Il
canale Ozzeri, via d'acqua di dimensioni già significative, attraversa la periferia Sud di
Lucca per gettarsi poi nel fiume Serchio Viene utilizzato a scopi irrigui, e corre dal Capannorese fino alla zona meridionale della città.
LUCCA, 22 Novembre 2000 - Tra le 22,30 del giorno 19 novembre scorso, e le 14 del giorno 21 novembre, sono caduti ben
194,8 mm di pioggia, sulla città di Lucca, con massimo di intensità nel giorno 20, interessato da
149,2 mm.
La forte precipitazione ha interessato soprattutto la zona della pianura
lucchese, e le prospicienti colline, mentre non ha colpito, se non moderatamente, la zona
montuosa a nord del territorio provinciale, la Garfagnana.
Allagamenti hanno dapprima interessato la stessa città di Lucca, lunedì 20 novembre, provocando soprattutto
l'esondazione dei fossi che circondano le mura della città.
Tuttavia la situazione è diventata drammatica nella notte tra il 20 ed il 21
quando il canale Ozzeri, a sorpresa, ha rotto gli argini in località
Pontetetto, provocando una vasta inondazione di tutta la zona periferica sud della città.
Questo è l'Ozzeri la mattina del 20 novembre: l'acqua è esondata sul lato sinistro del fiume, inondando il paese di Vericano, mentre il lato destro dell'argine ha "retto":

Impressionanti gli allagamenti nelle campagne abitate, ad appena 500 metri dall'Autostrada
Firenze-Mare:



Circa 600 abitazioni sono state
inondate dall'acqua che, in alcuni punti, ha raggiunto l'altezza anche di tre metri. I Vigili del Fuoco,
muniti di canotti, hanno dovuto soccorrere molte persone.


Quali le cause di una simile situazione di elevato maltempo in Lucchesia?

Nel giorno 21 un fronte caldo ha portato un flusso di aria
umida sulla lucchesia. Lo scorrimento sopra ad un preesistente "cuscinetto" di aria più
fredda presente al suolo ed il sollevamento orografico indotto dalle
montagne lucchesi hanno provocato la condensazione e le conseguenti
precipitazioni copiose e persistenti.
Ora il rischio è che il fenomeno possa ripetersi con l'arrivo di altre
perturbazioni. Anche se non saranno in grado di provocare piogge tanto intense,
ulteriori apporti di acqua su un terreno già zuppo intensificheranno i
rischi di frane e smottamenti.
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