RIVISTA DI METEOROLOGIA, CLIMA E GHIACCIAI
  

 

 

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   Notizie dal mondo

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   a cura di Roberto Pedemonte e Massimo Riso

 

Europa centrale: allagamenti, decine di morti e migliaia le persone evaquate

ITALIA
L’onda di calore che ha colpito l’Italia alla fine di giugno, è stata più intensa nel nord del paese, dove sono stati registrati 5 decessi di persone anziane e dove erano già presenti condizioni di siccità. Il livello del fiume Po ha raggiunto i minimi storici. Si ricorda che nel 2003 il caldo estremo provocò nel paese almeno 8000 vittime.


L'ondata di calore che ha colpito l'Europa occidentale nel mese di giugno.

EUROPA OCCIDENTALE
Nel periodo ottobre 2004-agosto 2005 in molte aree di Regno Unito, Francia, Spagna e Portogallo le precipitazioni sono state inferiori al 50 % della quantità media. Le condizioni di siccità createsi hanno aggravato gli incendi nella regione; in particolare in Portogallo, solo nel mese di agosto, sono stati individuati 3000 roghi.

EUROPA CENTRALE
Un'ondata di intenso maltempo ha colpito l'Europa centrale dal 22 al 24 agosto, le nazioni più colpite: Svizzera, Austria, Croazia, Slovenia, Romania e tutta la regione della Baviera. Decine i morti e migliaia le persone evaquate.


L'area allagata presso Oberallgaeu, nel sud della Baviera (Christian Oswinski/Polizei Kempten/Ddp/Afp).

 

Australia: 10 agosto, la più intensa nevicata dal 1951.

AUSTRALIA
A metà giugno la parte orientale dell’isola è stata colpita da forti piogge. Oltre 3000 persone sono state evacuate dalla città di Lismore, circa 600 km a nord di Sydney, e il livello del fiume Wilson è cresciuto di oltre 10 metri.

Il mese di luglio in Australia ha fatto registrare una temperatura media di 1.01 °C superiore alla norma. Si tratta del quinto luglio più caldo dal 1950.

Alla fine di agosto l’isola continente è stata teatro di un forte sistema depressionario, con forti piogge e raffiche di vento. Inondazioni si sono avute a Meander, Macquarie e South Esk Rivers, con venti che soffiavano a oltre 100 km/h. Sul Monte Wellington (1271 m) le raffiche hanno fatto segnare la velocità di 120 km/h.

Nell’estrema parte meridionale dell’isola il 10 agosto è caduta la neve, in particolare negli stati di Victoria, New South Wales e Tasmania. A Melbourbe si è verificata la prima nevicata dal luglio 1986 e la più intensa da quella dei giorni 19-20 luglio del 1951. In molte aree della regione la temperatura massima non è andata oltre 5 °C.


Evidenziata la bassa temperatura raggiunta in Victoria, Tasmania, e New South Wales.

 

 

 

India: battuto il record di pioggia in 24 ore del paese, il 26 luglio a Bombay sono caduti 944mm di pioggia.

INDIA
L’ondata di calore iniziata in maggio nell’Asia meridionale, si è protratta fino a giugno inoltrato, con temperature fino a 50 °C in alcune aree dell’India, del Pakistan, del Bangladesh e del Nepal. Le vittime sono state circa 400, di cui almeno 100 nello stato di Orissa, in India, altrettanti in Bangladesh e 175 in Pakistan.


La tempesta che ha colpito l'India il 26 luglio

A Bombay il 26 luglio sono cauti 944 mm di pioggia a causa degli intensi temporali e rovesci collegati al monsone indiano. Si tratta del nuovo record di precipitazione in 24 ore del paese, avendo superato il vecchio record di 838 mm registrato a Cherrapunji il 12 luglio 1910. Almeno 1000 persone sono morte nello stato di Maharashtra e 429 solo nella città di Bombay

CINA
Le inondazioni che hanno colpito il sud della Cina a maggio, sono proseguite anche in giugno causando 116 morti e 9 milioni di sfollati nelle province di Hunan, Guangdong, Chongqing, Sichuan, Guizhou e Guangxi. Nell’estremo nord est del paese, nella provincia di Heilongjiang, sono caduti 200 mm di pioggia in 40 minuti, causando la peggiore inondazione degli ultimi 200 anni.


Anomalia delle precipitazioni nella Cina meridionale per giugno 2005

 Il 2 agosto la depressione formatasi nel Pacifico nord occidentale si è evoluta a tifone. Matsa, questo il suo nome, ha raggiunto le coste della provincia di Zhejiang, vicino a Huangyan, il giorno 6 con venti intorno a 140 km/h, provocando 13 morti e costringendo oltre un milione di persone a evacuare le proprie case.

 Il Tifone Sanvu, sviluppatosi nel Mar Cinese Meridionale, ha toccato terra vicino Shantou, nella provincia di Guangdong il giorno 13 agosto, con velocità del vento a circa 120 km/h.

VIETNAM
La Tempesta Tropicale Washi, formatasi nel Mar Cinese Meridionale il 28 luglio, si è diretta verso l’isola di Hainan e quindi, attraverso il Golfo del Tonchino, ha raggiunto la terraferma il 31 nel Vietnam settentrionale con venti fino a 85 km/h. 

TAIWAN


Animazione dal satellite del Tifone Haitang

Venti a circa 195 km/h, scatenati dal Tifone Haitang, hanno colpito le coste dell’isola il 18 luglio. Le piogge intense (oltre 1000 mm stimati nelle zone interne) hanno provocato inondazioni e frane. Il tifone, successivamente, si è diretto verso la Cina dove, il giorno 19 ha colpito Huangqi, nella provincia di Zhejiang, con venti a 120 km/h.

Il giorno 31 agosto l’isola è stata colpita dal Tifone Talim con venti a 195 km/h, che ha provocato ingenti danni materiali e 2 vittime.

GIAPPONE
Il 26 luglio la Tempesta Tropicale Banyan ha raggiunto le coste dell’arcipelago con piogge forti e venti fino a 75 km/h.

Il 25 agosto venti a 165 km/h si sono scatenati a sud della capitale Tokyo, a causa del passaggio del Tifone Mawar, sviluppatosi nel Pacifico quattro giorni prima. Lungo il suo passaggio è stato accompagnato da piogge torrenziali.

Stati Uniti: l'uragano Katrina è risultato il disastro naturale con maggiori perdite economiche mai verificatosi negli USA.

Nord America

CANADA
Nella provincia canadese del Manitoba le incessanti precipitazioni di giugno (fino a 125 mm durante la prima metà del mese), hanno causato l’allagamento di estese coltivazioni, provocando gravi danni economici, colate detritiche e l’inondazione della città di Drumheller.

STATI UNITI
Nell’area sud orientale di Colorado Spring, il 21 giugno, un temporale grandinigeno ha accumulato al suolo circa 30 cm di grandine. E’ stato necessario l’intervento di mezzi spartineve per liberare le strade.

La Tempesta Tropicale Arlene, formatasi nei Carabi, al largo delle coste dello Honduras il giorno 8 giugno, dopo aver attraversato Cuba e il Golfo del Messico, si è abbattuta nella bassa valle del Mississippi e del Tennessee con venti intorno a 95 km/h e forti piogge.

Nella parte centrale del mese di luglio, l’Arizona, il Nevada, la California e il sud dello stato dello Utah si sono registrate temperature di oltre 40 °C, con valori record: a Las Vegas, il giorno 19 è stata raggiunta la temperatura di 47.2 °C, eguagliando il vecchio record del 24 luglio 1942. Nella Valle della Morte il termometro ha segnato, per sei giorni consecutivi (dal 14 al 19), i 50 °C con un massimo di 51.7°C.


Le più alte temperature massime giornaliere fra l'11 e il 25 luglio 2005
negli USA.

La Tempesta Tropicale Cindy, sviluppatasi il 3 luglio nei Caraibi occidentali, è giunta sulla terraferma in Louisiana, vicino a Grand Isle, due giorni dopo, con venti fino a 110 km/h. Procedendo verso l’interno, ha provocato alcuni tornado e, negli stati del medio Atlantico, ha fatto misurare una quantità di precipitazione fino a 100 mm.

L’Uragano Dennis ha raggiunto il 10 luglio la costa della Florida, nei dintorni di Pensacola, con venti vicino a 195 km/h. La sua corsa, in precedenza, aveva provocato morte e distruzione a Cuba con 16 morti e a Haiti con 25 morti. Sull’isola dell’Avana, Dennis, che ha raggiunto categoria 4, è stato il più disastroso uragano dall’ottobre 1963, quando Flora causò 1100 decessi.

 

Animazioni dell'Uragano Katrina.

L’Uragano Katrina è risultato il disastro naturale con maggiori perdite economiche mai verificatosi negli Stati Uniti. Una depressione si è formata il 23 agosto a sud est delle Bahamas, raggiungendo lo stato di tempesta tropicale il giorno successivo. La sera del 25, poco prima di toccare la terraferma sulla costa meridionale della Florida, tra Hallandale Beach e Miami Beach nord, la depressione è stata classificata uragano. I venti soffiavano a 130 km/h. Nel sud della Florida ha causato 11 morti. Quindi movendosi verso ovest/sud ovest, nella mattina del 26, è sfociato nel Golfo del Messico, rinforzandosi. Il 27 Katrina ha raggiunto categoria 5 della scala Saffir-Simpson. Quello stesso pomeriggio la pressione registrata nel centro del ciclone da aeromobile è stata di 902 hPa, la quarta pressione più bassa mai registrata da un uragano nel bacino atlantico; le tre altre sono state: Gilbert nel 1988 con 888 hPa, Labor Day nel 1935 con 892 hPa e Allen nel 1980 con 899 hPa. Katrina, ora classificato come categoria 4 forte, ha toccato nuovamente terra a Plaquemines Parish, nella Louisiana sud orientale, all’inizio del giorno 29, con venti a 225 km/h. Considerando la pressione atmosferica, Katrina è risultato il terzo più profondo uragano a toccare la terraferma, con 920 hPa. Il centro dell’uragano è transitato appena a est della città di New Orleans, con venti a 155 km/h. Devastazioni e inondazioni senza precedenti si sono abbattute sulla città, anche e soprattutto a causa della rottura di una parte di un argine di un canale, inondandone almeno l’ottanta per cento, recando centinaia di vittime e rendendola inabitabile per mesi. Il livello del Mississippi si è alzato fino a 10 metri nei pressi del delta, sommergendo molti chilometri di coste. Nelle aree interessate al passaggio di Katrina sono stati registrati mediamente dai 100 ai 200 mm di pioggia caduta. Il giorno 30, lungo la valle del Mississippi e del Tennessee l’uragano ha perso gradualmente forza e, declassato prima a tempesta tropicale, si è esaurito.

Di immagini dell'Uragano Katrina in internet ne trovate quante ne volete, abbiamo preferito pubblicare questa eccezionale immagine dell'occhio dell'uragano.

Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) on NASA’s Terra.

MESSICO
Venti a 65 km/h e forti precipitazioni, oltre 125 mm, causati dalla Tempesta Tropicale Bret, hanno colpito il 28 giugno la Baia di Campeche e l’interno del territorio vicino a Tuxpan.

La Tempesta Tropicale Dora, con venti intorno a 65 km/h, il 4 luglio ha lambito le coste del Messico che si affacciano sull’Oceano Pacifico, provocando forti precipitazioni.


L’Uragano Emily

L’Uragano Emily ha colpito l’America Centrale nella parte centrale di luglio. Dopo essersi sviluppato il 10, si è mosso verso ovest e, il giorno 14, ha colpito Grenada con venti intorno a 150 km/h. Dopo aver attraversato Haiti e la Giamaica, ha raggiunto la penisola dello Yucatan raggiungendo categoria 3, con venti fino a 215 km/h e quindi si è diretto verso le coste nord orientali del paese dove, a Boca Madre, il vento ha soffiato a 205 km/h.

Le coste del Messico, un centinaio di chilometri a nord ovest di Veracruz, sono state raggiunte il giorno 23 agosto dalla Tempesta Tropicale Jose, che ha scatenato venti a 85 km/h e forti piogge.

 

Estese inondazioni hanno colpito molti paesi dell'Africa, Battuto il record giornaliero di pioggia a Elfashir nel Sudan.


Fonte: www.tdg.ch
Alluvione nel deserto.

Estese e violente inondazioni hanno colpito tutti i paesi dell'Africa dell'Ovest, causando molti morti e decine di migliaia le persone evacuate.

ALGERIA
Durante il mese di luglio caldo e siccità hanno colpito il Nord Africa e L’Europa Meridionale. In Algeria le temperature hanno raggiunto i 50 °C, causando oltre una dozzina di decessi.

SUDAN
Inondazioni si sono verificate negli stati di Darfur e Khartoum agli inizi di agosto. Migliaia di persone sono state evacuate e 8 risultano decedute. A Elfashir, nel nord del Darfur, il 3 agosto sono stati totalizzati 133 mm di pioggia in 24 ore, nuovo record giornaliero dall’inizio delle misurazioni nel 1918

GUINEA
La forte pioggia che si è abbattuta su Conakry a dopo mezzogiorno del 14 agosto ha fatto innumerevoli danni materiali nella capitale guineana e le sue periferie lontane.
Da oltre due settimane la capitale della Guinea era interessata da continui diluvi.
Fonte: www.kababachir.com

MAURITANIA
21 agosto, caduti in un giorno 330mm di pioggia, contro i 100mm di media annuale.
Circa 10.000 abitanti di Rosso, una città del sud-ovest della Mauritania, sono stati evacuati, una parte della città è finita totalmente sotto le acque.
Fonte: www.liberte-algerie.com

SENEGAL
22 agosto, inondazione a Dakar: con 184 mm di pioggie caduti in due giorni, Dakar ha conosciuto inondazioni mai viste prima. Una situazione che ha condotto le autorità a spiegare mezzi eccezionali per fare fronte ad una situazione che è sfuggita a qualsiasi controllo.
Fonte: fr.allAfrica.com

SIERRA LEONE
25 agosto, la più grave inondazione degli ultimi 60 anni ha colpito il paese, "villaggi interi sarebbero stati inghiottiti e di altri sono circondati dalle acque", ha indicato a Ginevra un portavoce delle Nazioni Unite. "Ci sono certamente morti," ma non si ha alcuna idea del loro numero la Croce Rossa del paese ha evacuato 15000 persone.

 

 

Salvo diversa dicitura la fonte delle notizie è NOAA : http://www.ncdc.noaa.gov

  A cura della Rivista Ligure di Meteorologia
 
Una iniziativa della
Società Meteorologica Italiana - Sezione Liguria