Se la neve non è un fenomeno comune sulle coste
dell’intero bacino, diventa eccezionale in numerose località e
addirittura assente su molte aree delle sponde meridionale e
orientale e di alcune isole. Su 82 stazioni 19 non hanno mai visto
cadere la neve, neppure in forma mista a pioggia, 31 solo in forma
sporadica e altre 13 hanno una frequenza media in-feriore a un
evento annuo.
Nelle 15 stagioni considerate, sul lato europeo
nes-sun caso di neve è stato registrato sulla costa iberica da
Gibilterra fino ad Alicante (a eccezione di Murcia dove si è
verificato un solo episodio della durata di mezz’ora), nelle
località isolane di Ibiza nelle Baleari, di Catania e Lampedusa in
Sicilia, della Valletta nell’isola di Malta e di Rodi nel
Dodecaneso. Nessun evento sulle altre sponde del bacino, dal
litorale siriano a tutto quello africano, con esclusione di un caso
della durata di un’ora con neve mista a pioggia a Beirut, di Annaba
sulla costa algerina, di Kelibia su quella tunisina e di Al Hoceima
in Marocco. Anche nelle località cipriote di Pafo e Akrotiri, poste
sulla costa meridionale, sotto giurisdizione greca, si segnala un
episodio con precipitazione mista, mentre a Larnaca si è avuta
caduta di nevischio per tre ore. In Turchia, sul litorale
meridionale Adalia e Mugla registrano rispettivamente tre e un
episodio, con circa un’ora di precipitazione per evento (a Mugla
mista a pioggia) mentre su quello egeo la frequenza è maggiore mano
a mano che si procede verso nord, rimanendo tuttavia occasionale. In
territorio greco, abbiamo eventi sporadici sulle coste e nelle isole
ionie, così come nel Peloponneso e nell’Egeo meridio- nale.
Circostanza che ritroviamo sulle coste siciliane e della Sardegna (a
Cagliari un solo episodio con precipitazione mista), sulle coste
meridionale e occi-dentale della Corsica, sul litorale tirrenico,
dallo stretto di Messina fino al Lazio e in genere su tutto
l’estremo lembo meridionale della penisola italiana dal Mar Tirreno
fino alla penisola salentina. Anche sulla Costa Azzurra, tra Nizza e
Tolone, la neve pre-senta carattere occasionale, così come nelle
Baleari e sulla costa spagnola a nord di Alicante, e sul versante
orientale del Mar Adriatico, che vede rari episodi nevosi fino al
parallelo di Spalato.
Su circa i tre quarti delle sponde che circondano
il Mare Nostrum ritroviamo marcati caratteri di episo-dicità e sul
60 % di esse il fenomeno non è quantifi-cabile. Come è naturale,
sono le coste settentrionali ad avere una cadenza più rilevante e, a
parità di lati-tudine, sono generalmente favorite le sponde
orien-tali (Figg. 2, 3 e 4).
Fig. 2 – Numero giorni medi annui di precipitazione nevosa sulle
coste mediterranee
Aeroporto di Genova (fonte Wikipedia)
Aeroporto di Palermo (fonte Wikipedia)
Osserviamo frequenze superiori al giorno di neve
all’anno nella Linguadoca (Montpellier 1,3), sul ver-sante orientale
della Corsica settentrionale (Bastia 1,2), nella Puglia
settentrionale (Bari 1,9). La fre-quenza raggiunge i due giorni
annui sulle coste della Liguria centrale (Genova 2,3), della Venezia
Giulia (Trieste 2,0), del Quarnaro (Fiume 2,4) e dell’area ateniese
(Elefsina 2,3). Apporti nevosi ancora maggiori si riscontrano sui
litorali della penisola istriana (Pola 3,4) e dell’Adriatico centro
settentrionale italiano. Da Pescara (4,0) procedendo verso nord,
troviamo i massimi valori per l’Italia (il maggiore a Venezia 4,8),
simili a quelli della Macedonia greca centrale (Kavala 4,3) e
dell’Egeo settentrionale (Isola di Lemno 3,9). In quest’ultima
regione e sulle coste della Tracia si ha il più grande numero di
giorni con precipitazione nevosa dell’intero bacino mediterraneo,
che raggiunge il culmine nel suo lembo più orientale (Salonicco 5,0
e Alessandropoli 6,9) (Tab. 4).
Frequenza neve nel Mar
Mediterraneo - periodo 1996/2011
n
località
media annua precipitazione nevosa
inverni senza neve
n
località
media annua precipitazione nevosa
inverni senza neve
giorni
ore
* cm neve
giorni
ore
* cm neve
60
Istanbul
15,1
125,2
82
0
46
Kalamata
0,3
0,5
0
13
61
Bandirma
12,5
105,1
46
0
51
Corfù
0,3
0,5
0
12
50
Alessandropoli
6,9
35,2
24
0
21
Napoli
0,3
0,2
0
12
48
Salonicco
5,0
34,0
22
1
22
Lamezia Terme
0,2
0,7
0
13
29
Venezia
4,8
22,1
11
0
34
Palermo
0,2
0,2
0
13
28
Rimini
4,5
21,8
11
3
64
Adalia
0,2
0,2
0
12
27
Ancona
4,5
18,8
10
2
79
Annaba
0,1
0,5
0
12
49
Kavala
4,3
22,0
17
1
52
Cefalonia
0,1
0,5
0
14
26
Pescara
4,0
16,9
12
3
74
Kelibia
0,1
0,4
0
13
54
Lemno
3,9
25,6
20
2
81
Al Hoceima
0,1
0,4
0
14
38
Portorose
3,5
12,6
4
2
35
Trapani
0,1
0,3
0
14
39
Pola
3,4
11,2
4
2
44
Patrasso
0,1
0,3
0
13
40
Fiume
2,4
10,4
4
1
33
Cagliari
0,1
0,2
0
14
47
Elefsina
2,3
16,9
15
6
68
Larnaca
0,1
0,2
0
14
18
Genova
2,3
15,2
10
4
23
Reggio Calabria
0,1
0,1
0
14
30
Trieste
2,0
7,7
4
4
53
Zante
0,1
0,1
0
13
25
Bari
1,9
6,2
4
4
63
Mugla
0,1
0,1
0
14
10
Montpellier
1,3
4,9
2
5
66
Pafo
0,1
0,1
0
14
14
Bastia
1,2
5,1
2
6
70
Beirut
0,1
0,1
0
14
62
Smirne
0,9
4,0
1
7
67
Akrotiri
0,1
0,1
0
15
9
Minorca
0,9
2,8
2
9
4
Murcia
0,1
0,0
0
14
41
Spalato
0,9
2,2
1
7
45
Andravida
0,1
0,0
0
14
13
Nizza
0,9
2,1
1
8
1
Gibilterra
0,0
0,0
0
15
24
Brindisi
0,9
2,1
1
7
2
Malaga
0,0
0,0
0
15
15
Calvi
0,8
2,3
1
9
3
Almeria
0,0
0,0
0
15
55
Mitilene
0,7
1,9
1
9
5
Alicante
0,0
0,0
0
15
42
Teodo
0,7
1,8
1
8
7
Ibiza
0,0
0,0
0
15
19
Roma
0,6
1,4
0
9
80
Melilla
0,0
0,0
0
15
6
Barcellona
0,5
1,8
1
9
36
Catania
0,0
0,0
0
15
17
Figari
0,5
1,6
0
11
37
Lampedusa
0,0
0,0
0
15
31
Olbia
0,5
1,4
1
12
58
Rodi
0,0
0,0
0
15
32
Alghero
0,5
1,0
0
12
65
La Valletta
0,0
0,0
0
15
11
Hyeres
0,5
0,7
0
12
69
Laodicea
0,0
0,0
0
15
20
Pratica di Mare
0,5
0,7
0
9
71
Marsa Matruh
0,0
0,0
0
15
16
Ajaccio
0,5
0,6
0
9
72
Alessandria
0,0
0,0
0
15
57
Santorino
0,4
1,4
1
12
73
Port Said
0,0
0,0
0
15
56
Samos
0,4
1,1
0
11
75
Monastir
0,0
0,0
0
15
59
Heraklion
0,3
2,1
1
13
76
Sfax
0,0
0,0
0
15
12
Cannes
0,3
1,5
1
11
77
Gabes
0,0
0,0
0
15
8
Palma di Maiorca
0,3
0,6
0
12
78
Djerba
0,0
0,0
0
15
43
Preveza
0,3
0,5
0
11
82
Tetouan
0,0
0,0
0
15
*
Nota: stima dell’altezza della neve fresca secondo il metodo
proposto da Pedemonte, 2010.
Tab. 4 – Il fenomeno neve nel Mediterraneo
Il Mar di Marmara, circoscritto tra i Dardanelli
e il Bosforo, presenta caratteristiche che lo differenziano dal Mar
Mediterraneo in senso stretto. I valori regi-strati nelle località
turche che vi si affacciano si di-scostano in maniera netta da
quelli finora visti. I fattori geografici hanno grande importanza
nel determinare la distribuzione e l’intensità degli eventi nevosi e
qui, il bacino chiuso e di piccole dimensioni, la sua ubicazione che
favorisce maggiormente le avvezioni di masse di aria fredda
provenienti dalla pianura sarmatica, giocano un ruolo fondamentale.
Istanbul, che ha il valore più alto di giorni con neve con 14,9 e
Bandirma, ubicata sulla costa meridionale del bacino, che ha 12,5
giorni annui, lo stanno a dimostrare.
Fig. 3 – Numero ore mede annue di precipitazione nevosa sulle
coste mediterranee
Aeroporto di Venezia (fonte Wikipedia)
Un aspetto che ritieniamo abbia ancora maggiore
valenza nella rappresentazione della distribuzione, frequenza e
impatto del fenomeno, vista la tipologia dei dati a disposizione, è
la durata delle precipitazioni nevose. Come già accennato, i
messaggi METAR non forniscono l’altezza che raggiunge il manto
nevoso al suolo, di conseguenza, non potendo affidarsi all’altezza
minima di 1 cm, il giorno di neve è conteggiato quando il fenomeno
viene rilevato in almeno un messaggio METAR. Ciò comporta che è
inteso sia quando la circostanza è registrata in uno solo dei 24/48
messaggi, anche se la precipitazione nevosa è mista a pioggia, sia
se viene rilevata in tutti i 24/48 messaggi, creando, in tal modo,
una sperequazione sulla entità dell’evento. Ben diverso è l’impatto
sociale di qualche fiocco di neve che, magari misto a pioggia, cade
per mezz’ora, rispetto a una nevicata, per certi momenti magari
anche fitta, che si abbatte per tutta la durata del giorno. E
quest’ultimo aspetto non rappresenta casi sconosciuti nell’area
settentrionale del bacino. La durata media annua della caduta di
neve, la percentuale di precipitazione mista a pioggia rispetto il
totale delle precipitazioni nevose e la durata media di ogni singolo
caso, rappresentano in maniera più esaustiva le caratteristiche del
feno-meno per ciascuna località considerata. Come già si è
evidenziato per il numero di giorni di neve, il Mar di Marmara ha il
maggior numero di ore medie di precipitazione nevose annue (Istanbul
125 e Ban-dirma 105), mentre sulla costa egea settentrionale si
raggiungono valori superiori a 20, che discendono a 16 nell’area
ateniese. Nei mari italiani si hanno, in Adriatico, da 17 a 22 tra
Pescara e Venezia (ma solo 8 a Trieste) che diminuiscono rapidamente
proce-dendo verso sud (Bari 6 e Brindisi 2), mentre l’area centrale
del Golfo di Genova vede 15 ore annue di nevicata. Nelle zone
costiere tirreniche, del Mezzo-giorno e delle isole non viene
superata la soglia dell’unità. Sul versante orientale del Mare
Adriatico troviamo dalle 10 alle 13 ore annue in Istria che crollano
a 2 in Dalmazia e Montenegro e scendono ulteriormente al di sotto di
un’ora sulle coste greche occidentali e del Peloponneso. Alcune
isole dell’Egeo contano ancora una o due ore all’anno ma, per la
maggior parte delle località, la media rimane sotto l’unità. Anche
sulla costa turca diminuiscono rapi-damente procedendo verso sud
fino a scendere al di sotto dell’unità (Smirne 4 ore, Mugla e Adalia
pochi minuti).
In Costa Azzurra mediamente la neve cade per 2
ore che salgono a 5 a ovest della Camargue. Il fenomeno assume a
Minorca, la più settentrionale delle Baleari, valori superiori a
quelli della costa continentale (Mahon 3, Barcellona 2). Ciò è da
imputarsi alla più aperta esposizione delle isole, e in particolar
modo di Minorca, alle correnti provenienti sia dalla Porta di
Carcassona sia dalla Valle del Rodano, rispetto la Costa Brava, che
rimane protetta dalla catena pirenaica. Nelle altre isole del bacino
occidentale si passa da meno di un’ora ad Ajaccio a 5 ore a Bastia
in Corsica e da 1 ora nel nord della Sardegna, durata equivalente
anche sulla costa tirrenica della penisola italiana, ai pochi minuti
nel sud dell’isola.
Aeroporto di Istanbul (fonte Wikipedia)
Le stazioni poste sulle coste africane e sulla
sponda orientale del Mediterraneo che hanno fatto registrare eventi
nevosi, contano solo pochi minuti di precipi-tazione media annua
(Tab. 4). Anche l’aspetto degli inverni senza neve segue, in linea
di massima, la configurazione che abbiamo già visto per la durata e
la frequenza delle precipitazioni nevose. Il Mar di Marmara, le
coste della Macedonia greca, l’Egeo set-tentrionale e, in parte,
l’Adriatico settentrionale sono le aree nelle quali la neve si
presenta pressoché ogni anno (Istanbul, Bandirma, Alessandropoli e
Venezia non hanno mai avuto inverni senza caduta di neve). Nelle 15
stagioni, per Kavala e Salonicco il solo inverno 2006/2007 è stato
privo di neve, mentre lo è stato quello 1997/1998 a Fiume. Due gli
inverni per la costa istriana, quella marchigiana e delle isole
dell’Egeo settentrionale e tre o quattro per la riviera ligure
centrale e il resto della costa adriatica italiana escluso il
Salento. Sulle altre zone aumenta il numero di inverni senza
precipitazioni di neve progressivamente procedendo verso sud.
Al tipico carattere episodico della caduta della
neve sulla maggioranza delle aree costiere mediterranee ne consegue
la poca rappresentatività in termini climatologici delle varie
sfaccettature dell’evento. Ta-le considerazione ci ha persuaso a
considerare solo le 19 stazioni che hanno fatto registrare
mediamente almeno un giorno di neve all’anno, per affrontare altri
aspetti del fenomeno (Tab. 5). Sulla base di quanto riferito, i
valori dei parametri che di seguito saranno espressi si rifanno
esclusivamente alle citate località. La durata media di ogni singolo
evento ha un valore per l’intero bacino di 3,3 ore. Le località
considerate presentano tutte una lunghezza superiore, da un minimo
di Bari con 3,2 al valore massimo di Bandirma con 8,4 ore. Sulle
coste italiane ciascuna nevicata ha una durata media tra le quattro
e cinque ore. Fa eccezione Genova con quasi sette ore, valore simile
a quelli delle coste dell’Egeo settentrionale. Anche in questo caso
le due stazioni affacciate sul Mar di Marmara possiedono le durate
maggiori con oltre otto ore. La temperatura media osservata durante
gli eventi nevosi si aggira intorno a 1 °C per quasi tutte le
località e va dai 2,2 °C di Bastia agli 0,4 °C di Alessandropoli.
Questo parametro ha però un particolare interesse se viene
visualizzato come valore istantaneo. I valori estremi che si sono
registrati vanno dai pochi gradi sotto il punto di congelamento a
punte di oltre cinque gradi negativi (Elefsina, Istanbul e Bandirma
-6 °C, Alessandropoli -9 °C). Se consideriamo che in queste ultime
zone i venti soffiano impetuosi, si registrano valori di wind chill
estremo (Alessandropoli -21 C°, Bandirma -17 C°).
La
neve nel Mar Mediterraneo – periodo 1996/2011
n.
località
durata media nevicata ore
precipitazione mista a pioggia %
temperatura durante l’evento °C
velocità vento durante l’evento km/h
wind chill
durante l’evento °C
media
min
media
max
medio
min
10
Montpellier
3,6
32
0,5
-4
19,0
33
-2,5
-11
14
Bastia
4,3
40
2,2
0
16,3
54
-0,1
-4
18
Genova
6,7
24
1,5
-3
24,0
61
-2,1
-11
25
Bari
3,2
17
1,4
-2
16,9
31
-1,2
-6
26
Pescara
4,2
16
1,5
-3
10,4
46
0,1
-7
27
Ancona
4,2
29
1,2
-5
12,9
69
-0,7
-11
28
Rimini
4,8
11
0,5
-5
17,7
59
-2,3
-13
29
Venezia
4,6
26
1,0
-4
18,2
65
-1,6
-13
30
Trieste
3,8
13
1,4
-4
30,6
111
-2,9
-14
38
Portorose
3,6
25
1,8
-4
11,0
56
0,6
-11
39
Pola
3,3
31
1,6
-2
26,5
93
-1,9
-10
40
Fiume
4,4
25
1,4
-3
18,8
104
-1,3
-11
47
Elefsina
7,2
12
0,9
-6
25,9
56
-3,2
-14
48
Salonicco
6,8
13
0,9
-4
19,9
56
-2,3
-11
49
Kavala
5,1
14
1,0
-3
14,0
33
-1,1
-9
50
Alessandropoli
5,1
7
0,5
-9
27,0
69
-3,5
-21
54
Lemno
6,5
19
0,6
-4
36,4
96
-4,0
-15
60
Istanbul
8,3
25
1,3
-6
27.3
100
-2,6
-15
61
Bandirma
8,4
35
1,1
-6
30,1
135
-3,0
-17
Tab. 5 – Alcuni parametri
del fenomeno neve delle stazioni del Mediterraneo che
hanno una media annua di precipitazione nevosa di almeno
un giorno.
La
neve nel Mar Mediterraneo – periodo 1996/2011
n.
località
gg con TM < 0 °C durante l’evento
gg con VM > 30 km/h durante l’evento
durata max singolo evento in
ore
giorni con oltre 12
ore di nevicata
distribuzione delle precipitazioni
nevose nei mesi invernali %
DIC
GEN
FEB
min
10
Montpellier
2
1
14,7
1
30
60
5
-11
14
Bastia
0
1
20,5
1
28
28
28
-4
18
Genova
8
8
37,5
5
32
38
21
-11
25
Bari
1
2
11,0
0
31
14
38
-6
26
Pescara
4
0
22,0
3
27
20
38
-7
27
Ancona
8
3
27,9
4
34
31
22
-11
28
Rimini
15
4
20,4
4
28
38
21
-13
29
Venezia
10
13
27,0
3
25
33
22
-13
30
Trieste
3
18
11,0
0
27
33
23
-14
38
Portorose
5
1
32,0
2
22
31
31
-11
39
Pola
3
20
20,5
2
21
28
23
-10
40
Fiume
6
6
17,0
3
30
27
24
-11
47
Elefsina
10
10
48,0
6
14
26
49
-14
48
Salonicco
17
13
39,0
11
29
25
29
-11
49
Kavala
6
3
55,0
4
29
23
25
-9
50
Alessandropoli
29
37
39,5
10
27
28
28
-21
54
Lemno
17
38
40,5
6
20
22
42
-15
60
Istanbul
47
86
85,0
59
23
30
31
-15
61
Bandirma
43
83
49,0
41
21
32
33
-17
Note: TM
= temperatura media; VM = velocità media del vento
Tab. 6 – Alcuni parametri del fenomeno neve delle
stazioni del Mediterraneo che hanno una media annua di
precipitazione nevosa di almeno un giorno.
Genova, Scoglio dei Mille a Quarto,
3 marzo 2005
(foto Roberto Pedemonte)
Genova, litorale della Foce,
26 gennaio 2006
(foto Roberto Pedemonte)