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Genova        
Numero 51-52, anno XIV        
Aprile 2014        

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 di: Massimo Riso 


Raccolta differenziata mal fatta. Cittadini distratti?


Genova, Piazza de Ferrari invasa dai rifiuti.
Elaborazione grafica: Massimo Riso

Come molti cittadini, anche noi siamo sensibili ai problemi ambientali e quello dei rifiuti non è certo il meno importante, in particolare quello della raccolta differenziata interessa tutti.

L’altra sera ascoltando un servizio al TG regionale della Liguria, sulla raccolta differenziata mal fatta e di bassa qualità, mi ha colpito una frase: “… molti cittadini sono distratti o male informati …” il problema invece è un altro, almeno nel comune di Genova e penso anche in molti altri, i cittadini non sono affatto informati di come va eseguita la raccolta differenziata.

Ad esempio, sopra i bidoni è riportata la scritta: “Plastica e lattine”, ma quale plastica vi si può buttare? Circolano leggende metropolitane, come ad esempio che i piatti e bicchieri di plastica non vi si possono buttare, ma sarà vero? E i materiali compositi come il tetrapack dove vanno buttati? E le lattine? Qualunque lattina vi si può buttare? Sia di alluminio che di ferro? Ed ancora, nei barattoli e bottiglie di vetro, il tappo di lamiera o di qualunque materiale sia, si può lasciare o va tolto?

Questo non è che un esempio. Il risultato di questa non informazione è una raccolta differenziata di bassa qualità e inoltre, molti rifiuti nel dubbio, vanno in quella indifferenziata, andando ad intasare le discariche.

Cercando del sito dell'AMIU (Azienda Multiservizi e d'Igiene Urbana) che si occupa dell'intero ciclo dei rifiuti urbani a Genova, ho trovato una bella guida che spiega come dividere i rifiuti e risponde a tutti i dubbi sopra elencati. Per chi la volesse consultare è reperibile a questo link. Non si capisce perché questa guida non venga distribuita ai cittadini.

Metterla a disposizione su internet va bene, ma però viene letta solo da persone volenterose e già sensibili al problema. Basterebbe, almeno una volta all’anno distribuirla, magari stampata su carta riciclata, e sottolineo: almeno una volta all’anno, perché le cose vanno ricordate e ribadite, non basta dirle una volta.

Inoltre, e questo è un consiglio per l'AMIU, spiegare il perché certi materiali non si possono buttare. Ad esempio viene riportato: "NON INTRODURRE nel contenitore per la plastica custodie per cd, dvd." Eppure le custodie per CD e DVD sono di plastica di altissima qualità. Per quale motivo non si possono buttare nella plastica? Posso invece buttare nella plastica i tubetti per dentifricio che è impossibile pulirli all'interno. Quando si capisce il motivo per cui alcune cose non si possono fare è più facile rispettare i regolamenti, questo è un principio generale valido per tutto, non solo per la raccolta differenziata.

Ma si potrebbe fare di meglio, e qui faccio una proposta  a costo quasi zero  che risolverebbe alla radice tutti i dubbi e i problemi: identificare i vari materiali con un simbolo, stampare il simbolo sulla confezione e gli imballaggi, e riportare lo stesso simbolo sui bidoni di raccolta (basterebbe incollare un adesivo), per i bidoni che raccolgono più materiali assieme verranno messi più simboli (come ad esempio: Plastica e Lattine) sul bidone troverò sia il simbolo della lattina che quello della plastica. Per i comuni che la fanno invece in modo separato avranno due bidoni con i relativi simboli.

E’ chiaro che bisognerà dare il tempo necessario alle industrie di attrezzarsi, ma non credo che stampare un simbolino sulla confezione sia una spesa eccessiva, ma alla fine avremo finalmente una raccolta differenziata di alta qualità e una drastica diminuzione di quella indifferenziata.

Chissà se questo consiglio un giorno verrà preso in considerazione da qualcuno.

Massimo Riso