In questa terza parte analizzeremo il ghiacciaio del Miage.
Cominciamo con due foto riprese dal Mont Fortin 2758 m (vedi
mappa1 della seconda parte).
Questo ghiacciaio è l'unico di tipo himalayano presente in Italia,
la sua parte valliva è molto lunga e poco pendente. Per queste sue
caratteristiche ha una grossa inerzia e le sue variazioni sono poco
vistose. infatti a prima vista la Foto 1 e la Foto 2
sembrano uguali, ma osservando attentamente la morena di sponda
sinistra si nota che la superficie del ghiacciaio nella Foto 2
si è abbassata.
Foto 1: Agosto 1897 -
Foto: F. Porro de' Somenzi,
A. Druetti
Punto di ripresa: Mont Fortin 2758 m.
Foto 2:
Agosto 2014 -
Foto. Massimo Riso
Punto di ripresa: Mont Fortin 2758 m.
Ma questa diminuzione dello spessore del ghiacciaio non è avvenuta
dopo il 1897, anzi, se andiamo a confrontare la Foto 3 con la
Foto 4 si può notare una differenza inversa rispetto alle
immagini precedenti: nella foto 4 scattata nell'agosto del 2001 si
può notare come lo spessore del ghiacchio sia superiore che nel
1897, questo lo si può notare in modo più significativo osservando
il muro di ghiaccio che incombe sopra il Lago del Miage, nella
Foto 4 è molto più alto che nella Foto 3. La forte
espanzione glaciale avvenuta tra il 1950 e il 1980 (vedi
parte 1) si fa ancora risentire nel 2001.
Nel 2014, Foto 5, il ghiacciaio è nuovamente il ritiro, a
livello del Lago del Miage è pressoché uguale al 1897, forse già
lievemente inferiore. Si può notare come la morena di sponda destra
sia stata colonizzata da molti alberi di larice. Segno
inequivocabile dell'innalzamento dello zero termico.
Foto 3: Agosto 1897 - Foto: F. Porro de' Somenzi,
A. Druetti
Punto di ripresa: Arp Vielle 2080 m.
Foto 4:
Agosto 2001 - Foto. Massimo Riso
Punto di ripresa: Arp Vielle 2080 m.
Foto 5: Agosto 2014 - Foto. Massimo Riso
Punto di ripresa: Arp Vielle 2080 m.
Andiamo ora ad osservare il ghiacciaio da un altro punto di vista,
la sua fronte. (Foto 6 e 7)
Se osserviamo la fronte terminale si può notare come lo spessore del
ghiaccio sia ancora superiore nel 2014 rispetto al 1897, questo è
ancora più evidente se osserviamo la morena di sponda destra, quella
alla base di quel bel boschetto di larici sulla sinistra della foto
che prende il nome di Giardino del Miage, la morena nella Foto 6 è
più scoperta che nella Foto 7, segno che lo spessore del ghiaccio è
ancora superiore.
Ma se osserviamo, sempre la morena di sponda destra, ma nella sua
parte superiore, contro il cielo, notiamo come nel 2014 sia molto
più scoperta che nel 1897, anche le cime delle Piramidi Calcaree che
spuntano da dietro il ghiacciaio nel 2014 sono più scoperte che nel
1897, lo spessore del ghiaccio è diminuito.
In conclusione da queste foto si può dedurre come l'inerzia del
Ghiacciaio del Miage si protragga molto nel tempo, l'onda di
piena che ha cominciato ad esaurirsi da 1980 è ancora visibile sulla
fronte del ghiacciaio mentre a monte si sta progressivamente
assottigliando.
Foto 6: Agosto 1897 -
Foto: F. Porro de' Somenzi,
A. Druetti
Punto di ripresa: lungo il sentiero che sale al rifugio Monzino
1790 m.
Foto 7:
Agosto 2014 -
Foto. Massimo Riso
Punto di ripresa: lungo il sentiero che sale al rifugio Monzino
1790 m