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di: Massimo Riso |
La tramontana
Chiara, scura, bianca
Sono rari i luoghi in cui coesistono tre differenti tipi
di tramontana, uno di questi è il versante marittimo della
Liguria ed in particolare Genova e Savona.
I tre tipi di tramontana sono i seguenti: la tramontana
chiara, quella scura, ed infine la meno conosciuta, tramontana
bianca.
Seconda parte
Tramontana scura
Conosciuta dai genovesi perché, molto spesso porta la neve in città.
Il suo nome deriva da fatto che si presenta sempre con cielo coperto, precipitazioni e vento al suolo dai quadranti settentrionali. Da qui il nome di tramontana scura, perché il cielo è coperto e scuro, diversamente dai due casi di tramontana precedentemente descritti che sono sempre caratterizzati da cielo sereno e assenza di precipitazioni.
La neve a Genova è sempre portata dalla tramontana scura, ma non sempre la tramontana scura porta neve, molte volte è soltanto pioggia, dipende dalla temperatura al suolo.
Per analizzare il fenomeno della tramontana scura sono state prese in considerazione le ultime 39 precipitazioni nevose che si sono verificate a Genova, dal 29-01-2004 al 28 12 2020 rilevate da Roberto Pedemonte in Piazza della Vittoria a Genova..
Per l’analisi sono stati utilizzati i dati METAR, in particolare: temperatura, vento (direzione e intensità) e pressione atmosferica, sugli aeroporti di Genova e Milano Linate.
Giorno | Altezza neve in cm misurata in Piazza della Vittoria | note |
29/01/2004 | * | mista a pioggia |
28/02/2004 | * | mista a pioggia |
07/02/2005 | 0 | non attecchisce |
08/02/2005 | 2 | |
20/02/2005 | 0 | mista a pioggia |
22/02/2005 | 0 | |
03/03/2005 | 25 | non attecchisce |
28/12/2005 | 0 | |
26/01/2006 | 11 | |
27/01/2006 | 17 | |
03/01/2008 | 1 | |
04/01/2008 | 2 | |
06/01/2009 | 1 | |
07/01/2009 | 8 | |
18/12/2009 | 4 | |
19/12/2009 | 1 | |
04/01/2010 | 1 | |
05/01/2010 | 1 | |
09/03/2010 | 0 | non attecchisce |
10/03/2010 | 0 | non attecchisce |
17/12/2010 | 1 | |
19/12/2010 | 2 | |
29/01/2011 | 0 | mista a pioggia |
30/01/2011 | 0 | mista a pioggia |
31/01/2012 | 3 | |
01/02/2012 | 1 | |
02/02/2012 | 1 | |
13/12/2012 | 1 | |
14/12/2012 | 5 | |
11/02/2013 | 2 | |
23/02/2013 | 0 | non attecchisce |
24/02/2013 | 0 | non attecchisce |
17/03/2013 | 1 | |
18/03/2013 | 0 | mista a pioggia |
25/02/2018 | 0 | mista a pioggia |
28/02/2018 | 0 | mista a pioggia |
01/03/2018 | 1 | |
23/01/2019 | 4 | |
28/12/2020 | 1 |
Tabella 1 – Giornate con precipitazione nevosa prese in considerazione per l’analisi del fenomeno della tramontana scura, rilevare da Roberto Pedemonte in Piazza della Vittoria a Genova.
Da questa analisi risulta il seguente andamento dei venti su Genova:
30 giornate: iniziale vento dai quadranti settentrionali, precipitazione nevosa, rotazione del vento dai quadranti meridionali e fine precipitazione nevosa o che si converte in pioggia.
9 giornate: iniziale vento dai quadranti settentrionali, inversione del vento dai quadranti meridionali e conseguente aumento della temperatura, nuova inversione del vento dai quadranti settentrionali con forte diminuzione della temperatura e precipitazione (inizialmente pioggia e successivamente neve), nuova inversione dei venti dai quadranti meridionali e fine precipitazione o precipitazione nevosa che si converte in pioggia.
Le analisi sulle differenze di pressione atmosferica fra Genova e Milano non hanno prodotto risultati significativi per chiarire il fenomeno della tramontana scura. Di conseguenza sono stati utilizzati soltanto i dati delle stazioni meteorologiche di Genova.
Delle 39 giornate ne è stata selezionata una come caso di studio ed essa è stata analizzata a fondo per comprendere il fenomeno. A fine analisi è stata fatta una verifica, meno approfondita, per determinare se i risultati ottenuti siano conformi alle altre giornate e non un caso particolare. Quest’ultima analisi ha dato esito positivo: la giornata selezionata può considerarsi un caso tipico.
I criteri della scelta utilizzati sono stati i seguenti:
Presenza di tutte le inversioni dei venti e precipitazioni.
Dati delle stazioni meteo dell’ARPAL presenti. Purtroppo non esiste una stazione nell’ambito di Genova che misura tutti i parametri essenziali meteorologici: temperatura, vento (direzione e intensità) e precipitazione. Di conseguenza sono state prese in considerazione due stazioni molto vicine (Genova Centro Funzionale per precipitazione e temperatura e Genova Punta Vagno per il vento).
La scelta è ricaduta nella giornata del 28 dicembre 2020 che riassume tutte le caratteristiche.
Analisi dei dati
Per comprendere il fenomeno l’analisi è stata espansa a tre giornate (27-28-29 dicembre 2020) Vedi Grafico: 1
27 dicembre
La giornata del 27 dicembre inizia con vento da Nord intorno ai 3 m/s e temperatura intorno ai 6°C
Il vento cresce di intensità fino alle ore 08 raggiungendo i 5 m/s e la temperatura diminuisce leggermente a 5°C.
Alle ore 9 il vento comincia a diminuire di intensità ma mantiene la direzione da Nord.
Alle ore 14 tocca il minimo. 1 m/s e comincia a ruotare prima da Est e poi, dopo le 18, da Sud, con un sensibile aumento della temperatura che raggiunge gli 11°C, e del vento 7 m/s alle ore 22.
Alle ore 23 comincia la precipitazione (pioggia).
28 dicembre
Fra le ore 00 e le 01 vi è una rapida diminuzione e rotazione dei venti: alle 00 da Ovest e olle 01 de Nord, con una leggera diminuzione della temperatura. 9 °C.
Tra le 02 e le 04 il vento ruota ancora brevemente ai quadranti meridionali SW per portarsi poi rapidamente alle ore 05 da Nord e rafforzando d’intensità 11,5 m/s, la temperatura diminuisce rapidamente. Inizio della vera tramontana scura.
Tra le ore 05 e le 08 la temperatura continua a scendere e tra le 06 e le 07 la precipitazione si trasforma in neve.
Ore 08 la temperatura ha raggiunto il minimo: 1,6 °C
Tra le 08 e le 20 il vento, pur mantenendo la direzione dai quadranti settentrionali, continua a diminuire di intensità fino a 3 m/s.
Tra le 21 e le 23 vi è una nuova e rapida rotazione del
vento; prima da Est e poi da Sud con un notevole innalzamento
della temperatura che raggiunge gli 11,5 °C alle 23. Fine
della tramontana scura.
29 dicembre
Fino alle ore 16 il vento si mantiene dai quadranti meridionali ma da dopo le ore 9 comincia a diminuire di intensità fino a toccare il minimo alle ore 17 quando vi è una nuova e rapida rotazione verso Nord.
Dopo le ore 18 il vento mantiene la direzione da Nord con un moderato calo della temperatura che raggiunge i 7 °C alle ore 00 del 30 dicembre.
Fig. 7 – carta di analisi del 27-12-2020
Fig. 8 – carta di analisi del 28-12-2020
Fig. 9 – carta di analisi del 29-12-2020
Fig. 10 – carta di analisi del 30-12-2020
27 dicembre, Fig. 7.
La situazione sinottica in Europa è caratterizzata da una profonda depressione localizzata a Nord delle isole Britanniche di 956 hPa, un’altra depressione di 1007 hPa localizzata sul Tirreno meridionale ed un corridoio di alta pressione sull’Italia settentrionale che congiunge l’anticiclone russo-siberiano con quello delle Azzorre convogliando aria fredda da Est. L’aria fredda riempie il catino Padano e scavalcando l’appennino si riversa sul versante marittimo della Liguria.
Questa la spiegazione della provenienza del vento da Nord che abbiamo visto nell’analisi dei dati.
28 dicembre, Fig. 8
La depressione a Nord delle isole Britanniche si sposta verso Sud e l’anticiclone delle Azzorre si divide da quello russo-siberiano.
Una vasta saccatura si espande nel Mediterraneo occidentale convogliando forti venti dai quadranti meridionali sul nord Italia. Prima inversione del vento da Nord a Sud.
29 dicembre, Fig. 9
La depressione sulle isole Britanniche continua a spostarsi verso Sud raggiungendo il nord della Francia.
I venti sulla Liguria sono sempre dai quadranti meridionali con una leggera rotazione verso Ovest.
30 dicembre, Fig. 10
La depressione va colmandosi dividendosi in tre diversi minimi, uno dei quali, di 1000 hPa, è posizionato al centro del golfo di Genova. La rotazione attorno al proprio centro convoglia sulla pianura padana venti da Est di provenienza mediterranea e non più freddi. Il vento da Est scavalca l’appennino e si presenta da Nord su Genova. Ore 17.00 del 29 dicembre sul grafico.
Radiosondaggi
Dall’analisi delle carte si comprende chiaramente la prima inversione dei venti il giorno 27 dopo le ore 14 e l’ultima il giorno 29 dopo le ore 17. Ma non vi è traccia dei venti da Nord del giorno 28.
Per comprendere perché il giorno 28 i venti al suolo furono da Nord, occorre verificare lo strato atmosferico in sezione nel bacino padano, dal suolo fino almeno ad una quota di 3000 m, decisamente superiore all’Appennino Ligure.
Per effettuare questa verifica sono stati utilizzati i radiosondaggi effettuati all’aeroporto di Milano Linate.
FFig. 11 – Radiosondaggio Milano-Linate del 26-12-2020
ore 00
Fig. 12 – Radiosondaggio Milano-Linate del 27-12-2020
ore 00
Fig. 13 – Radiosondaggio Milano-Linate del 28-12-2020
ore 00
Fig. 14 – Radiosondaggio Milano-Linate del 29-12-2020
ore 00
Fig. 15 – Radiosondaggio Milano-Linate del 30-12-2020
ore 00
E’ stata scelta come temperatura di riferimento 1000 m perché è la quota dei crinali dell’Appennino ligure.
Il giorno 27 l’afflusso freddo in quota diminuisce, la temperatura a 3000 m sale a -10°C ma la massa di aria del bacino padano si sta raffreddando, a 1000 m è scesa a -1°C
Il giorno 28 la massa di aria del bacino padano continua a raffreddarsi, a 1000 m la temperatura è di -2,5 °C
Il giorno 29 i venti da sud cominciano a scaldare gli strati di aria a quota superiore. A 1000 metri la temperatura è salita a -0,7 °C, a 330 m è addirittura +1,8°C ma al suolo è ancora freddo, a 100 m la temperatura è -1,5 °C.
Il giorno 30 ormai tutto lo strato di aria sotto i 2000 m si è riscaldato. A 100 m siamo a + 1,4°C a 1000 m siamo a +0,2°C.
Lo spessore di aria fredda sul bacino padano è anche misurabile dalla quota dello zero termico.
In Fig. 16 è riportata la quota dello zero termico all’aeroporto di Milano Linate ricavata dai dati METAR.
Il giorno 26 era 1200 m.
Il giorno 27 è sceso a 900 m.
Il giorno 28 è ulteriormente sceso a 400 m.
Il giorno 29 risale a 900 m.
Il giorno 30 sale ulteriormente a 1100 m.
Lo spessore di aria fredda presente nel bacino padano è inversamente proporzionale alla quota dello zero termico.
Più lo zero termico si abbassa più lo strato di aria fredda presente nel bacino padano è alto.
L’aria si comporta esattamente come fosse un fluido. L’aria fredda è più pesante di quella calda, si stratifica a contatto del suolo.
Se si riempie un catino di aria fredda, questa, quando supera il bordo, tracima e precipita fuori.
Il catino è il bacino padano, il bordo è l’Appennino Ligure e il fuori è il versante marittimo della Liguria ed in particolare Genova e Savona.
![]() Fig. 16 – Situazione precedente l’arrivo della tramontana scura |
![]() Fig. 17 – Situazione di tramontana scura con spessore molto alto di aria fredda nel bacino padano. L’aria calda scivola sopra quella fredda che tracima dal crinale dell’Appennino Ligure. |
![]() Fig. 18 – Il forte vento da Sud blocca l’aria fredda che tracima dal bacino padano. |
![]() Fig. 19 – L’intensità dei venti da Sud diminuisce e l’aria fredda presente nel bacino padano riesce a tracimare insinuandosi sotto l’aria calda causando una forte e repentina diminuzione della temperatura. Inizio della tramontana scura |
![]() Fig. 20 – L’aria fredda presente nel bacino padano, lentamente va scaldandosi e diminuisce di spessore. Quando lo spessore è inferiore alla quota dei crinali dell’Appennino Ligure si interrompe il flusso di aria fredda verso il Mar Ligure. Fine della tramontana scura. |
Un flusso di venti freddi provenienti dai quadranti settentrionali, normalmente dal primo quadrante (fra Nord e Est). Per venti freddi si intendono temperature inferiori allo zero o perlomeno prossime allo zero al suolo.
La durata è l’intensità dei venti deve essere sufficiente a raffreddare l’intero bacino padano e l’aria fredda deve tracimare dei crinali dell’Appennino verso il Mar Ligure. (Fig. 16).
Fase 2 -Situazione iniziale della tramontana scura
Un fronte caldo entra nel Mediterraneo occidentale preceduto da venti dai quadranti meridionali, normalmente libeccio.
Se lo spessore di aria fredda sul bacino padano è molto spesso e molto freddo, il flusso da Nord su Genova sarà molto intenso e robusto e l’aria calda vi scorrerà sopra, non vi sarà inversione del vento. (Fig. 17).
Nel caso lo spessore di aria fredda sia piuttosto sottile o il vento da Sud molto intenso, questo riuscirà a bloccare il flusso. Ci sarà inversione del vento e innalzamento della temperatura. (Fig. 18)
Appena il vento da sud calerà di intensità, l’aria fredda riprenderà a tracimare, insinuandosi sotto l’aria calda, causando una forte e repentina diminuzione della temperatura. Normalmente inizio della precipitazione nevosa. (Fig. 19)
Fase 3 - Situazione finale della tramontana scura.
Se il flusso di venti freddi sul bacino padano si è interrotto, l’aria fredda presente nel bacino non è più alimentata. Lentamente si esaurisce il flusso verso il Mar Ligure e l’aria calda piano piano riscalderà tutto il bacino padano. (Fig. 20)
In sintesi, il fenomeno della tramontana scura è governato dalla meccanica dei fluidi.
Un fluido più denso e pesante (aria fredda) che tracima dal bacino padano verso il versante marittimo della Liguria, ostacolato inizialmente e sormontato poi, da un fluido più leggero (aria calda e umida) che risale il Mar Ligure verso la pianura Padana.
Quest’ultimo, salendo di quota si espande, si raffredda
e condensa l’umidità, dando vita alla precipitazione che
in molti casi risulta nevosa.