METHANE CLATHRATE
"Ciao, mamma. Sono arrivato." Disse Giulio mentre apriva la porta di
casa.
"La mamma non c’è," rispose il nonno. "E’ andata a comprare non so cosa
che gli mancava per preparare la cena."
Giulio rimase un attimo in silenzio pensieroso, poi disse: "Visto che
siamo soli volevo chiederti una cosa riguardo oggi."
"Mmmm…. Sarà meglio che andiamo di là, non vorrei che entrasse tua madre
e ci sentisse."
Appena entrarono in salotto il nonno disse: "Aspetta un attimo, accendo
il visore esterno, così vediamo se arriva qualcuno. Bene, che cosa
volevi chiedermi?"
"Innanzitutto non ho capito una cosa, mi raccontavi questa mattina che
l’innalzamento della temperatura fu causato dall’inquinamento
dell’atmosfera da parte dell’uomo. Ma come questo ha potuto causare un
così rapido riscaldamento?"
"Vedi, l’uomo dal XIX secolo e per tutto il XX secolo ha bruciato una
gran quantità di combustibili fossili: carbone, metano, petrolio,
producendo un sacco di anidride carbonica. Nel XXI secolo poi, i paesi
che allora venivano chiamati orientali: in particolare Cina e India,
svilupparono una economia industriale, producendo una gran quantità di
questo gas che si andò a sommare a quella prodotta dai paesi
occidentali. L’anidride carbonica come sicuramente sai è un gas che
provoca un effetto serra nell’atmosfera.
Ma l’anidride carbonica non fu direttamente la causa del disastro,
funzionò un po’ come il detonatore in una bomba, una piccola quantità di
esplosivo per innescare la vera e propria bomba distruttiva. La bomba si
chiamava Methane Clathrate o Metano idrato.
Alla fine del XX secolo molti ricercatori scoprirono che questo composto
di ghiaccio e metano intrappolava una quantità tale di gas da superare
tutti i combustibili fossili esistenti sulla Terra.
Questo composto fu trovato in tutti i terreni perennemente ghiacciati
esistenti allora intorno al circolo polare artico e soprattutto sui
fondali oceanici. Il clathrate è un composto molto instabile, basta
niente per destabilizzarlo e liberare il metano in esso contenuto. Tieni
conto che un litro di quel composto contiene fino a centosettanta litri
di metano. Gli scienziati lanciarono l’allarme in merito al pericolo che
rappresentava l’accoppiata anidride carbonica - Clathtate, ma fu
totalmente inascoltato.
L’anidride carbonica causò un lieve innalzamento della temperatura
dell’atmosfera, questo provocò la fusione del terreno ghiacciato (il
permafrost) che ricopriva i terreni artici.
Il clathrate intrappolato nel terreno si destabilizzò liberando una gran
quantità di metano, che ha un potere 20 volte superiore all’anidride
carbonica per quanto riguarda l’effetto serra. Da quel momento in poi la
situazione precipitò. L’atmosfera cominciò rapidamente a riscaldarsi.
Anche la temperatura dell’acqua del mare cominciò a salire,
destabilizzando le enormi quantità di clathrate presenti nei sedimenti
oceanici. Nel giro di pochi anni la temperatura letteralmente schizzò
verso l’alto.
Quello che molti paventavano come un dramma, cioè l’innalzamento del
livello dell’acqua del mare, passò praticamente inosservato, tali furono
i danni causati dallo sconvolgimento climatico: continue alluvioni
distruttive, tornadi e cicloni di potenza fino ad allora mai viste,
enormi ondate tsunami cominciarono a colpire un po’ tutte le coste."
"Ma, che cosa è lo tsunami?"
"Lo tsunami è una enorme onda del mare, velocissima, alta decine di
metri, che si infrange sulle coste. Ha un potere distruttivo tremendo,
normalmente è causata da terremoti, ma in questo caso fu causata da
enormi frane lungo i pendii delle piattaforme continentali. Questi
grandi depositi di clathrate erano localizzati proprio alla base delle
piattaforme continentali, sciogliendosi, venne a mancare l’appoggio alle
enormi quantità di sedimenti accumulati nel corso dei millenni proprio
lungo le scarpate.
In pochi anni, si parla di qualche decennio non di secoli, la
temperatura salì di oltre 10 gradi, rendendo invivibile la maggior parte
dei territori terrestri. Quando le città come la nostra furono sigillate
la temperatura era già salita di oltre 20 gradi e continuava ancora ad
aumentare.
Poi non si è più saputo nulla. I dati ufficiali parlano di una
temperature esterna di oltre cento gradi. Quando tutta la generazione di
persone che visse quel periodo morì nessuno sapeva più cosa volesse dire
vivere all’aria aperta con il sole che ti riscalda il viso in un freddo
mattino. Tutti vedevano il sole come un nemico.
Ma alcune persone hanno continuato a sperare e hanno cominciato a
raccogliere dati, sia passati che presenti. Come ti ho già accennato
questa mattina, si è così creata una rete di persone che lavorano in
clandestinità e che tengono sotto controllo il clima, aspettando il
momento opportuno per diffondere a tutte le città del mondo le notizie.
E oggi c’è una novità, l’ho ricevuta proprio ora. Non so come, ma da una
città d’Europa: Parigi, qualcuno, è riuscito di nascosto ad inviare
all’esterno una sonda di rilevamento dati. Questi vengono trasmessi
sulla rete clandestina, e la novità è questa: la temperatura ha
ricominciato a scendere. Attualmente è di 70°C. Purtroppo non sappiamo
da quanto tempo ha cominciato, ma il gruppo russo è quasi riuscito ad
abbattere le ultime protezioni per entrare nei database delle
multinazionali, se ci dovessero riuscire, speriamo non li scoprono,
potrebbe finalmente giungere il momento tanto atteso."
"Oh, oh, sta arrivando la mamma." Disse Giulio indicando il visore
esterno.
"Sarà bene che ritorniamo di là. Mi raccomando…"
"Stai tranquillo."
"Ce ne vorrebbero ragazzi come te, sono le nuove generazioni che
mancano, non hanno più voglia di lottare."
"Non ti credere. Ho anche io una sorpresa. Ne parliamo dopo cena."
"Ciao mamma, visto che non mi sono bagnato?"
"Vedo, vedo." Disse la madre mentre posava il sacchetto della spesa ed
estraeva gli ingredienti che aveva comprato. "Ma che cosa andate a fare
sempre nella foresta?"
"Niente di particolare. Ci siamo costruiti una specie di rifugio
intrecciando i rami e le foglie."
"Non è che fate niente di illegale? Sapete che le piante non possono
essere tagliate."
"No, no, non le danneggiamo. Abbiamo semplicemente intrecciato i rami,
non li abbiamo tagliati. Proprio oggi mentre eravamo nel rifugio Albert
ha avuto una idea fantastica. L’altro giorno ha incontrato John Mallory."
"Ah, quel ragazzo che abitava a due isolati da qui. Suo padre era molto
amico con tuo padre erano colleghi di lavoro."
"Già, mio padre… mi sarebbe tanto piaciuto conoscerlo. Non lo ricordo
affatto. Comunque ti stavo dicendo: Albert con John hanno avuto l’idea
di andare domenica al parco divertimenti del Nordest e hanno invitato
tutto il nostro gruppo."
"Chi sarebbero, Enrik, Giorgio e Mario?" Disse la mamma mentre
introduceva gli ingredienti nel sintetizzatore alimentare.
"Si, esatto. Spero che non hai nulla in contrario."
"No, anzi. John è un bravo ragazzo. Se non ricordo male dovrebbe avere
ormai più di venti anni. L’importante che rientrate prima delle ore 20."
"Certo, comunque abbiamo sempre i comunicatori, il parco è interamente
cablato per cui in qualunque momento ci possiamo sentire."
"Avete già deciso a che ora partite?"
"Si, vogliamo essere lì appena apre, così abbiamo tutto il giorno
davanti. Dobbiamo partire almeno alle sei, ci vuole poco più di un’ora
di viaggio con il metrò, sono oltre 500 Km. I biglietti cominciano a
venderli alle 7.30 anche se poi apre alle 8.00.
Mmm… Che buon profumino, ma cosa ci metti nel mangiare?"
"Ci aggiungo delle erbe. Dopo che il cibo esce dal sintetizzatore
aggiungo alcune erbe e lo inserisco ancora qualche minuto nel fornetto."
"Sono quelle in quei vasi sul balcone? Credevo fossero piante da fiori."
"Fanno anche dei fiori carini violetti, le foglie sono però molto
aromatiche e danno un buon gusto ai cibi. Sono comunque diverse piante,
ognuna ha un gusto diverso. Me le aveva portate il nonno anni fa."
"Eh si, sono passati quasi venti anni," disse il nonno mentre
sgranocchiava il cibo. "Me le aveva regalate un mio amico anni addietro,
e quando tua madre si sposò con mio figlio preparai delle nuove piantine
per regalargliele. Eh si, passa il tempo."
"Mamma, che fai questa sera? Vedi il solito teleromanzo?"
"Si, vedo: Un posto al fresco, sono ormai le ultime puntate. Viene anche
Mary, quella mia amica magrolina, e comunque non è un teleromanzo."
"Beh, è comunque la solita solfa. Ma il protagonista è sempre in
galera?"
"Si, ma sembra che sia innocente e forse lo rilasciano."
"Beh, mentre voi vi vedete il teleromanzo o quello che diavolo è, io
vado di là al terminale della rete. Vieni anche te nonno? Ti faccio
vedere il sito 3D che sto facendo."
Driiinnnn…..
"Sarà Mary," disse Giulio. "Vi lascio al vostro teleromanzo, io col
nonno andiamo di là."
Quando entrarono nella camera col terminale Giulio accese l’impianto di
amplificazione audio, si diffuse subito nell’ambiente una musica ad alto
volume.
"Come mai hai messo la musica così ad alto volume?" Disse il nonno.
"Aspetta e vedrei."
Non trascorse un minuto che si sentì: "Giuliooo! Abbassa un po’ quella
musica che qui non si sente niente!"
Visto, la mamma ha subito protestato.
"Si. Chiudo la porta così non vi disturbo." Poi disse a bassa voce:
"Così posso chiudere la porta senza che si insospettisca."
"Ah, già. Mi avevi detto che avevi una sorpresa."
"Esatto, domenica con i miei amici usciamo."
"Si, lo so, andate al parco divertimenti del Nord est."
"No, non in quel senso, usciamo veramente."
"Come sarebbe: veramente."
"Significa che usciamo fuori."
"Fuori? Ma intendi proprio fuori fuori?"
"Si, intendo proprio fuori. John ha scoperto un passaggio nelle vecchie
miniere che, secondo lui, porta all’esterno."
"Ma come ha fatto a scoprirlo?"
Giulio ripeté più fedelmente possibile il racconto di Albert.
"Bene, se non ho capito male il padre di John insieme a due suoi
colleghi trovarono questa grotta e la chiusero per non farla scoprire a
nessun altro."
"Esatto."
"Ma non sarà pericoloso uscire? Se dovessero beccarvi? Non lo posso
permettere."
"Stai tranquillo, staremo molto attenti non ci beccheranno. Per quanto
riguarda la temperatura penso che non ci sia pericolo se all’esterno di
Parigi, in Europa, è sui settanta gradi qui dovremmo essere sui quaranta
una temperatura ancora accettabile."
"Speriamo tu abbia ragione. Vieni ti do una cosa."
Il nonno aprì un armadio e tirò fuori una custodia."
"La tua videocamera 3D!"
"Si, te la presto per domenica. Se riuscite ad uscire dovete riprendere
tutto quello che vedete, è troppo importante, almeno che ne valga la
pena correre tutti questi rischi."
"Grazie nonno, non speravo tanto."
FINE TERZA PUNTATA |