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Genova        
Numero 28, anno VIII        
Aprile 2008        

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    a cura di Roberto Pedemonte e Massimo Riso

Bagdad, Iraq, l’11 gennaio è caduta la neve, fenomeno di cui non si ha ricordo a memoria d’uomo.

MEDIO ORIENTE
Temperature estremamente fredde hanno colpito molte regioni del Medio Oriente e i paesi asiatici centrali durante le prime settimane di gennaio, portando le temperature sotto zero. Nel Kazakhstan la temperatura ha raggiunto -25°C e nel vicino Uzbekistan, le temperature sono state le più basse negli ultimi 40 anni. Forti nevicate sono avvenute in zone del Medio Oriente. L’Iran ha subito le nevicate più intense da oltre un decennio, con numerose valanghe e incidenti del traffico; in alcune zone sono caduti 55 cm tra il 4 e il 6 gennaio. A Bagdad, Iraq, l’11 gennaio è caduta la neve, fenomeno di cui non si ha ricordo a memoria d’uomo. Approssimativamente 50 persone e 15.000 animali sono morti per il freddo e la neve. Un'altra serie di tempeste ha colpito il Medio Oriente il 30 gennaio. Gerusalemme è stata coperta da una coltre nevosa di 20 cm mentre la capitale della Giordania, Amman, ha ricevuto oltre 30 cm di neve. Le condizioni meteorologiche hanno provocato l’interruzione della fornitura di energia elettrica anche in alcune aree del Libano.


L'immagine ripresa dal satellite MODIS evidenzia una nevicata estremamente rara caduta in medio oriente tra le nazioni Siria e Iraq. Ha nevicato a Bagdad per la prima volta dopo 100 anni.

 

Fonte: NOAA/NASA

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INDIA
In India, la massa d’aria fredda dell'ultima settimana di gennaio che, il 28 gennaio, ha fatto registrare a Delhi 2.3°C, giorno più freddo degli ultimi 5 anni, ha causato la morte di 150 persone.

ISRAELE
A Gerusalemme, La seconda maggiore tempesta di questo inverno, ha portato un’intensa nevicata il 18 febbraio. Il fronte freddo ha colpito il paese con nevicate, grandine, pioggia e venti forti. L’altezza della neve ha raggiunto in alcune parti del paese un’altezza di 5 cm.


Immagine notturna della nevicata a Gerusalemme del 18 febbraio 2008

 

Fonte: http://www.jerusalemshots.com

 

ISOLE FIJI: l Ciclone Tropicale Daman ha innescato venti di 195 Km/h

AUSTRALIA
Una notevole ondata di calore ha colpito l’Australia nell'ultima settimana di dicembre. La città di Perth, capitale dell'Australia Occidentale, ha sperimentato il Natale e la Vigilia più caldi, battuti però dal giorno 26, quando la temperatura è giunta a 44.2°C, giorno di dicembre più caldo in assoluto.


Australia - Anomalia delle temperature

Fonte: NOAA

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Il 3 dicembre intense precipitazioni hanno causato inondazioni improvvise a Sydney e Melbourne. In meno di mezzora, le aree occidentali di Sydney hanno ricevuto 21 mm di pioggia.

A gennaio le temperature sono rimaste sopra la media nella maggior parte del paese. Per lo stato nell'insieme è stato il gennaio più caldo mai registrato, con una temperatura media superiore di 1.3°C rispetto la normale, mentre grandi aree in Australia Occidentale e Centrale hanno sperimentarono temperature di 3-4°C sopra di media. La città di Pooncarie ha registrato la temperatura più alta con 44.5°C.

Pioggia intensa tra il 3 e il 9 gennaio ha causato alluvioni e inondazioni improvvise (le peggiori in 20 anni) nell'Australia orientale, costringendo all’evacuazione centinaia di famiglie. Nel Nuovo Galles del Sud si sono misurati oltre 305 mm di pioggia durante la notte del 4. Le piogge torrenziali sono continuate durante il mese gennaio dal 14 al 29, colpendo 2.500 residenti del Queensland, aiutando però ad alleviare la siccità in corso in questa regione.

Il Ciclone tropicale Helen, sviluppatosi nel Mare di Timor come depressione il 3 gennaio, si è intensificato a ciclone tropicale il giorno seguente, giungendo alla sua massima intensità con venti a 83 km/h. Helen, prima di indebolirsi nell’entroterra, ha scatenato oltre i venti forti anche pioggia intensa che ha provocato inondazioni nella città di Darwin.

Numerosi temporali hanno imperversato nelle aree orientali del Nuovo Galles del Sud e nel Queensland il 7 febbraio. Raffiche del vento a oltre 90 km/h hanno abbattuto molti alberi su case, linee elettriche e strade. La città di Perth, nell’Australia Occidentale, ha avuto il febbraio più umido dal 1992, con oltre 40 mm di pioggia, interrompendo una siccità durata 50 giorni.

Temporali intensi, con tempo di ritorno di 20 anni, hanno colpito il 26 febbraio il Nuovo Galles del Sud, con pioggia torrenziale, chicchi di grandine della dimensione di una palla da golf, e forti venti. A causa della precipitazione caduta in meno di un’ora, quantità che normalmente occorre mesi per totalizzarla, si sono verificate inondazioni improvvise. A Sydney e nelle regioni limitrofe sono stati misurati 17 mm di pioggia in solo 15 minuti, mentre in altre località la pioggia ha raggiunto un’altezza di 44 mm in 30 minuti.

HAWAII
Durante la prima settimana di dicembre nelle isole Hawaii si sono abbattuti venti forti e pioggia persistente, con bufere di neve sul Mauna Kea e Mauna Loa, a causa della depressione Kona che ha colpito le isole il giorno 7. La tempesta ha lasciato approssimativamente 45.000 persone senza energia elettrica ed è stata descritta come la peggiore nel periodo recente.
Rovesci intensi si sono abbattuti nella prima settimana di febbraio nelle isole hawaiane, provocando inondazioni molto estese. Molte aree dell’isola maggiore sono state dichiarate zone disastrate. Il 2 febbraio a Hilo è stato misurato un totale di 275 mm nel periodo di 24 ore, superando il record precedente verificatosi nel 1969 con 89 mm.

ISOLE FIJI
Il Ciclone Tropicale Daman, sviluppatosi come depressione nell'Oceano Pacifico meridionale il 4 dicembre e intensificatosi in ciclone tropicale il 5, ha raggiunto due giorni dopo la sua intensità massima con venti a 195 km/h. Il severo ciclone ha risparmiato la seconda isola più grande delle Fiji, Vanua Levu, che è densamente popolata, ma si è fatto sentire nelle isole piccole. Daman ha portato pioggia intensa che ha provocato inondazioni e frane nelle aree a bassa quota. Il ciclone tropicale è stato declassato a depressione il giorno 9.
Gene, ciclone tropicale che si è sviluppato come depressione a nord-est delle Fiji il 26 gennaio, è giunto all'intensità di ciclone tropicale il 28, poco prima di toccare la terraferma sull'isola settentrionale di Vanua Levu. Il ciclone ha portato venti forti e pioggia intensa sull'isola, causando interruzione di energia elettrica. Gene ha lasciato dietro sé due vittime. La tempesta ha raggiunto la massima intensità il 31 con venti intorno a 185 km/h.


Il ciclone tropicale Daman

Fonte: NOAA

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TONGA
Le precipitazioni torrenziali del giorno 8 febbraio sulle isole del Pacifico dello stato di Tonga, secondo l’Ufficio Meteorologico locale, hanno cumulato un totale di 184 mm nel periodo di sei ore, valore di pressoché analogo a un mese di precipitazioni. La pioggia intensa ha provocato inondazioni improvvise in molte aree a bassa quota.

NUOVA ZELANDA
Durante la notte dell’11 febbraio piogge molto intense hanno provocato inondazioni improvvise e frane, con 120 mm di precipitazione caduta, risultando il primo evento di pioggia significativo dall’ottobre 2007.

Tempeste di neve in Grecia e Turchia.

EUROPA SETTENTRIONALE E CENTRALE

Forti venti hanno colpito molte zone dell'Europa settentrionale e centrale il 27 gennaio, provocando la morte di una persona, interruzioni su aree molto estese di energia elettrica e danneggiamento di abitazioni.

GRECIA
La Grecia e la Turchia, hanno sperimentato temperature basse e forti nevicate con gravi ritardi nei trasporti il 18 febbraio. In Turchia, il tempo perturbato è stato responsabile di un centinaio di incidenti del traffico a seguito nei quali hanno perso la vita due persone per assideramento.

Tempesta di neve in Grecia, 17-18 febbraio 2008

Questo è un omaggio alla neve nel Mar Mediterraneo e in particolare a tutti gli amanti della neve in Grecia.
La colonna sonora che ho scelto per questo clip è del migliore compositore greco moderno: Vangelis. Quindi, sia la musica che le immagini sono al 100% del un prodotto greco.
Godetevi la clip.
A tutti gli amanti della neve attorno al Mar Mediterraneo!
(Commento dell'autore)
Fonte: YouTube

 

REGNO UNITO
Il 21 gennaio precipitazioni intense e persistenti in molte parti del paese hanno provocato inondazioni molto estese. Nella contea dello Yorkshire, quasi 60 case sono state allagate.

SPAGNA
La Spagna ha avuto condizioni di freddo intenso il 18 dicembre, che ha provocato una enorme richiesta di elettricità, fornitura che ha superato il record precedente del 27 gennaio 2005.
In questa stagione invernale la siccità che ha colpito la Spagna è la peggiore da oltre un decennio, mentre il Portogallo soffre la siccità peggiore dal 1917. È probabile che vi siano restrizioni di distribuzione di acqua la prossima estate.

EUROPA SUD ORIENTALE
Il 3 gennaio un’intensa tempesta ha imperversato attraverso l'Europa, lasciando i paesi sud orientali sotto uno strato di neve. Le forti nevicate hanno indotto le autorità della Bulgaria a dichiarare lo stato di emergenza nelle aree nord orientali del paese, mentre in Romania migliaia di persone sono rimaste bloccate quando i due aeroporti principali della capitale sono stati chiusi.

 

Un’intensa tempesta di neve e ghiaccio ha colpito la maggior parte degli Stati Uniti durante la seconda settimana di dicembre.

Nord America

STATI UNITI
Tra il primo e il 3 dicembre una potente tempesta con venti di forza di uragano si è abbattuta sugli Stati Uniti nord occidentali, portando forti piogge e raffiche del vento a oltre 160 km/h, con valori massimi di 208 km/h a Bay City, Oregon. I venti hanno provocato l’interruzione della distribuzione di energia elettrica, la pioggia inondazioni molto estese e frane. Otto morti sono dovuti all’evento e circa 37.000 case e uffici sono rimasti senza energia elettrica a Washington, in Oregon, e nella California settentrionale. Il Presidente Bush ha dichiarato lo stato di emergenza federale in molte contee degli stati di Washington e Oregon.

Un’intensa tempesta ha colpito la maggior parte degli Stati Uniti durante la seconda settimana di dicembre, assestando il colpo più duro agli stati medio-occidentali del Missouri e dell’Oklahoma, coperti da uno spesso strato di ghiaccio, con 36 morti. I rami degli alberi e le linee elettriche sono state rivestite da uno strato di ghiaccio spesso fino a 5 cm, lasciando più di 800.000 case senza energia. Il Presidente Bush ha dichiarato lo stato di emergenza in Oklahoma e il Governatore Henry ha affermato che questa tempesta di ghiaccio è stata la peggiore nella storia dello stato. Lo stesso fronte si è mosso verso nord-est, scaricando grandi quantità di neve su Boston, dove sono ne caduti 25 cm durante le ore serali del 13 dicembre, quantità molto al di sopra della media per l’intero mese di dicembre.


L'estesa copertura nevosa sul continente americano.
Fonte: NOAA

Una serie di tempeste si sono abbattute negli Stati Uniti occidentali durante la prima settimana di gennaio. Lo stato della California ha ricevuto fino a 254 mm di pioggia e 800.000 case sono rimaste senza energia. Nel vicino Nevada sono stati misurati quasi 2 metri di neve. Il 5 gennaio, un’onda di piena vicino a Reno, Nevada, ha allagato circa 800 case. I governatori dalla California, Nevada e Oregon hanno dichiarato lo stato di emergenza nelle regioni colpite.

Madison, capitale dello stato del Wisconsin, ha fatto registrare un nuovo record per quanto riguarda la quantità di neve fresca caduta nella stagione invernale: 196 cm. Il vecchio record è stato superato l’11 febbraio, quando sono caduti 5 cm di neve durante la notte. Il record precedente apparteneva all'inverno 1978/1979 con 195 cm.

Alle International Falls, Minnesota. è stato registrato il record di temperatura minima il giorno 11 febbraio, quando la temperatura è precipitata a -40.0°C. Il record precedente, misurato nel 1967, era di -38.3°C.

MESSICO
Temperature basse hanno colpito molte aree del paese durante la prima settimana di gennaio provocando quattro decessi. La temperatura ha misurato valori tra -5°C e 0°C e si sono verificati episodi nevosi, rari in queste zone,

CANADA
Durante la prima settimana di gennaio, insolite condizioni di caldo hanno causato l’abbattimento dei vecchi record di temperatura nel Canada meridionale. Toronto, che ha una temperatura massima media normale di -2°C nella metà di gennaio, ha fatto registrare nei due giorni del 7 e dell’8, un nuovo massimo di temperatura, salita a 14.0°C, superando i record precedenti del 1998 e 1965 rispettivamente di 7.5°C e 2.3°C.

AMERICA CENTRALE
La Tempesta Tropicale Olga si è sviluppata come depressione subtropicale il 10 dicembre, dopo la fine ufficiale della stagione degli uragani in Atlantico, sulle isole Vergini. Olga si è spostata verso ovest, lungo la costa settentrionale di Portorico, con venti medi intorno a 75 km/h, producendo pioggia torrenziale nell'interno dell'isola. Tra il 10 e il 12 dicembre, Olga ha scaricato più di 203 mm di pioggia sull'isola. La forte pioggia ha provocato frane, a causa delle quali una persona è rimasta uccisa, e ha lasciato migliaia di persone senza energia elettrica. Durante la mattina del giorno 11, la tempesta ha cominciato a perdere le sue caratteristiche subtropicali, trasformandosi in tempesta tropicale giungendo, nel medesimo giorno, alla sua intensità massima con vento a 93 km/h poco prima di approdare sulla costa orientale della Repubblica Dominicana. La pioggia prodotta da Olga ha provocato inondazioni molto estese e l’esondazione di fiumi. L'accumulo rapido di acqua nella Diga di Tavera ha costretto gli organi dello stato a prendere la decisione drastica di rilasciare l'acqua del bacino nello Yaque e allagare così sette città, in quanto si temeva il crollo stesso della diga e l’inondazione di Santiago, la seconda città più grande della Repubblica Dominicana. Olga ha colpito più di 34.000 persone, uccidendone 20 e danneggiato quasi 7.000 case. Haiti ha riportato le due morti. Dagli archivi risulta che Olga è stata la decima tempesta tropicale a svilupparsi in dicembre in quest’area dal 1851.

 


La Tempesta Tropicale Olga
Fonte: NOAA
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Madagascar - Ciclone Tropicale Ivan ha sviluppato venti fino a 213 Km/h causando 83 vittime e 177 dispersi.

MADAGASCAR
Il ciclone tropicale Fame, sviluppatosi nel Canale di Mozambico il 25 gennaio, ha raggiunto la costa occidentale del Madagascar il 27, con velocità del vento di 148 km/h, prima di dissiparsi sul Madagascar il giorno seguente. Tuttavia, il giorno 29, una volta raggiunto nuovamente il mare, si è rigenerato.
Una depressione tropicale si è evoluta in ciclone tropicale, denominato Ivan, il 7 febbraio, a nord est dell'isola del Madagascar. Avvicinatosi all’isola il 16, Ivan ha raggiunto la forza di tempesta tropicale, con velocità del vento misurata di 213 km/h. Il giorno successivo Ivan ha toccato il territorio del Madagascar, indebolendosi rapidamente a causa del terreno accidentato dell'isola. Più di 320.000 persone sono state colpite, 83 hanno perso la vita e 117 risultano disperse. Ivan è stato uno dei cicloni più forti a colpire Madagascar.
 


Ciclone tropicale Ivan
Fonte: NOAA