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Genova        
Numero 29-30, anno VIII        
Ottobre 2008        

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   a cura di Gustavo Pittaluga
Versión en Español

L'autunno in Sudamerica
emisfero australe (Marzo, aprile e maggio 2008)

Durante questo periodo persistono le condizioni "La Niña" sull'Oceano Pacifico Equatoriale (anche se tendono ad indebolirsi). Questa condizione ENSO esplicherebbe le mancanza di precipitazioni sulle regioni del centro - est del continente. Da un'altra parte temporali e piogge in Colombia determinano lo stato di emergenza su diverse città. Alcuni eventi ambientali, incendi su terreni agricoli in alcune zone dell'Argentina e la forte attività di un vulcano in Cile, recano diversi problemi - a seconda della situazione meteo - su distinte zone in Argentina, Cile e Uruguay.

Mappe delle anomalie delle temperature


Marzo 2008

Aprile 2008

Febbraio 2008

Fonte: Iri (USA)


Anomalie delle temperature (°C)

Anomalie delle temperature:
rispetto al periodo 1961 - 1990 
 

Mappe dei percentili delle temperature


Marzo 2008

Aprile 2008

Maggio 2008


Percentili: sotto il ventesimo (colorati in azzurro) e sopra l’ ottantesimo percentile (colorati in rosso)
Fonte: Iri (USA)
 

Mappe delle anomalie delle precipitazioni


Marzo 2008

Aprile 2008

Maggio 2008

Fonte: Iri (USA)


Anomalie precipitazioni (mm)

Anomalie delle precipitazioni:
rispetto al periodo 1979 - 1995

Mappe dei percentili delle precipitazioni


Marzo 2008

Aprile 2008

Maggio 2008


Percentili: sotto il ventesimo(colorati in marrone) e sopra l’ ottantesimo percentile (colorati in verde)
Fonte: Iri (USA)

Bilancio climatico per marzo 2008

Ci sono scarti positivi della temperatura sull'ovest, molto rilevanti in Equador, in Cile e in Argentina sulla Patagonia.
Mancano le piogge particolarmente sul centro - est, in particolare in Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay.  Ci sono invece scarti positivi sostanziosi sul nord del Cile e tra il Perù e Equador.

Bilancio climatico per aprile 2008

Le temperature, dal punto di vista statistico, non presentano scarti né alti ne bassi, fuorché nel Sud peruviano e in Bolivia con valori bassi e statisticamente significanti.

La distribuzione delle precipitazioni è molto disomogenea. Mancano in Uruguay e nella parte est del centro argentino. Ci sono scarti negativi anche in Venezuela e in qualche zona delle Amazzoni in Brasile.
Importanti e cospicue piogge sono invece avvenute sulla costa verso l'Oceano Pacifico (Nord del Cile, Perù e Equador), anche sulla zona australe della Patagonia e parte ovest nell'Amazzonia.

Bilancio climatico per maggio 2008

Ci sono due centri anomali: uno "freddo" sul sud del Perù ed est della Bolivia, l'altro "caldo" sul nord del Brasile e paesi limitrofi. Tutte e due sono statisticamente rilevanti.
La distribuzione delle precipitazione ricalca l'andamento di aprile; ad esempio siccità sul centro - Est del continente e eccessi sul Nord del Cile ed Est di Perù e Equador.

Eventi più significativi e situazioni tipiche dell'autunno in Sudamerica

- Argentina: trombe sul largo fiume nella periferia di Buenos Aires, 2 marzo

Almeno due trombe marine si osservarono a 200 metri dalla costa nella periferia di Buenos Aires, Argentina, sui centri urbani di Acassuso e San Fernando. Scomparirono prima d'arrivare in terra.

Per molti giorni, a partire dal 26 febbraio, la regione è stata colpita da intense perturbazioni, con temporali e piogge, la precipitazione misurata risulta oltre i 100 mm (il valore mensile si trova tra 80 e 130 mm). Verso il pomeriggio del 2 di marzo si presenteranno le trombe marine. L'atmosfera era abbastanza instabile, favorevole allo sviluppo di fenomeni a carattere temporalesco (figura 1).

Si ritiene che, per il luogo, non è un fenomeno inconsueto dal punto di vista climatico. Tuttavia il Servizio Meteorologico locale stima che eventi estremi come questo potrebbero essere provocati dal Cambiamento Climatico.


Foto 1: due vortici sul fiume "Rio de la Plata", (Fonte FS, La Nacion.com.ar).


Figura 1, profilo verticale dell'atmosfera e indici d'instabilità di a Ezeiza, periferia di Buenos Aires, Argentina.

- Brasile: ciclone extratropicale a Rio Grande do Su, 3 maggio


Figura 2 - anomalie giornaliera della superficie di 500 hPa (metri geopotenzili) e anomalia giornaliera della pressione a livello del mare (hPa), giorno 03 maggio. Fonte: Noaa.

 

Questo ciclone ha causato importanti danni nello stato brasiliano di Rio Grande do Su. 200 mila sono rimaste senza elettricità e parecchie famiglie sono state costrette a lasciare le loro case. I venti hanno toccato i 100 chilometri l'ora con piogge/giorno di circa 150 mm. Nella figura 2 si presentano le anomalie al livello di 500 hPa di geopotenziale (sul centro di più di 80mgp) e le anomalie della pressione a livello del mare (a destra) Ciò manifesta, ad una prima visione, il rilievo del ciclone.

- Incendi su terre ad uso agricole, aprile e maggio, Argentina e Uruguay.

Incendi di centinaia di ettari di terreni agricoli nel delta del fiume Paranà (foto 2) sono di origine dolosa, appiccati apposta per poi seminare altri coltivi. Questo tipo di incendi non sono una novità ma tuttavia la mancanza di piogge nella regione durante questo periodo (e anche precedentemente) non consente l'estinguersi naturale degl'incendi, anzi asseconderebbe la loro propagazione incontrollabile.

Cieli coperti dal fumo grigio, visibilità quasi a zero e aria acre in diverse città dell'Argentina e dell'Uruguay. Tutto questo crea difficoltà di ogni sorta, particolarmente causa problemi alla salute degli abitanti (vedere foto 3). Si sono verificati anche incidenti luttuosi sulle autostrade per mancanza di visibilità. Il fenomeno è di lunga durata e per esempio la capitale argentina rimane avvolta per quattro giorni consecutivi dal fumo.

A seconda della situazione meteo, il vento nella bassa atmosfera e le condizione d'instabilità, il fumo si manifesta da una parte oppure dall'altra. Nlla figura 3 si presenta l'analisi - nei punti gialli la zona degli incendi - di pressione a livello del mare, giorno 18 aprile. Il centro d'alta pressione (H sulla figura) rotazione antioraria favorisce l'ingresso del fumo su Buenos Aires. Altre situazione meteo anche producono l'ingresso del fumo in Monteviedo, capitale dell'Uruguay


Foto 2 (in alto) - Incendi (puntini rossi) e il fumo (in grigio) tra el provincie di Entre Rios e Buenos Aires. Le piogge mancano, a seconda della direzione del vento diversi centri urbani vengono invasi dal fumo.Fonte: BBC.uk
Foto 3 (a destra) - "Il fumo copre tutto", questa copertina illustra l'inconsueto cielo coperto dal fumo grigio e la visibilità ridotta, a La Plata, provincia di Buenos Aires, Argentina. Molte persone sono state colpite da malessere, difficoltà di respirare, irritazione agli occhi, ecc. Fonte: eldia.com.ar

 


Figura 3: situazione meteo del 18 aprile, i punti gialli è la zona di incendi e fumo.
Analisi pressione livello del mare, GFS.
Fonte: unisys.com

- Eruzione del vulcano Chaiten, Cile, maggio 8.


Figura 4

L'eruzione del vulcano Chiaten in Cile (vedere figura 4) genera una notevole nuvola di cenere che arriva ai 30 chilometri d'altezza e si diffonde verso l'ovest (foto 4 e 6). La pericolosità del fenomeno costringe ad evacuare centri urbani. Crea anche delle difficoltà di ogni sorta alla salute degli abitanti e alla produzioni agricole e al bestiame.
Il fenomeno ha una durata di parecchi giorni. Pure se la climatologia dei venti soffiano dal ovest verso l'est (vedere figura 5), anche a seconda la situazione meteo del momento le ceneri arrivano a altri punti della regione. Verso la zona centrale di Argentina e Uruguay, sulla figura 6 si mostra la circolazione sui 850 hPa che consente di figurarsi la circolazione tra la media atmosfera e la bassa atmosfera, dalla zona delle cenere verso il nord - est. Anche sotto situazioni di temporali ci succedono immagini scenografiche (foto 5).


Foto 4 - spettacolare nuvola di cenere dall'eruzione del vulcano Chaiten

Foto 5 - scenografica foto di lampi con il fumo e i materiali piroclastici dal vulcano Chaiten. Fonte: reuters e lanacion.com.ar

 


Foto 6 - Immagine da satellite Acqua, colore naturale (sopra), infrarosso (sotto). Il pennacchio si sposta da ovest verso est, quasi di forma retta, verso l'oceano Atlantico, 5 maggio. Fonte: NASA, satellite Terra. 

 


Figura 5 - Climatologia dei venti, maggio (livello 850 hPa) intensità e direzione, fonte Noaa.

Figura 6 - Situazione meteo del 7 maggio, livello 850 hPa, venti, geopotenziale e temperatura. Fonte: GFS, unysis.com

- Colombia: piogge fortissime, 29 maggio

Cento famiglie perdono la loro casa a causa delle intense piogge (sarebbero piogge che comunque non hanno scarti significativi nelle mappa di maggio della precipitazione, vedere sopra). Si scatenano: malattie e crolli. Le zone più colpite sono nelle vicinanze del fiume Magdalena e Saldaña. Pure l'agricoltura ha delle perdite. Nelle città di Cali e Medellín ci sono stati notevoli problemi. Si avvia l'aiuto della OEA e del governo. Oltre 175.000 persone subiscono molti disagi derivati dalle piogge.

Medelli: casa distrutta dalle acque. A destra: inondazione del fiume Magdalena. Fonte: COR

Fonti:
El Tiempo ed El pais di Colombia, El Mercurio (Cile), e le citate nei grafici e mappe.

 
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