Nord America
PORTORICO
Piogge incessanti provocate da una depressione tropicale hanno
colpito l’isola tra il 20 e il 24 settembre, scaricando 660 mm
di pioggia in 24 ore. Questo ammontare di pioggia ha superato il
record precedente di 603.2 mm dell’ottobre 1985. La porzione
meridionale dell'isola è stata la più colpita con frane e
l’esondazione di molti fiumi che hanno allagato centinaia di
case. Il livello del fiume Gurabo è aumentato di 7.62 m in meno
di 24 ore il 21 settembre, raggiungendo il massimo livello
idrometrico di 9.23 m. Molte case sono state danneggiate o
distrutte e quattro morti sono attribuite alle inondazioni. La
pioggia intensa ha provocato 14 milioni di dollari di perdita
all'industria agricola di Portorico. I raccolti che hanno subito
il colpo più duro sono stati quelli del caffè e delle banane. Il
presidente George W. Bush ha dichiarato zona disastrata in otto
municipi.
L’Uragano Omar, il primo uragano a colpire le Isole Sottovento
occidentali fin dall’Uragano Lenny nel 1999, si è sviluppato
come depressione tropicale nel Mar dei Caraibi il 13 ottobre.
Come si è mossa verso nord-est ha cominciato a intensificarsi,
divenendo tempesta tropicale il 14. Il medesimo giorno si è
intensificata rapidamente in uragano, giungendo alla Categoria
3, sua massima intensità, il 16, con venti fino a 185 km/h.
Avvicinandosi a Portorico e alle Isole Sottovento, molte persone
hanno temuto il peggio. Fortunatamente la tempesta è transitata
in mare aperto tra San Martin e le Isole Vergine Americane,
risparmiando la terra ferma dalla parte peggiore della
depressione. La maggior parte dei danni nelle isole caraibiche
sono state le inondazioni, le frane e l’abbattimento degli
alberi. Tuttavia a San Croix la tempesta ha causato più di
700.000 dollari americani di danni alle strade, distrutto 100
aziende, affondato più di 40 barche e, sia in San Croix che in
Antigua, danneggiato i raccolti. A Portorico si registra un
morto. La tempesta il giorno 18 si è dissipata nell’Atlantico.
CANADA
L’Uragano Kyle, sviluppatosi come depressione tropicale, ha
colpito Portorico provocando inondazioni molto estese e la morte
di quattro persone. Il 24 settembre la depressione ha lasciato i
Caraibi dirigendosi verso nord, raggiungendo forza di tempesta
tropicale il giorno successivo e fortificandosi in uragano il 27
settembre. Kyle ha raggiunto la sua intensità massima con venti
a 120 km/h prima di toccare la Nuova Scozia il 28, provocando
12.000 casi di interruzione di energia elettrica lungo la costa
meridionale. Immediatamente dopo si è indebolito.
STATI UNITI
L’Uragano Gustav, sviluppatosi durante l'ultima settimana di
agosto, ha pesato severamente in molte nazioni dei Caraibi prima
di fare approdo a ovest di Grand Isle, Louisiana, il primo
settembre come uragano di categoria 3, con massimo vento intorno
a 185 km/h. Quasi due milioni di persone hanno dovuto
abbandonare le aree litoranee perché si temeva una ripetizione
dell’Uragano Katrina del 2005. Questa è stata descritta come la
più grande evacuazione nella storia Americana. I venti
fortissimi di Gustav hanno abbattuto alberi e linee elettriche,
lasciando migliaia di utenti senza energia in Louisiana. Come
Gustav ha raggiunto l’entroterra si è indebolito. L’uragano ha
reclamato la vita di 25 persone.
Dopo avere colpito Cuba, l’uragano Ike ha attraversato le calde
acque del Golfo del Messico dirigendosi verso le coste degli
Stati Uniti e del Messico. Giunto sulla costa del Texas, Ike si
è fortificato raggiungendo la Categoria 2 ma prima di toccare le
coste di Louisiana e Texas ha fatto sentire i suoi effetti nelle
Florida Keys. La depressione è entrata sul suolo americano a
Galveston, Texas, il 13 settembre, con vento a 176 km/h,
portando con sé inondazioni molto estese nell'area. Anche
Houston è stata colpita quando Ike ha proseguito verso
l’interno, lasciando milioni di persone senza energia elettrica.
Quindi si è indebolito quando si è portato sugli Stati
medio-occidentali, provocando tuttavia devastazioni, con pioggia
torrenziale e venti forti, l’allagamento di case e provocando
interruzioni di energia a più di un milione case e aziende.
L’uragano ha scaricato tra 152 e 203 mm di pioggia sugli stati
dell’Indiana, dell’Illinois e del Missouri e ha scatenato la
formazione di un tornado in Arkansas che ha danneggiato molti
edifici. Ike ha causato un totale di 40 vittime e la morte di 15
persone nei soli Stati medio-occidentali.
Una significativa tempesta ha causato nevicate pesanti in
Montana, Wyoming e Idaho tra il 10 e il 12 ottobre. Le
condizioni meteo hanno determinato nevicate record, venti
burrascosi che hanno abbattuto alberi e linee elettriche e
ridotto la visibilità. In molte contee del Wyoming sono caduti
fino a 83.8 cm. A Lander, Wyoming, è stata registrata la più
grande nevicata in ottobre con 75 cm di altezza di neve fresca,
infrangendo il record precedente verificatosi tra il 30 ottobre
e il primo novembre del 1920 con 70.1 cm. In Montana, la città
di Red Lodge, ha registrato il totale di neve più alto nel
periodo di 24 ore con 107 cm. A Glasgow, Montana, nuovo record
per il 12 ottobre, quando sono caduti 32.5 cm, superando il
record precedente di 29.2 cm misurati il 12 ottobre 1924,
risultando la massima nevicata di un giorno in ottobre.

Stati Uniti: copertura neve 10-11 ottobre 2008
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BAHAMAS
L’Uragano Hanna si è sviluppato come depressione tropicale
nell'Oceano Atlantico il 28 agosto, fortificandosi
successivamente in tempesta tropicale. Il primo settembre,
dirigendosi verso le Bahamas, si è rinforzato a uragano con
vento a 130 km/h. Anche se Hanna non ha interessato l'isola di
Hispaniola, la parte esterna della tempesta ha portato pioggia
copiosa su Haiti dove ha provocato inondazioni e frane,
reclamando le vite di 529 persone e distruggendo aree immense di
raccolti. La città più colpita è stata Gonaïves che l’uragano ha
devastato completamente. Il sistema si è diretto verso la costa
orientale americana, toccando il suolo vicino al confine tra
Nord e Sud Carolina il 6 settembre con vento a 93 km/h, portando
molta pioggia dopo un insolito periodo di severa siccità. La
tempesta si è mossa verso nord-est, scaricando piogge intense e
interessando la regione con forti venti. Hanna ha provocato
l’allagamento di strade, la cancellazione di voli, e lasciato
migliaia di persone senza energia elettrica.
CUBA
L’Uragano Ike sviluppatosi come temporale tropicale a ovest
delle Isole di Capo Verde il primo settembre, si è intensificato
rapidamente, giungendo alla sua forza massima (Categoria 4) il
giorno 4, con velocità del vento di 233 km/h e una pressione di
935 hPa. Ike è risultata la tempesta più forte della stagione
degli uragani in Atlantico del 2008. In Haiti, già devastata da
tre tempeste tropicali precedenti (Fata, Gustav, e Hanna), Ike
ha portato precipitazioni torrenziali, provocando
l’ingrossamento di fiumi e frane. Le inondazioni hanno ucciso 74
persone. Si è poi diretto poi verso Cuba (anch’essa già colpita
dagli stessi uragani), che stava preparandosi per la quarta
volta all’evacuazione di quasi un milione di persone dalle aree
litoranee. Prima di fare approdo nell’isola, Ike si è indebolito
leggermente a Categoria 3. Il 7 settembre ha toccato il suolo
cubano nella parte orientale dell’isola con vento a 193 km/h,
che ha scoperchiato tetti e sradicato linee elettriche.
Attraversando l'isola, Ike si è indebolito, rimanendo comunque
di Categoria 1. Sulla parte occidentale di Cuba, ha provocato
altre inondazioni. L'Uragano è stato responsabile di sette morti
nell’isola, il numero di morti più alto per un uragano da anni,
superando il totale di decessi dovuti all’Uragano Michelle del
2001 quando le vittime furono cinque. Gli uragani Gustav e Ike
hanno provocato danni per quasi 5 miliardi di dollari americani,
più di 63.000 case sono andate distrutte e circa 450.000
danneggiate.

Immagini dal satellite GEOES-10 del percorso effettuato
dall'uragano Ike.
Dal 5 al 12 settembre 2008
Fonte: NOAA
Cliccare sull'immagine per ingrandire (1280x1024 px) |
Il 5 novembre
una depressione tropicale si è formata nel Mar dei Caraibi al
largo della costa orientale del Nicaragua. Il ciclone, nel suo
spostamento verso nord, si è fortificato da depressione a
tempesta tropicale e poi a uragano. Avvicinandosi alle Isole
Cayman, Paloma, questo il suo nome, ha raggiunto la Categoria 3,
abbattendo linee dell’energia elettrica, tetti, e provocando
inondazioni lungo le coste orientali e meridionali delle isole.
Procedendo verso est si è ulteriormente fortificato,
raggiungendo la sua intensità massima, Categoria 4, il giorno 8,
con velocità del vento a 222 km/h ma, prima di approdare a Cuba,
Paloma si è indeboliito a Categoria 3. Nell’isola, l’uragano ha
interessato Santa Cruz del Sur con vento a 193 km/h, il giorno
prima di celebrare il 76° anniversario dell'uragano del novembre
1932 che uccise 3.000 persone. Paloma ha colpito la costa
occidentale con onde alte quasi 3 metri e venti forti che hanno
distrutto 50 case e ne hanno danneggiate altre 435. La forte
pioggia prodotta dall'uragano ha provocato inondazioni che hanno
allagato case e raccolti di banane. Fortunatamente nessun
decesso è stato segnalato L’Uragano Paloma, che il 9 novembre si
è indebolito a depressione tropicale. è risultato il secondo
uragano di novembre più forte mai registrato, dopo l’Uragano
Lenny nel 1999.

L'uragano Paloma. 8 novembre 2008
Fonte: NOAA |
MESSICO
L’Uragano Norbert, il più potente della stagione 2008 nel
Pacifico Orientale si è formato nel nord est dell’Oceano
Pacifico, a sud di Acapulco, come depressione tropicale il 3
ottobre. In movimento verso ovest nord-ovest, ha attraversato
un'area con acque calde, che hanno favorito la sua
intensificazione. Il 6 ottobre Norbert è giunto allo status di
uragano, è raggiunto la sua intensità massima, Categoria 4, il
giorno 8 con vento misurato a 217 km/h. La depressione si è poi
indebolita a Categoria 1 il giorno successivo, ma nuovamente
intensificatasi rapidamente a Categoria 2 il 10, in
avvicinamento alla Penisola di Baja. Il giorno 11 ha interessato
la parte meridionale della Baja California con vento massimo a
160 km/h. Norbert è stato il primo uragano di ottobre a toccare
la Penisola di Baja fin dall’Uragano Pauline del 1968. Norbert
ha portato con sé pioggia intensa e venti forti, provocando
inondazioni molto estese, abbattendo alberi di palme, e
spazzando via tetti. Le isole di Santa Margarita e Magdalena
hanno avuto quasi il quaranta percento di case danneggiate.
Attraverso il Golfo della California ha poi fatto un secondo
approdo, il 12 ottobre, in territorio messicano sulla costa di
Sonora con vento a 137 km/h, perdendo quindi rapidamente
intensità, indebolendosi a depressione tropicale, quando si è
diretto nell’entroterra. I morti dovuti a Norbert sono stati
tre.
La tempesta tropicale Marco si è sviluppata da una piccola
depressione tropicale nella Baia di Campeche, nella parte
meridionale di Golfo del Messico, il 6 ottobre, con venti di
forza di tempesta estesi 24 km dal suo centro. Spostatasi verso
ovest nord-ovest ha interessato Veracruz, il giorno successivo,
con venti a 105 km/h. La tempesta, che ha portato pioggia
intensa con allagamenti di aree litoranee e determinato
l’evacuazione della popolazione, si è dissipata rapidamente
subito dopo. America
Centrale
La sedicesima
depressione tropicale dell'Atlantico ha portato pioggia intensa
dando luogo a inondazioni molto estese e frane in molte aree
dell'America Centrale, durante la metà di ottobre. Il sistema
depressionario si è sviluppato nel Mar dei Caraibi, a est del
Costa Rica, il 14 ottobre, passando a tempesta tropicale che, il
16, muovendosi lentamente, è giunta sulla costa settentrionale
dell’Honduras, dissipandosi poi rapidamente appena toccata
terraferma. La pioggia intensa ha causato frane e ingrossato
fiumi che hanno superato gli argini, inondato villaggi e reso
impraticabili strade. In Honduras, un'area immensa di raccolti è
andata distrutta e 62 ponti sono crollati, costringendo il
presidente del paese a dichiarare lo stato nazionale di
emergenza. L'Istituto Meteorologico del Costa Rica riporta che
l’ammontare delle precipitazioni prodotte dalla depressione è
stato equivalente al totale medio di pioggia mensile in ottobre,
raggiungendo in alcune aree 2.100 mm, il valore più alto in 40
anni. I morti in l'America Centrale sono risultati ventinove in
Honduras, sette in Costa Rica, quattro in Nicaragua, quattro in
Guatemala e uno in El Salvador. |