Genova, Piazza de Ferrari invasa dai rifiuti.
Elaborazione grafica: Massimo Riso
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Come molti cittadini, anche noi siamo
sensibili ai problemi ambientali e quello dei rifiuti non è
certo il meno importante, in particolare quello della
raccolta differenziata interessa tutti.
L’altra sera ascoltando un servizio al TG
regionale della Liguria, sulla raccolta differenziata mal fatta
e di bassa qualità, mi ha colpito una frase: “… molti
cittadini sono
distratti o male informati …” il problema invece è un altro,
almeno nel comune di Genova e penso anche in molti altri, i
cittadini non sono affatto informati di come va eseguita la
raccolta differenziata.
Ad esempio, sopra i bidoni è riportata la
scritta: “Plastica e lattine”, ma quale plastica vi si può
buttare? Circolano leggende metropolitane, come ad esempio che i
piatti e bicchieri di plastica non vi si possono buttare, ma
sarà vero? E i materiali compositi come il tetrapack dove vanno
buttati? E le lattine? Qualunque lattina vi si può buttare? Sia
di alluminio che di ferro? Ed ancora, nei barattoli e bottiglie
di vetro, il tappo di lamiera o di qualunque materiale sia, si
può lasciare o va tolto?
Questo non è che un esempio. Il risultato
di questa non informazione è una raccolta differenziata di bassa
qualità e inoltre, molti rifiuti nel dubbio, vanno in quella
indifferenziata, andando ad intasare le discariche.
Cercando del sito dell'AMIU (Azienda
Multiservizi e d'Igiene Urbana) che si occupa dell'intero ciclo
dei rifiuti urbani a Genova, ho trovato una bella guida che
spiega come dividere i rifiuti e risponde a tutti i dubbi sopra
elencati. Per chi la volesse consultare è reperibile a questo
link. Non si capisce
perché questa guida non venga
distribuita ai cittadini.
Metterla a disposizione su internet va
bene, ma però viene letta solo da persone volenterose e già
sensibili al problema. Basterebbe, almeno una volta all’anno
distribuirla, magari stampata su carta riciclata, e sottolineo:
almeno una volta all’anno, perché le cose vanno ricordate e
ribadite, non basta dirle una volta.
Inoltre, e questo è un consiglio per l'AMIU,
spiegare il perché certi materiali non si possono buttare. Ad
esempio viene riportato: "NON INTRODURRE nel contenitore per la
plastica custodie per cd, dvd." Eppure le custodie per CD e DVD
sono di plastica di altissima qualità. Per quale motivo non si
possono buttare nella plastica? Posso invece buttare nella
plastica i tubetti per dentifricio che è impossibile pulirli
all'interno. Quando si capisce il motivo per cui alcune cose non
si possono fare è più facile rispettare i regolamenti, questo è
un principio generale valido per tutto, non solo per la raccolta
differenziata.
Ma si potrebbe fare di meglio, e qui faccio
una proposta a costo quasi zero che risolverebbe alla radice
tutti i dubbi e i problemi: identificare i vari materiali con un
simbolo, stampare il simbolo sulla confezione e gli imballaggi,
e riportare lo stesso simbolo sui bidoni di raccolta (basterebbe
incollare un adesivo), per i bidoni che raccolgono più materiali
assieme verranno messi più simboli (come ad esempio: Plastica e
Lattine) sul bidone troverò sia il simbolo della lattina che
quello della plastica. Per i comuni che la fanno invece in modo
separato avranno due bidoni con i relativi simboli.
E’ chiaro che bisognerà dare il tempo
necessario alle industrie di attrezzarsi, ma non credo che
stampare un simbolino sulla confezione sia una spesa eccessiva,
ma alla fine avremo finalmente una raccolta differenziata di
alta qualità e una drastica diminuzione di quella
indifferenziata.
Chissà se questo consiglio un giorno verrà
preso in considerazione da qualcuno.
Massimo Riso |