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Genova        
Numero 33, anno IX        
Agosto 2009        

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  A cura di: Roberto Pedemonte

 e Massimo Riso

 

Due cicloni in meno di una settimana hanno colpito le Filippine.

India
Il primo ciclone tropicale dell’Oceano Indiano durante questa stagione si è sviluppato il 14 aprile, intensificandosi a tempesta tropicale il 15 ed entro il 16 ha raggiunto il suo massimo stato con venti fino a 93 km/h. Bijli, questo il nome assegnatogli, benché non abbia interessato direttamente l’India orientale, ha portato forti piogge sul suo bordo, che hanno investito la regione. La tempesta ha quindi continuato il suo corso verso nord-est, facendo approdo in Bangladesh meridionale il 17 aprile, portando pioggia intensa e venti forti, ma il 18 si è indebolito di intensità quando si è mosso verso la Birmania (Myanmar). Bijli ha danneggiato case e raccolti e ucciso cinque persone.

Temporali forti hanno colpito lo stato orientale indiano del Bengala Occidentale durante la prima settimana di maggio, con venti a oltre 80 km/h che hanno danneggiato case, distrutto raccolti e abbattuto pali elettrici e del telefono. Undici sono risultati i morti.

Il 23 maggio si è sviluppata una depressione nell’Oceano Indiano settentrionale a sud del Bengala Occidentale. Due giorni dopo di è rinforzata a ciclone tropicale, con venti intorno a 120 km/h, poco prima di toccare la terraferma vicino al confine tra India e Bangladesh. Aila, questo il nome assegnatogli, ha portato pioggia intensa e venti forti su aree dell’India orientale e sul Bangladesh, reclamando la vita di oltre 260 persone e lasciando mezzo milione di senzatetto. Nel Bangladesh indirizzatosi verso l’entroterra si è indebolito ma comunque la pioggia torrenziale ha continuato a devastare la regione causando l’esondazione di fiumi: con danni a raccolti, strade e case. La tempesta, dissipatasi il 26 maggio, non ha ferito solo le popolazioni ma ha avuto conseguenze anche sulle tigri del Bengala localizzate nel Sundarbans. La Guardia Forestale teme che più di una dozzina dei tigri in via d'estinzione, 20 coccodrilli e due cervi chiazzati siano morti durante il passaggio del ciclone.

PAKISTAN

Il 19 maggio una ondata di caldo ha colpito il nord del paese, anche se non è eccezzionale è comunque degna di nota.
Si sono toccati 40,5°C a Peshawar, 34,4°C a Kohat, 44,3°C a  Lahore e 45,2°C a Multan.

(fonte: meteogiornale.it)

 


Pakistan - Per rinfrescarsi dall'ondata di caldo che ha colpito il nord del Pakistan, nella città di Lahore i più giovani si tuffano nel fiume Ravi che costeggia la città.

Fonte: repubblica.it

 

FILIPPINE

Il Tifone Kujira, formatosi nell'Oceano Pacifico occidentale sulle Isole Filippine orientali come depressione il 2 maggio, si è fortificato a tempesta tropicale lo stesso giorno, portando pioggia intensa, inondazioni e frane che hanno provocato 33 morti e colpito 246.000 persone. Il giorno 4 portandosi verso nord-est e allontanandosi dalle Filippine, Kujira si è trasformato in tifone intensificandosi da categoria 2 a categoria 4 in sole 24 ore, innescando venti a 213 km/h. Dal 6 maggio effetti di windshear hanno contribuito al suo indebolimento e dal 7 Kujira è divenuto un sistema extratropicale.

 


Filippine - Il tifone Kujira a destra e il tifone Chan-hom a sinistra

Fonte: NOAA

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Il Tifone Chan-hom sviluppatosi il 3 maggio nel Mar Cinese Meridionale a sud-est di Nha Trang, Vietnam, come temporale tropicale, si è fortificato a tifone il 6, giungendo alla sua massima forza con vento a 157 km/h il giorno successivo, prima di fare approdo a Luzon settentrionale. Questo è stato il secondo ciclone tropicale a colpire le Filippine in meno di una settimana, peggiorando le condizioni in regioni che già avevano sofferto i danni del primo sistema. Chan-hom ha portato piogge intense, causato frane, distrutto case e abbattuto linee elettriche. Il tifone è stato responsabile della morte di 43 persone, causato l’evacuazione di 400.000 residenti e danneggiato più di 23.000 case. Si è calcolato che Chan-hom ha provocato danni per 16 milioni di dollari. Il sistema si è poi indebolito in tempesta tropicale dopo essere passato su Luzon e dal 10 maggio si è dissipato.

 


Filippine - Il percorso del tifone Chan-hom
Fonte: AlertNet.org

 

AUSTRALIA: una intensa tempesta ha colpito il paese il 20 maggio.

AUSTRALIA
In Australia orientale il 20 maggio una intensa tempesta ha portato pioggia torrenziale e venti fortissimi, a oltre 100 km/h, che hanno causato l’interruzione di energia elettrica molto estesa, abbattuto alberi e pali elettrici. Le piogge forti hanno provocato inondazioni, costringendo quasi 5.000 abitanti del nord del Nuovo Galles Meridionale, dove sei aree sono state dichiarate zona disastrata, a evacuare le loro case. Anche nello stato del Queensland è stato dichiarato lo stato di emergenza. Si registrano due decessi.


AUSTRALIA - L'intensa tempesta che ha colpito la nazione il 20 maggio.

Fonte: NOOA
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MADAGASCAR - Il ciclone tropicale Jade ha colpito l'isola causando 9 vittime.

MADAGASCAR
Il ciclone tropicale Jade si è sviluppato a nord-est dell’isola come depressione tropicale il 5 aprile, intensificandosi rapidamente in una intensa tempesta tropicale sull’Oceano Indiano (equivalente a un uragano) quello stesso giorno. Jade ha innescato venti fino a 120 km/h. La tempesta, il giorno seguente, spostandosi verso sud-ovest, ha toccato il Madagascar nordorientale dove si è indebolita rapidamente. Prima di lasciare l’isola il giorno 7, forti rovesci hanno provocato frane, una delle quali ha travolto una casa; 33.300 persone sono rimaste senzatetto e nove sono state le vittime.


Il ciclone tropicale Jade
Fonte: rapidfire.sci.gsfc.nasa.gov
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Due cicloni che sembrano alimentarsi a vicenda.

Il satellite Terra della NASA in Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) il 29 aprile 2009 ha ripreso questa curiosa immagine.
L'ampia "S" a forma di girandola sono in realtà due cicloni che sembrano alimentarsi a vicenda
I cicloni polari sono il risultato di sistemi di basse pressioni sopra l'oceano, e normalmente sono accompagnati da venti forti ed estese nevicate.
La macchia verde nell'angolo in alto a destra sono le acque costiere al largo della punta meridionale dell'Africa.


Fonte: earthobservatory.nasa.gov
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Alpi - Abbondanti precipitazioni nevose hanno colpito tutto l'arco alpino.

ITALIA
Le abbondanti precipitazioni nevose dell'inverno sono continuate anche in primavera, raggiungendo uno spessore del manto nevoso quasi da record.
In molte zone dell'arco alpino si sono avuti accumuli di 10 sino a 15 m alle quote appena superiori ai 1400 m.

La stazione nivometrica del Passo del Monte Moro (2868 m s.l.m.) - MACUGNAGA(VB) - è andata fuori scala, superando i 5m di spessore, per la precisione ha raggiunto i 543 cm il 28 aprile.


Il grafico della stazione nivometrica al passo del M. Moro.
Fonte: ARPA Piemonte

 

Intense nevicate hanno colpito la parte settentrionale del Nord America e severi temporali hanno spazzato il midwest degli Stati Uniti centrali e meridionali

Nord America

STATI UNITI

A marzo nella regione settentrionale delle Pianure l’esondazione del Red River lungo il confine tra Nord Dakota e Minnesota, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza, è stata agevolata dal terreno saturo e gelato, dallo scioglimento della neve e da un’ulteriore nevicata. Il giorno 28 il fiume a Fargo ha raggiunto il livello di 12.40 m, 20 cm sopra il record precedente di 12.20 m verificatosi nel 1897. Due sono risultate le persone decedute, 50 quelle ferite, 82 quelle soccorse trascinate dai flutti, 3.500 sono state evacuate dall'area e altre 25.000 sono state sloggiate in seguito.

 


Nord Dakota - L'esondazione del Red River ripresa da una web-cam di una stazione meteo nei pressi di Fargo.
Fonte: USGS

 

Sistemi temporaleschi hanno portato tempo severo che si è esteso dalle Grandi Pianure fino alla Costa del Golfo. In Kansas e Oklahoma si sono abbattuti temporali con episodi nevosi. Nel vicino Missouri, pioggia gelata e neve hanno provocato la chiusura per 2 ore dell’Aeroporto Internazionale di Kansas City. Molte industrie alimentari sono state costrette a fermare l’attività. Mentre questi stati provavano tempo rigido, temporali e inondazioni improvvise hanno colpito duramente l’Alabama e il Mississippi, dove si sono registrati oltre 431.8 mm di pioggia nel periodo di 3 giorni. A Biloxi più di 200 case sono state inondate e un centinaio di strade rese impraticabili a causa di frane. Nel Tennessee tre persone sono rimaste ferite a causa del vento. Solamente due giorni prima, il 26 marzo, quasi 30 feriti sono stati medicati nel Mississippi meridionale a causa di un tornado.

Una notevole tempesta di neve con venti forti ha colpito gli Stati Uniti orientali nei primi due giorni di marzo. Il sistema quindi ha interessato l’area dalla Georgia nordoccidentale al New Hampshire, provocando la chiusura di scuole, la cancellazione di quasi 1.000 voli e lasciando centinaia di migliaia di residenti senza energia elettrica. Nelle regioni più colpite il manto bianco ha raggiunto 30.5 cm. La tempesta si è resa responsabile di più di 400 incidenti stradali, con quattro morti.

 


Stati Uniti orientali - La tempesta di neve che ha colpito la Georgia nordoccidentale al New Hampshire
Fonte: NOAA
(Cliccare sull'immagine per ingrandirla 1000x800 px)

 

Una bufera di neve ha colpito le Pianure meridionali tra il 26 e il 28 marzo, scaricando 38.1 cm di neve nel Texas settentrionale, 61.0 cm nell’Oklahoma occidentale e 50.8 cm nel Kansas. Amarillo, Texas, ha ricevuto 27.9 cm di neve durante l'evento, classificandolo come il quinto durante il mese di marzo. La tempesta ha causato due morti in Kansas, altri due in Oklahoma a seguito di un incidente stradale e lasciato quasi 6.000 residenti senza energia elettrica. In Texas la bufera di neve è stata responsabile della chiusura delle maggiori arterie stradali e provocato numerosi incidenti ma non si sono riportati decessi.

 


Oklahoma - L'eccezzionale nevicata che ha colpito l'Oklahoma occidentale.

 

Marzo 30 e 31: un grande sistema temporalesco ha investito le Pianure settentrionali provocando condizioni di bufera di neve dal Colorado al Minnesota centrale e occidentale. E’ risultata la seconda tempesta di neve a colpire la regione nel giro di una settimana. La neve ha raggiunto mediamente l’altezza di 30 cm con un massimo di 68.6 cm. Queste quantità significative combinate ai forti venti hanno creato accumuli fino a 1.80 m in alcune aree come a Sheridan, Wyoming. A Fargo il nuovo totale di neve fresca mensile di 71.4 cm sostituisce il record di marzo, precedentemente di 66.5 cm registrato nel 1997. Lo scioglimento della neve e il trasporto di blocchi di ghiaccio hanno causato allagamenti nella valle del Red River. Sei i morti registrati associati a questa tempesta, incluso 3 morti a causa del traffico veicolare nell'area di Denver dove è accaduto un sinistro con 18 veicoli coinvolti.

Un fronte temporalesco intenso esteso dal Canada al Golfo del Messico ha portato neve negli stati del Dakota e in parti del Texas il giorno 31 marzo. Bismarck, Nord Dakota, ha ricevuto 43.2 cm di neve, che ha portato la quantità totale di neve fresca stagionale (fino al 1° aprile 2009) a 254.5 cm, solo 3.6 cm al di sotto del record della stagione 1996-1997. A Bismarck il marzo 2009 eguaglia quello del 1950 con la quinta quantità di neve fresca mensile, per un totale di 75.4 cm. Anche la grandine si è abbattuta sulle Pianure meridionali, provocando a Dallas, Texas, danni a tetti e a macchine.

Durante la metà di aprile numerosi incendi hanno stavano attraversato l’Oklahoma e il Texas. Venti forti fino a 64 km/h e condizioni asciutte in tutti gli Stati Uniti centrali e meridionali hanno alimentato gli incendi. In Oklahoma 200 case sono andate a fuoco e 34 persone sono rimaste gravemente ferite, mentre in Texas 32 case sono andate distrutte e tre persone sono rimaste uccise.

Negli Stati Uniti meridionali, condizioni di tempo severo e almeno 112 tornado si sono verificati il 9 e 10 aprile, con grandine e forti venti. Avanzando verso est le condizioni perturbate hanno provocato danni molto estesi in Alabama, Kentucky, Mississippi e Tennessee uccidendo cinque persone in Arkansas e due nel Tennessee. I tornado di forza EF1-EF3 hanno attraversato l’Arkansas occidentale il 9 aprile, distruggendo case, sradicando alberi, tubazioni di gas e abbattendo linee elettriche. L'area maggiormente colpita è stata quella della città di Mena dove un tornado di EF3 ha ucciso tre persone e distrutto o danneggiato oltre 600 case. Questo è stato il primo tornado a colpire Mena dal novembre 1993. A Murfreesboro, Tennessee, il 10 aprile un tornado di EF4 ha percorso oltre 24 km con venti fino a 265 km/h distruggendo 117 case, danneggiandone altre 728 e causando la morte di una madre e del suo bambino di 9 settimane. Secondo stime questo tornado ha provocato danni 41.8 milioni di dollari.

 


Arkansas - Meana, distruzioni apportate dal tornado di EF3.

 

Temporali severi hanno spazzato il midwest degli Stati Uniti centrali e meridionali, tra il 25 e il 27 aprile, innescando tornado, grandine con diametro dell’ordine di grandezza di una moneta e venti fortissimi. Il 25 Aprile, all’Aeroporto Internazionale di Chicago O'Hare, Illinois, sono stati annullati quasi 100 voli a causa del cattivo tempo. Il 26 il vento ha abbattuto linee elettriche lasciando quasi 123.000 case senza energia nel Michigan meridionale. Il giorno successivo un tornado ha danneggiato più di 20 case vicino ad Austin, Texas, mentre a Corsicana, sono stati danneggiati 10 edifici. I temporali hanno portato pioggia intensa a Houston, Texas, provocando inondazioni. Sono stati misurati 229 mm di precipitazione nel periodo di 24 ore.

Tra il 3 e il 6 aprile una notevole tempesta di neve ha colpito la parte orientale delle Pianure e il midwest degli Stati Uniti, portando 25.4 cm di neve nello Iowa il giorno 5, mentre nel Nebraska occidentale la neve trasportata dal vento ha raggiunto l’altezza di 210 cm. Il giorno successivo, la tempesta ha scaricato tra 10 e 20 cm di neve dall’Indiana settentrionale al Michigan del sud-est. Linee elettriche e rami sono stati abbattuti dal peso della neve. Quasi 101.000 fra case e aziende sono rimaste senza l'elettricità in Michigan. La tempesta ha causato quattro morti.

Nel Montana nordoccidentale il 29 aprile si è abbattuta una violenta tempesta di neve che ha fatto accumulare 122 cm di neve fresca, ma in alcuni punti il vento ha creato un muro altro fino a 366 cm. La nevicata ha bloccato le numerose strade è causato il decesso di due persone.

 


Nord America - La copertura nevosa al 6 aprile 2009.
Fonte: NOAA

 

CANADA
Il 31 maggio una furiosa tempesta di vento ha colpito il paese portando un abbassamento delle temperature, grandine e venti forti fino al Vermont settentrionale. Le raffiche hanno raggiunto 97 km/h, abbattendo alberi e linee elettriche e lasciando quasi 9.000 abitanti senza elettricità. Fortunatamente nessuna vittima è stata segnalata.