Genova
Numero 68, anno XXI
Dicembre 2021
 
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Numero 68, anno XXI
Novembre 2021

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 di: Roberto Pedemonte


IL TEMPO NEL MEDITERRANEO

 

Ministero dell’Aria

Ufficio Meteorologico

Londra, 1937


IL TEMPO NEL MEDITERRANEO


      

CAPITOLO I - Parte 2.1.3 
IL VENTO


VENTO AL SUOLO – Primavera
Le direzioni prevalenti del vento nello Stretto di Gibilterra e nel Canale di Alboran non cambiano molto dall'inverno alla primavera. Nello Stretto rimangono principalmente tra SW, NW ed E; oltre il canale fino a C. de Gata, principalmente da W ed E, con una certa diminuzione dei venti di NW; sul canale tra C. de Gata e il meridiano di Greenwich, da SW e NE, mentre i venti da W sono meno frequenti che in inverno. In generale i venti prevalenti sono maggiormente disposti lungo la costa rispetto l’inverno. Nel corso della primavera, tale pattern si estende sia verso est lungo la costa africana che verso nord-est lungo la costa spagnola. I venti prevalenti fino ad Algeri sono i venti da W e NW; più a oriente verso il Canale di Sardegna, i venti da E aumentano a scapito dei venti di NW e W. Nelle vicinanze del canale tra Maiorca e la Spagna, i venti prevalenti vanno da SW, W e da NE. La forza del vento diminuisce notevolmente in primavera, soprattutto per quelli da NW e NE nel Canale di Alboran, da NW ad Algeri, da NW, W e N intorno al Canale di Sardegna, e da NW, N e NE in prossimità di Maiorca. I venti delle stazioni costiere dell'Africa mostrano una generale diminuzione della forza, controbilanciata dalla tendenza generale all'aumento del vento da E; entrambi questi cambiamenti si riflettono anche sul mare. Si riscontra anche una tendenza generale all'aumento delle brezze marine. Nelle stazioni costiere della Spagna sud orientale prevale la tendenza dei venti di NE e SW, in conformità con i venti sul mare, con una diminuzione in mare aperto e un aumento sotto costa.

Il dominio dei venti nord-occidentali e settentrionali nel Mediterraneo occidentale diminuisce all'aumentare di quello dei venti orientali e occidentali. A ovest e al centro della regione situata a nord delle Isole Baleari, la frequenza dei venti da NW continua a predominare, quella dei venti da N e NE diminuisce notevolmente, mentre da S ed E aumenta. Tutti i venti diminuiscono di forza, specialmente quelli da N e NE. Verso il Golfo di Genova i cambiamenti dall'inverno alla primavera sono maggiori; i venti prevalenti si distribuiscono abbastanza uniformemente intorno alla bussola, con una certa carenza di venti da N e NE, e un aumento di quelli da SW. I venti più forti rimangono quelli da NW, tuttavia possono superare Forza 7 da qualsiasi punto cardinale. Sulle isole Baleari, a Mahon e Palma, i venti da N diminuiscono e i venti da SW aumentano di frequenza.

Il Mar Tirreno continua ad avere lo stesso tipo di distribuzione del vento che in inverno, cioè in mancanza di una direzione predominante molto decisa. A nord, c'è una preponderanza di venti da NW, W e S; al largo di tutta la costa italiana i venti sotto costa sono più intensi di quelli al largo e le direzioni principali nel complesso sono NW e SE, quindi parallele alla costa; al centro i venti di NW, W e SW sono i più frequenti. C'è una generale e decisa diminuzione della forza dei venti rispetto a quella invernale. Nelle stazioni costiere, il cambiamento principale dall'inverno alla primavera risiede nell’aumento delle brezze marine.

Nel sud del Mediterraneo, dal Canale di Sicilia verso est fino all'Egitto, i venti da NW sono più predominanti in primavera che in inverno, mentre i venti secondari sono vari in tutta la regione. A sud della Sicilia, i venti da SE ed E sono molto frequenti; ad ovest del Mare di Sidra e al largo della costa orientale della Tunisia, superano leggermente in frequenza i venti da W e da NW. Più a oriente, a circa 18° E, i venti da SE ed E mantengono indicativamente la stessa frequenza che hanno a sud della Sicilia, quindi iniziano a diminuire gradualmente, tanto che a 30° E non sono più presenti; qui i venti prevalenti sono tra W e N, con una netta predominanza di quelli da NW. C'è una diminuzione generale dell'intensità dei venti di NW rispetto all'inverno, mentre quelli da SE ed E aumentano di frequenza e di intensità; nel Canale di Sicilia e al largo della costa orientale della Tunisia, raggiungono spesso forza 7 e oltre. Questo avviene fino a circa 22° E. Più a oriente, i venti da NW sono più forti. Il principale cambiamento dall'inverno alla primavera consiste in una diminuzione dei venti che soffiano al largo e un aumento dei venti paralleli alla costa.

Nell'estremo oriente del Mediterraneo, oltre Port Said, la circolazione ciclonica invernale non si protrae fino alla primavera. Non vi è un vento decisamente predominante: varia da stazione a stazione; in alcuni luoghi ha caratteristiche di brezza e in altri no.

Sulla parte settentrionale del Mar Ionio i venti cambiano molto dall'inverno alla primavera, distribuendosi uniformemente intorno al compasso, con leggera predominanza da W e NW. C'è una generale diminuzione della forza, più marcata nei venti tra NE e SE. Al largo del canale tra la Grecia e Creta, i venti da NW predominano decisamente e sono forti quasi quanto in inverno. Per quanto riguarda gli altri venti, quelli da W e SE sono i più frequenti, benché di forza minore. Il vento nelle stazioni costiere mostra un aumento generale sotto costa con nessuna decisa corrente prevalente.

Al centro dell'Adriatico i venti prevalenti sono da SE e NW; sull'Adriatico settentrionale predominano i venti da SE mentre sull'Adriatico meridionale da NW. In nessuna di queste tre aree, tuttavia, la predominanza è fortemente marcata. I venti raggiungono forza 6 e oltre sia da SE che da NE e N al nord, da N al centro e da NW e N al sud. Le stazioni costiere non mostrano un flusso predominante, ma nella maggior parte dei casi i venti sotto costa aumentano dall'inverno alla primavera contrariamente ai venti che soffiano al largo. Le isole hanno principalmente venti da NW e SE.

Nell'Egeo, i venti da N sono predominanti mentre quelli da S e NE (specialmente quest'ultimo) diminuiscono. Si sviluppano ancora tempeste principalmente da N mentre non se ne verificano provenienti dai quadranti meridionali. Le stazioni costiere e quelle insulari hanno in genere venti più variabili che in inverno, e si nota un aumento delle brezze marine; nel settore orientale non mostrano questa maggiore variabilità, poiché le brezze marine hanno direzione simile ai venti prevalenti della stagione.