L'autunno in Sudamerica
emisfero australe (Marzo, aprile e maggio 2008)
Durante questo periodo persistono le
condizioni "La Niña" sull'Oceano Pacifico Equatoriale (anche se
tendono ad indebolirsi). Questa condizione ENSO esplicherebbe le
mancanza di precipitazioni sulle regioni del centro - est del
continente. Da un'altra parte temporali e piogge in Colombia
determinano lo stato di emergenza su diverse città. Alcuni
eventi ambientali, incendi su terreni agricoli in alcune zone
dell'Argentina e la forte attività di un vulcano in Cile, recano
diversi problemi - a seconda della situazione meteo - su
distinte zone in Argentina, Cile e Uruguay.
Mappe delle anomalie delle
temperature
Marzo 2008
Aprile 2008
Febbraio 2008
Fonte: Iri (USA)
Anomalie delle temperature (°C)
Anomalie delle temperature:
rispetto al periodo 1961 - 1990
Mappe dei percentili delle
temperature
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Percentili: sotto il ventesimo (colorati in
azzurro) e sopra l’ ottantesimo percentile
(colorati in rosso)
Fonte: Iri (USA)
Mappe delle anomalie delle
precipitazioni
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Fonte: Iri (USA)
Anomalie precipitazioni (mm)
Anomalie delle precipitazioni:
rispetto al periodo 1979 - 1995
Mappe dei percentili delle
precipitazioni
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Percentili: sotto il ventesimo(colorati in
marrone) e sopra l’ ottantesimo percentile
(colorati in verde)
Fonte: Iri (USA)
Bilancio climatico per marzo 2008
Ci sono scarti positivi della temperatura
sull'ovest, molto rilevanti in Equador, in Cile e in Argentina
sulla Patagonia.
Mancano le piogge particolarmente sul centro - est, in
particolare in Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay. Ci
sono invece scarti positivi sostanziosi sul nord del Cile e tra
il Perù e Equador.
Bilancio climatico per aprile 2008
Le temperature, dal punto di vista
statistico, non presentano scarti né alti ne bassi, fuorché nel
Sud peruviano e in Bolivia con valori bassi e statisticamente
significanti.
La distribuzione delle precipitazioni è molto
disomogenea. Mancano in Uruguay e nella parte est del centro
argentino. Ci sono scarti negativi anche in Venezuela e in
qualche zona delle Amazzoni in Brasile.
Importanti e cospicue piogge sono invece avvenute sulla costa
verso l'Oceano Pacifico (Nord del Cile, Perù e Equador), anche
sulla zona australe della Patagonia e parte ovest nell'Amazzonia.
Bilancio climatico per maggio 2008
Ci sono due centri anomali: uno "freddo" sul
sud del Perù ed est della Bolivia, l'altro "caldo" sul nord del
Brasile e paesi limitrofi. Tutte e due sono statisticamente
rilevanti.
La distribuzione delle precipitazione ricalca l'andamento di
aprile; ad esempio siccità sul centro - Est del continente e
eccessi sul Nord del Cile ed Est di Perù e Equador.
Eventi più significativi e situazioni
tipiche dell'autunno in Sudamerica
- Argentina: trombe sul largo fiume nella
periferia di Buenos Aires, 2 marzo
Almeno due trombe marine si osservarono a 200
metri dalla costa nella periferia di Buenos Aires, Argentina,
sui centri urbani di Acassuso e San Fernando. Scomparirono prima
d'arrivare in terra.
Per molti giorni, a partire dal 26 febbraio,
la regione è stata colpita da intense perturbazioni, con
temporali e piogge, la precipitazione misurata risulta oltre i
100 mm (il valore mensile si trova tra 80 e 130 mm). Verso il
pomeriggio del 2 di marzo si presenteranno le trombe marine.
L'atmosfera era abbastanza instabile, favorevole allo sviluppo
di fenomeni a carattere temporalesco (figura 1).
Si ritiene che, per il luogo, non è un
fenomeno inconsueto dal punto di vista climatico. Tuttavia il
Servizio Meteorologico locale stima che eventi estremi come
questo potrebbero essere provocati dal Cambiamento Climatico.
Foto 1: due vortici sul fiume "Rio de la Plata", (Fonte FS, La
Nacion.com.ar).
Figura 1, profilo verticale dell'atmosfera e indici
d'instabilità di a Ezeiza, periferia di Buenos Aires, Argentina.
- Brasile: ciclone extratropicale a Rio
Grande do Su, 3 maggio
Figura 2 - anomalie giornaliera della
superficie di 500 hPa (metri geopotenzili) e
anomalia giornaliera della pressione a
livello del mare (hPa), giorno 03 maggio.
Fonte: Noaa.
Questo ciclone ha causato importanti
danni nello stato brasiliano di Rio Grande do Su. 200
mila sono rimaste senza elettricità e parecchie famiglie
sono state costrette a lasciare le loro case. I venti
hanno toccato i 100 chilometri l'ora con piogge/giorno
di circa 150 mm. Nella figura 2 si presentano le
anomalie al livello di 500 hPa di geopotenziale (sul
centro di più di 80mgp) e le anomalie della pressione a
livello del mare (a destra) Ciò manifesta, ad una prima
visione, il rilievo del ciclone.
- Incendi su terre ad uso agricole, aprile e
maggio, Argentina e Uruguay.
Incendi di centinaia di ettari di terreni agricoli nel delta del
fiume Paranà (foto 2) sono di origine dolosa, appiccati apposta
per poi seminare altri coltivi. Questo tipo di incendi non sono
una novità ma tuttavia la mancanza di piogge nella regione
durante questo periodo (e anche precedentemente) non consente
l'estinguersi naturale degl'incendi, anzi asseconderebbe la loro
propagazione incontrollabile.
Cieli coperti dal fumo grigio, visibilità
quasi a zero e aria acre in diverse città dell'Argentina e
dell'Uruguay. Tutto questo crea difficoltà di ogni sorta,
particolarmente causa problemi alla salute degli abitanti
(vedere foto 3). Si sono verificati anche incidenti luttuosi
sulle autostrade per mancanza di visibilità. Il fenomeno è di
lunga durata e per esempio la capitale argentina rimane avvolta
per quattro giorni consecutivi dal fumo.
A seconda della situazione meteo, il vento
nella bassa atmosfera e le condizione d'instabilità, il fumo si
manifesta da una parte oppure dall'altra. Nlla figura 3 si
presenta l'analisi - nei punti gialli la zona degli incendi - di
pressione a livello del mare, giorno 18 aprile. Il centro d'alta
pressione (H sulla figura) rotazione antioraria favorisce
l'ingresso del fumo su Buenos Aires. Altre situazione meteo
anche producono l'ingresso del fumo in Monteviedo, capitale
dell'Uruguay
Foto 2 (in alto) - Incendi (puntini rossi) e il
fumo (in grigio) tra el provincie di Entre Rios e
Buenos Aires. Le piogge mancano, a seconda della
direzione del
vento diversi centri urbani vengono invasi dal fumo.Fonte:
BBC.uk Foto 3 (a destra) - "Il fumo copre
tutto", questa copertina illustra l'inconsueto cielo
coperto dal fumo grigio e la visibilità ridotta, a La
Plata, provincia di Buenos Aires, Argentina. Molte
persone sono state colpite da malessere,
difficoltà di respirare, irritazione agli occhi, ecc. Fonte: eldia.com.ar
Figura 3: situazione meteo del 18 aprile, i
punti gialli è la zona di incendi e fumo.
Analisi pressione livello del mare, GFS.
Fonte: unisys.com
- Eruzione del vulcano Chaiten, Cile,
maggio 8.
Figura 4
L'eruzione del vulcano Chiaten in Cile
(vedere figura 4) genera una notevole nuvola di cenere che
arriva ai 30 chilometri d'altezza e si diffonde verso l'ovest
(foto 4 e 6). La pericolosità del fenomeno costringe ad evacuare
centri urbani. Crea anche delle difficoltà di ogni sorta alla
salute degli abitanti e alla produzioni agricole e al bestiame.
Il fenomeno ha una durata di parecchi giorni. Pure se la
climatologia dei venti soffiano dal ovest verso l'est (vedere
figura 5), anche a seconda la situazione meteo del momento le
ceneri arrivano a altri punti della regione. Verso la zona
centrale di Argentina e Uruguay, sulla figura 6 si mostra la
circolazione sui 850 hPa che consente di figurarsi la
circolazione tra la media atmosfera e la bassa atmosfera, dalla
zona delle cenere verso il nord - est. Anche sotto situazioni di
temporali ci succedono immagini scenografiche (foto 5).
Foto 4 - spettacolare
nuvola di cenere dall'eruzione del vulcano Chaiten
Foto 5 - scenografica foto
di lampi con il fumo e i materiali piroclastici dal vulcano
Chaiten. Fonte: reuters e lanacion.com.ar
Foto 6 -
Immagine da satellite Acqua, colore naturale
(sopra), infrarosso (sotto). Il pennacchio si sposta
da ovest verso est, quasi di forma retta, verso
l'oceano Atlantico, 5 maggio. Fonte: NASA, satellite
Terra.
Figura 5 - Climatologia dei venti, maggio
(livello 850 hPa) intensità e direzione, fonte Noaa.
Figura 6 - Situazione meteo del 7 maggio,
livello 850 hPa, venti, geopotenziale e temperatura. Fonte: GFS,
unysis.com
- Colombia: piogge fortissime, 29 maggio
Cento famiglie perdono la loro casa a causa delle intense piogge
(sarebbero piogge che comunque non hanno scarti significativi
nelle mappa di maggio della precipitazione, vedere sopra). Si
scatenano: malattie e crolli. Le zone più colpite sono nelle
vicinanze del fiume Magdalena e Saldaña. Pure l'agricoltura ha
delle perdite. Nelle città di Cali e Medellín ci sono stati
notevoli problemi. Si avvia l'aiuto della OEA e del governo.
Oltre 175.000 persone subiscono molti disagi derivati dalle
piogge.
Medelli: casa distrutta dalle
acque. A destra: inondazione del fiume Magdalena. Fonte: COR
Fonti:
El Tiempo ed El pais di Colombia, El Mercurio (Cile), e le
citate nei grafici e mappe.