logoverticale 3.gif (13804 byte)

Torna alla Home page
Torna indietro
ATLANTE
DELLE NUBI

Poster 70x100 cm
posternubi.gif (22183 byte)
meteolabfrontipiccolo.gif (11746 byte)
METEOLAB CD
Corso multimediale di meteorologia
Clicca qui  

Inviaci una mail
Per qualsiasi dubbio, domanda, richiesta, non esitare, inviaci un e-mail!

CALDO INTENSO IN SARDEGNA 
ANCORA TEMPERATURE RECORD
Articolo tratto da L'Unione Sarda

CAGLIARI, 23 Agosto 2000 - «Ancora un giorno e l’Isola finalmente uscirà gradualmente dalla morsa di caldo e afa». Sono queste le previsioni confortanti di Alessandro Delitala, responsabile del settore meteo del Servizio agrometeorologico della Sardegna. 
Un caldo record, quello che ha colpito l’Isola in questi giorni, con temperature che hanno abbondantemente superato i 40 gradi, dovuto a una zona di alta pressione che staziona sulla Sardegna, caldo che ha fatto la gioia dei numerosi turisti, ma reso difficoltosa qualsiasi attività delle numerose persone rimaste in città. E l’oristanese e il sassarese sono state le province maggiormente colpite dall’ondata di caldo proveniente dall’Africa. Tuttavia l’estate del 2000 non verrà ricordata come la più calda del secolo: «Dai nostri archivi, che risalgono al 1930 - spiega Delitala - risulta che le temperature più alte mai registrate in Sardegna sono state rilevate nel luglio 1983 a Sanluri e Perdasdefogu, con 47 gradi». La zona dell’Isola maggiormente colpita ultimamente dall’ondata africana è risultata il nord con temperature superiori alla media di oltre quattordici gradi. Ma anche il sud della Sardegna è stato al passo con l’aumento oltre misura dei gradi: più tre. Nonostante il caldo, però, la situazione è ancora sostenibile. «Sì, è vero - aggiunge il responsabile del Sar - per fortuna il flusso d’aria calda meridionale è a carattere secco. Se fosse stato umido, come nei Tropici, la sensazione di fastidio sarebbe stata insopportabile». 
Ieri c’è stata una leggera inversione di tendenza: le temperature del nord sono diminuite, quelle del sud Sardegna sono aumentate: le località più calde sono state Benetutti, con 42,3 gradi e Samassi con 40,4 (Cagliari 37.1, Sassari 32.7, Nuoro 38.2, Oristano 39.1).
S.A.R. - Servizio Agrometeorologico Regionale per la Sardegna 
COMUNICATO NUM. 22 DEL 21 AGOSTO 2000
La situazione meteorologica che interessa la Sardegna è caratterizzata da un campo di alta pressione sul Mediterraneo centrale ed un sistema depressionario sull'oceano atlantico a ridosso delle coste europee. L'effetto combinato di tali strutture bariche determina flussi di aria calda di origine africana sulla nostra regione.
Si prevede che tale situazione persisterà per buona parte della settimana.
A causa di ciò, già dalla giornata di sabato si registrano in molte località temperature superiori ai 40° C. In particolare le temperature massime registrate dalle stazioni del Servizio Agrometeorologico Regionale per la Sardegna sono state:
- sabato 19 agosto 41.4 °C a Milis (OR);
- domenica 20 agosto 43 °C a Benututti (SS);
- lunedì 21 agosto 44 °C a Berchidda (SS). 
 La più “fresca”? Muravera con 31,6. Il record del caldo di quest’estate (e degli ultimi cinque anni, secondo i dati Sar), lo detiene Berchidda, che il 3 giugno ha raggiunto la poco invidiabile quota di 45 gradi.
Ma come mai le temperature sono così alte? «Siamo interessati da un campo di alta pressione livellata (senza vento), che impedisce la circolazione dell’aria e il conseguente raffreddamento del suolo» risponde il tenente colonnello Michele Cadone, dell’ufficio meteo di Elmas. In sostanza la “colpa” delle alte temperature è dell’anticiclone delle Azzorre che si è “impadronito” della Sardegna formando una sorta di cappa. 
«Comunque - conclude Cadone - nessuna estate anomala. La stagione è iniziata in ritardo e in ritardo si concluderà. L’unico inconveniente sarà il fatto che si passerà dalla stagione estiva a quella invernale, saltando l’autunno. D’altra parte le stagioni non sono un orologio».

Andrea Artizzu

 

 


Torna indietro