Il collasso
del ponte di ghiaccio di Wilkins
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La piattaforma di Wilkins il 6 aprile 2009
Fonte: NASA images courtesy Jeff Schmaltz, MODIS Rapid Response Team
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La piattaforma di Wilkins il 31 marzo 2009
Fonte: NASA images courtesy Jeff Schmaltz, MODIS Rapid Response Team
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Lo stretto ponte di ghiaccio che univa Charcot Island e Latady Island nella
parte settentrionale della piattaforma di ghiaccio Antartico di Wilkins si è
rotto il 6 aprile del 2009.
Queste immagini riprese dal MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer)
mostrano la rottura del ponte di ghiaccio.
Nell'immagine in basso ripresa dalla strumentazione del MODIS il 31 marzo 2009
il ponte di ghiaccio era ancora intatto. La superficie del ghiaccio appariva
intatta e arrotondata. Meno di una settimana dopo la strumentazione del MODIS
riprendeva l'immagine sopra, il ponte di ghiaccio se era totalmente frantumato.
Da una stazione della British
Antarctic Survey, il glaciologo inglese David Vaughan, che a gennaio aveva
percorso il corridoio di ghiaccio nel suo punto più stretto - appena 500 metri a
20 metri di altezza dal mare - commenta stupefatto: "Tre giorni fa il corridoio
era sottile, ma intatto. È incredibile quanto la distruzione sia stata rapida".
A partire dal 1998 nella parte nord della piattaforma si sono formate diverse
fratture, queste erano però tenute assieme dal ponte di ghiaccio. Ma adesso che
questo non farà più da barriera queste porzioni di piattaforma potrebbero
staccarsi e finire alla deriva nell'oceano meridionale.
Ted Scambos del National Snow and
Ice Data Center afferma che le fratture che si sono formate nel tardo 2008 (in
basso a destra nella foto) possono aver innescato la rottura del ponte e la
frantumazione della piattaforma.
Questi cambiamenti verificatesi
fra il 31 marzo e il 6 aprile sono enfatizzati dalle differenze di luce tra le due
immagini.
Nella foto del 6 Aprile il sole
era basso e la luce radente, questo si può notare dall'ombra delle nubi più
allungata sul ghiaccio, questo tipo di illuminazione evidenzia le fratture nella
piattaforma. Il 31 marzo il sole era più alto e la luce meno radente, le ombre
delle nubi sono poco visibili.
Le prime fratture furono registrate nelle immagini radar dell'European Space
Agency, ed erano evidenti già dal 26 Novembre 2008.
"Diversi fattori hanno contribuito al collasso della parte settentrionale della
piattaforma, quali: l'acqua salata nel ghiaccio, gli stress meccanici della
piattaforma e le temperature più elevate", afferma Scambos. Durante tutto il
2008 molte parti della piattaforma sul lato sinistro si sono rotte. Il ponte di
ghiaccio è stata l'ultima parte intatta del bordo della piattaforma stessa.
La parte meridionale della piattaforma di Wilkiins (che appare parzialmente
nell'angolo destro dell'immagine) è ancora intatta ma potrebbe essere più
vulnerabile adesso che la parte nord si è disintegrata.
Il nome di questa piattaforma deriva da Hubert Wilkins che la sorvolò nel 1930 e
la rivendicò fra i possedimenti di re Giorgio V lanciando dall'aereo una
bandiera inglese e un certificato di proprietà.
Quale impatto può avere
la disgregazione della parte nord della piattaforma di Wilkins?
Il collasso del ghiaccio e il suo prevedibile scioglimento non contribuirà all'innalzamento del livello del mare
in quanto trattasi di ghiaccio galleggiante ma può produrre un "effetto tappo"
sull'enorme quantità di ghiaccio presente sulla terraferma, questo scivolerà più
velocemente in mare causando, questa volta sì, l'innalzamento del livello del
mare.
Lo stesso effetto è riscontrabile nella piattaforma di Larsen.
Tuttavia l'iceberg di Wilkins non è il più grande degli iceberg staccatesi
di recente ma è il decimo in ordine di grandezza un altro segno che il
riscaldamento delle temperature stà impattando sul fragile equilibrio della
criosfera terrestre
Riferimenti:
- NASA - Earth Observatory
(2009, April 8)
- European Space Agency. (2009, April 4).
Keeping an eye
on Wilkins Ice Shelf. Accessed April 7, 2009.
- Lindsey, R. (2008, December 4).
New Cracks
in the Wilkins Ice Shelf. Accessed April 7, 2009.
- National Snow and Ice Data Center. (2008, November).
State of the Cryosphere.
Accessed April 7, 2009.
- National Snow and Ice Data Center. (2009, April 8).
Media Advisory:
Ice Bridge Supporting Wilkins Ice Shelf Collapses. Accessed April 8,
2009.
- Schmidt, G. (2009, April 6).
Wilkins ice shelf collapse. RealClimate. Accessed April 7, 2009.
- Scott, M. (2008, March 26).
Disintegration: Antarctic Warming Claims Another Ice Shelf. NASA’s Earth
Observatory. Accessed April 7, 2009.
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Repubblica.it (6 aprile 2009)
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