga la comparsa di foschie e
nubi basse da cui si staccano sporadiche gocce
di pioggia. Il giorno 19 ricompare la neve sui
monti, ma il fenomeno più interessante del mese
è senza dubbio l’abbondante precipitazione di
polvere sahariana depositata a terra dalla
pioggia il giorno 21 dopo aver sorvolato il mare
provenendo da SW sulle ali del vento attivato da
una circolazione ciclonica posizionata sulla
penisola iberica.
Il carattere nuvoloso del febbraio 2004 si
conferma anche nell’ultima settimana, che
trascorre sotto un cielo quasi sempre grigio. |