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UN FULMINE INCENDIA L’ISTITUTO MOSSO AL COL D’OLEN
QUASI UN SECOLO DI STORIA DELLA SCIENZA ITALIANA IN FUMO
LA REPUBBLICA - L. Mercalli 

TORINO, 12 Giugno 2000 - Ci è voluto meno di un secondo. Un bagliore azzurrognolo si è diffuso sulla neve. Un tuono assordante ha rimbombato tra le rocce. Trentamila gradi hanno fuso il tetto in lamiera e appiccato le fiamme alle boiseries in larice stagionato per novant’anni.

Nessun testimone, solo una colonna di fumo tra l’infuriare dei temporali. Poi la disperata corsa di vigili del fuoco e guide alpine con l’elicottero continuamente respinto dalle raffiche di vento. Ma restava solo un cumulo di macerie fumanti. Così se n’è andato nel pomeriggio di sabato 10 giugno 2000, l’Istituto Scientifico Angelo Mosso al Col d’Olen, aspro valico a quota 2900 metri tra Gressoney e Alagna, a due passi dalle piste da sci dove finisce la funivia del Passo dei Salati. Di proprietà dell’Università di Torino, il “Mosso” era un fiore all’occhiello della storia scientifica italiana. Fondato dall’illustre fisiologo chierese nel 1907 con il concorso di fondi internazionali, aprì la strada alle sperimentazioni di biologia, medicina, meteorologia in alta quota. Era un edificio austero, grigio come la pietra che lo circondava, ma confortevole e funzionale all’interno: laboratori dotati di strumenti di precisione, tra i quali alcuni pezzi unici realizzati appositamente, una biblioteca, comode camere per studiosi di tutto il mondo, che vi abitarono - nel periodo aureo tra le due guerre - anche tutto l’anno, con temperature invernali fino a 30 gradi sottozero e cinque metri di neve. Per raggiungerlo, marce da tre a dieci ore, con materiali e provviste a dorso di mulo. Un santuario della scienza, eroica e pioniera, fatta di esperimenti conquistati sul campo. Non più attivo dagli anni sessanta, restò intatto a testimonianza di quell’epoca, un sorprendente museo di sé stesso. Tutto era stato da poco fotografato e catalogato nella speranza di farne un museo vivo. Diventerà, forse, un museo virtuale.
Luca Mercalli 


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