Genova        
Numero 35, anno X        
Febbraio 2010        

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  di Roberto Pedemonte

In questo numero proseguiamo la pubblicazione della parte climatologica della Guida di Genova, presentando le tabelle che concludono l’analisi della pressione atmosferica del primo decennio di misurazioni presso l’Osservatorio della Regia Università di Genova.

Nei prossimi numeri proporremo la parte dello studio del Marchese Lorenzo Pareto, che ebbe quali collaboratori il Prof. Cav. Sac, Giacomo Garibaldi e, dopo la morte di questo, del D. Sac. Fortunato Ciocca, inerente l’effetto degli altri elementi del clima sulla città di Genova
 

Da Descrizione di Genova e del Genovesato – Volume I, Tipografia Ferrando, Genova, 1846


Parte terza

Pressioni Barometriche

Per far conoscere le condizioni più generali della pressione atmosferica in Genova, e le principali modificazioni ch’essa subisce nei periodi dei giorni, dei mesi, delle stagioni e degli anni, presentiamo in compendio i medii delle altezze barometriche, osservate ne decennio, ordinati in diversi quadri somiglianti a quelli già descritti trattando delle temperature.

’ noto che nei nostri climi le pressioni barometriche, come nelle regioni equatoriali, sono soggette ad una doppia oscillazione periodica, diurna, che si manifesta nelle osservazioni; quando essendo fatte in ore opportunamente scelte, sono anche in quel numero che si richiede perché vengano compensati nei loro medii gli effetti delle cause perturbatrici accidentali. Quale sia l’andamento di questa oscillazione in Genova lo mostrano le cifre de’ nostri quadri,

Si scorge primieramente che la pressione atmosferica in tutti i mesi dell’anno, verso le 9 del mattino, acquista un massimo valore, dal quale discende poi, gradatamente dirigendosi ad un minimo che più generalmente tocca intorno le 3 di sera, e fra le 3 e 6 nei mesi caldi d’estate: oltrepassato questo minimo, essa rimonta verso un secondo massimo, alquanto minore del primo, che raggiunge intorno alle 9 di sera nei mesi d’inverno, e posteriormente negli altri.

Il valore medio della oscillazione o periodo discendente, compreso fra le 9 di mattina e le 3 di sera, è uguale a 0mm, 692 [0.923 hPa], e quello del periodo ascendente, compreso fra le 3 e le 9 di sera, è uguale a 0mm, 449 [0.599 hPa]: quest’ultimo corrisponde ai due terzi circa del primo 1.

Prendendo i medii diurni di altre osservazioni barometriche eseguite pure in Genova nella R. Scuola di Marina, ma ripetute di ora in ora durante le 24 ore del giorno, abbiamo riconosciuto un sufficiente accordo fra questi medii ed i valori che si ottengono facendo la semisomma delle altezze massima e minima osservate alle ore 9 di mattino e 3 di sera. A seconda di cotesta relazione si son dedotte da quelle estreme orarie le medie giornali, e da queste le medie mensuali ed annuali, nonché la media assoluta di tutte le pressioni barometriche osservate nel decennio.

Questa media pressione assoluta, ossia decennale, si è trovata di 756mm,619 [1008.825 hPa]: notabili sono le differenze che s’incontrano nelle medie dei singoli anni; la massima fra queste ascese nel 1834 (che fu pur l’anno della massima temperatura) a 759, 139 [1012.185 hPa], e la minima rimase a 755, 079 [1006.772 hPa] nel 1838, anno in cui si ebbe la temperatura minima; quindi le massime lor digressioni, rispetto alla media assoluta, furono di 2mm,52 [3.36 hPa] al disopra, e di 1mm,54 [2.05 hPa] al disotto.

L’ampiezza di queste digressioni, che superano unite 4mm [5 hPa], lascia sul vero valore della media pressione assoluta una leggera incertezza, la quale cesserà quando possa dedursi da un maggior numero di osservazioni.

La media pressione assoluta, eguale a 756mm,619 [1008.825 hPa], si riferisce alla temperatura 0 del mercurio barometrico, alla temperatura media dell’aria di 15, 6, ed all’altezza di metri 48 sul livello medio del mare. Riducendo la stessa a quest’ultimo livello l’abbiamo trovata eguale a 761mm,268 [1015.024 hPa] conservate le sopraddette condizioni relative alle temperature, corrette la capillarità, e fatta la riduzione al barometro normale dell’osservatorio di Parigi.

Considerando l’andamento delle pressioni nei loro medii mensuali, si scorge ch’esse nei mesi di dicembre e gennaio ascendono ad un massimo che sorpassa il medio annuale di 1mm,9 [2.5 hPa], che in aprile discendono ad un minimo inferiore al suddetto medio di 2mm,6 [3.7 hPa]; vediamo anche che l’intera oscillazione, compresa fra queste estreme pressioni, è circa 4mm,5 [6.0 hPa] 2.

Considerate nelle diverse stagioni le medie pressioni, si trovano al massimo nell’inverno, al minimo nella primavera; mentre assumono nell’estate e nell’autunno un medio valore assai prossimo alla media assoluta dell’anno.

Dall’esame dei medii valori delle massime e minime pressioni corrispondenti ai mesi e stagioni, e dall’andamento delle differenze tra questi e la media annuale, rileviamo che la colonna barometrica nelle sue maggiori elevazioni si discosta dalla media annuale assi meno che nelle maggiori sue depressioni; infatti mentre la media escursione si limita ad 8mm,4 [11.2 hPa], la media inferiore arriva ad 11mm,4 [15.2 hPa] 3. Vediamo altresì che ai mesi di gennaio e febbraio, di minima temperatura, corrispondono ad un tempo le più alte pressioni e le più grandi oscillazioni barometriche; laddove a luglio ed agosto, mesi di massima temperatura, vi corrispondono bensì le minime oscillazioni, ma non le minime pressioni che troviamo invece nei mesi di novembre, gennaio e febbraio. La massima di queste oscillazioni mensuali scende a 27mm,38 [36.51 hPa], e la minima rimane ad 11mm,47 [15.29 hPa].

Riguardo alle stagioni è nell’inverno che troviamo riunite le più alte e le più basse pressioni, accompagnate dalla più estesa oscillazione che monta quasi a 34mm [46 hPa]: minima è l’oscillazione estiva ed eguale alla metà circa della invernale, cioè a 17mm [23 hPa] quella di primavera è la media aritmetica delle precedenti, cioè 25mm ½ [34 hPa] circa, e quella d’autunno supera quest’ultima di quasi tre millimetri [4 hPa].

Nel quadro n.° 8 abbiamo raccolte le massime e minime pressioni annuali, e le epoche corrispondenti alle medesime. La media delle massime supera di poco 773mm [1030 hPa],e corrisponde all’epoca media dei 27 gennaio, e la media fra le minime è prossima a 736mm [981 hPa], e corrisponde all’epoca dei 9 dicembre, cosicchè l’oscillazione media annuale del barometro si estende a 37mm [49 hPa], ed è compresa nel breve intervallo di 49 giorni.

La massima assoluta di tutte le pressioni osservate nel decennio fu 775mm,66 [1034.21 hPa] il 27 febbraio 1834 alle 9 di mattina, con calma perfetta di vento e di mare e con cielo sereno: la minima assoluta fu di 727mm,28 [969.71 hPa] il 26 febbraio 1838 alle 8 antimeridiane, essendo il cielo piovigginoso, con venticello E., e con mare straordinariamente grosso. L’intervallo, compreso fra queste estreme pressioni decennali, ascende a 48mm,38 [64.51 hPa], cioè alla sedicesima parte circa della media pressione annuale. Gli anni in cui furono osservate queste estreme pressioni sono gli stessi nei quali trovammo la massima e la minima delle medie pressioni annuali e delle medie temperature. Nell’anno 1805 e nei giorni 21 e 22 gennaio si ebbe in Genova una pressione del barometro anche maggiore di quella sopra notata, essendo lo stesso disceso a 724mm [965 hPa]; questa pure fu accompagnata da una furiosissima tempesta di mare.

Note:
1. Vedasi il prospetto n.° 5.
2. Vedasi il prospetto n.° 6.
3. Vedasi il prospetto n.° 7.
 

 

 

 

 

 

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