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   di Roberto Pedemonte

6 Distribuzione geografica delle precipitazioni annue
   III parte


c. Provincia di GENOVA

Il territorio della provincia di Genova è quello che, nel compartimento ligure, intercetta una più variegata distribuzione delle precipitazioni. Si passa, infatti, da 874 mm annui del Santuario della Madonna delle Grazie (n° 61), nei pressi di Voltri, a 2333 mm di Parazzuolo (n° 102), nella porzione orientale della provincia, nell’alta valle dell’Aveto, appena oltrepassato il displuvio appenninico.
In questa provincia si misura il massimo gradiente pluviometrico della regione. Le stazioni costiere di Arenzano (n° 58) e Madonna delle Grazie, raccolgono meno di 1000 mm, mentre quelle di Mele (n° 60) e Fiorino (n° 59), poste, queste ultime, rispettivamente a 2,2 e 4,8 km dal litorale, sommano tra 1600 e 1650 mm ogni anno. Ricordiamo che qui ci troviamo nell’area in cui lo spartiacque si avvicina maggiormente alla costa: Punta Martin, 1001 m s.l.m., si trova, in linea d’aria, a 6,4 km dal mare.
Oltre, procedendo verso l’interno, si entra nella valle del torrente Stura, affluente dell’Orba, dove è ubicato Masone (n° 62), paese che, a detta popolare, è il più piovoso del genovesato. Pur non smentendo completamente la “vox populi”, Masone infatti risulta ricevere 1661 mm annui ed è sicuramente la località abitata più piovosa del tratto di Liguria a ovest della Zona Sestri-Voltaggio, confine geologico tra Alpi e Appennini [i 1677 mm di Lavezze (n° 74) sono infatti captati non in un centro abitato ma presso la diga del Lago Bruno], è superato da numerosi altri centri posti a oriente del capoluogo, situati nelle parti più interne delle valli di entrambi i versanti.

In questa provincia troviamo anche il tratto più piovoso della costa ligure. La massima precipitazione litoranea si ha nella città di Genova (n° 84) con 1340 mm misurati presso l’osservatorio dell’Università in Via Balbi, il più antico della regione, fondato nel 1832. A esclusione di un sottile tratto, dalla confinante provincia di Savona fino, in pratica, al cambiamento di direzione della linea di costa (da sud-ovest/nord-est a nord-ovest/sud-est), la quantità di piogge supera ovunque 1000 mm, essendo compresa tra i già citati 1340 mm di Genova Università e i 1097 mm di Nervi (n° 92). Anche in questa occasione, il detto che ritiene La Spezia il luogo più piovoso della Liguria (intendendosi come località costiera), non rispecchia la realtà. Il capoluogo spezzino, come si vedrà più dettagliatamente nel prossimo capitolo, con un valore medio di 1020 mm annui, risulta addirittura il centro abitato costiero meno piovoso della Riviera di Levante, se escludiamo Portovenere e la prospiciente Isola Palmaria, estremi lembi esterni di terra del Golfo della Spezia.

Tabella 1. Precipitazioni medie mensili e annue. Provincia di Genova

Su tutto il territorio, già a quote collinari, le piogge superano mediamente i 1500 mm.
Tra i 500 e i 1000 metri di altitudine si raggiungono i valori medi più elevati. Sui primi contrafforti affacciati sul mare della Val Cerusa, nella zona del Faiallo, Bric Dente e Passo del Turchino e, dal capoluogo fino all’altezza del Promontorio di Portofino, si registrano i maggiori apporti piovosi del versante marittimo.
I valori di 2000 millimetri di altezza di precipitazione vengono superati nelle parti orientali più elevate della provincia, nei gruppi montuosi dello Zatta e dell’Aiona, ai confini con le province di Parma e Spezia: sul Monte Zatta (n° 122), a 1125 metri s.l.m., 2037 mm. Lungo l’alta valle del torrente Aveto, come già accennato, si raggiunge il valore massimo di tutta la regione a Parazzuolo, paese ubicato su un esteso pianoro a circa 800 metri di altezza.
Un’altra isola con quantità superiori a 2000 mm si riscontra alla testata della Val Fontanabuona. Questa conca valliva, che sbocca sul mare alla foce del Torrente Entella, tra Chiavari e Lavagna, ha dapprima andamento secondo i meridiani ma, dopo circa 5 km, incumeandosi verso ovest, si dispone parallela alla costa e diventa sempre più angusta, fino a raggiungere il versante orientale del Passo della Scoffera. Separata dal mare da una cresta montuosa alta mediamente 600 metri, si ritrova, ripido, alle spalle il compatto spartiacque marittimo-padano, con un’altitudine media di 1300 metri. La peculiare posizione geografica di questa vallata, situata nella Riviera di Levante, comporta la predisposizione naturale a ricevere frontalmente i flussi umidi sud-occidentali. Gli sbarramenti montuosi, e in particolare quello dello spartiacque, delimitano una sorta di bacino chiuso, obbligando l’aria umida, che affluisce nella valle dallo sbocco al mare, a incunearsi e, sollevandosi, a scaricare la grande quantità di vapor acqueo in essa contenuta sotto forma di precipitazioni. Ciò consente di raccogliere, alla testata della valle, ragguardevoli somme di pioggia. A Ognio (n° 108), 400 m s.l.m., cadono mediamente 2083 mm all’anno. Anche le valli secondarie presentano andamenti analoghi: Giacopiane (n° 114), 1016 m s.l.m., nella Valle Sturla, 1893 mm, Statale (n° 117), 570 m s.l.m., nella Val Graveglia, 2045 mm.

Osservando le carte, si nota una netta frattura nella distribuzione delle isoiete in corrispondenza del capoluogo. Qui, infatti, la Val Polcevera, la più ampia del genovesato, si inoltra fino al confine piemontese con precipitazioni piuttosto uniformi lungo tutto il suo asse. Più a est, i rilievi, che si avvicinano nuovamente alla linea di costa, ricevono precipitazioni che, in breve spazio, raggiungono quantitativi molto elevati. Le isoiete si susseguono rapidamente: quella di 1800 mm racchiude un’ampia porzione di territorio, anche a breve distanza dalla costa. A 6,2 km dal litorale la Colonia Arnaldi (n° 93) raccoglie 1842 mm.

Tabella 2. Gradiente pluviometrico in alcune valli della provincia di Genova

La contingenza pluviometrica accennata risulta ben riscontrabile se osserviamo la tabella relativa ai gradienti. La Fontanabuona, con 253 mm ogni 100 m di quota, rappresenta la valle con il maggior gradiente pluviometrico della regione. Tale configurazione è anche ben rappresentata sulla carta delle isoiete: dal mare, a Chiavari (n° 107), fino alla località più interna, il territorio vallivo, nella sua lunghezza di 24 km, è attraversato da ben 9 isoiete (tracciate ogni 100 mm di precipitazione).
Nella valle genovese del Bisagno si ritorna a gradienti meno accentuati mentre, esaminando le conche vallive che defluiscono verso il Po, osserviamo che sia la Valle Scrivia che la Val Trebbia presentano gradienti piuttosto elevati, anche se non raggiungono valori estremi.

Tabella 3. Variazione della quantità di pioggia con l'altitudine. Provincia di Genova

Il gradiente pluviometrico medio per l’intera provincia, 145 mm/100m, che risulta essere di gran lunga superiore a quello delle province occidentali, conferma il grande apporto precipitativo che contraddistingue la provincia già da presso alla linea di costa e, in particolare, i contrafforti montuosi a est dell’ansa settentrionale del Golfo di Genova, ben nota fucina di ciclogenesi.