Molto spesso sui giornali si legge: il 2008 è
stato l'ottavo anno più caldo da quando si effettuano le
misurazioni, oppure: il 2005 è stato in assoluto l'anno più caldo
ecc...
Io, come molti, si chiedono: ma di quanto sono stati più caldi
questi anni? E quali sono gli anni più freddi? E quanto era più
freddo durante il periodo freddo?
Pensando soprattutto al 2003 che ricordavo come
l'anno più caldo, mentre non lo è stato, mi faccio spesso questa
domanda: "Ma il riscaldamento globale è uniforme in tutto il mondo
oppure colpisce di più alcune zone piuttosto che altre? E quali sono
le zone più colpite?
Questa nuova rubrica è nata soprattutto per dare
una risposta a queste domande, non con notizie tratte dai giornali o
dalle agenzie di stampa, ma con dati provenienti da
fonti attendibili.
Così dopo giorni e giorni passati su internet alla ricerca di questi
fantomatici dati, sono riuscito a trovare, sull'immenso sito della
NASA, i dati delle temperature dell'intero pianeta a partire dal
1880 e aggiornate mensilmente.
I valori riportati non sono i numeri grezzi misurati dagli
strumenti, ma sono stati elaborati eliminando i valori anomali e
applicando l'adeguamento di omogeneità per riportare i dati su una
griglia uniforme.
In questa prima parte analizzeremo l'andamento climatico sull'intero
pianeta, sia annuale che stagionale ed anche un confronto tra i due
emisferi.
Tutti i grafici riportano lo scostamento dalla media di riferimento
(1951-1980) in centesimi di grado, tale media, a livello mondiale è di 14°C, per cui
sommandolo ai valori annuali otteniamo il valore assoluto della
temperatura globale annuale (grafico - 2).
Grafico - 1
Grafico - 2
Analizzando i due grafici soprastanti notiamo un primo periodo
(1880-1917) piuttosto freddo con un andamento altalenante ma senza
tendenze particolari, i valori estremi di questo periodo furono: il
1851 con -0,54°C dalla media e il 1889 con +0,07°C.
Dal 1917 la temperatura ha cominciato a crescere toccando il massimo
valore nel 1940 con +0,14°C.
Dal 1940 la temperatura ha cominciato nuovamente a scendere,
raggiungendo un primo minimo di -0,17°C nel 1950.
Questo periodo durò fino al 1976, senza però mai raggiungere i livelli del
1880-1917. L'andamento della temperatura durante questi anni (1950 e il 1976)
è stato nuovamente altalenante toccando quattro minimi,
rispettivamente: il già citato 1950 con -0,17°C, il 1956 con
-0,18°C, il 1964 con -0,25°C ed infine il 1976 con -0,21°C e tre
massimi: il 1953 con +0.11°C, il 1961 con +0,10°C ed infine il 1953
con +0,18°C.
Il 1976 si può considerare un anno fondamentale, è stato l'ultimo
anno con valori ancora paragonabili al periodo 1880-1976, da questo
anno in poi la temperatura ha cominciato bruscamente e
inesorabilmente a salire, senza
più mostrare segni di stabilizzazione, toccando il valore massimo
nel 2005 con +0,75°C.
Grafico - 3
Nel grafico 3 è rappresentato l'andamento della temperatura globale
divisa per stagione, le quattro stagioni sono sovrapposte in modo da
poter fare un rapido raffronto.
Normalmente durante le variazioni climatiche tutte e quattro le
stagioni oscillano più o meno allo stesso modo, ci sono però alcune
eccezioni.
La prima è proprio il secondo anno, il 1881, in quell'anno l'inverno
fu caldissimo (+0,49°C) dobbiamo arrivare al 1988 per trovare un
inverno ugualmente caldo, le mezze stagioni (primavera e autunno)
furono nella media, comunque piuttosto calde per il periodo l'estate
invece fu fredda (-0,42°C).
La seconda pochi anni dopo, nel 1888. L'invero e la primavera furono
molto caldi (+0,32°C) mentre l'autunno e l'inverno furono molto più
freddi, rispettivamente: -0,09 e -0,20°C.
La terza eccezione è la più vistosa, è il 1892, mentre la primavera,
l'estate e l'autunno seguirono l'andamento del periodo, anche se la
primavera fu un pochino più fredda, l'inverno fu invece freddissimo,
fu l'inverno più freddo mai registrato -0,95°C.
La quarta, un po' meno vistosa, la ritroviamo negli anni 1916-1917.
La primavera e l'inverno furono molto freddi (circa -0,60°C) mentre
l'estate e l'autunno furono in linea con il periodo.
Un ultima eccezione degna di nota la ritroviamo nel 1997, l'autunno
fu in linea con il periodo (+0,52°C) mentre le altre tre stagioni
furono molto più calde: fra +0,71 e +0,83°C.
Un'ultima osservazione sui grafici soprastanti: nel periodo 1880 -
1917 le oscillazioni termiche furono molto più accentuate che dal
1918 ai giorni nostri.
Fra l'inverno 1881 e l'inverno 1892 vi furono ben 1,44°C di
oscillazione. Dopo il 1917 il punto più freddo è nell'estate del
1963 con
-0,35°C e il punto più cado nell'inverno 2006 con +0,87°C
abbiamo una differenza di 1,22°C ma prendendo in considerazione ben
91 anni!
Ricordo ancora una volta che tutti i valori riportati si riferiscono
allo scostamento dalla media di riferimento (1951-1980) e non sono
valori assoluti. Per cui parlando di un inverno caldo e di un'estate
fredda non si intende che l'inverno fu più caldo dell'estate in
valori assoluti ma come scostamento dalla media di tutti gli inverni
e di tutte le estati del periodo di riferimento.
Grafico - 4
Il grafico 4 rappresenta l'andamento della temperatura comparata fra
emisfero nord ed emisfero sud.
Salta subito all'occhio una cosa, contrariamente al grafico
stagionale, qui l'andamento non è sincrono, ma i due emisferi
sembrano andare ognuno per contro proprio.
Dal 1880 al 1901 quando l'emisfero nord è forse nel suo periodo più
freddo, l'emisfero sud è decisamente più caldo, poi si ha un periodo
dove le temperature sono molto similari. Dal 1920 al 1950 quando
l'emisfero nord subì un primo sensibile innalzamento della
temperatura, quello sud sembra non risentirne affatto.
Si ebbe un nuovo riallineamento fino al 1992 poi, mentre l'emisfero
nord continuava a riscaldarsi, quello sud rimaneva stazionario
raggiungendo la massima differenza nel 2007 con 0,56°C.
In sintesi l'emisfero sud sembra risentire meno dei cambiamenti
climatici, ciò è evidenziato dal grafico 5 dove ho inserito la linea
di tendenza polinomiale in ordine 6 per i due emisferi.
Grafico - 5
Nelle 6 tabelle sottostanti ho riportato i 10 anni più freddi e più
caldi, sia a livello globale che divisi nei due emisferi.