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Genova        
Numero 31, anno IX        
Marzo 2009        

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di: Luca Onorato

 

Introduzione

 

Proprio qualche settimana fa parlavo con Luca Lombroso (meteorologo e noto divulgatore TV “di che tempo che fa”, del programma di Corrado Augias) delle scie di condensazione!

Luca mi raccontava di aver sciato in una bella giornata di sole anche se sotto un cielo inquinato e attraversato da enormi scie di condensazione ed osservava che questo particolare fenomeno in realtà è sicuramente molto inquietante per l’uomo comune a causa della sua incredibile evidenza; ciò ha dato adito alle teorie estreme, come quelle legate ad esperimenti segreti che secondo i fans di questa teoria produrrebbero appunto delle scie particolari (denominate scie chimiche - vedere a proposito il mio articolo di Nimbus sull’ultimo numero 47-48 - http://www.nimbus.it/meteoshop/VetrinaSezione.asp?IdSez=5)

 

Per mettere un pò di chiarezza si deve ribadire, con forza e serietà, che il problema delle scie di condensazione ha assunto dimensioni significative se non negli ultimi decenni, in seguito al moltiplicarsi del traffico aereo (e dei voli low cost), tanto che su scala planetaria le emissioni del trasporto aereo iniziano a dare un contributo all’effetto serra di un fattore del 3-3,5 % (che poi localmente può superare il 5%)! Le soluzioni anche se difficili, potranno concretizzarsi nel medio-breve termine con un cambiamento delle rotte (anche se vi sono problemi di consumi, aerovie, tempistica ecc), mentre nel medio-lungo termine un aiuto concreto potrà arrivare solo da una svolta tecnologica/energetica globale capace di abbattere in maniera efficace le emissioni di gas serra, responsabili dei cambiamenti climatici in atto. In questo contesto già il 2020 è una data fatidica in quanto il traffico aereo sarà presumibilmente raddoppiato!

 

Vedremo!…intanto osserviamo questa particolare immagine per capire con questa 'pillola meteo' qualcosa di più sul fenomeno: non siamo di fronte a scie chimiche (frutto di esperimenti segreti) ma di classiche scie di condensazione legate ad aerovie sempre più affollate e quasi sature!
 


 

Figura 1 - – Le fenomenali scie di condensazione o "contrails".
Foto scattata dalla collina di Righi, alle spalle della città di Genova, verso sud-ovest il 23 novembre 2008 alle ore 16.43.
Foto di: Franco Ibba

L'incredibile immagine in Figura 1 evidenzia chiaramente l'effetto delle correnti in quota sulla formazione ed espansione delle pittoresche contrails: l'andamento sinuoso e la maggiore espansione (spreading) dell'unica scia di condensazione in primo piano, spicca rispetto a tutte le altre contrails disposte parallelamente, e in questo caso è particolarmente favorito da forti correnti in quota perpendicolari alla scia stessa (che ne provocano l'espansione laterale e la sinuosità) ( Fig. 5).

L'elevato numero di scie e la loro espansione evidenziano l'approssimarsi in quota di correnti umide prefrontali, predittive di un possibile peggioramento delle condizioni meteorologiche a breve-medio termine sulla zona di osservazione.

Infatti tra il 23 e 24 Novembre una profonda depressione sul mar del Nord (Fig. 2), associata ad un'estesa perturbazione sull'Europa occidentale, ha causato un rapido peggioramento del tempo già alla fine del 23 e per il 24 Novembre.

Le contrails osservate il 23 Novembre evidenziano l'avanzata di aria umida in quota che anticipa proprio il fronte caldo.

Il peggioramento del 24 è stato accompagnato da un profondo minimo (fino a circa 992 hPa a livello del mare - Fig. 4) in veloce transito sul mar Ligure ed è stato accompagnato sia da venti di tempesta dal III quadrante (WSW fino 100-125 km/h) al largo tra Ligure e Corsica Nord-occidentale (come è possibile evidenziare dalla mappa di MeteoAllerte in Fig. 3), sia da nevicate su gran parte dell'appennino (a causa di una prevalenza di venti freddi padani ai bassi livelli dal I quadrante e uno scorrimento di aria umida più in quota).

 


Figura 2 - Analisi Met Office del 23 nov 2008 ore 00

 


Figura 3 - L’osservazione di veri e propri venti di tempesta tra Ligure e Corsica (da MétéoAlerte del 24-11-2008)


Figura 4 - Il successivo sviluppo del minimo di 992 hPa sul Mar Ligure per il 24 Novembre (ore 6 UTC),
rispetto al minimo principale sui Paesi Baschi.


Figura 5 - Si evidenzia le intense correnti occidentali a tutte le quote sull’Europa meridionale e la penisola
a causa della profonda saccatura Europea centrata sulla Penisola Scandinava