DHTML JavaScript Menu Courtesy of Milonic.com

Genova        
Numero 27, anno VIII        
gennaio 2008        

Google: MSN:  

 di Roberto Pedemonte

STESSI EVENTI, CONSEGUENZE DIVERSE

La nebbia è uno dei fenomeni meteorologici che maggiormente influenzano le attività umane. Benché abbia un fascino del tutto particolare dal punto di vista paesistico, essa limita i movimenti dei mezzi di trasporto, aerei, terrestri e marittimi, costringendo, quotidianamente nel mondo, moltissime persone a rinviare o addirittura rinunciare alla partecipazione ad attività lavorative, ludiche o sportive.

Inoltre è spesso, ma non solo, la causa primaria di innumerevoli, e sovente drammatici, incidenti stradali che sottraggono la vita a migliaia di persone. Si diceva “non solo” perché è evidente la compartecipazione a tali fatalità di altri fattori quali la scarsa efficienza delle infrastrutture, l’incuranza dei conducenti responsabili dei sinistri delle più elementari norme di comportamento e di sicurezza nella circolazione stradale, omettendo di mantenere una velocità adeguata alla visibilità, una distanza di sicurezza rispetto al veicolo che precede, una guida cauta e responsabile, ecc.

Queste annotazioni, non prettamente di carattere meteorologico, messe in relazione a ciò che è riportato nella prima parte dell’articolo di questo numero della rubrica “Meteorologia d’Altri Tempi”, ci pongono dinnanzi alla considerazione di come un medesimo evento atmosferico, la nebbia in questo caso, abbia conseguenze molto diverse a seconda del periodo storico nel quale accadono. E questo vale per le ripercussioni sulla società di ogni altro singolo intenso episodio meteorologico: ammontare dei danni provocati, perdita di vite umane, disagi nella vita di tutti i giorni, ecc. Tutti parametri, questi ultimi, che non consentono di valutare congruamente l’intensificazione o l’attenuazione della frequenza e della valenza dei vari fenomeni meteorologici e quindi determinarne il loro evolversi nel tempo.

Tanto per non dimenticare che questa è una rivista di meteorologia, e solo a titolo divulgativo, si propone un grafico nel quale sono indicati il numero di giorni nel periodo invernale (dicembre, gennaio e febbraio), nei quali è stata registrata almeno una osservazione di nebbia, ovvero una condizione di visibilità orizzontale inferiore al chilometro, presso gli aeroporti di Milano Linate e Torino Caselle, per il periodo 1996/97-2007/08, e la relativa linea di tendenza, che risulta pressoché stazionaria per Caselle e in lieve aumento per Linate

E, come al solito, ecco alcune schede molto interessanti e aggiornatissime sulla climatologia ligure che l’ARPAL (www.meteoliguria.it) mensilmente propone:

Rapporto termopluviometrico Gennaio 2008 (file PDF)

 Rapporto termopluviometrico Dicembre 2007 (file PDF)

 Rapporto termopluviometrico Novembre 2007 (file PDF)

 Rapporto termopluviometrico Ottobre 2007 (file PDF)

 Rapporto termopluviometrico Settembre (file PDF)