Dopo lo scorso inverno, piuttosto freddo in Italia e
non solo, molti si sono domandati: "Che fine ha fatto il
global warming?".
Ed eccolo puntuale: secondo i dati ufficiali della NASA
GISS (Goddard Institute for Space Studies) i primi sei mesi dell'anno risultano
i più caldi mai registrati a livello di temperature
globali. Il risultato non cambia anche prendendo in
considerazione singolarmente i due emisferi.Ce ne
siamo accorti anche in Italia con le ultime ondate di
calore di luglio. Il global warmin non se ne è andato, ma
purtroppo si è ripresentato con tutto il suo vigore.
Ma queste fluttuazioni del clima, amplificate dalla
stampa talora con commenti a sproposito, stimolano il
lettore attento a varie riflessioni.
Gli argomenti di seguito accennati non vogliono
essere affermazioni ma soltanto spunti per riflessioni.
Tutti i vari incentivi che vengono elargiti dai
governi sono mirati ad una riduzione della famigerata
CO2, ma non perchè la CO2 di per sè sia dannosa, anzi,
facilita la crescita delle piante, ma perchè è un gas
cosiddetto serra, che contribuisce ad aumentare
l'effetto serra dell'atmosfera, aumentando di fatto la
temperatura globale del pianeta, proprio come avviene in
una serra per la coltura delle piante.
Ma la domanda sorge spontanea, i pannelli solari (sia
termici che fotovoltaici) che cosa c'entrano?
Prendiamo ad esempio un pannello solare termico che
produce acqua calda, il suo scopo è di creare un effetto
serra più alto possibile per scaldare più rapidamente
l'acqua. Ma i pannelli solari non dovevano servire per
ridurre l'effetto serra?
Per quelli fotovoltaici il risultato è ancora più
negativo, con un rendimento che va dal 6% al 15% occorre
coprire considerevoli superfici di terreno per avere una
potenza decente. Tutta l'energia solare intrappolata dai
pannelli, sia termici che fotovoltaici, alla fine si
trasforma in calore che rimane intrappolato
nell’atmosfera; il 37% circa di questo calore sarebbe
stato riflesso della superficie terrestre nello spazio.
Per quale motivo i pannelli solari dovrebbero
contribuire alla riduzione dell'effetto serra per me è
ancora un mistero. Ho cercato varie spiegazioni, ma non
ho trovato nulla. Senza contare che per produrli si
genera altra CO2.

Fig.1 – Valori della CO2, CH4, e temperatura
derivati dai carotaggi eseguiti in Antartide
nella stazione di Vostok.
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Un’altra riflessione che spesso faccio è l’aumento
della CO2 dal ’700 ad oggi, se vediamo i grafici che
normalmente vengono pubblicati (Fig. 2), notiamo un
aumento considerevole, da 280 a circa 390 ppm (ad oggi).
Ma l’aumento della CO2 è totalmente imputabile all’uomo?

Fig. 2 – Aumento della CO2 dal 1700 al 2000.
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Guardando i grafici dell’andamento della temperatura
e della composizione dei gas dell’atmosfera, ricavati
dai carotaggi eseguiti in Antartide (Fig. 1) (si arriva
fino a 400000 anni indietro e lì l’uomo non immetteva
CO2 nell’atmosfera) si nota che tutte le volte che c’è
stato un riscaldamento c’è stato anche un contemporaneo
aumento dei cosiddetti gas serra: CO2 e CH4. Ciò
significa che un aumento della temperatura del pianeta
provoca un aumento dei gas serra.

Fig.3 –
Andamento del numero delle macchie solari e del
flusso magnetico da 1860 al 2000
La linea rossa rappresenta la temperatura
globalle della Terra
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Intorno al 1860 è finita la cosiddetta piccola era
glaciale, causata da una minore attività solare (minimo
di Dalton), da allora la temperatura ha cominciato a
risalire e la curva della CO2 ha cominciato ad
impennarsi (Fig. 2), in parte sicuramente in modo
naturale. Nel secolo scorso l’attività solare è andata
gradualmente aumentando, il sole ha toccato il massimo
mai registrato della sua attività proprio nell’ultimo
decennio (Fig 3). Osservando i grafici dei famosi
carotaggi si deduce che sicuramente una parte
dell’attuale CO2 è di causa naturale. Ma quanto è questa
parte rispetto alle emissioni umane? Maggioritara?
Minoritaria? Anche su questo argomento ho trovato molte
spiegazioni contrastanti.
Questi sono solo alcuni argomenti su cui riflettere,
molti altri ne esistono e lascio a voi trovarli.
Ma arriviamo alla conclusione, queste riflessioni a
cosa portano? A non prendere tutte le notizie per oro
colato, sia che siano a favore della CO2 sia contro,
cercare di informarsi da tutte le fonti attendibili, e
soprattutto diffidate di quelli che parlano con assolute
certezze, perché nessuno ha la verità in tasca. Una
prova è l’attuale ciclo 24 del sole, se vi ricordate
alcuni anni fa era stato preannunciato come il ciclo più
intenso degli ultimi 500 anni e avrebbe provocato danni
a satelliti e agli impianti di telecomunicazioni, di
fatto il ciclo 24 dopo tre anni deve ancora partire e
rischia di essere uno dei più bassi mai registrati, e a
proposito di ciò, qualcuno comincia a teorizzare
l’ingresso di una nuova piccola era glaciale. Ecco un
nuovo argomento su cui riflettere.
Ps.
E Marte, il pianeta del sistema solare più simile alla
Terra, come sta andando?
Sembra si stia riscaldando proprio come la Terra.
Eccovi alcuni link per stimolarvi ad approfondire
l’argomento:
http://news.nationalgeographic.com/news/2007/02/070228-mars-warming.html
http://www.space.com/scienceastronomy/mars_ice-age_031208.html
http://www.abc.net.au/science/news/stories/2005/1464931.htm
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