CHE COSA E' IL PROGETTO ICG
 
  di Massimo Riso

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Innanzitutto che cosa significa ICG?
e' l'acronimo di Isola di Calore di Genova.

Il progetto IGC si propone di misurare se a Genova esiste un'isola di calore imputabile all'attività umana.

L'isola di calore è dovuta non solo al riscaldamento domestico come molti pensano ma anche alla diminuzione dell'albedo a causa dell'antropizzazione del territorio: l'asfalto delle strade, così come il cemento delle case, assorbe molto più calore dal sole rispetto al terreno naturale (innalzamento dell'albedo), ma non solo, la vegetazione ed il terreno umido evaporano raffreddando il terreno e l'aria circostante, abbiamo così due fattori concomitanti che contribuiscono ad innalzare la temperature: diminuzione dell'albedo e mancanza di evaporazione del terreno e della vegetazione.

Oltre a verificare l'isola di calore questo progetto si propone di scoprire se esistono microclimi locali.

Le misure vengono rilevate lungo le tre direttrici principali:

  • Linea costiera: Nervi - Voltri
  • Valbisagno: Foce - inizio comune di Bargagli
  • Valpolcevera: Piazza Massena - inizio comune di Mignanego

Dopo alcune uscite preliminari abbiamo individuato una serie di punti caratteristici di rilevamento delle  temperature, questi punti sono stati memorizzati con un GPS e contemporaneamente è stato anche memorizzato il tracciato completo dei tre itinerari.

Per il sistema di misura ci siamo rifatti ad una esperienza simile fatta per la città di Firenze:

Metodologia:

Le misurazioni sono state effettuate con termometro digitale a termocoppia dotato di sonda aerotermica, con caratteristiche: risoluzione = 0,1 °C; precisione = +-0,0°C a 20°C, +0,7°C a 10°C (misure effettuate con due termometri a mercurio ad alta precisione);  

La sonda viene montata sopra l'auto a 2,1 m dal livello stradale.

Le misurazioni vengono effettuate in giorni diversi, tutte in un periodo centrato circa sulla quinta ora dopo il tramonto quando, presumibilmente, la temperatura si è stabilizzata.

Il percorso viene effettuato due volte consecutive per cui, ogni misura è caratterizzata da due letture termiche in due tempi successivi. Deciso il tempo comune (t°)  (5h circa dopo il tramonto) a cui riportare tutte le letture, la (T°) per ogni stazione è data da: cioè per interpolazione, assumendo che fra (t') e (t") la temperatura sia variata (nel nostro caso diminuita) in modo lineare.

I tracciati di misura verranno ripetuti più volte secondo le varie condizioni climatiche.

Le condizioni climatiche di Genova possono raggrupparsi in 4 condizioni caratteristiche:

  1. Alta pressione e leggero vento da sud.
    In questa situazione si ha un effetto Stau che genera una cappa di sottili nubi a bassa quota e un'alta umidità che impediscono all'irraggiamento termico di raffreddare il terreno. Si ha una situazione di livellamento della temperatura in tutta la città.
    In questa situazione si ha sovente una leggera pioviggine.

  2. Alta pressione e calma di vento
    Il cielo è sereno e la temperatura scende notevolmente dopo il tramonto a causa dell'irraggiamento termico.
    In questa situazione si registrano le maggiori differenze di temperatura fra le varie zone della città.

  3. Forti venti da NE (raffiche>30 Km/h)
    Seguono normalmente il passaggio di una perturbazione e possono perdurare anche per diversi giorni.
    Il cielo è sereno e la temperatura molto bassa e molto livellata.

  4. Bassa pressione e forte vento da S - SW
    Questa situazione genera un forte stau contro l'appennino e si hanno di norma abbondanti precipitazioni.
    Noi ci siamo riproposti di non fare misurazioni durante le precipitazioni perché il bulbo del termometro si bagna e falsa le misure, per cui sarà difficile trovare questa condizione senza precipitazioni, difficile ma non impossibile, aspetteremo il momento propizio e misureremo anche in questa situazione

Sul prossimo numero i tracciati dei percorsi e i primi risultati delle misure.

Bibliografia:

MELHUISH E. e PEDDER M., Observing an urban heat island by bicycle, 1998,
Weather Vol. 53 N. 4, pp. 121-128

GUGLIELO ZANELLA, Il clima urbano di Parma, 1975, Rivista di meteorologia aeronautica - Vol. XXXVI - N.2 - 1976 - pp125-144

PANTANI F. e CIANTELLI G., Alcune considerazioni sul clima di Firenze, 1977, Rivista di meteorologia aeronautica - Vol. XXXIX - N. 2 - 1979, pp.163-167

NANNINI P., L'isola di calore di Firenze, 1983, Rivista di meteorologia aeronautica, Vol. XLIII - N. 1/2 - 1983, pp.43-52

GRILLINI B., Milano: un'esperienza sul limite dell'isola di calore urbana, 1986, Rivista di meteorologia aeronautica - Vol. XLVVII - N.1 - 1987, pp.39-42

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