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di Roberto
Pedemonte |
Proseguiamo la pubblicazione della parte
climatologica della Guida di Genova, presentando il testo e
le tabelle sulla frequenza e l’intensità dei venti nella
città di Genova del primo decennio di misurazioni presso
l’Osservatorio della Regia Università.
Nel prossimo numero, sarà pubblicato il
resoconto del Marchese Lorenzo Pareto relativo allo stato
del cielo e del mare e dei fenomeni elettrici. .
Da Descrizione di Genova e del
Genovesato – Volume I, Tipografia Ferrando, Genova, 1846

Parte Sesta
Venti

Gli
otto venti del Mediterraneo |
L’atmosfera che preme
il suolo di Genova è di rado tranquilla; non però fortissimi
sono i venti che in essa spirano, anzi sono generalmente
moderati, ma soggetti a frequenti variazioni nella loro
direzione e forza. Le molteplici ineguaglianze di
temperatura, cagionate in una massa d’aria che da un lato
insistendo sul mare, s’appoggia dall’altro sopra spri monti
intersecati da molte valli, sono la causa di questa copiosa
ventilazione.
Per determinare la direzione de’ venti ci siamo limitati a
riferirci alle otto principali divisioni dell’orizzonte, ed
abbiamo distinti in essi 4 gradi di forza qualificati colle
solite denominazioni di fortissimo, forte, vento,
venticello.
La frequenza relativa dei venti, che spirano durante l’anno
in ognuna delle sopraccennate direzioni, è assai variabile
nei diversi mesi e nelle varie stagioni; ciò si vede assai
chiaramente nel quadro n.° 13, il quale mostra, fra mille
venti osservati in quei periodi di tempo, quanti ve ne
furono in ciascuna delle stesse direzioni.
Da questo si rileva che i dominanti soni il N. ed il N. E.
dalla parte boreale; il S. E., il S. ed il S. O. dalla parte
australe.
Considerando l’andamento medio del vento N., che è il più
dominante di tutti nella media generale, troviamo che la
frequenza di questo, resa al massimo in dicembre, durasse
gradatamente durante sei mesi, cioè sino a giugno, per
crescere di bel nuovo durante i mesi rimanenti dell’anno. La
cifra che esprime la massima frequenza di dicembre,
corrisponde alla metà circa dei venti osservati, mentre
quella della frequenza minima di giugno, non è che il
decimo. I venti N. E., quantunque meno predominanti, seguono
un andamento presso a poco analogo; ma per questi è novembre
il mese di massima frequenza. I venti di S. E. e di S. O.,
che dopo il N. sono i più predominanti nella media generale,
seguono un andamento inverso di quello che notammo nei venti
settentrionali e meno regolare: la loro minima frequenza
corrisponde a dicembre, e la massima è a giugno per S. O.;
ma pel S. E. è essa trasferita in settembre; dimodochè i
mesi di massima frequenza per i venti di N. E. e S. E. son
quelli stessi ai quali corrispondono le massime quantità di
pioggia.
Considerandoli in ordine alle stragioni, si vede che
nell’inverno, nella primavera e nell’autunno il vento N.
vince tutti gli altri in frequenza, e che nell’estate il S.
O. è quello che predomina.
I venti di O. e N. O. spirano di rado in Genova e non si
trovano in una giusta proporzione rispetto agli altri che
discostandosi per un certo tratto sul mare. Dando uno
sguardo alla topografia de’ nostri dintorni si conosce che
questa rimarchevole mancanza è cagionata dal riparo che ci
presenta la catena dei monti che sovrastano a Voltri, i
quali, partendo dal mate a ponente di Genova, si estendono
in una linea spezzata che corre per breve tratto un poco a
greco, ripiegandosi a settentrione sino quasi all’origine
della Polcevera. La valle di questo torrente è aperta
interamente nella direzione settentrionale, e questa è la
principal causa che rende predominanti i venti N.; non
solamente per il libero ingresso lasciato per essa ai
medesimi vegnenti da lontano, ma ancora per le altre
correnti che si formano entro le sue prolungate concavità.
Nell’inverno la temperatura del suolo lombardo, situato al
di là dall’Apennino, si mantiene inferiore a quella del
nostro mare, mentre nell’estate avviene il contrario. Il
disequilibrio termometrico, che per siffatta cagione si
avvicenda nell’aria di queste regioni vicine, determina quel
predominio alternato dei venti boreali ed australi, che
notammo di sopra nelle due diverse stagioni. Egli è
nell’inverno che l’aria fredda della regione lombarda,
versandosi dall’Apennino sul mare, ci arreca in copia i
venti del N., mentre d’estate è l’aria più fredda del nostro
mare, che sormontando l’Apennino e dirigendosi sul suolo
lombardo, rende frequenti da noi i venti meridionali.
Nei tempi belli d’estate abbiamo dei venti regolari che
compiono durante il periodo diurno il giro dell’orizzonte.
Alla mattina al levar del sole sorge un venticello d’Oriente
che girando si volge prima al mezzodì e poi all’occaso, che
raggiunge verso le 3 o 4 ore pomeridiane:continuando poscia
questo suo giro, s’incammina verso il N. che raggiunge
intorno alle 9 di sera, ove si ferma durante la notte.
Questa continua ventilazione dell’atmosfera tempera assai
opportunamente il calore estivo.
Per dare un’idea almeno approssimata della velocità de’
venti che spirano, aggiungiamo un quadro n.° 14 simile al
precedente, che fa vedere sopra mille venti, dei quali si è
in ogni mese notata la forza, quanti ne corrispondessero ai
4 summentovati gradi, coi quali vennero al principio
distinti, e quanti fossero i giorni di calma. Da questo si
dimostra che ben pochi sono i venti fortissimi e forti, i
quali spirano per lo più nell’inverno, mentre in tutto
l’anno sono dominanti i venti di mediocre intensità.
I giorni di calma o quasi calma possono essere calcolati a
cento circa nell’anno.
Prospetto n. 13
FREQUENZA RELATIVA DEI VENTI NEI MESI E STAGIONI DELL’ANNO.
dal
1833 al 1842.
MESI
E STAGIONI |
N. |
NE. |
E. |
SE. |
S. |
SO. |
O. |
NO. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Gennaio ….. |
455 |
237 |
85 |
121 |
27 |
33 |
9 |
33 |
Febbraio ..... |
431 |
244 |
62 |
123 |
47 |
54 |
17 |
22 |
Marzo ……. |
322 |
164 |
78 |
191 |
84 |
121 |
19 |
21 |
Aprile ……. |
300 |
147 |
65 |
170 |
89 |
158 |
29 |
42 |
Maggio …... |
189 |
92 |
44 |
237 |
157 |
228 |
39 |
14 |
Giugno …... |
101 |
59 |
33 |
252 |
163 |
348 |
29 |
15 |
Luglio …… |
105 |
58 |
42 |
242 |
203 |
297 |
32 |
21 |
Agosto …... |
136 |
80 |
38 |
222 |
192 |
288 |
30 |
14 |
Settembre ... |
213 |
120 |
58 |
256 |
137 |
189 |
17 |
10 |
Ottobre ….. |
367 |
198 |
47 |
161 |
97 |
97 |
15 |
18 |
Novembre .. |
383 |
262 |
73 |
167 |
43 |
44 |
12 |
16 |
Dicembre ... |
470 |
244 |
95 |
103 |
39 |
26 |
7 |
16 |
Inverno …. |
453 |
241 |
80 |
115 |
38 |
38 |
11 |
24 |
Primavera .. |
270 |
135 |
62 |
199 |
110 |
169 |
29 |
26 |
Estate …… |
114 |
66 |
38 |
238 |
186 |
311 |
30 |
17 |
Autunno … |
321 |
193 |
59 |
195 |
92 |
110 |
15 |
15 |
Nell’anno |
290 |
159 |
60 |
187 |
106 |
157 |
21 |
20 |
Prospetto n. 14
FREQUENZA RELATIVA DEI VENTI NE’ MESI E STAGIONI DELL’ANNO
IN RAGIONE DELLE LORO VELOCITA’.
MESI E STAGIONI |
FORTISSIMO |
FORTE |
VENTO |
VENTICELLO |
CALMA |
|
|
|
|
|
|
Gennaio …... |
50 |
124 |
284 |
329 |
213 |
Febbraio ...... |
20 |
111 |
324 |
308 |
237 |
Marzo ……. |
8 |
71 |
324 |
308 |
289 |
Aprile ……. |
16 |
55 |
307 |
363 |
259 |
Maggio ….... |
3 |
45 |
243 |
340 |
371 |
Giugno ….... |
2 |
55 |
179 |
347 |
417 |
Luglio ……. |
3 |
42 |
275 |
355 |
325 |
Agosto …..... |
6 |
32 |
229 |
340 |
393 |
Settembre .... |
6 |
68 |
289 |
297 |
340 |
Ottobre …... |
11 |
85 |
342 |
331 |
231 |
Novembre ... |
30 |
99 |
318 |
328 |
228 |
Dicembre .... |
26 |
137 |
350 |
266 |
221 |
Inverno ….. |
32 |
124 |
319 |
301 |
224 |
Primavera ... |
9 |
56 |
291 |
337 |
307 |
Estate …… |
4 |
43 |
228 |
347 |
378 |
Autunno … |
16 |
84 |
316 |
319 |
265 |
Nell’anno |
15 |
77 |
289 |
326 |
293 |
|