Genova        
Numero 20, anno VI        
aprile 2006        

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 Venti geostrofici e ciclostrofici

   di Diego Rosa
   (Terza parte)

 

Determinazione dell’accelerazione di Coriolis

Rotazione di un corpo rigido attorno ad un asse

Sia dato un corpo rigido S, in cui individuiamo un sistema di assi cartesiani x, y, z con versori risp. i , j, k che al tempo t ruoti attorno all’asse z. E’ immediato vedere che ogni punto P di S percorre un cerchio attorno all’asse z giacente su un piano perpendicolare a z ad una velocità pari al prodotto della velocità angolare (espressa in radianti al secondo e pari alla derivata dell’anomalia θ, fig. 1 che indichiamo con θ’) per il raggio del cerchio PP0 = R

1) v = θ’ R

Indichiamo ora con w il vettore(detto vettore velocità angolare) dato da θ’ k che è diretto secondo il versore k di z e ha grandezza θ’. Sia ancora O il centro del sistema degli assi cartesiani e P-O il vettore congiungente O a P

Fig. 1 Rotazione di un punto P di un corpo rigido attorno all’ asse z

 

Per la definizione di prodotto vettoriale abbiamo:

θ’ k ^ (P-O) = w ^ (P-P0 ), essendo (P-P0 ) , fig. 1, il vettore, perpendicolare a k , congiungente P a P0

(useremo” ^” per il prodotto vettoriale e “X” per quello scalare)

Il modulo (o grandezza) di tale vettore prodotto è pari a R θ’ cioè a v mentre la sua direzione è perpendicolare a k.

Si ha così:

2) v = w ^ (P-O)

Dove O è un punto qualsiasi dell’asse z.

 

Derivata del punto P

Abbiamo, essendo ancora O l’origine del sistema degli assi cartesiani :

P-O = xi+yj+zk avendo indicato come d’uso con x, y, z le coordinate del punto P .

Possiamo scrivere anche:

3) P = O + xi+yj+zk

Interpretando così il simbolo P come l’estremo del vettore P-O.

Se il punto P è funzione di un parametro t (ad es. il tempo) si può mettere P = P(t) e si avrà x = x(t), y = y(t), z =z(t). Queste relazioni rappresentano le equazioni parametriche della linea l descritta da P al variare di t.

Diamo ora a t un incremento Δt . La nuova posizione di P sulla linea l sarà P(t + Δt) ed il vettore

4) ΔP = P(t + Δt ) - P(t)

che rappresenta la corda sulla linea l diretta da P a P(t + Δt), può definirsi come l’incremento di P al tempo t.

Il rapporto : ΔP/ Δt è definito come il rapporto incrementale di P. Al tendere di Δt a 0, in simboli (Δt 0 ), tale rapporto può tendere a un valore limite chiamato derivata del punto P rispetto a t e rappresenta la velocità istantanea di P lungo la sua traiettoria al tempo t.

Indicata tale derivata come dP/dt o P’ si può scrivere:

5) dP/dt = P’ = lim Δt0 ΔP/ Δt

La direzione della corda P(t + Δt ) - P(t) tende alla direzione della tangente alla linea l nel punto P

Formule di Poisson

Consideriamo ancora un corpo rigido dotato di un movimento qualsiasi ed un punto P solidale con esso. Identifichiamo anche una terna di assi cartesiani ortogonali fissi con centro in Ω , Ω( ζ η ξ) ed una solidale con il corpo in movimento con centro in O, O( xyz) (fig.2).


Fig. 2 Sistema di assi fissi ed assi solidali con un corpo rigido

 

Come sopra abbiamo:

6) P = O + xi+yj+zk

Dove x,y, z sono le coordinate di P nel sistema solidale ed i versori i, j, k sono funzioni del tempo

Derivando rispetto al tempo t si ha:

7) dP/dt = dO/dt + x di/ dt + y dj/dt + z dk/dt

essendo le derivate di x, y z nulle perché P è solidale con il corpo.

Cerchiamo di determinare di/dt e le analoghe derivate dei restanti versori.

Sappiamo che un vettore po’ essere espresso come somma vettoriale delle sue componenti secondo gli assi coordinati; in un sistema ortogonale tali componenti sono i prodotti scalari del vettore stesso per i versori degli assi. Abbiamo così:

8) di/dt = di/dtXi i + di/dtXj j + di/dtXk k

(ricordiamo che ad es. di/ dtXi è un numero e di/ dtXi i è un vettore diretto secondo i e di grandezza pari a

di/dtXi )

inoltre si ha , essendo i versori di lunghezza unitaria e due a due tra loro perpendicolari

9) i2 =1, j2 = 1, k2 =1;   i X j = 0,  j X k = 0,  k X i = 0 nonché i^i = 0 ed analoghi

Derivando e ricordando la forma della derivata del prodotto di due funzioni valida anche per i prodotti scalari dei vettori: (f g)’ = f’g+g’f e che la derivata di 1 e di 0 = 0, abbiamo:

10) di/dt X i = 0,  dj/dt X j = 0,  dk/dt X k = 0 (la derivata dei versori è perpendicolare ai versori stessi)

ed ancora:

11) di/dt X j +dj/dtX i = 0,  dj/dt X k + dk/dt X j = 0,  dk/dt X i + di/dt X k = 0

La 8) diventa, tenendo conto che il primo termine è nullo e sostituendo di/dt X k con - dk/dt·i :

12) di/ dt = di/ dt X j j - dk/dt X i k

Abbiamo ancora che j = k^i,  k = i^j = - j^i e sostituendo e raccogliendo i , dalla 12) si ottiene :

13) di/dt = (di/dt X j k + dk/dt X i j) ^ i

Sommando al secondo membro il termine identicamente nullo: dj/dt X k i^i e rimaneggiando otteniamo:

14) di/t = ( dj/dt X k i + dk/dtXi j + di/ dtXj k) ^i


Fig.3 Siméon - Denis Poisson.
Pithiers 1781, Parigi 1840

 

 

Abbiamo iniziato considerando il versore i che non ha, per simmetria, alcun ruolo privilegiato nel discorso. Le relazioni per j e k saranno così analoghe salvo la sostituzione ciclica dei versori secondo lo schema:

 ijki. Si verifica immediatamente che il vettore rappresentato dall’espressione in parentesi resta invariato mutando solamente la disposizione dei sui addendi . Denotiamo tale vettore (funzione del tempo t) con w di componenti secondo gli assi mobili p = dj/dt X k, q = dk/dtXi e r = di/ dtXj così otteniamo:

15) di/dt = w^i dj/dt = w^j dk/dt = w^k

Queste sono le formule di Poisson, dal nome del fisico, matematico ed astronomo francese della prima metà dell’ottocento che per primo le dedusse...

Sostituendo le 15) nella 7) si ottiene:

16) dP/dt = dO/dt + w^ (xi+yj+zk )

ovvero indicando con v la velocità del punto P, v0 quella del punto O solidale col corpo rigido ancora :

17) v = v0 + w ^ (P-O)

La 17) è l’ espressione fondamentale della cinematica dei sistemi rigidi .

Confrontando con la 2) si può vedere che la velocità istantanea di un punto P di un sistema rigido dotato di un movimento qualunque è quella propria di un sistema animato da un moto rototraslatorio con velocità di traslazione v0 e velocità angolare di rotazione w attorno ad un asse passante per O e parallelo a w ..

Le componenti di w ^ (P-O) secondo gli assi x, y, z si ottengono eseguendo il prodotto vettoriale:

18) (pi+qj+rk) ^ (xi+yj+zk) = (qz-ry)i +( rx-pz)j + (py –qx)k

e le componenti della 17) risultano:

19) vx = u + qz - ry; vy = v + rx - pz vz = w+py qx

essendo u, v, w le componenti di v0 .

Teorema di Coriolis

Ipotizziamo ora che il P non sia più solidale con il sistema rigido in movimento, in tal modo le sue coordinate (rispetto al sistema rigido) saranno funzioni di t : x = x(t), y = y(t), z = z(t). La relazione 7) diventa, scrivendo x’= dx/dt , y’ = dy/dt, z’ = dz/dt

20) dP/dt = dO/dt + x di/ dt + y dj/dt + z dk/dt + x’i + y’j + z’ k

In cui si evidenzia una velocità relativa rispetto al sistema solidale con il corpo vr data da x’i + y’j + z’ k ed una del sistema rigido stesso rispetto agli assi fissi (velocità di trascinamento) vt data da: dO/dt + x di/ dt + y dj/dt + z dk/dt, di modo che si può esprimere la velocità assoluta di P come:

21) va = vt + vr

Deriviamo ancora la 20) rispetto a t. otteniamo ponendo x’’= (x’)’ ed analoghe, per le derivate seconde:

22)d2 P/dt2 = d2O/dt2 + x d2i/dt2 + yd2j/dt2 + zd2k/dt + x’’i + y’’j + z’’k +2(x’ di/dt + y’ dj/dt + z’ dk/dt)

In tale fondamentale relazione l’espressione d2O/dt2 + x d2i/dt2 + yd2j/dt2 + zd2k/dt rappresenta l’accelerazione di trascinamento, at che si avrebbe se il punto P fosse solidale con il corpo rigido, x’’i + y’’j + z’’k l’accelerazione relativa ar rispetto agli assi y,y,z, mentre il vettore 2(x’ di/dt + y’ dj/dt + z’ dk/dt) corrisponde al doppio dell’accelerazione complementare ac e dipende dal moto relativo di P e dalla velocità di trascinamento .

Sostituendo a di/ dt, dj/dt, dk/dt le espressioni ricavate indicate nella 15) tale vettore diventa:

23) 2 ac = 2(w ^ (x’i + y’j + z’ k)) = 2 w ^ vr e la 22) assume la forma:

24) d2 P/dt2 = aa = at + ar + 2 ac indicando con aa l’accelerazione assoluta

che rappresenta il teorema di Coriolis. L’opposto di 2 ac = -2( w ^ vr ) ed è detta accelerazione di Coriolis. . Tale accelerazione è perpendicolare tanto a w che a vr ed è nulla in particolare quando la velocità relativa è parallela all’asse di rotazione cioè a w. E’ l’accelerazione misurata da un osservatore solidale con gli assi mobili di un oggetto in moto inerziale rispetto agli assi fissi ζ η ξ, quando l’accelerazione di trascinamento è trascurabile. Tale accelerazione è diretta sempre a destra del moto relativo in un sistema in rotazione antioraria, come nell’emisfero N della terra.
 

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