Fiumi che esondano, magari senza
raggiungere il livello di guardia (vedi l’ “alluvione” a
Roma per la piena del Tevere); freddo polare, magari con
temperature di pochi gradi sotto lo zero (vedi l’ultima
“ondata di gelo” nell’Italia del nord); inversione di
tendenza del riscaldamento climatico, magari solo perché la
temperatura media di un mese è inferiore a quella
climatologica (vedi alcuni valori dell’anno appena
trascorso). E si potrebbe continuare.
E’ un’epidemia. Un virus che si diffonde, ormai da alcuni
(troppi) anni, a macchia d’olio: l’emergenza clima. Ogni
episodio del tempo, che viene oltretutto descritto dai mezzi
di comunicazione con eccessi di drammaticità, pathos e…
ignoranza meteorologica, viene visto come un sintomo del
clima malato. Ma come? In passato forse il Tevere non ha mai
avuto, come tutti i fiumi, delle piene rilevanti? Oppure,
ondate di gelo non si sono mai verificate? O ancora, mesi
più caldi o più freddi della norma, anche di molto, non si
sono mai alternati?
Se è vero ciò che disse un famoso climatologo, che il clima
non esiste in quanto le condizioni climatiche medie
raramente le ritroviamo nella vita reale, significa che le
alternanze meteorologiche sono all’ordine del giorno, le
vicende del tempo, con picchi alti e bassi, sono dovute alla
normale circolazione generale dell’atmosfera. Solo che
questo naturale avvicendamento delle condizioni del tempo
viene descritto e divulgato dai mass media come il
succedersi di fatti sempre straordinari, con non ultimo fine
di attirare l’attenzione della gente per incrementare le
vendite e/o gli ascolti. E, si sa, sono le notizie brutte e
tragiche e non le belle ad avere il sopravvento
nell’interesse, spesso morboso, del pubblico. Si riuscirà
mai a presentare un quadro equilibrato e obiettivo degli
accadimenti atmosferici? Non lo sappiamo, ma sappiamo,
invece, che malato non è il clima, è il sistema di
divulgazione che lo è, con la conseguenza che la gente si
ammala di “sindrome meteorologica”.
Rapporti meteorologici sulla climatologia
ligure a cura dall’ARPAL (www.meteoliguria.it).
Rapporto
termopluviometrico Settembre 2008 (file PDF)
Rapporto termopluviometrico
Ottobre 2008 (file
PDF)
Rapporto termopluviometrico
Novembre 2008 (file
PDF)
Ed inoltre. . .
Eventi meteorologici significativi nel 2007 in Liguria
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