Se osserviamo i grafici 1 e 2 si nota una chiara tendenza alla
diminuzione, ma da un'analisi più attenta si nota come gli anni dal
1967 al 1987 siano i più nevosi. Questo dato è confermato anche
dalla forte espansione dei ghiacciai che si verificò in quel
periodo, vedi l'articolo sui
ghiacciai del Monte
Bianco.
Se escludiamo quel periodo di anni e analizziamo gli ultimi 30
notiamo una sorpresa, contrariamente a quanto gli organi di
informazione ci inducono a credere, la copertura nevosa
dell'emisfero N è in aumento.
30 anni non sono pochi, non a caso
l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) ha definito la media
climatologica proprio su un periodo di 30 anni.
Ma se osserviamo
l'andamento nelle singole stagioni abbiamo una ulteriore
sorpresa: l'inverno e soprattutto l'autunno (grafici: 4, 5, 10,
11) sono in aumento anche sull'intera serie dei dati. In
particolare l'autunno ha una regressione lineare di 0,0303,
significa che in 50 anni la copertura nevosa in autunno è aumentata
di 1,515 milioni di Km2, se prendiamo come riferimento
gli ultimi 30 anni abbiamo una regressione lineare addirittura di 0,1126, negli
ultimi 30 anni la copertura nevosa è aumentata di 3,378 milioni di
Km2.
La primavera e
soprattutto l'estate (grafici: 6, 7, 8, 9) invece sono in
forte diminuzione. In estate (grafico 8) negli ultimi 5 anni sembra
esserci una lieve ripresa.
Come ultimo grafico ho inserito tutte e 4 le stagioni assieme per
poter confrontare l'andamento della copertura nevosa nelle varie
stagioni. |
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Grafico 3: anomalia della copertura nevosa annuale emisfero
N, ultimi 30 anni, 1987-2016. |
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