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Genova        
Numero 31, anno IX        
Marzo 2009        

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  A cura di: Roberto Pedemonte

 e Massimo Riso

 

Taiwan - Il tifone Jangmi ha colpito l'isola con venti di 250 km/h riversando 1.124 mm di pioggia

TAIWAN
Il Tifone Sinlaku si è sviluppato da una depressione tropicale nell'Oceano Pacifico occidentale, a est delle Isole Filippine settentrionali, l’8 settembre diventando nello stesso giorno tempesta tropicale. Anche se non ha toccato le Filippine, gli effetti di Sinlaku si sono avvertiti dell'isola di Luzon: acquazzoni forti hanno allagato rapidamente le strade e case. Il giorno successivo, Sinlaku si è fortificato a tifone giungendo alla sua intensità massima il 10, con velocità del vento di 231 km/h. Il tifone si è poi diretto verso la costa nord orientale di Taiwan dove è giunto il 14 con vento a 148 km/h e pioggia intensa. Il tifone ha provocato quattro morti e sette dispersi nella parte centrale dell’isola. Qui Sinlaku ha scaricato più di 1,016 mm di pioggia nelle regioni montuose, provocando frane e inondazioni che hanno costretto centinaia di persone a evacuare le aree colpite. Sinlaku si è indebolito a tempesta tropicale appena ha lasciato Taiwan, dirigendosi verso il Giappone. Quindi si è intensificata nuovamente a tifone ma ancora una volta ha perso energia prima di fare approdo in Kyushu meridionale il 18 settembre, con vento a 139 km/h. Nel paese del sol levante, Sinlaku ha provocato inondazioni e frane a Kagoshima ma nessuna persona ha perso la vita.


Il Tifone Sinlaku

Fonte: NASA - Natural Hazards

 

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Il 23 settembre si è sviluppata nell'Oceano Pacifico nordoccidentale una depressione tropicale che ha raggiunto lo status di tifone il 25. Jangmi, così denominato, è giunto alla sua massima intensità il giorno 27 con venti vicini a 250 km/h. Il giorno successivo ha toccato Taiwan. Jangmi è risultato il tifone più potente che abbia colpito l'isola durante la stagione del 2008. Le piogge hanno raggiunto l’altezza di 1.124 mm su alcune zone dell'isola e lasciato quasi 86.000 famiglie senza energia. Due persone hanno perso la vita. Attraversando Taiwan si è indebolito ed è stato declassato a tempesta tropicale il 29, appena lasciata l’isola diretto verso il Giappone, diventando tempesta extratropicale il 30 settembre.


Il percorso del tifone Jangimi.

Fonte: What's On Xiamen

CINA
Il 18 settembre si è sviluppata una depressione tropicale nell'Oceano Pacifico occidentale, giungendo a forza di tempesta tropicale il 19 e lo status di tifone il 21. Le precipitazioni esterne del tifone hanno colpito Taiwan e le Filippine settentrionali quando ha attraversato lo stretto di Luzon, dirigendosi verso la Cina sudorientale. Hagupit, questo il nome assegnatogli, ha causato la morte di tre persone e altre 13 sono rimaste intrappolate in una miniera d’oro nelle Filippine. Il 23 settembre Hagupit è giunto alla sua massima intensità con vento a 222 km/h attraversando il Mar Cinese Meridionale. Quindi ha toccato la terraferma nella provincia di Guangdong il giorno 24 con venti intorno a 195 km/h e pioggia torrenziale che ha mietuto dieci vittime, distrutto quasi 18.500 case, allagate altre 800 e distrutto i raccolti. Le perdite economiche causate dal tifone sono state valutate in 923,7 milioni di dollari americani. Hagupit è stato il tifone peggiore che ha colpito la provincia di Guangdong nell’ultimo decennio. Quando il tifone si è diretto nell’entroterra, verso il Vietnam, si è indebolito, portando comunque acquazzoni torrenziali nella parte settentrionale del paese, che hanno provocato inondazioni e frane. Il sistema depressionario ha distrutto migliaia di ettari di raccolti, allagando molte migliaia di case e uccidendo 41 persone. In Vietnam, le perdite economiche sono state valutate in almeno 65 milioni di dollari americani.


24 sett. 2008 - Palme da cocco inclinate dal forte vento del tifone Hagupit nel distretto di Zhanjiang Xiashan nella provincia di  Guangdong.
Fonte: http://news.xinhuanet.com

VIETNAM

La tempesta tropicale Mekkhala, sviluppatasi come depressione tropicale nel Mar Cinese Meridionale il 28 settembre, è giunta il 30 nel Vietnam centrale, con vento a 88 km/h e pioggia intensa. Il vento ha divelto tetti di lamiera, alberi e pali dell’elettricità. Si contano otto morti e altrettanti dispersi.

Il 14 ottobre si è formata una depressione tropicale nel Golfo del Tonchino, rinforzandosi a tempesta tropicale quello stesso giorno. 22W, questo il suo nome, ha colpito la provincie meridionali della Cina di Hainan e il Vietnam settentrionale, con forti rovesci. Hainan ha cominciato a ricevere pioggia torrenziale dal giorno 11 fino al 14, con la conseguenza di inondazioni improvvise nelle aree basse, allagamenti in più di 150 villaggi e costringendo migliaia di persone ad abbandonare l'area. Tre i morti a causa della tempesta. 22W si è quindi mosso verso il Vietnam il 15, con venti a 65 km/h. Qui precipitazioni intense e prolungate sono durate fino al 20 ottobre, provocando inondazioni improvvise che hanno danneggiato 11.000 ettari di raccolti e distrutto tre scuole e molti chilometri di strade. Le quantità di precipitazione è risultata da 300 a 450 mm. In Vietnam undici sono risultati i decessi e sette le persone disperse.

BANGLADESH

Il Ciclone Tropicale Rashmi sviluppatosi da una depressione tropicale nella Baia del Bengala il 26 ottobre, si è fortificato in ciclone tropicale nel medesimo giorno. La tempesta ha toccato il 27 ottobre la costa centrale del Bangladesh con venti intorno a 80 km/h. Rashmi ha portato pioggia e venti forti, distruggendo migliaia di case e acri di raccolto e abbattendo linee elettriche e telefoniche. Quindici persone sono rimaste uccise e 10 pescherecci con 50 persone a bordo risultano disperse. La tempesta si è poi dissipata quando si è inoltrata nell’entroterra.

TIBET

In Tibet, una intensa tempesta di neve si è abbattuta durante l'ultima settimana di ottobre, rendendo impraticabili strade, provocando valanghe, e interruzioni della fornitura di energia elettrica La copertura di neve media è stata di 150 cm. Nove persone sono rimaste uccise da quella che è stata descritta come una delle tempeste di neve peggiori a memoria d’uomo.
 


Il filmato della intensa bufera di neve che ha colpito il Tibet.
Fonte: www.la7.it

 

NUOVA ZELANDA: nel Southland settentrionale si è verificata la nevicata di novembre più intensa degli ultimi tre decenni.

AUSTRALIA
Melbourne, con un totale di 12 mm di pioggia, ha avuto il settembre più asciutto dal 1855. Il record precedente era del 1907 quando è stato registrato un totale di precipitazioni di 13.4 mm.

In Australia forti temporali con grandine, venti forti e pioggia intensa hanno provocato devastazioni sulla costa orientale tra il 14 e il 16 novembre. L'area maggiormente colpita è stata quella della città di Brisbane dove il vento, raggiunti i 129 km/h, ha abbattuto linee elettriche, lasciando quasi 230.000 case energia. E’ risultato, per il Queensland, l’evento più devastante degli ultimi 25 anni

NUOVA ZELANDA
Il 7 ottobre un sistema frontale ha interessato l’Isola del Nord della Nuova Zelanda con piogge fortissime e venti forti che hanno superato la velocità di 130 km/h e raggiunto la punta di 160 km/h a Wellington e aree circostanti, provocando devastazioni. Le condizioni meteorologiche severe hanno causato l’annullamento di 20 voli all'aeroporto di Wellington, la chiusura temporanea di strade a causa dei pali elettrici e dagli alberi abbattuti e il danneggiamento di dozzine di case. Fortunatamente non si conta alcun decesso.

Freddo e forti nevicate hanno colpito parte della Nuova Zelanda il 4 novembre. Sono stati misurati 20 cm di neve nel Southland settentrionale, che hanno costretto gli organizzatori della corsa ciclistica del Giro di Southland ad accorciare il percorso. E’ stata la nevicata di novembre più intensa degli ultimi tre decenni

 

Sud Africa - forti piogge hanno causato inondazioni e frane in molte aree del paese

SUD AFRICA
Il 19 giugno forti piogge hanno causato inondazioni e frane in molte aree del paese. L'area più colpita è stata la provincia orientale di KwaZulu-Natal, dove quattro persone sono morte. Scottburgh, ha ricevuto un totale di 128 mm di pioggia in 24 ore, l'ammontare di pioggia più alto per questo giorno.

 

UNGHERIA - Record del caldo e del freddo.

UNGHERIA
A Szeged è stato registrato il nuovo record di temperatura massima per il giorno 7 settembre, quando il mercurio è salito a 37.6°C, superando il record precedente di 36.7°C del 1946.
Un nuovo record nazionale è stato registrato in Ungheria per il giorno 15 settembre quando la città di Sopron ha fatto registrare la sua temperatura più fredda: 8.6°C. Il record precedente apparteneva alla città di Zalaegerszeg quando, nel 1925, la temperatura scese a 10.5°C.

REGNO UNITO
Temporali hanno causato pioggia torrenziale e conseguente inondazioni di campi e strade e frane tra 6 e 8 settembre. Nella città di Morpeth centinaia di persone sono state costrette a evacuare le loro proprietà. Sei persone hanno perso la vita a seguito degli allagamenti.

 

Wyoming - A Lander è stata registrata la più grande nevicata in ottobre con 75 cm di altezza di neve fresca.

Nord America

PORTORICO

Piogge incessanti provocate da una depressione tropicale hanno colpito l’isola tra il 20 e il 24 settembre, scaricando 660 mm di pioggia in 24 ore. Questo ammontare di pioggia ha superato il record precedente di 603.2 mm dell’ottobre 1985. La porzione meridionale dell'isola è stata la più colpita con frane e l’esondazione di molti fiumi che hanno allagato centinaia di case. Il livello del fiume Gurabo è aumentato di 7.62 m in meno di 24 ore il 21 settembre, raggiungendo il massimo livello idrometrico di 9.23 m. Molte case sono state danneggiate o distrutte e quattro morti sono attribuite alle inondazioni. La pioggia intensa ha provocato 14 milioni di dollari di perdita all'industria agricola di Portorico. I raccolti che hanno subito il colpo più duro sono stati quelli del caffè e delle banane. Il presidente George W. Bush ha dichiarato zona disastrata in otto municipi.
L’Uragano Omar, il primo uragano a colpire le Isole Sottovento occidentali fin dall’Uragano Lenny nel 1999, si è sviluppato come depressione tropicale nel Mar dei Caraibi il 13 ottobre. Come si è mossa verso nord-est ha cominciato a intensificarsi, divenendo tempesta tropicale il 14. Il medesimo giorno si è intensificata rapidamente in uragano, giungendo alla Categoria 3, sua massima intensità, il 16, con venti fino a 185 km/h. Avvicinandosi a Portorico e alle Isole Sottovento, molte persone hanno temuto il peggio. Fortunatamente la tempesta è transitata in mare aperto tra San Martin e le Isole Vergine Americane, risparmiando la terra ferma dalla parte peggiore della depressione. La maggior parte dei danni nelle isole caraibiche sono state le inondazioni, le frane e l’abbattimento degli alberi. Tuttavia a San Croix la tempesta ha causato più di 700.000 dollari americani di danni alle strade, distrutto 100 aziende, affondato più di 40 barche e, sia in San Croix che in Antigua, danneggiato i raccolti. A Portorico si registra un morto. La tempesta il giorno 18 si è dissipata nell’Atlantico.

 

CANADA
L’Uragano Kyle, sviluppatosi come depressione tropicale, ha colpito Portorico provocando inondazioni molto estese e la morte di quattro persone. Il 24 settembre la depressione ha lasciato i Caraibi dirigendosi verso nord, raggiungendo forza di tempesta tropicale il giorno successivo e fortificandosi in uragano il 27 settembre. Kyle ha raggiunto la sua intensità massima con venti a 120 km/h prima di toccare la Nuova Scozia il 28, provocando 12.000 casi di interruzione di energia elettrica lungo la costa meridionale. Immediatamente dopo si è indebolito.
 

STATI UNITI
L’Uragano Gustav, sviluppatosi durante l'ultima settimana di agosto, ha pesato severamente in molte nazioni dei Caraibi prima di fare approdo a ovest di Grand Isle, Louisiana, il primo settembre come uragano di categoria 3, con massimo vento intorno a 185 km/h. Quasi due milioni di persone hanno dovuto abbandonare le aree litoranee perché si temeva una ripetizione dell’Uragano Katrina del 2005. Questa è stata descritta come la più grande evacuazione nella storia Americana. I venti fortissimi di Gustav hanno abbattuto alberi e linee elettriche, lasciando migliaia di utenti senza energia in Louisiana. Come Gustav ha raggiunto l’entroterra si è indebolito. L’uragano ha reclamato la vita di 25 persone.
Dopo avere colpito Cuba, l’uragano Ike ha attraversato le calde acque del Golfo del Messico dirigendosi verso le coste degli Stati Uniti e del Messico. Giunto sulla costa del Texas, Ike si è fortificato raggiungendo la Categoria 2 ma prima di toccare le coste di Louisiana e Texas ha fatto sentire i suoi effetti nelle Florida Keys. La depressione è entrata sul suolo americano a Galveston, Texas, il 13 settembre, con vento a 176 km/h, portando con sé inondazioni molto estese nell'area. Anche Houston è stata colpita quando Ike ha proseguito verso l’interno, lasciando milioni di persone senza energia elettrica. Quindi si è indebolito quando si è portato sugli Stati medio-occidentali, provocando tuttavia devastazioni, con pioggia torrenziale e venti forti, l’allagamento di case e provocando interruzioni di energia a più di un milione case e aziende. L’uragano ha scaricato tra 152 e 203 mm di pioggia sugli stati dell’Indiana, dell’Illinois e del Missouri e ha scatenato la formazione di un tornado in Arkansas che ha danneggiato molti edifici. Ike ha causato un totale di 40 vittime e la morte di 15 persone nei soli Stati medio-occidentali.
Una significativa tempesta ha causato nevicate pesanti in Montana, Wyoming e Idaho tra il 10 e il 12 ottobre. Le condizioni meteo hanno determinato nevicate record, venti burrascosi che hanno abbattuto alberi e linee elettriche e ridotto la visibilità. In molte contee del Wyoming sono caduti fino a 83.8 cm. A Lander, Wyoming, è stata registrata la più grande nevicata in ottobre con 75 cm di altezza di neve fresca, infrangendo il record precedente verificatosi tra il 30 ottobre e il primo novembre del 1920 con 70.1 cm. In Montana, la città di Red Lodge, ha registrato il totale di neve più alto nel periodo di 24 ore con 107 cm. A Glasgow, Montana, nuovo record per il 12 ottobre, quando sono caduti 32.5 cm, superando il record precedente di 29.2 cm misurati il 12 ottobre 1924, risultando la massima nevicata di un giorno in ottobre.
 


Stati Uniti: copertura neve 10-11 ottobre 2008
 

BAHAMAS
L’Uragano Hanna si è sviluppato come depressione tropicale nell'Oceano Atlantico il 28 agosto, fortificandosi successivamente in tempesta tropicale. Il primo settembre, dirigendosi verso le Bahamas, si è rinforzato a uragano con vento a 130 km/h. Anche se Hanna non ha interessato l'isola di Hispaniola, la parte esterna della tempesta ha portato pioggia copiosa su Haiti dove ha provocato inondazioni e frane, reclamando le vite di 529 persone e distruggendo aree immense di raccolti. La città più colpita è stata Gonaïves che l’uragano ha devastato completamente. Il sistema si è diretto verso la costa orientale americana, toccando il suolo vicino al confine tra Nord e Sud Carolina il 6 settembre con vento a 93 km/h, portando molta pioggia dopo un insolito periodo di severa siccità. La tempesta si è mossa verso nord-est, scaricando piogge intense e interessando la regione con forti venti. Hanna ha provocato l’allagamento di strade, la cancellazione di voli, e lasciato migliaia di persone senza energia elettrica.

CUBA

L’Uragano Ike sviluppatosi come temporale tropicale a ovest delle Isole di Capo Verde il primo settembre, si è intensificato rapidamente, giungendo alla sua forza massima (Categoria 4) il giorno 4, con velocità del vento di 233 km/h e una pressione di 935 hPa. Ike è risultata la tempesta più forte della stagione degli uragani in Atlantico del 2008. In Haiti, già devastata da tre tempeste tropicali precedenti (Fata, Gustav, e Hanna), Ike ha portato precipitazioni torrenziali, provocando l’ingrossamento di fiumi e frane. Le inondazioni hanno ucciso 74 persone. Si è poi diretto poi verso Cuba (anch’essa già colpita dagli stessi uragani), che stava preparandosi per la quarta volta all’evacuazione di quasi un milione di persone dalle aree litoranee. Prima di fare approdo nell’isola, Ike si è indebolito leggermente a Categoria 3. Il 7 settembre ha toccato il suolo cubano nella parte orientale dell’isola con vento a 193 km/h, che ha scoperchiato tetti e sradicato linee elettriche. Attraversando l'isola, Ike si è indebolito, rimanendo comunque di Categoria 1. Sulla parte occidentale di Cuba, ha provocato altre inondazioni. L'Uragano è stato responsabile di sette morti nell’isola, il numero di morti più alto per un uragano da anni, superando il totale di decessi dovuti all’Uragano Michelle del 2001 quando le vittime furono cinque. Gli uragani Gustav e Ike hanno provocato danni per quasi 5 miliardi di dollari americani, più di 63.000 case sono andate distrutte e circa 450.000 danneggiate.


Immagini dal satellite GEOES-10 del percorso effettuato dall'uragano Ike.
Dal 5 al 12 settembre 2008
Fonte: NOAA
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Il 5 novembre una depressione tropicale si è formata nel Mar dei Caraibi al largo della costa orientale del Nicaragua. Il ciclone, nel suo spostamento verso nord, si è fortificato da depressione a tempesta tropicale e poi a uragano. Avvicinandosi alle Isole Cayman, Paloma, questo il suo nome, ha raggiunto la Categoria 3, abbattendo linee dell’energia elettrica, tetti, e provocando inondazioni lungo le coste orientali e meridionali delle isole. Procedendo verso est si è ulteriormente fortificato, raggiungendo la sua intensità massima, Categoria 4, il giorno 8, con velocità del vento a 222 km/h ma, prima di approdare a Cuba, Paloma si è indeboliito a Categoria 3. Nell’isola, l’uragano ha interessato Santa Cruz del Sur con vento a 193 km/h, il giorno prima di celebrare il 76° anniversario dell'uragano del novembre 1932 che uccise 3.000 persone. Paloma ha colpito la costa occidentale con onde alte quasi 3 metri e venti forti che hanno distrutto 50 case e ne hanno danneggiate altre 435. La forte pioggia prodotta dall'uragano ha provocato inondazioni che hanno allagato case e raccolti di banane. Fortunatamente nessun decesso è stato segnalato L’Uragano Paloma, che il 9 novembre si è indebolito a depressione tropicale. è risultato il secondo uragano di novembre più forte mai registrato, dopo l’Uragano Lenny nel 1999.


L'uragano Paloma. 8 novembre 2008
Fonte: NOAA

MESSICO

L’Uragano Norbert, il più potente della stagione 2008 nel Pacifico Orientale si è formato nel nord est dell’Oceano Pacifico, a sud di Acapulco, come depressione tropicale il 3 ottobre. In movimento verso ovest nord-ovest, ha attraversato un'area con acque calde, che hanno favorito la sua intensificazione. Il 6 ottobre Norbert è giunto allo status di uragano, è raggiunto la sua intensità massima, Categoria 4, il giorno 8 con vento misurato a 217 km/h. La depressione si è poi indebolita a Categoria 1 il giorno successivo, ma nuovamente intensificatasi rapidamente a Categoria 2 il 10, in avvicinamento alla Penisola di Baja. Il giorno 11 ha interessato la parte meridionale della Baja California con vento massimo a 160 km/h. Norbert è stato il primo uragano di ottobre a toccare la Penisola di Baja fin dall’Uragano Pauline del 1968. Norbert ha portato con sé pioggia intensa e venti forti, provocando inondazioni molto estese, abbattendo alberi di palme, e spazzando via tetti. Le isole di Santa Margarita e Magdalena hanno avuto quasi il quaranta percento di case danneggiate. Attraverso il Golfo della California ha poi fatto un secondo approdo, il 12 ottobre, in territorio messicano sulla costa di Sonora con vento a 137 km/h, perdendo quindi rapidamente intensità, indebolendosi a depressione tropicale, quando si è diretto nell’entroterra. I morti dovuti a Norbert sono stati tre.
La tempesta tropicale Marco si è sviluppata da una piccola depressione tropicale nella Baia di Campeche, nella parte meridionale di Golfo del Messico, il 6 ottobre, con venti di forza di tempesta estesi 24 km dal suo centro. Spostatasi verso ovest nord-ovest ha interessato Veracruz, il giorno successivo, con venti a 105 km/h. La tempesta, che ha portato pioggia intensa con allagamenti di aree litoranee e determinato l’evacuazione della popolazione, si è dissipata rapidamente subito dopo.

America Centrale

La sedicesima depressione tropicale dell'Atlantico ha portato pioggia intensa dando luogo a inondazioni molto estese e frane in molte aree dell'America Centrale, durante la metà di ottobre. Il sistema depressionario si è sviluppato nel Mar dei Caraibi, a est del Costa Rica, il 14 ottobre, passando a tempesta tropicale che, il 16, muovendosi lentamente, è giunta sulla costa settentrionale dell’Honduras, dissipandosi poi rapidamente appena toccata terraferma. La pioggia intensa ha causato frane e ingrossato fiumi che hanno superato gli argini, inondato villaggi e reso impraticabili strade. In Honduras, un'area immensa di raccolti è andata distrutta e 62 ponti sono crollati, costringendo il presidente del paese a dichiarare lo stato nazionale di emergenza. L'Istituto Meteorologico del Costa Rica riporta che l’ammontare delle precipitazioni prodotte dalla depressione è stato equivalente al totale medio di pioggia mensile in ottobre, raggiungendo in alcune aree 2.100 mm, il valore più alto in 40 anni. I morti in l'America Centrale sono risultati ventinove in Honduras, sette in Costa Rica, quattro in Nicaragua, quattro in Guatemala e uno in El Salvador.