Google Bing
Google Bing
![]() |
di: Roberto Pedemonte |
IL TEMPO NEL MEDITERRANEO
Ministero dell’Aria
Ufficio Meteorologico
Londra, 1937
IL TEMPO NEL MEDITERRANEO
CAPITOLO I - Parte 2.1.5
IL VENTO
GOLFO DI GENOVA E MAR LIGURE
VENTO SUPERFICIALE – Primavera
da Marzo a Maggio.
Sanremo. - A San Remo la direzione del vento più frequente in primavera è SW, tuttavia i venti del primo quadrante (NW, N e NE) superano ancora leggermente quella del terzo quadrante (S, SW e W). Quelli di forte intensità allo sbocco delle valli che si aprono sulla costa, più forti durante il giorno rispetto la notte, soffiano molto meno che in inverno, e tendono sempre più, con l'avanzare dell'anno, ad essere accompagnati da tempo bello e luminoso invece del tempo nuvoloso e umido dell'inverno.
Genova. – A Genova, dall'inverno alla primavera, si ha una forte diminuzione dei caratteristici venti settentrionali e la loro frequenza si riduce a meno della metà, anche se, nel caso del NW, meno marcatamente. Nello stesso tempo i venti del secondo quadrante (E, SE e S) divengono due o tre volte più numerosi che in inverno, cosicché, messi insieme, eguagliano o superano in numero i settentrionali. I venti singoli più comuni sono SE, NW e N. I venti settentrionali sono ancora violenti e di tanto in tanto con raffiche e il tempo che li accompagna tende ad essere bello invece che coperto e umido. Insistono lunghi periodi di cielo sereno con venti da N ed E. I forti venti meridionali sono più soggetti a raggiungere l'estremità del Golfo nel tardo autunno e in primavera rispetto che in pieno inverno, ma anche in questi periodi lo fanno abbastanza di rado. Nelle rare occasioni in cui accade, provocano mare molto agitato causando gravi danni. La calma è frequente.
Spezia. - Alla Spezia i venti del quarto quadrante (W, NW e N) diminuiscono notevolmente dall'inverno alla primavera, mentre quelli del secondo quadrante (E, SE e S) e di SW aumentano altrettanto decisamente. I singoli venti predominanti sono SE e NW, tuttavia, nel loro insieme, la loro frequenza è equamente divisa. La velocità del vento generalmente diminuisce, come nel caso di Genova.Livorno. - A Livorno i cambiamenti più
evidenti nelle direzioni dei venti dall'inverno alla primavera sono il dimezzamento del predominante NE invernale, la diminuzione di quelli da E, il raddoppio dei venti del terzo quadrante mentre, contrariamente al loro comportamento nelle stazioni più settentrionali, triplicano quelli da NW. I venti più diffusi sono da W e da NE, nonostante il calo di quest'ultimo, e in media sono praticamente uguali tra loro, escluso al primo mattino. I venti marini tra S e NW, superano i venti di terra tra SE e N da tre a due volte. Le osservazioni riportate dalle navi lungo la rotta Genova-Elba, indicano che le tempeste da SE, E e NW sono più numerose di quelle da SW mentre queste ultime sono frequenti più a nord, nelle vicinanze dell'Elba. Prese tutte insieme, si verificano in media due o tre casi di tempesta a stagione.
Capo Corso. - Capo Corso sperimenta una diminuzione dei venti da NE ed E simile a quella di Livorno, mentre i venti da W mostrano un apprezzabile aumento. Nel complesso, non vi è grande cambiamento nelle frequenze degli altri venti. La direzione del vento predominante è W, ma ci sono anche venti abbastanza frequenti tra SW ed E. Presi insieme, i venti da W, SW e NW superano SE, E e NE da cinque a quattro volte. Considerando solo i venti forti, dall'inverno alla primavera quelli da SW e NW non mostrano alcun cambiamento, mentre i venti da NE ed E diminuiscono di numero, come quelli da W, nonostante l'aumento generale da quest’ultima direzione.
In mare aperto. - Sulla rotta marittima a sud della Costa Azzurra i venti prevalenti diventano da settentrionali in inverno a generalmente sud-occidentali in primavera. I venti del terzo quadrante superano leggermente quelli del gruppo NW, N, NE. Non c'è però una direzione decisa predominante e sono distribuiti piuttosto uniformemente intorno alla bussola. La velocità del vento diminuisce da quasi tutte le direzioni. Il calo è maggiore nei venti tra NW e NE, mentre lo è meno per i venti meridionali, dove i forti venti da SE mostrano un leggero aumento in primavera. I venti violenti da NW rimangono comunque i più frequenti, nonostante la loro diminuzione; si verificano circa una volta ogni 50 giorni, contro meno di una volta su 100 giorni per le direzioni meridionali. Le calme mostrano un aumento considerevole.
Le osservazioni delle navi sulla rotta da Genova all'Elba mostrano venti prevalenti nel settore meridionale compreso tra NW e SE. Quelli da NE sono la metà rispetto all'inverno. Le due direzioni singole predominanti sono NW e SE, equivalendosi, mentre non sono molto frequenti da S e SW. Le calme raddoppiano di numero. I venti forti tra NE e N e dal terzo quadrante diminuiscono parecchio, laddove sono più frequenti quelli da NW, SE ed E, tuttavia tali situazioni si verificano un po' meno di una volta per stagione per ognuna di queste direzioni.
|
|
|
|